Ospite nella trasmissione "#Nonsolomercato" in onda su Rai 2, mister Luciano Spalletti ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni, soffermandosi ancora sul suo percorso come CT dell’Italia.
Come stai vivendo questo momento post avventura Azzurra?
“Purtroppo è una cosa che non passa e che non mi passerà mai, anche perché io faccio ancora le cose per sentimento. La Nazionale per me è stato un momento in cui mi sembrava di essere in Paradiso. Ce l’ho messa tutta, ma non sono praticamente riuscito a dare niente. Sono dispiaciuto soprattutto per quelli che si aspettavano delle cose importanti per risultati e sviluppo di lavoro. Non essendoci riuscito mi prendo le responsabilità di quello che è successo. La Federazione mi è stata vicina e mi ha dato la possibilità di lavorare nel miglior modo possibile, ma purtroppo è andata così. Ribadisco che questa cosa non mi passerà perché nulla mi scivola addosso, ma tutto mi consuma”.
Il livello del calcio italiano com’è messo in questo momento? Siamo effettivamente in calo?
“Secondo me assolutamente no, anche per quello che abbiamo fatto vedere nel confronto europeo. I calciatori che ho scelto poi li risceglierei ancora. Ciò che deve rimanergli è la stima di sapere che sono dei grandi giocatori. Li ho osservati in tutte le loro qualità e posso dire di aver avuto una Nazionale forte. Ora andrò curiosamente a guardare le convocazioni di Rino Gattuso, a cui faccio in grosso in bocca al lupo. Ad ogni modo io sono uno di quelli che dicono che il calcio è semplice, ma bisogna dedicargli tempo. È vero che il tempo diventa un’invidia talvolta per quanto riguarda la possibilità di allenare la Nazionale, ma poi la caratteristica che ho riconosciuto è quando si riesce a creare un rapporto con i giocatori. Tutte le volte che abbiamo vinto qualche titolo infatti è perché si era creato un rapporto tra mister e giocatori. Io non sono invece riuscito a fargli sentire il bene che gli volevo”.
Gattuso centrerà la qualificazione?
“Assolutamente, ce la farà. L’ho sentito perché mi ha telefonato e ci ho scambiato un paio di battute. Ci stimiamo anche molto, perché è un passionale e uno che dedica molto tempo al lavoro che fa. Gli faccio un in bocca al lupo”.
di Napoli Magazine
12/08/2025 - 00:50
Ospite nella trasmissione "#Nonsolomercato" in onda su Rai 2, mister Luciano Spalletti ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni, soffermandosi ancora sul suo percorso come CT dell’Italia.
Come stai vivendo questo momento post avventura Azzurra?
“Purtroppo è una cosa che non passa e che non mi passerà mai, anche perché io faccio ancora le cose per sentimento. La Nazionale per me è stato un momento in cui mi sembrava di essere in Paradiso. Ce l’ho messa tutta, ma non sono praticamente riuscito a dare niente. Sono dispiaciuto soprattutto per quelli che si aspettavano delle cose importanti per risultati e sviluppo di lavoro. Non essendoci riuscito mi prendo le responsabilità di quello che è successo. La Federazione mi è stata vicina e mi ha dato la possibilità di lavorare nel miglior modo possibile, ma purtroppo è andata così. Ribadisco che questa cosa non mi passerà perché nulla mi scivola addosso, ma tutto mi consuma”.
Il livello del calcio italiano com’è messo in questo momento? Siamo effettivamente in calo?
“Secondo me assolutamente no, anche per quello che abbiamo fatto vedere nel confronto europeo. I calciatori che ho scelto poi li risceglierei ancora. Ciò che deve rimanergli è la stima di sapere che sono dei grandi giocatori. Li ho osservati in tutte le loro qualità e posso dire di aver avuto una Nazionale forte. Ora andrò curiosamente a guardare le convocazioni di Rino Gattuso, a cui faccio in grosso in bocca al lupo. Ad ogni modo io sono uno di quelli che dicono che il calcio è semplice, ma bisogna dedicargli tempo. È vero che il tempo diventa un’invidia talvolta per quanto riguarda la possibilità di allenare la Nazionale, ma poi la caratteristica che ho riconosciuto è quando si riesce a creare un rapporto con i giocatori. Tutte le volte che abbiamo vinto qualche titolo infatti è perché si era creato un rapporto tra mister e giocatori. Io non sono invece riuscito a fargli sentire il bene che gli volevo”.
Gattuso centrerà la qualificazione?
“Assolutamente, ce la farà. L’ho sentito perché mi ha telefonato e ci ho scambiato un paio di battute. Ci stimiamo anche molto, perché è un passionale e uno che dedica molto tempo al lavoro che fa. Gli faccio un in bocca al lupo”.