L’amministratore unico della Juve Stabia, Filippo Polcino, è intervenuto a ‘Calcio Napoli 24 Live’ su CalcioNapoli24 TV: “Allenamento congiunto con il Napoli? Con il club da anni ci sono rapporti, facemmo due allenamenti congiunti nell’anno dello scudetto e siamo sempre pronti a collaborare. Anche se questa collaborazione oggi era strettamente riservata, per quanto sia stata anticipata stamattina: preferisco glissare sull’argomento, perchè noi siamo altrettanto riservati. Speriamo però che il Napoli possa fare bene. Mister Guido Pagliuca sta dimostrando di essere una persona altamente preparata con le sue idee, alcune volte dall’esterno vedendo gli allenamenti e guardando la partita sembra che riesca a pilotare con il joystick i giocatori, mettendo a frutto la settimana di lavoro: ha tutta la nostra stima e già lo abbiamo rinnovato contrattualmente. Oggi la Juve Stabia in Serie B ha la difesa più giovane d’Italia con 22 anni di media: con la Sampdoria in campo c’erano un 2002, un 2003 ed un 2006. Obaretin, Coli Saco ed Ambrosino sono stati vicini? Ci sono scelte importanti da fare, noi siamo una neopromossa ed offriamo sulla carta una visibilità minore ad un calciatore che ha ambizioni di voler approdare in Serie A. Sicuramente c’è sinergia con il Napoli, speriamo che in un prossimo futuro possano esserci possibilità per far crescere talenti loro così come nostri talenti possano approdare in azzurro. Perchè non sono arrivati? I matrimoni si fanno in due, si dice: in realtà in cinque, perchè oltre i club ci sono il calciatore ed i procuratori. Non sempre tutti sono d’accordo, però tra noi ed il Napoli c’è massima collaborazione e rispetto: evidentemente non c’erano le condizioni per realizzarle, vedremo a gennaio se ci sarà appeal maggiore. Adorante? Ha un fiuto del gol come pochi, in area di rigore c’è sempre. Anche se ci tengo a sottolineare che la forza della Juve Stabia e di mister Pagliuca è il gruppo, con le scelte del ds Lovisa e le linee guida della proprietà. Ci sono undici giocatori che in campo collaborano come pochi, è la forza il collettivo”.