Igor Tudor è un allenatore a cui piace andare diretto al sodo. Uno da faccia a faccia, non da giri di parole. In attesa della conferenza di presentazione in programma giovedì alle 12, lo ha capito subito Cristiano Giuntoli che l'ha scelto per dare una scossa all'ambiente per il post Motta e lo hanno capito anche i giocatori rimasti alla Continassa durante la pausa e appena rientrati dopo gli impegni con le rispettive nazionali. Dusan Vlahovic compreso.

Avvicinato da Tudor per proseguire con i colloqui individuali, l'attaccante serbo ha avuto un lungo confronto con la nuova guida bianconera. Oltre mezz'ora di botta e risposta per chiarire le rispettive posizioni, delineare aspettative e obiettivi e stringere un patto per la Champions. Secondo quanto riporta Tuttosport, durante il confronto Tudor avrebbe ribadito a Vlahovic che lo considera uno degli attaccanti più forti del mondo, ma gli avrebbe anche chiesto di dare di più sotto l'aspetto caratteriale e qualitativo per fare quel salto che gli consentirebbe di dimostrare tutto il suo valore e di essere paragonato ai più grandi bomber attualmente in circolazione.

Dal suo canto Dusan invece avrebbe confermato al tecnico il massimo impegno (già dimostrato presentandosi al campo nel giorno di riposo) e la grande voglia di rivalsa dopo l'ultimo periodo trascorso da comparsa in panchina. Un confronto chiaro e serrato in cui Tudor avrebbe dato al giocatore anche alcune garanzie importanti sul piano tecnico-tattico, sulla posizione in campo e sul ruolo da protagonista all'interno del nuovo progetto bianconero in questo finale di stagione. Tutto con l'obiettivo Champions nel mirino e la reciproca promessa di dare il massimo per centrarlo.