Calcio
L'ANALISI - Castellacci: "La FIFA dovrebbe capire che la salute di un calciatore è importante"
15.10.2024 23:06 di Napoli Magazine

A Radio Napoli Centrale, nel corso di "Un Calcio alla Radio - 3° Tempo" è intervenuto Enrico Castellacci, medico sportivo: "Non so che tipo di lesione sia quella di Lobotka, è difficile dare un consiglio ai colleghi che hanno l’opportunità di fare una valutazione clinica e strumentale. Oggi bisogna saper gestire bene i giocatori, penso che i colleghi che sono bravi sapranno valutare con molta razionalità, cercando di rischiare il meno possibile il giocatore. Poi, ribadisco, senza una diagnosi vera e propria è difficile. Idea di accorpare le soste? Sono degli escamotage che la FIFA sta portando avanti, quando dovrebbe pensare a ben altro. Anziché aumentare le partite in maniera irrazionale, la FIFA dovrebbe capire che la salute di un calciatore è importante. Ieri ho finito il Congresso Nazionale dei Medici Sportivi del Calcio Nazionale e c’erano i maggiori esperti del settore in Italia, con me si è collegato anche Umberto Calcagno, presidente dell’AIC, e ha detto che c’è una protesta ufficiale nei confronti della UEFA e della FIFA proprio sul tema del numero di partite disputate dai giocatori. Fare seriamente di più il turnover? Abbiamo tanti giocatori in campo, il turnover in questo momento lo si fa dove c’è un infortunato, un cartellino giallo, rosso, ma il problema è che il turnover dovrebbe diventare una filosofia per l’allenatore, il quale dovrebbe uscire dai suoi propri schemi, è un concetto filosofico. E grazie che bisogna fare il turnover, aiuterebbe tantissimi, permetterebbe di far riposare i ragazzi, di non sovraccaricarli, ma bisogna adottare una filosofia particolare. Molti allenatori sono legati ad un blocco di fidatissimi. È vero che i calciatori vogliono giocare sempre o è cambiato? Dipende da individuo a individio. Vogliono giocare perché a loro piace farlo, questo è ovvio, che oggi cominci a cambiare la mentalità credo di sì, perché devono anche rendersi conto – e a livello medico cerchiamo di farlo capire – che non solo si devono salvaguardare dai problemi di adesso, ma sapere che questo eccessivo logorio delle proprie articolazioni e muscoli, quando finiranno la carriera, potrebbero trovarsi con problemi importanti".

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L'ANALISI - Castellacci: "La FIFA dovrebbe capire che la salute di un calciatore è importante"

di Napoli Magazine

15/10/2024 - 23:06

A Radio Napoli Centrale, nel corso di "Un Calcio alla Radio - 3° Tempo" è intervenuto Enrico Castellacci, medico sportivo: "Non so che tipo di lesione sia quella di Lobotka, è difficile dare un consiglio ai colleghi che hanno l’opportunità di fare una valutazione clinica e strumentale. Oggi bisogna saper gestire bene i giocatori, penso che i colleghi che sono bravi sapranno valutare con molta razionalità, cercando di rischiare il meno possibile il giocatore. Poi, ribadisco, senza una diagnosi vera e propria è difficile. Idea di accorpare le soste? Sono degli escamotage che la FIFA sta portando avanti, quando dovrebbe pensare a ben altro. Anziché aumentare le partite in maniera irrazionale, la FIFA dovrebbe capire che la salute di un calciatore è importante. Ieri ho finito il Congresso Nazionale dei Medici Sportivi del Calcio Nazionale e c’erano i maggiori esperti del settore in Italia, con me si è collegato anche Umberto Calcagno, presidente dell’AIC, e ha detto che c’è una protesta ufficiale nei confronti della UEFA e della FIFA proprio sul tema del numero di partite disputate dai giocatori. Fare seriamente di più il turnover? Abbiamo tanti giocatori in campo, il turnover in questo momento lo si fa dove c’è un infortunato, un cartellino giallo, rosso, ma il problema è che il turnover dovrebbe diventare una filosofia per l’allenatore, il quale dovrebbe uscire dai suoi propri schemi, è un concetto filosofico. E grazie che bisogna fare il turnover, aiuterebbe tantissimi, permetterebbe di far riposare i ragazzi, di non sovraccaricarli, ma bisogna adottare una filosofia particolare. Molti allenatori sono legati ad un blocco di fidatissimi. È vero che i calciatori vogliono giocare sempre o è cambiato? Dipende da individuo a individio. Vogliono giocare perché a loro piace farlo, questo è ovvio, che oggi cominci a cambiare la mentalità credo di sì, perché devono anche rendersi conto – e a livello medico cerchiamo di farlo capire – che non solo si devono salvaguardare dai problemi di adesso, ma sapere che questo eccessivo logorio delle proprie articolazioni e muscoli, quando finiranno la carriera, potrebbero trovarsi con problemi importanti".