A "1 Football Night", su 1 Station Radio, è intervenuto il giornalista Luca Cerchione, direttore dell’emittente radiofonica campana.
Quanto inciderà il mercato su quello che sarà il cammino del Napoli da qui alla fine?
“Il mercato incide tanto, perché di fatto, come nel caso del Napoli, la squadra era già incompleta secondo Antonio Conte dopo il mercato estivo. Ricordiamo tutti le dichiarazioni rilasciate dal mister ad alcuni tifosi, l’ultimo giorno di mercato, all’esterno dell’albergo e dichiarò che non era serata. Invece di migliorare la rosa, Conte si è visto togliere l’elemento forse più importante, anche se non stava incidendo come nell’anno dello scudetto. Mi riferisco ovviamente a Kvaratskhelia. Però, anche se non al top, è sempre meglio averlo. Anche se non rendeva al massimo, poi subentrava Neres e svoltava la partita. E poi, bisogna considerare la presenza di un giocatore come Kvara, che attira tanti uomini della difesa avversaria. Quindi, per essere sintetico: sì, questo mancato mercato inciderà molto sul percorso del Napoli. Perché come ho detto prima, e continuo a ripeterlo, Antonio Conte si trova in una situazione di win-win. Ha fatto il massimo, ha portato la squadra prima in classifica prima del mercato e, qualora dovessero cambiare le cose, non sarà colpa sua".
Il mercato di riparazione inciderà sulle chance scudetto del Napoli?
“Io dico che influirà, perché non sono arrivati i sostituti giusti. Non è arrivato nessuno che possa rinforzare la rosa dei titolari. Quindi, sì, avremmo dovuto tutelare quello che avevamo fino alla certezza di avere sostituti all’altezza".
Okafor sarà utile al Napoli?
“È stato preso perché serviva nell'immediato, ma mancano solo tre mesi alla fine del campionato. Forse tra un mese, nel rush finale, potrà davvero dare una mano. Ma ad oggi non è pronto. Lo abbiamo visto anche ieri, e sinceramente penso che Conte, quando fa tutti quei cambi, lo faccia per dimostrare che le seconde linee non sono assolutamente all'altezza delle prime. E probabilmente, anche nelle prime linee, questo Napoli ha ancora delle lacune. Forse, quindi, sul mercato di gennaio si doveva fare qualcosa di più".
Napoli stanco: nella testa o nelle gambe?
“Il Napoli è sicuramente stanco nelle gambe. Politano, Anguissa e tanti altri giocatori hanno fatto tanti minuti in questa stagione. I tre centrocampisti del Napoli sono quelli che hanno giocato di più rispetto alle prime dieci in classifica in Serie A. Quindi sì, gambe stanche, ma anche testa stanca. Penso che molti calciatori del Napoli siano acerbi, non siano pronti a competere mentalmente su questi livelli".
Questo mercato influirà sul futuro di Conte?
“Se Antonio Conte dovesse vincere quest’anno con il Napoli, potrebbe lasciare, perché lascerebbe da vincente, un po' come fece Luciano Spalletti. Mi ricordo che qualche settimana fa Conte diceva che non avrebbe mai firmato per l’obiettivo minimo della Champions. Invece, ieri sera ha parlato addirittura di Conference League. Le parole degli allenatori, come sappiamo, servono anche per gestire il gruppo, le energie ed i momenti della stagione. Sicuramente è arrabbiato per come sono andate le cose. Ma se non ci sono i presupposti per alzare di gran lunga l’asticella, nella prossima stagione, credo che potrebbe lasciare".
di Napoli Magazine
10/02/2025 - 23:47
A "1 Football Night", su 1 Station Radio, è intervenuto il giornalista Luca Cerchione, direttore dell’emittente radiofonica campana.
Quanto inciderà il mercato su quello che sarà il cammino del Napoli da qui alla fine?
“Il mercato incide tanto, perché di fatto, come nel caso del Napoli, la squadra era già incompleta secondo Antonio Conte dopo il mercato estivo. Ricordiamo tutti le dichiarazioni rilasciate dal mister ad alcuni tifosi, l’ultimo giorno di mercato, all’esterno dell’albergo e dichiarò che non era serata. Invece di migliorare la rosa, Conte si è visto togliere l’elemento forse più importante, anche se non stava incidendo come nell’anno dello scudetto. Mi riferisco ovviamente a Kvaratskhelia. Però, anche se non al top, è sempre meglio averlo. Anche se non rendeva al massimo, poi subentrava Neres e svoltava la partita. E poi, bisogna considerare la presenza di un giocatore come Kvara, che attira tanti uomini della difesa avversaria. Quindi, per essere sintetico: sì, questo mancato mercato inciderà molto sul percorso del Napoli. Perché come ho detto prima, e continuo a ripeterlo, Antonio Conte si trova in una situazione di win-win. Ha fatto il massimo, ha portato la squadra prima in classifica prima del mercato e, qualora dovessero cambiare le cose, non sarà colpa sua".
Il mercato di riparazione inciderà sulle chance scudetto del Napoli?
“Io dico che influirà, perché non sono arrivati i sostituti giusti. Non è arrivato nessuno che possa rinforzare la rosa dei titolari. Quindi, sì, avremmo dovuto tutelare quello che avevamo fino alla certezza di avere sostituti all’altezza".
Okafor sarà utile al Napoli?
“È stato preso perché serviva nell'immediato, ma mancano solo tre mesi alla fine del campionato. Forse tra un mese, nel rush finale, potrà davvero dare una mano. Ma ad oggi non è pronto. Lo abbiamo visto anche ieri, e sinceramente penso che Conte, quando fa tutti quei cambi, lo faccia per dimostrare che le seconde linee non sono assolutamente all'altezza delle prime. E probabilmente, anche nelle prime linee, questo Napoli ha ancora delle lacune. Forse, quindi, sul mercato di gennaio si doveva fare qualcosa di più".
Napoli stanco: nella testa o nelle gambe?
“Il Napoli è sicuramente stanco nelle gambe. Politano, Anguissa e tanti altri giocatori hanno fatto tanti minuti in questa stagione. I tre centrocampisti del Napoli sono quelli che hanno giocato di più rispetto alle prime dieci in classifica in Serie A. Quindi sì, gambe stanche, ma anche testa stanca. Penso che molti calciatori del Napoli siano acerbi, non siano pronti a competere mentalmente su questi livelli".
Questo mercato influirà sul futuro di Conte?
“Se Antonio Conte dovesse vincere quest’anno con il Napoli, potrebbe lasciare, perché lascerebbe da vincente, un po' come fece Luciano Spalletti. Mi ricordo che qualche settimana fa Conte diceva che non avrebbe mai firmato per l’obiettivo minimo della Champions. Invece, ieri sera ha parlato addirittura di Conference League. Le parole degli allenatori, come sappiamo, servono anche per gestire il gruppo, le energie ed i momenti della stagione. Sicuramente è arrabbiato per come sono andate le cose. Ma se non ci sono i presupposti per alzare di gran lunga l’asticella, nella prossima stagione, credo che potrebbe lasciare".