Calcio
L'OPINIONE - Gallo: "Felice che Gattuso abbia cambiato idea sul 4-3-3, l’essenza del calcio per me non è il bello, ma è vincere"
17.02.2020 15:58 di Napoli Magazine

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Massimiliano Gallo, direttore de “Il Napolista”: "Saluto con grande entusiasmo il fatto che Gattuso sia tornato sui suoi passi. Lui si era presentato dicendo che la squadra era nata per il 4-3-3. Fortunatamente ha cambiato idea. A calcio si gioca per vincere. Vincere ti porta a migliorare. Bisogna superare una serie di ostacoli per aumentare il proprio livello e riuscire a vincere. Ecco perché faccio fatica a parlare di bellezza quando si parla di calcio: il calcio è uno sport che è fatto di gol. L’essenza del calcio per me non è il bello, ma è tirare anche una volta sola e riuscire a vincere la partita. Condividi il pensiero di Ancelotti per il quale la separazione sia stata un bene sia per lui che per il Napoli? Non lo condivido perché Ancelotti sarebbe potuto essere il Ferguson od il Wenger del Napoli. Ancelotti è un allenatore ormai “pacificato”: anche la successiva scelta dell’Everton dimostra che sia un allenatore che cerca un posto dove fare calcio e sviluppare le sue idee con una certa tranquillità. Io considero il divorzio con Ancelotti una occasione perduta. Penso che Ancelotti rientrasse in un progetto di più ampio respiro anche europee. Adesso temo che il Napoli abbia ristretto le proprie ambizioni, vedendo anche la campagna acquisti fatta per il futuro. Il tifoso napoletano soffre da stress di alta quota, intesa anche come ambizioni. Là “bisogna vincere”. Quando invece le ambizioni si riducono, il tifo si compatta”.

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L'OPINIONE - Gallo: "Felice che Gattuso abbia cambiato idea sul 4-3-3, l’essenza del calcio per me non è il bello, ma è vincere"

di Napoli Magazine

17/02/2024 - 15:58

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Massimiliano Gallo, direttore de “Il Napolista”: "Saluto con grande entusiasmo il fatto che Gattuso sia tornato sui suoi passi. Lui si era presentato dicendo che la squadra era nata per il 4-3-3. Fortunatamente ha cambiato idea. A calcio si gioca per vincere. Vincere ti porta a migliorare. Bisogna superare una serie di ostacoli per aumentare il proprio livello e riuscire a vincere. Ecco perché faccio fatica a parlare di bellezza quando si parla di calcio: il calcio è uno sport che è fatto di gol. L’essenza del calcio per me non è il bello, ma è tirare anche una volta sola e riuscire a vincere la partita. Condividi il pensiero di Ancelotti per il quale la separazione sia stata un bene sia per lui che per il Napoli? Non lo condivido perché Ancelotti sarebbe potuto essere il Ferguson od il Wenger del Napoli. Ancelotti è un allenatore ormai “pacificato”: anche la successiva scelta dell’Everton dimostra che sia un allenatore che cerca un posto dove fare calcio e sviluppare le sue idee con una certa tranquillità. Io considero il divorzio con Ancelotti una occasione perduta. Penso che Ancelotti rientrasse in un progetto di più ampio respiro anche europee. Adesso temo che il Napoli abbia ristretto le proprie ambizioni, vedendo anche la campagna acquisti fatta per il futuro. Il tifoso napoletano soffre da stress di alta quota, intesa anche come ambizioni. Là “bisogna vincere”. Quando invece le ambizioni si riducono, il tifo si compatta”.