Calcio
LIBRI - "Diba e Totti" di Mauro De Cesare: la storia degli ultimi 50 anni della Roma
24.09.2025 18:53 di Napoli Magazine
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Romani, Romanisti, Capitani, Simboli, Leggende. Agostino Di Bartolomei e Francesco Totti, sono la Storia degli ultimi 50 anni giallorossi. Trionfi e cadute, sempre nel nome di Roma. Parlare di Agostino e Francesco, significa mettere insieme una serie infinita di immagini. Uno di Tormarancia-Garbatella, l'altro di Porta Metronia, sono stati capitani a vent'anni di distanza di due ere in cui la Roma di Dino Viola prima e di Franco Sensi poi, ha saputo vincere e dominare. Il tutto nel libro del giornalista del Corriere dello Sport Mauro De Cesare che ha raccontato il viaggio intimo tra una città ed una maglia dei due capitani per i quali "la perfezione non esiste, loro l'hanno sicuramente sfiorata". La passione è un qualcosa di irrazionale, quasi impossibile spiegare come si accenda. Agostino Di Bartolomei e Francesco Totti hanno vissuto nella stessa maniera la passione per una città, una squadra, i suoi tifosi, una maglia: Roma e la Roma Capoccia cantata da Antonello Venditti. In questo racconto intimo, a volte felice, a volte molto doloroso e struggente, ci sono storie, trionfi e sconfitte, aneddoti. Ago e la famiglia, la Curva Sud, Tormarancia, l'oratorio, i suoi tiri fulminanti, lo scudetto e una Coppa maledetta, la passione per il mare, il sub, Liedholm maestro e amico di visite nei musei d'arte moderna. E il drammatico abbandono affettivo ed esistenziale ricevuto dal suo mondo: E Totti, sempre una sola maglia sulla pelle, mamma Fiorella, papà "Sceriffo", lo scudetto, il Mondiale, il cucchiaio, Spalletti, 307 gol, Magara Mazzone e Franco Sensi, il Legionario, Papertotti, le spassose barzellette. Un Capitano, c'è solo un Capitano. No, due. La perfezione non esiste, loro certamente l'hanno sfiorata. Di Bartolomei è stato ineguagliabile: se ci fosse stato un problema lui se ne sapeva fare carico e andare a rappresentare la squadra dal presidente, dai dirigenti, come un capitano deve fare. Uomo dalla grandissima sensibilità e intelligenza. E sapeva trasferite queste qualità in campo. Totti è la Roma più recente. Quasi vent'anni con la fascia al braccio, una maglia sola addosso. Lui è istinto, ironia, semplicità, umiltà. E' tutto quello che vorresti trovare in un campione che può e vuole essere anche un simbolo per i suoi tifosi e gli appassionati di calcio. Ha polverizzato ogni record con questa maglia. Un racconto nel quale puoi respirare l'amore, i profumi e il romanismo della città e della squadra più belle del mondo. Il sapore dell'infanzia e le storie di due Campioni. Vissute su campi polverosi o su erbetta tagliata all'inglese. Un grande affresco umano. Di uomini che hanno conosciuto successo e fatica, insieme alla loro gente. E che hanno resistito e combattuto anche contro paure e sofferenze. Il tutto tra emozioni intime e struggenti.

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24/09/2025 - 18:53

Romani, Romanisti, Capitani, Simboli, Leggende. Agostino Di Bartolomei e Francesco Totti, sono la Storia degli ultimi 50 anni giallorossi. Trionfi e cadute, sempre nel nome di Roma. Parlare di Agostino e Francesco, significa mettere insieme una serie infinita di immagini. Uno di Tormarancia-Garbatella, l'altro di Porta Metronia, sono stati capitani a vent'anni di distanza di due ere in cui la Roma di Dino Viola prima e di Franco Sensi poi, ha saputo vincere e dominare. Il tutto nel libro del giornalista del Corriere dello Sport Mauro De Cesare che ha raccontato il viaggio intimo tra una città ed una maglia dei due capitani per i quali "la perfezione non esiste, loro l'hanno sicuramente sfiorata". La passione è un qualcosa di irrazionale, quasi impossibile spiegare come si accenda. Agostino Di Bartolomei e Francesco Totti hanno vissuto nella stessa maniera la passione per una città, una squadra, i suoi tifosi, una maglia: Roma e la Roma Capoccia cantata da Antonello Venditti. In questo racconto intimo, a volte felice, a volte molto doloroso e struggente, ci sono storie, trionfi e sconfitte, aneddoti. Ago e la famiglia, la Curva Sud, Tormarancia, l'oratorio, i suoi tiri fulminanti, lo scudetto e una Coppa maledetta, la passione per il mare, il sub, Liedholm maestro e amico di visite nei musei d'arte moderna. E il drammatico abbandono affettivo ed esistenziale ricevuto dal suo mondo: E Totti, sempre una sola maglia sulla pelle, mamma Fiorella, papà "Sceriffo", lo scudetto, il Mondiale, il cucchiaio, Spalletti, 307 gol, Magara Mazzone e Franco Sensi, il Legionario, Papertotti, le spassose barzellette. Un Capitano, c'è solo un Capitano. No, due. La perfezione non esiste, loro certamente l'hanno sfiorata. Di Bartolomei è stato ineguagliabile: se ci fosse stato un problema lui se ne sapeva fare carico e andare a rappresentare la squadra dal presidente, dai dirigenti, come un capitano deve fare. Uomo dalla grandissima sensibilità e intelligenza. E sapeva trasferite queste qualità in campo. Totti è la Roma più recente. Quasi vent'anni con la fascia al braccio, una maglia sola addosso. Lui è istinto, ironia, semplicità, umiltà. E' tutto quello che vorresti trovare in un campione che può e vuole essere anche un simbolo per i suoi tifosi e gli appassionati di calcio. Ha polverizzato ogni record con questa maglia. Un racconto nel quale puoi respirare l'amore, i profumi e il romanismo della città e della squadra più belle del mondo. Il sapore dell'infanzia e le storie di due Campioni. Vissute su campi polverosi o su erbetta tagliata all'inglese. Un grande affresco umano. Di uomini che hanno conosciuto successo e fatica, insieme alla loro gente. E che hanno resistito e combattuto anche contro paure e sofferenze. Il tutto tra emozioni intime e struggenti.