Calcio
LOTTA SCUDETTO - Chiariello: "Napoli, arriva l'occasione"
07.04.2025 12:10 di Napoli Magazine

Il giornalista Umberto Chiariello ha affermato nel suo editoriale su "Campania Sport" su Canale 21: “E’ inverno pieno, altro che primavera, ma in questo momento a Napoli il freddo non lo sente nessuno. Perché finora è stata una giornata di campionato meravigliosamente bella per i napoletani oltre ogni più rosa aspettativa. Anzi no, c'è stato un Pellegrino di troppo. Ma non un viandante nel senso di pellegrino religioso, ma un giocatore che si chiama Pellegrino che ha avuto la palla incredibile del match per ribaltare l'Inter in Parma-Inter. Sarebbe stato incredibile. Ieri l'Inter scende in campo 2-0 facile un gollonzo di Thuram senza nessun affanno e tutti a pensare: ‘Beh certo fermare questa Inter sarà difficile’. E poi accade l’imprevedibile, che il bravo centrocampista spagnolo di buon talento Bernabé trova un gran gol dal limite dell'area. Nel primo tempo Sommer aveva ha fatto due grandi parate. La partita cambia completamente la scena. Il sostituto di Inzaghi aveva fatto dei cambi piuttosto discutibili convinto che sul 2-0 fosse tutto fatto, invece poi il Parma l'ha pareggiata e la stava quasi vincendo. Beh l'appetito viene mangiando. Ci dispiace che non l'abbia vinta ovviamente, ma il fatto che abbia tolto due punti all'Inter cambia completamente lo scenario di questo campionato. Anche perché se abbiamo più volte mostrato preoccupazione per i secondi tempi del Napoli, che più volte si è fatto riprendere o addirittura sorpassare, vedi Como, o ha sofferto l'indicibile, vedi il Milan o la Fiorentina stessa, però l'Inter s'ha messa peggio. Perché c'è un'analisi molto ampia. Paginone sulla Gazzetta sui problemi che l'Inter ha nei secondi tempi, dove ha perso un sacco di punti ma soprattutto viene meno un teorema basilare di questo campionato. Che l'Inter sia la più forte la favorita lo dicevano e lo dicono anche le pietre, ma si era detto che l'Inter avesse due squadre, che ha una rosa estremamente ampia, che può sostituire gli uomini senza colpo ferire, ed invece succede esattamente l'opposto. Succede quello che succede al Napoli anche se l'Inter, ha più risorse e più gol dalla panchina, ma ogni volta che cambia i titolari l'Inter fatica o crolla. Già con l'Udinese c'erano stati sentori gravissimi, perché l'Udinese la stava quasi per acciuffare la partita dal 2-0 per l'Inter, a Parma invece è accaduto. Sarà un problema psicologico, perché la testa va al derby col Milan e ora va al Bayern Monaco. Io so solo che la Lazio che era in crisi, che si va a giocare tutto in Norvegia col Bodo Glimt giovedì, va a Bergamo e vince. La testa ce l'aveva a Bergamo altro che, forse perché la Lazio era l'ultima spiaggia altrimenti si sarebbe aperta una crisi di proporzioni inestimabili incredibili. Bah, l'Atalanta è crollata. Seconda bella notizia: tre sconfitte consecutive da quando Gasperini ha fatto capire che saluterà non ha più evidentemente il polso della situazione, il comando dispotico sulla squadra, perché il metodo di lavoro di Gasperini è dispotico. Evidentemente l'Atalanta, svanito il sogno scudetto con la doppia sconfitta casalinga con Napoli e Inter, si è sciolta come neve al sole. Nel 2025 non ha mai vinto in casa sprecando anche occasioni importanti col Torino, ma soprattutto con Cagliari e Venezia. Oggi mette a rischio anche la partecipazione alla Champions, perché il suo terzo posto ora non ha più margini di vantaggio sugli avversari, deve veramente guardarsi dalla muta di cani feroci che alle spalle sta incombendo. E ci sono due cani lupo di quelli tosti, sono quelli capitolini Lazio e Roma. La Lazio andando appunto a vincere a Bergamo, la Roma che in questo momento è in campo con la Juventus e anche senza Dybala viene da un 2025 strepitoso. Ranieri è l'uomo che ha fatto più punti nel campionato e se il brodino Tudor non funzionasse per la Juve, questa sera avremmo un mischione clamoroso in zona Champions, perché al 58 sarebbe ferma l'Atalanta a 56 c'è il Bologna di cui parliamo fra un attimo, a 55 ci sarebbero tutte appassionatamente insieme Juventus, Lazio e Roma. Se la Roma batte la Juventus e insegue, solo la Fiorentina al 52 che si è mangiata una vittoria meritatissima a Milano, ma il Milan è ufficiale è fuori dai giochi. Il Milan dei tanti talenti nono in classifica e tale resterà.

Per il Napoli arriva l'occasione. Abbiamo guardato in casa ad altri, va bene così. C'è una zona retrocessione che non si muove per niente, è completamente anestetizzata, sono tutti immobili. Pensate che a parte il Monza, già retrocesso, le ultime sei della classe, vale a dire il Verona, il Cagliari, il Parma, il Lecce, l'Empoli e il Venezia hanno pareggiato tutte. Non perdono, però perché ci sono nella lotta salvezza, ma non vincono, hanno pareggiato tutte. E se il Napoli supera l'ostacolo Bologna sapete che cosa bella succede che nelle sette partite che rimangono? Se nel calcio la motivazione se non è tutto è l'80%, bene il Napoli su sette partite ne affronta cinque con squadre senza nulla più chiedere al campionato. Perché a parte l'Empoli, che viene in casa e che lotta per salvarsi ma che non segna mai, il Lecce che è un'altra squadra che lotta per salvarsi in casa loro, che non segna praticamente mai, sono due squadre che non segnano mai, il Napoli affronta il Monza già retrocesso in casa sua. In casa propria il Napoli al Maradona affronta Torino, Genoa e Cagliari, all'ultima che sarà già salvo, tre squadre che non hanno niente ma dicasi niente da chiedere al campionato e andrà anche sul campo del Parma, oltre a quello del Monza, che alla penultima potrebbe essere già salvo. Perché pare che la lotta salvezza ormai si riduca, considerando il Venezia difficilmente salvabile, nonostante stia combattendo, a un duello Empoli-Lecce fondamentalmente. Quindi il percorso è veramente in discesa, ma l'ostacolo è altissimo. Perché il Bologna in questo momento, non sentite il nome Bologna e pensate che non che Bologna non lo sia perché siamo abituati a sentire il Bologna come una squadra al decimo posto, di quelle morbide.

No, il Bologna in questo momento è l'ostacolo più alto che si possa trovare nel campionato italiano. E che è l'arbitro dello scudetto e anche della Champions, perché le deve affrontare quasi tutte, anche l'Atalanta, ma deve affrontare sul proprio campo a distanza di due settimane Napoli e Inter. Il Bologna, mai come adesso, è in fiducia, mai come adesso appunto la motivazione, l'autostima quanto conta, mai come adesso è una squadra pericolosissima. Se il Napoli esce da Bologna anche col pareggio mantiene le distanze a tre punti, cosa avremmo detto se l'Inter avesse vinto come tutti pensavamo a Parma e il Napoli fosse passato a Bologna. Sarebbero rimasti tre punti, ma sette partite in discesa per il Napoli, ci saremmo sentiti in lotta per lo scudetto. Bene allora ve lo dico già, che se il Napoli esce da Bologna, che non è un cattivo risultato, siamo in corsa scudetto a meno tre. È inutile che dite che è peccato, non lo dite proprio, perché è un ostacolo altissimo. Ma se il Napoli fa l'impresa a Bologna, perché è una partita difficilissima, ci sarà da divertirsi sul serio. Perché con tutti gli impegni che ha l'Inter e con tutte le volte in cui dimostra di non saper portare a casa il risultato, la squadra dominatrice non c'è. E quando alle spalle c'hai non un cane lupo, ma c'è un dobermann come Antonio Conte io qualche pauretta cari interisti ce l'avrei”.

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LOTTA SCUDETTO - Chiariello: "Napoli, arriva l'occasione"

di Napoli Magazine

07/04/2025 - 12:10

Il giornalista Umberto Chiariello ha affermato nel suo editoriale su "Campania Sport" su Canale 21: “E’ inverno pieno, altro che primavera, ma in questo momento a Napoli il freddo non lo sente nessuno. Perché finora è stata una giornata di campionato meravigliosamente bella per i napoletani oltre ogni più rosa aspettativa. Anzi no, c'è stato un Pellegrino di troppo. Ma non un viandante nel senso di pellegrino religioso, ma un giocatore che si chiama Pellegrino che ha avuto la palla incredibile del match per ribaltare l'Inter in Parma-Inter. Sarebbe stato incredibile. Ieri l'Inter scende in campo 2-0 facile un gollonzo di Thuram senza nessun affanno e tutti a pensare: ‘Beh certo fermare questa Inter sarà difficile’. E poi accade l’imprevedibile, che il bravo centrocampista spagnolo di buon talento Bernabé trova un gran gol dal limite dell'area. Nel primo tempo Sommer aveva ha fatto due grandi parate. La partita cambia completamente la scena. Il sostituto di Inzaghi aveva fatto dei cambi piuttosto discutibili convinto che sul 2-0 fosse tutto fatto, invece poi il Parma l'ha pareggiata e la stava quasi vincendo. Beh l'appetito viene mangiando. Ci dispiace che non l'abbia vinta ovviamente, ma il fatto che abbia tolto due punti all'Inter cambia completamente lo scenario di questo campionato. Anche perché se abbiamo più volte mostrato preoccupazione per i secondi tempi del Napoli, che più volte si è fatto riprendere o addirittura sorpassare, vedi Como, o ha sofferto l'indicibile, vedi il Milan o la Fiorentina stessa, però l'Inter s'ha messa peggio. Perché c'è un'analisi molto ampia. Paginone sulla Gazzetta sui problemi che l'Inter ha nei secondi tempi, dove ha perso un sacco di punti ma soprattutto viene meno un teorema basilare di questo campionato. Che l'Inter sia la più forte la favorita lo dicevano e lo dicono anche le pietre, ma si era detto che l'Inter avesse due squadre, che ha una rosa estremamente ampia, che può sostituire gli uomini senza colpo ferire, ed invece succede esattamente l'opposto. Succede quello che succede al Napoli anche se l'Inter, ha più risorse e più gol dalla panchina, ma ogni volta che cambia i titolari l'Inter fatica o crolla. Già con l'Udinese c'erano stati sentori gravissimi, perché l'Udinese la stava quasi per acciuffare la partita dal 2-0 per l'Inter, a Parma invece è accaduto. Sarà un problema psicologico, perché la testa va al derby col Milan e ora va al Bayern Monaco. Io so solo che la Lazio che era in crisi, che si va a giocare tutto in Norvegia col Bodo Glimt giovedì, va a Bergamo e vince. La testa ce l'aveva a Bergamo altro che, forse perché la Lazio era l'ultima spiaggia altrimenti si sarebbe aperta una crisi di proporzioni inestimabili incredibili. Bah, l'Atalanta è crollata. Seconda bella notizia: tre sconfitte consecutive da quando Gasperini ha fatto capire che saluterà non ha più evidentemente il polso della situazione, il comando dispotico sulla squadra, perché il metodo di lavoro di Gasperini è dispotico. Evidentemente l'Atalanta, svanito il sogno scudetto con la doppia sconfitta casalinga con Napoli e Inter, si è sciolta come neve al sole. Nel 2025 non ha mai vinto in casa sprecando anche occasioni importanti col Torino, ma soprattutto con Cagliari e Venezia. Oggi mette a rischio anche la partecipazione alla Champions, perché il suo terzo posto ora non ha più margini di vantaggio sugli avversari, deve veramente guardarsi dalla muta di cani feroci che alle spalle sta incombendo. E ci sono due cani lupo di quelli tosti, sono quelli capitolini Lazio e Roma. La Lazio andando appunto a vincere a Bergamo, la Roma che in questo momento è in campo con la Juventus e anche senza Dybala viene da un 2025 strepitoso. Ranieri è l'uomo che ha fatto più punti nel campionato e se il brodino Tudor non funzionasse per la Juve, questa sera avremmo un mischione clamoroso in zona Champions, perché al 58 sarebbe ferma l'Atalanta a 56 c'è il Bologna di cui parliamo fra un attimo, a 55 ci sarebbero tutte appassionatamente insieme Juventus, Lazio e Roma. Se la Roma batte la Juventus e insegue, solo la Fiorentina al 52 che si è mangiata una vittoria meritatissima a Milano, ma il Milan è ufficiale è fuori dai giochi. Il Milan dei tanti talenti nono in classifica e tale resterà.

Per il Napoli arriva l'occasione. Abbiamo guardato in casa ad altri, va bene così. C'è una zona retrocessione che non si muove per niente, è completamente anestetizzata, sono tutti immobili. Pensate che a parte il Monza, già retrocesso, le ultime sei della classe, vale a dire il Verona, il Cagliari, il Parma, il Lecce, l'Empoli e il Venezia hanno pareggiato tutte. Non perdono, però perché ci sono nella lotta salvezza, ma non vincono, hanno pareggiato tutte. E se il Napoli supera l'ostacolo Bologna sapete che cosa bella succede che nelle sette partite che rimangono? Se nel calcio la motivazione se non è tutto è l'80%, bene il Napoli su sette partite ne affronta cinque con squadre senza nulla più chiedere al campionato. Perché a parte l'Empoli, che viene in casa e che lotta per salvarsi ma che non segna mai, il Lecce che è un'altra squadra che lotta per salvarsi in casa loro, che non segna praticamente mai, sono due squadre che non segnano mai, il Napoli affronta il Monza già retrocesso in casa sua. In casa propria il Napoli al Maradona affronta Torino, Genoa e Cagliari, all'ultima che sarà già salvo, tre squadre che non hanno niente ma dicasi niente da chiedere al campionato e andrà anche sul campo del Parma, oltre a quello del Monza, che alla penultima potrebbe essere già salvo. Perché pare che la lotta salvezza ormai si riduca, considerando il Venezia difficilmente salvabile, nonostante stia combattendo, a un duello Empoli-Lecce fondamentalmente. Quindi il percorso è veramente in discesa, ma l'ostacolo è altissimo. Perché il Bologna in questo momento, non sentite il nome Bologna e pensate che non che Bologna non lo sia perché siamo abituati a sentire il Bologna come una squadra al decimo posto, di quelle morbide.

No, il Bologna in questo momento è l'ostacolo più alto che si possa trovare nel campionato italiano. E che è l'arbitro dello scudetto e anche della Champions, perché le deve affrontare quasi tutte, anche l'Atalanta, ma deve affrontare sul proprio campo a distanza di due settimane Napoli e Inter. Il Bologna, mai come adesso, è in fiducia, mai come adesso appunto la motivazione, l'autostima quanto conta, mai come adesso è una squadra pericolosissima. Se il Napoli esce da Bologna anche col pareggio mantiene le distanze a tre punti, cosa avremmo detto se l'Inter avesse vinto come tutti pensavamo a Parma e il Napoli fosse passato a Bologna. Sarebbero rimasti tre punti, ma sette partite in discesa per il Napoli, ci saremmo sentiti in lotta per lo scudetto. Bene allora ve lo dico già, che se il Napoli esce da Bologna, che non è un cattivo risultato, siamo in corsa scudetto a meno tre. È inutile che dite che è peccato, non lo dite proprio, perché è un ostacolo altissimo. Ma se il Napoli fa l'impresa a Bologna, perché è una partita difficilissima, ci sarà da divertirsi sul serio. Perché con tutti gli impegni che ha l'Inter e con tutte le volte in cui dimostra di non saper portare a casa il risultato, la squadra dominatrice non c'è. E quando alle spalle c'hai non un cane lupo, ma c'è un dobermann come Antonio Conte io qualche pauretta cari interisti ce l'avrei”.