Calcio
MEDIASET - Juventus: altra rimonta scaccia guai, ma per puntare in alto non basta
28.09.2025 16:46 di Napoli Magazine Fonte: Sport Mediaset
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Un'altra rimonta, un altro risultato aggiustato nei minuti conclusivi, un altro ko evitato in extremis. Il match con l'Atalanta ha sostanzialmente confermato i lati migliori e peggiori della Juventus di questo inizio di stagione, restituendo l'immagine di una squadra ancora in cerca della propria identità.

I ragazzi di Tudor hanno approcciato bene la gara, hanno dominato il primo tempo sul piano del possesso e anche delle occasioni create, seppur spesso frutto di conclusioni dalla distanza o iniziative personali, ma ancora una volta sono capitolati con estrema facilità alla prima sbavatura difensiva e al primo vero affondo degli avversari.

Nella ripresa la reazione è stata forse un po' tardiva e poco convinta, ma come contro Inter e Borussia non è mancata e il gol di Cabal ha evitato una sconfitta che avrebbe inevitabilmente portato con sé qualche strascico. Questo però non può essere sufficiente a non porsi qualche domanda sul momento della squadra e, soprattutto, su quelle che saranno le tappe future.

Della difesa si è già detto molto dopo la sfilza di gol incassati tra derby d'Italia e debutto europeo: sicuramente ci sono meccanismi da oliare e la sensazione che manchi un po' di filtro in mezzo resta, ma la base su cui costruire appare solida. Gatti, Bremer e Kelly sono i tre titolari, Kalulu è stato quasi sempre schierato largo a destra ma può arretrare in caso di necessità e Cabal sta ritrovando il ritmo per poter dare una mano.

Il vero rebus in questo momento riguarda l'attacco e non perché manchino le alternative, anzi: Yildiz è il punto fermo, il faro della manovra offensiva bianconera, ma attorno al turco al momento regna grande incertezza. Vlahovic, al netto delle considerazioni contrattuali, ha fatto bene subentrando ma ha fallito quando è stato schierato dal 1', David è andato a segno all'esordio poi è un po' sparito dai radar (poco più di mezzora tra Inter e Verona, tutta la partita in panchina contro l'Atalanta), mentre Openda al momento non ha un ruolo ben definito (da centravanti puro contro la Dea è apparso un po' spiazzato). Anche la trequarti non dà particolari garanzie tra gli acciacchi di Conceiçao e la condizione ancora non al top di Zhegrova e al momento Tudor sembra muoversi ancora un po' a tentoni nella ricerca dell'amalgama giusta.

Il vero nemico, in questo caso, è come sempre il tempo: mercoledì c'è da fare risultato a Villarreal per non complicare il cammino Champions e domenica sera allo Stadium arriva il Milan. Dopodiché sarà la volta di un'altra sosta in cui il tecnico saluterà metà della rosa. Navigare in mezzo a tali difficoltà è d'altronde il lavoro di ogni allenatore di un top club e gli strumenti per venirne a capo a Tudor e alla Juve non mancano.

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MEDIASET - Juventus: altra rimonta scaccia guai, ma per puntare in alto non basta

di Napoli Magazine

28/09/2025 - 16:46

Un'altra rimonta, un altro risultato aggiustato nei minuti conclusivi, un altro ko evitato in extremis. Il match con l'Atalanta ha sostanzialmente confermato i lati migliori e peggiori della Juventus di questo inizio di stagione, restituendo l'immagine di una squadra ancora in cerca della propria identità.

I ragazzi di Tudor hanno approcciato bene la gara, hanno dominato il primo tempo sul piano del possesso e anche delle occasioni create, seppur spesso frutto di conclusioni dalla distanza o iniziative personali, ma ancora una volta sono capitolati con estrema facilità alla prima sbavatura difensiva e al primo vero affondo degli avversari.

Nella ripresa la reazione è stata forse un po' tardiva e poco convinta, ma come contro Inter e Borussia non è mancata e il gol di Cabal ha evitato una sconfitta che avrebbe inevitabilmente portato con sé qualche strascico. Questo però non può essere sufficiente a non porsi qualche domanda sul momento della squadra e, soprattutto, su quelle che saranno le tappe future.

Della difesa si è già detto molto dopo la sfilza di gol incassati tra derby d'Italia e debutto europeo: sicuramente ci sono meccanismi da oliare e la sensazione che manchi un po' di filtro in mezzo resta, ma la base su cui costruire appare solida. Gatti, Bremer e Kelly sono i tre titolari, Kalulu è stato quasi sempre schierato largo a destra ma può arretrare in caso di necessità e Cabal sta ritrovando il ritmo per poter dare una mano.

Il vero rebus in questo momento riguarda l'attacco e non perché manchino le alternative, anzi: Yildiz è il punto fermo, il faro della manovra offensiva bianconera, ma attorno al turco al momento regna grande incertezza. Vlahovic, al netto delle considerazioni contrattuali, ha fatto bene subentrando ma ha fallito quando è stato schierato dal 1', David è andato a segno all'esordio poi è un po' sparito dai radar (poco più di mezzora tra Inter e Verona, tutta la partita in panchina contro l'Atalanta), mentre Openda al momento non ha un ruolo ben definito (da centravanti puro contro la Dea è apparso un po' spiazzato). Anche la trequarti non dà particolari garanzie tra gli acciacchi di Conceiçao e la condizione ancora non al top di Zhegrova e al momento Tudor sembra muoversi ancora un po' a tentoni nella ricerca dell'amalgama giusta.

Il vero nemico, in questo caso, è come sempre il tempo: mercoledì c'è da fare risultato a Villarreal per non complicare il cammino Champions e domenica sera allo Stadium arriva il Milan. Dopodiché sarà la volta di un'altra sosta in cui il tecnico saluterà metà della rosa. Navigare in mezzo a tali difficoltà è d'altronde il lavoro di ogni allenatore di un top club e gli strumenti per venirne a capo a Tudor e alla Juve non mancano.

Fonte: Sport Mediaset