Quella in casa Milan è forse una delle stagioni più complicate degli ultimi anni, con i rossoneri che rischiano di passare dalla Champions League a niente Europa nel giro di pochi mesi. In un campionato disastroso sotto la guida Fonseca e con un Conceiçao che non è riuscito a risollevare le sorti del Diavolo, l'ultima speranza a cinque giornate dalla fine passa dalla Coppa Italia, con la semifinale di ritorno contro l'Inter che vale un'intera annata. Perché dalla Champions a niente è un fallimento, da niente all'Europa League, invece, potrebbe essere una consolazione, seppur magra.
Il ko maturato tra le mura amiche contro l'Atalanta conferma le difficoltà del Milan, che non riesce a essere cinico e sfruttare le occasioni e, soprattutto, non riesce a trovare equilibrio facendosi infilare alla prima vera occasione avversaria. Uno scenario che i tifosi rossoneri hanno vissuto troppo spesso quest'anno, un copione troppe volte con lo stesso finale, la sconfitta, che non fa che accendere gli animi di San Siro che non può far altro che contestare la dirigenza. Un tifo stanco e deluso per un'annata difficile e che senza Europa diventerebbe orribile, al netto della vittoria della Supercoppa Italiana. Perché fallire l'approdo in Europa, chiudendo la stagione col peggior piazzamento degli ultimi 10 anni (il 10° posto nel 2014-15 era già il peggiore dal 1997-1998) saprebbe ancor più di beffa dopo le ultime annate d'alta classifica.
Che la sfida all'Atalanta fosse difficile non è di certo un mistero, ma ci si aspettava una risposta colpo su colpo. Cosa che invece è mancata e che, in vista del ritorno della semifinale di Coppa Italia contro l'Inter preoccupa. A San Siro si riparte dall'1-1 dell'andata decisa dalle reti di Abraham e Calhanoglu, con i nerazzurri che avranno dalla loro il tifo amico giocando in casa e i rossoneri che potranno invece contare sui recuperi di Ruben Loftus-Cheek e Kyle Walker, in ballottaggio a destra con Jimenez nel 3-4-2-1 che Conceicao sembra voler confermare.
Un match che vale doppio, se non addirittura triplo, perché vincere un derby ha sempre un gusto diverso e farlo per conquistare una finale che potrebbe aprire le porte dell'Europa... ancora di più. Soprattutto se battendo Inzaghi e i suoi uomini il Diavolo ha l'occasione di mandare in frantumi il sogno triplete dell'Inter. Con i se e i ma non si va da nessuna parte e in casa Milan lo sanno bene.
E allora Conceiçao ha tempo giusto due giorni per rimettere insieme i pezzi e motivare i suoi, perché il derby può valere una stagione. Un ultimo treno per sperare ancora nell'Europa, seppur di "secondo livello" come l'Europa League, ma che comunque renderebbe meno amara l'annata. E poi l'ultimissima chiamata sarebbe a Roma, ma se ne parlerà nell'eventualità successivamente.
di Napoli Magazine
21/04/2025 - 22:53
Quella in casa Milan è forse una delle stagioni più complicate degli ultimi anni, con i rossoneri che rischiano di passare dalla Champions League a niente Europa nel giro di pochi mesi. In un campionato disastroso sotto la guida Fonseca e con un Conceiçao che non è riuscito a risollevare le sorti del Diavolo, l'ultima speranza a cinque giornate dalla fine passa dalla Coppa Italia, con la semifinale di ritorno contro l'Inter che vale un'intera annata. Perché dalla Champions a niente è un fallimento, da niente all'Europa League, invece, potrebbe essere una consolazione, seppur magra.
Il ko maturato tra le mura amiche contro l'Atalanta conferma le difficoltà del Milan, che non riesce a essere cinico e sfruttare le occasioni e, soprattutto, non riesce a trovare equilibrio facendosi infilare alla prima vera occasione avversaria. Uno scenario che i tifosi rossoneri hanno vissuto troppo spesso quest'anno, un copione troppe volte con lo stesso finale, la sconfitta, che non fa che accendere gli animi di San Siro che non può far altro che contestare la dirigenza. Un tifo stanco e deluso per un'annata difficile e che senza Europa diventerebbe orribile, al netto della vittoria della Supercoppa Italiana. Perché fallire l'approdo in Europa, chiudendo la stagione col peggior piazzamento degli ultimi 10 anni (il 10° posto nel 2014-15 era già il peggiore dal 1997-1998) saprebbe ancor più di beffa dopo le ultime annate d'alta classifica.
Che la sfida all'Atalanta fosse difficile non è di certo un mistero, ma ci si aspettava una risposta colpo su colpo. Cosa che invece è mancata e che, in vista del ritorno della semifinale di Coppa Italia contro l'Inter preoccupa. A San Siro si riparte dall'1-1 dell'andata decisa dalle reti di Abraham e Calhanoglu, con i nerazzurri che avranno dalla loro il tifo amico giocando in casa e i rossoneri che potranno invece contare sui recuperi di Ruben Loftus-Cheek e Kyle Walker, in ballottaggio a destra con Jimenez nel 3-4-2-1 che Conceicao sembra voler confermare.
Un match che vale doppio, se non addirittura triplo, perché vincere un derby ha sempre un gusto diverso e farlo per conquistare una finale che potrebbe aprire le porte dell'Europa... ancora di più. Soprattutto se battendo Inzaghi e i suoi uomini il Diavolo ha l'occasione di mandare in frantumi il sogno triplete dell'Inter. Con i se e i ma non si va da nessuna parte e in casa Milan lo sanno bene.
E allora Conceiçao ha tempo giusto due giorni per rimettere insieme i pezzi e motivare i suoi, perché il derby può valere una stagione. Un ultimo treno per sperare ancora nell'Europa, seppur di "secondo livello" come l'Europa League, ma che comunque renderebbe meno amara l'annata. E poi l'ultimissima chiamata sarebbe a Roma, ma se ne parlerà nell'eventualità successivamente.