Calcio
MILAN - Furlani: "Minacce di morte dopo la cessione di Tonali, Maldini? Dovevamo cambiare per andare avanti"
22.12.2024 15:44 di Napoli Magazine

"Ho ricevuto minacce di morte dopo la cessione di Tonali". A dirlo è Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, nelle pagine di uno studio di Harvard - over Furlani ha studiato - dedicato proprio al club rossonero. Il tema si affaccia quando il CEO parla della pressione mediatica che c'è al Milan: “Ero consapevole della volatilità che deriva dal fatto che i media e i tifosi parlano del nostro club, ma ho capito che non c’è modo di sfuggire a quello che dicono in televisione o scrivono sui giornali. Ti colpisce davvero nei giorni negativi. E poi ci sono giorni ancora peggiori, come quando ricevo minacce di morte, per esempio quando abbiamo venduto Tonali, uno dei nostri migliori giocatori. È in quei momenti che ho pensato: ‘Okay, queste cose non te le insegnano alla Harvard Business School”.

L'addio di Maldini?
"È stata una decisione storica quella di lasciarlo andare, per quello che ha significato per il club e per la sua autorevolezza. Ma se volevamo realizzare la visione che Gerry aveva per il club dovevamo cambiare e andare avanti". 

L'arrivo di Ibrahimovic?
"Ha giocato all'estero per il Barcellona, il Paris Saint-Germain e il Manchester United, mentre in Italia per la Juventus, l'Inter e due volte per noi. È uno che fa molto gioco di squadra, vuole lavorare insieme". 

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MILAN - Furlani: "Minacce di morte dopo la cessione di Tonali, Maldini? Dovevamo cambiare per andare avanti"

di Napoli Magazine

22/12/2024 - 15:44

"Ho ricevuto minacce di morte dopo la cessione di Tonali". A dirlo è Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, nelle pagine di uno studio di Harvard - over Furlani ha studiato - dedicato proprio al club rossonero. Il tema si affaccia quando il CEO parla della pressione mediatica che c'è al Milan: “Ero consapevole della volatilità che deriva dal fatto che i media e i tifosi parlano del nostro club, ma ho capito che non c’è modo di sfuggire a quello che dicono in televisione o scrivono sui giornali. Ti colpisce davvero nei giorni negativi. E poi ci sono giorni ancora peggiori, come quando ricevo minacce di morte, per esempio quando abbiamo venduto Tonali, uno dei nostri migliori giocatori. È in quei momenti che ho pensato: ‘Okay, queste cose non te le insegnano alla Harvard Business School”.

L'addio di Maldini?
"È stata una decisione storica quella di lasciarlo andare, per quello che ha significato per il club e per la sua autorevolezza. Ma se volevamo realizzare la visione che Gerry aveva per il club dovevamo cambiare e andare avanti". 

L'arrivo di Ibrahimovic?
"Ha giocato all'estero per il Barcellona, il Paris Saint-Germain e il Manchester United, mentre in Italia per la Juventus, l'Inter e due volte per noi. È uno che fa molto gioco di squadra, vuole lavorare insieme".