L’allenatore delle riserve del Marsiglia ed ex Pallone d’Oro Jean Pierre Papin, ha svelato a La Provence di vivere da tre settimane sotto scorta, per via di gravi minacce ricevute a seguito dei risultati della squadra. “Sono stato abbordato da due tipi in moto che mi hanno detto di andarmene” ha confessato la leggenda marsigliese, annunciando poi di aver ottenuto delle garanzie sulla sua sicurezza dopo non essersi presentato sul campo d’allenamento per cinque giorni, in segno di protesta. Papin punta il dito per il momento difficoltoso della squadra contro il dirigente responsabile, Ali Zarrak: “Io sono l’allenatore non posso accettare che questa persona scelga i miei cinque sostituti. Ogni volta che giocatori della prima squadra sono scesi da noi, con la necessità di farli giocare, ho applicato le direttive. Ma tutto dovrebbe dipendere da questa persona. Io non ho bisogno di nessuno per discutere con De Zerbi o per parlare con il presidente Longoria, ma il problema con quella persona rimane”.
Negli scorsi giorni, avevamo già parlato degli attriti che la bandiera francese stava affrontando con l’ambiente, e questa intervista rilasciata a La Provence conferma a pieno il delicato momento in casa Marsiglia.
di Napoli Magazine
01/11/2024 - 13:55
L’allenatore delle riserve del Marsiglia ed ex Pallone d’Oro Jean Pierre Papin, ha svelato a La Provence di vivere da tre settimane sotto scorta, per via di gravi minacce ricevute a seguito dei risultati della squadra. “Sono stato abbordato da due tipi in moto che mi hanno detto di andarmene” ha confessato la leggenda marsigliese, annunciando poi di aver ottenuto delle garanzie sulla sua sicurezza dopo non essersi presentato sul campo d’allenamento per cinque giorni, in segno di protesta. Papin punta il dito per il momento difficoltoso della squadra contro il dirigente responsabile, Ali Zarrak: “Io sono l’allenatore non posso accettare che questa persona scelga i miei cinque sostituti. Ogni volta che giocatori della prima squadra sono scesi da noi, con la necessità di farli giocare, ho applicato le direttive. Ma tutto dovrebbe dipendere da questa persona. Io non ho bisogno di nessuno per discutere con De Zerbi o per parlare con il presidente Longoria, ma il problema con quella persona rimane”.
Negli scorsi giorni, avevamo già parlato degli attriti che la bandiera francese stava affrontando con l’ambiente, e questa intervista rilasciata a La Provence conferma a pieno il delicato momento in casa Marsiglia.