Calcio
ON AIR - Agliardi: "Vedo benissimo il Napoli di Conte, Meret è una garanzia"
26.11.2024 00:34 di Napoli Magazine

Ai microfoni di Calcio Time, nel corso della venticinquesima puntata della trasmissione a cura della redazione di EuropaCalcio.it è intervenuto Federico Agliardi, ex estremo difensore del Bologna e del Palermo, tra le altre.

Sul momento del Bologna: “All’inizio, ha passato un momento di grande difficoltà dovuto anche alle grandi aspettative in città dopo il grande risultato conseguito l’anno scorso. Ero certo del fatto sarebbe stata un’annata delicata per una squadra ridisegnata in molte sue sfaccettature, ma credo Italiano stia raccogliendo i primi risultati che possono far ben sperare per l’immediato futuro. Sta facendo qualcosina in più, a mio parere: le energie mentali sono molto dispendiose in una stagione che non deve rappresentare un’eccezione”. 

Sul dualismo Skorupski-Ravaglia: “Mi pare sia abbastanza delineata: Skorupski primo, Ravaglia, ottimo portiere, all’occorrenza. Credo parta avvantaggiato il primo per esperienza, più che altro. In una stagione in cui il Bologna gioca la Champions League, è un aspetto fondamentale. Ravaglia, comunque, ha ampiamente modo di esprimere le proprie potenzialità e lo sta facendo”. 

Sull’esonero di Gilardino a Genova: “Ho avuto la fortuna di giocarci sia a Bologna, che in Nazionale. Devo essere sincero: non mi aspettavo potesse intraprendere la carriera di allenatore, ma ha fatto benissimo l’anno scorso e gliene va dato grande merito. Poi, il calcio purtroppo è anche questo e il risultato, in Italia, la fa padrone. Il tecnico paga sempre, soprattutto se la società non è abbastanza consolidata da supportarti”. 

Su Perin alla Juventus, da secondo: “Abbiamo giocato contro quando giocava a Pescara: aveva già un potenziale incredibile. Personalità fortissima, estremo difensore formidabile e lo ritengo, comunque, un primo portiere al pari di Michele Di Gregorio. Lo stesso Thiago Motta gli sta concedendo tutta la fiducia che merita e credo resti alla Juventus anche e soprattutto per questo: non viene ritenuto, giustamente, un semplice comprimario. Poi, le partite sono tante e alla Juve non sono sprovveduti. Sui portieri emergenti che mi stanno particolarmente sorprendendo, in prospettiva, direi Palmisani della Lucchese e Turati del Monza. Sono profili molto interessanti, che possono emergere ulteriormente”. 

Su Meret e la situazione a Napoli: “Credo abbia una personalità non indifferente per poter sopportare tutta la pressione di una grandissima piazza come quella di Napoli. Ricordiamo che parliamo del portiere Campione d’Italia con gli azzurri, non più di un anno e mezzo fa. A me piace moltissimo, ha una grandissima personalità. Ragazzo serio, inflessibile; nel complesso, è una garanzia assoluta. Poi, le scelte possono essere diverse, ma non intaccano i valori di un portiere come lui”. 

Su Roberto Baggio: “Un esempio, per tutti. Vedendo il suo atteggiamento in ogni singolo allenamento, soprattutto per un calciatore giovane come me, ai tempi, non si poteva fare altrimenti: bisognava dare tutto, sempre. Trovarsi a 17/18 anni con calciatori affermati, tra i più forti della propria epoca, ma così professionali e dediti al lavoro, ha rappresentato molto nella mia carriera da lì, in avanti. Ebbi la fortuna di esordire in Serie A nel 2003-2004, quando lui giocava ancora: purtroppo, si ruppe il ginocchio contro il Venezia, ma la voglia di recuperare e ristabilirsi fu di grande esempio. Umiltà e passione incredibile”. 

Su De Gea: “Ero sicuro potesse impattare così tanto in Italia: un portiere del genere, anche rimanendo fermo un anno, ha un’aura particolare. Terracciano è un grandissimo estremo difensore: gli andrebbe fatta una statua a Firenze, ma quella sicurezza che possiedi quando a difenderti c’è De Gea, cambia tanto. La Fiorentina, in generale, è una grande sorpresa, sta dimostrando sul campo tutta la propria ambizione”. 

Atalanta da Scudetto? “Potrebbe essere l’anno buono, assolutamente. Fa anche bene, ogni tanto, una novità tra le varie correnti di tifo. Ha un modo molto europeo di giocare, uomo contro uomo a tutto campo: squadra pazzesca. Vedo benissimo il Napoli di Conte, mentre mi incuriosisce molto la Juventus di Thiago Motta. L’Inter è la solita vecchia volpona e se la giocherà fino all’ultimo per la riconquista del Tricolore. Stiamo assistendo a un bellissimo campionato e sarà una battaglia fino alle ultime giornate, a differenza degli ultimi due anni”, ha chiosato Federico Agliardi.

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ON AIR - Agliardi: "Vedo benissimo il Napoli di Conte, Meret è una garanzia"

di Napoli Magazine

26/11/2024 - 00:34

Ai microfoni di Calcio Time, nel corso della venticinquesima puntata della trasmissione a cura della redazione di EuropaCalcio.it è intervenuto Federico Agliardi, ex estremo difensore del Bologna e del Palermo, tra le altre.

Sul momento del Bologna: “All’inizio, ha passato un momento di grande difficoltà dovuto anche alle grandi aspettative in città dopo il grande risultato conseguito l’anno scorso. Ero certo del fatto sarebbe stata un’annata delicata per una squadra ridisegnata in molte sue sfaccettature, ma credo Italiano stia raccogliendo i primi risultati che possono far ben sperare per l’immediato futuro. Sta facendo qualcosina in più, a mio parere: le energie mentali sono molto dispendiose in una stagione che non deve rappresentare un’eccezione”. 

Sul dualismo Skorupski-Ravaglia: “Mi pare sia abbastanza delineata: Skorupski primo, Ravaglia, ottimo portiere, all’occorrenza. Credo parta avvantaggiato il primo per esperienza, più che altro. In una stagione in cui il Bologna gioca la Champions League, è un aspetto fondamentale. Ravaglia, comunque, ha ampiamente modo di esprimere le proprie potenzialità e lo sta facendo”. 

Sull’esonero di Gilardino a Genova: “Ho avuto la fortuna di giocarci sia a Bologna, che in Nazionale. Devo essere sincero: non mi aspettavo potesse intraprendere la carriera di allenatore, ma ha fatto benissimo l’anno scorso e gliene va dato grande merito. Poi, il calcio purtroppo è anche questo e il risultato, in Italia, la fa padrone. Il tecnico paga sempre, soprattutto se la società non è abbastanza consolidata da supportarti”. 

Su Perin alla Juventus, da secondo: “Abbiamo giocato contro quando giocava a Pescara: aveva già un potenziale incredibile. Personalità fortissima, estremo difensore formidabile e lo ritengo, comunque, un primo portiere al pari di Michele Di Gregorio. Lo stesso Thiago Motta gli sta concedendo tutta la fiducia che merita e credo resti alla Juventus anche e soprattutto per questo: non viene ritenuto, giustamente, un semplice comprimario. Poi, le partite sono tante e alla Juve non sono sprovveduti. Sui portieri emergenti che mi stanno particolarmente sorprendendo, in prospettiva, direi Palmisani della Lucchese e Turati del Monza. Sono profili molto interessanti, che possono emergere ulteriormente”. 

Su Meret e la situazione a Napoli: “Credo abbia una personalità non indifferente per poter sopportare tutta la pressione di una grandissima piazza come quella di Napoli. Ricordiamo che parliamo del portiere Campione d’Italia con gli azzurri, non più di un anno e mezzo fa. A me piace moltissimo, ha una grandissima personalità. Ragazzo serio, inflessibile; nel complesso, è una garanzia assoluta. Poi, le scelte possono essere diverse, ma non intaccano i valori di un portiere come lui”. 

Su Roberto Baggio: “Un esempio, per tutti. Vedendo il suo atteggiamento in ogni singolo allenamento, soprattutto per un calciatore giovane come me, ai tempi, non si poteva fare altrimenti: bisognava dare tutto, sempre. Trovarsi a 17/18 anni con calciatori affermati, tra i più forti della propria epoca, ma così professionali e dediti al lavoro, ha rappresentato molto nella mia carriera da lì, in avanti. Ebbi la fortuna di esordire in Serie A nel 2003-2004, quando lui giocava ancora: purtroppo, si ruppe il ginocchio contro il Venezia, ma la voglia di recuperare e ristabilirsi fu di grande esempio. Umiltà e passione incredibile”. 

Su De Gea: “Ero sicuro potesse impattare così tanto in Italia: un portiere del genere, anche rimanendo fermo un anno, ha un’aura particolare. Terracciano è un grandissimo estremo difensore: gli andrebbe fatta una statua a Firenze, ma quella sicurezza che possiedi quando a difenderti c’è De Gea, cambia tanto. La Fiorentina, in generale, è una grande sorpresa, sta dimostrando sul campo tutta la propria ambizione”. 

Atalanta da Scudetto? “Potrebbe essere l’anno buono, assolutamente. Fa anche bene, ogni tanto, una novità tra le varie correnti di tifo. Ha un modo molto europeo di giocare, uomo contro uomo a tutto campo: squadra pazzesca. Vedo benissimo il Napoli di Conte, mentre mi incuriosisce molto la Juventus di Thiago Motta. L’Inter è la solita vecchia volpona e se la giocherà fino all’ultimo per la riconquista del Tricolore. Stiamo assistendo a un bellissimo campionato e sarà una battaglia fino alle ultime giornate, a differenza degli ultimi due anni”, ha chiosato Federico Agliardi.