Calcio
ON AIR - Cucchi: "Pizzul una voce che ci ha accompagnato nelle nostre passioni, Scudetto? Sarà una sfida a tre"
05.03.2025 15:55 di Napoli Magazine

“Bruno Pizzul è una voce che ci ha accompagnato nelle nostre passioni, è stato un maestro che non si sentiva assolutamente tale né si rendeva conto di esserlo, lo era spontaneamente e la nostra generazione - ha detto il celebre radiocronista Riccardo Cucchi a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live - si è avvicinata a questa passione grazie alla sua voce. Io prendevo appunti quando lo ascoltavo, anche quando già lavoravo in RAI perché da lui c'era sempre da apprendere. Quello che veniva raccontato era un calcio diverso anche grazie a cronisti come lui. Bruno non si preparava frasi ad effetto prima di andare al microfono, non si sovrapponeva all'evento, fa parte di quella generazione di maestri che non volevano essere protagonisti, ben consapevoli del fatto che i protagonisti fossero i calciatori e gli allenatori, di cui lui sapeva cogliere e raccontare le emozioni più profonde. Il suo ‘È tutto molto bello’ raccontava il calcio in modo semplice e spontaneo. Il campionato sarà una sfida a tre per quanto riguarda il tricolore, a 4 o di più per i posti Champions. Non credo sia un campionato al ribasso, certamente non è tra i più belli al mondo ma è tra i più difficili, come dimostrano le piccole che sono in grado di mettere in difficoltà le grandi".

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ON AIR - Cucchi: "Pizzul una voce che ci ha accompagnato nelle nostre passioni, Scudetto? Sarà una sfida a tre"

di Napoli Magazine

05/03/2025 - 15:55

“Bruno Pizzul è una voce che ci ha accompagnato nelle nostre passioni, è stato un maestro che non si sentiva assolutamente tale né si rendeva conto di esserlo, lo era spontaneamente e la nostra generazione - ha detto il celebre radiocronista Riccardo Cucchi a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live - si è avvicinata a questa passione grazie alla sua voce. Io prendevo appunti quando lo ascoltavo, anche quando già lavoravo in RAI perché da lui c'era sempre da apprendere. Quello che veniva raccontato era un calcio diverso anche grazie a cronisti come lui. Bruno non si preparava frasi ad effetto prima di andare al microfono, non si sovrapponeva all'evento, fa parte di quella generazione di maestri che non volevano essere protagonisti, ben consapevoli del fatto che i protagonisti fossero i calciatori e gli allenatori, di cui lui sapeva cogliere e raccontare le emozioni più profonde. Il suo ‘È tutto molto bello’ raccontava il calcio in modo semplice e spontaneo. Il campionato sarà una sfida a tre per quanto riguarda il tricolore, a 4 o di più per i posti Champions. Non credo sia un campionato al ribasso, certamente non è tra i più belli al mondo ma è tra i più difficili, come dimostrano le piccole che sono in grado di mettere in difficoltà le grandi".