Calcio
ON AIR - Filardi: "Calo fisico e mentale dopo le due le rimonte contro Juventus e Atalanta"
10.02.2025 16:59 di Napoli Magazine

"Calo fisico o mentale? Generalmente nell’arco di una stagione capita una fase di appannamento, e non c’entra che il Napoli giochi una sola partita a settimana. Non è un caso – ha detto l’ex azzurro Massimo Filardi a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live - che questo appannamento sia arrivato dopo due gare tostissime sul piano fisico e mentale, quelle con Juventus e Atalanta, dove la squadra ha compiuto due eccezionali rimonte. Quando non sei al top, devi trovare un modo per portare a casa il risultato, per questo l’errore sul gol subito contro l’Udinese è stato molto grave. A maggior ragione in partite come queste si deve stare attenti ai più piccoli dettagli. Il Napoli nel quale io giocavo aveva una strategia messa in campo da Ottavio Bianchi, dovevamo andare fortissimo per i primi 25 minuti di entrambi i tempi, poi dovevamo fermarci e tornare indietro: era impossibile infatti e lo è ancora tenere alto il ritmo per tutti i 90 minuti e questo indipendentemente dal risultato. Ieri il Napoli è stato costretto dall’Udinese a pressa per 95 minuti una cosa è però pressare alti con Buongiorno ed Oliveira, che riescono a recuperare velocemente palla accorciando, un’altra con Juan Jesus e Mazzocchi che sono un po’ più lenti. L’Udinese ha costretto il Napoli a rincorrere la palla per 70 minuti e Juan Jesus ha sofferto tutto il tempo l’aggressività dell’avversario. Ho la sensazione che due giocatori nel Napoli siano come pesci fuor d’acqua: si tratta di Raspadori e Ngonge che non sanno come muoversi probabilmente perché poco coinvolti. Contro l’Udinese i cambi non hanno inciso sul risultato o sul gioco. Reputo quello contro l’Udinese un punto guadagnato perché questa partita poteva anche essere persa. Mazzocchi è finito nell’occhio del ciclone: lui è uno che ci mette l’anima ma spesso proprio perché ci mette il cuore perde di lucidità non riuscendo ad individuare la cosa migliore da fare in quel preciso momento. Quella palla deve essere lasciata uscire per evitare che rientri in gioco. Quando Politano va fuori Neres va spostato a destra con Ngonge a sinistra. Lukaku per 60 minuti fa la guerra, mi chiedo perché non far fare a Simeone questo lavoro sporco per 60’ e poi magari inserire il belga negli ultimi 30’? Potrebbe essere una strategia nuova, perché il belga deve giocare sempre, ma in questo modo in certe gare potrebbe incidere di più".

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di Napoli Magazine

10/02/2025 - 16:59

"Calo fisico o mentale? Generalmente nell’arco di una stagione capita una fase di appannamento, e non c’entra che il Napoli giochi una sola partita a settimana. Non è un caso – ha detto l’ex azzurro Massimo Filardi a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live - che questo appannamento sia arrivato dopo due gare tostissime sul piano fisico e mentale, quelle con Juventus e Atalanta, dove la squadra ha compiuto due eccezionali rimonte. Quando non sei al top, devi trovare un modo per portare a casa il risultato, per questo l’errore sul gol subito contro l’Udinese è stato molto grave. A maggior ragione in partite come queste si deve stare attenti ai più piccoli dettagli. Il Napoli nel quale io giocavo aveva una strategia messa in campo da Ottavio Bianchi, dovevamo andare fortissimo per i primi 25 minuti di entrambi i tempi, poi dovevamo fermarci e tornare indietro: era impossibile infatti e lo è ancora tenere alto il ritmo per tutti i 90 minuti e questo indipendentemente dal risultato. Ieri il Napoli è stato costretto dall’Udinese a pressa per 95 minuti una cosa è però pressare alti con Buongiorno ed Oliveira, che riescono a recuperare velocemente palla accorciando, un’altra con Juan Jesus e Mazzocchi che sono un po’ più lenti. L’Udinese ha costretto il Napoli a rincorrere la palla per 70 minuti e Juan Jesus ha sofferto tutto il tempo l’aggressività dell’avversario. Ho la sensazione che due giocatori nel Napoli siano come pesci fuor d’acqua: si tratta di Raspadori e Ngonge che non sanno come muoversi probabilmente perché poco coinvolti. Contro l’Udinese i cambi non hanno inciso sul risultato o sul gioco. Reputo quello contro l’Udinese un punto guadagnato perché questa partita poteva anche essere persa. Mazzocchi è finito nell’occhio del ciclone: lui è uno che ci mette l’anima ma spesso proprio perché ci mette il cuore perde di lucidità non riuscendo ad individuare la cosa migliore da fare in quel preciso momento. Quella palla deve essere lasciata uscire per evitare che rientri in gioco. Quando Politano va fuori Neres va spostato a destra con Ngonge a sinistra. Lukaku per 60 minuti fa la guerra, mi chiedo perché non far fare a Simeone questo lavoro sporco per 60’ e poi magari inserire il belga negli ultimi 30’? Potrebbe essere una strategia nuova, perché il belga deve giocare sempre, ma in questo modo in certe gare potrebbe incidere di più".