Calcio
ON AIR - Piccari: "Napoli-Sporting? Sono curioso di vedere la reazione degli azzurri dopo la sconfitta col Milan"
01.10.2025 11:35 di Napoli Magazine
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A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Piccari, giornalista direttore di TMW Radio:
 
Direttore, l’Inter, zitta zitta, sembra stia imboccando la strada giusta sia in campionato che in Champions. Cosa ne pensa? 
 
"Guarda, il dubbio sull’Inter era quello della continuità, che bisognava ritrovare. Mi sembra che nelle ultime quattro partite siano arrivate quattro vittorie e soltanto un gol subito. Quindi sta ritrovando continuità sia nei risultati che nelle prestazioni. Ritrova quelle caratteristiche che l’Inter aveva: solidità difensiva e capacità di produrre gioco. Inoltre, si vede che Chivu stia inserendo i giovani insieme ai giocatori più esperti, e questo mix comincia a portare risultati. Lautaro poi sta tornando il giocatore che conosciamo, trascinando la squadra con gol e prestazioni: anche ieri è stato il migliore in campo. Gara dopo gara l’Inter sta acquisendo credibilità".
 
Lo stesso percorso sembra valere anche per l’Atalanta, non era così scontato dopo nove anni con Gasperini. L’arrivo di Juric poteva sembrare una scelta impopolare, invece i fatti stanno dicendo il contrario. Cosa ne pensa? 
 
"Ti dico la verità, ero molto scettico all’inizio sull’arrivo di Juric. Invece questo allenatore, con il suo lavoro, sta ripercorrendo un po’ la strada di Gasperini. L’Atalanta non può dimenticare quello che ha fatto in nove anni col Gasp, e adesso sta ritrovando un filo conduttore importante. Certo, ci sono stati problemi: l’estate di Lookman, che ha influito molto, e la partenza di Retegui. Però è arrivato Krstovic, che secondo me è un ottimo attaccante, uno che avrebbe fatto molto comodo anche alla Roma di Gasperini. Lookman non è ancora quello che conosciamo, né fisicamente né mentalmente, ma se recupera anche lui, questa squadra può fare davvero bene. Ieri abbiamo visto che ha valori importanti: all’inizio avevo dubbi su Juric, ma mi sembra che stia entrando bene e stia portando avanti idee già radicate nel gruppo".
 
Oggi il Napoli scenderà in campo contro lo Sporting Lisbona. In casa azzurra ci sono diverse assenze soprattutto in difesa, mentre lo Sporting fa della fase offensiva la propria arma migliore. Quale sarà, secondo lei, il tema della partita? 
 
"Il primo tema è vedere la reazione del Napoli dopo la sconfitta col Milan. Sono curioso di capire quale sarà la risposta dal punto di vista caratteriale e tecnico. È chiaro che le assenze in difesa preoccupano un po’, ma il Napoli ha tutte le carte in regola per giocarsi la partita. Voglio vedere anche la prestazione di De Bruyne dopo quanto accaduto con Conte. Personalmente non ho dato troppo peso a quella situazione: sono momenti che possono capitare, soprattutto tra due personalità forti. Però credo che entrambi abbiano interesse a pensare alla squadra, solo al bene del Napoli, e che quindi si possa andare avanti. L’allenatore fa il suo lavoro, il calciatore ha avuto una reazione che ci può stare, ma credo che tutto si ricomporrà. Non credo proprio che Conte possa punire il belga. Non penso che ci sarà una scelta del genere. Poi, certo, bisogna sempre entrare nella testa dei protagonisti, ma non mi sembra il caso, anzi, sarebbe un autogol. Sarà importante vedere come Conte gestirà questo doppio impegno, perché la Champions è una vetrina importante e il Napoli vuole fare bella figura. Se decidesse di lasciare in panchina un big solo per creare un caso, mi sembrerebbe eccessivo".
 
Quando Conte ha parlato della possibilità di impiegare Elmas come terzino destro, secondo lei era una provocazione per sottolineare la mancanza di un vice Di Lorenzo? 
 
"La si può leggere così. In questo momento ci sono assenze e non ci sono alternative: sicuramente qualcosa poteva essere fatto sul mercato, ma adesso è tardi. Io non credo che quella sia la soluzione vera, quanto piuttosto un modo per evidenziare una lacuna. In emergenza, Elmas può adattarsi, ma è più una provocazione che una reale idea tattica".
 
Veniamo alla Juventus. I bianconeri stanno proponendo un buon calcio, che però non sempre porta risultati. Che tipo di gara si aspetta stasera? 
 
"Guarda, ho dei dubbi soprattutto su Tudor. Vorrei vedere più idee e meno parole. Alla fine le risposte devono arrivare dal campo. Va bene il senso di appartenenza, ma poi il mister deve portare qualcosa di contrito. In particolare, davanti serve una scelta chiara: non si può andare avanti con questa ‘ruota della fortuna’, dove ogni volta cambia l’attaccante titolare. Serve dare fiducia a un centravanti, perché è un ruolo particolare e ha bisogno di conoscere i compagni e avere continuità. Che sia David o Vlahovic, poco importa, ma deve giocare con continuità. Tudor ha parlato di bicchiere mezzo pieno, ma con due pareggi e gol subiti io non sono d’accordo: la Juve deve trovare un’identità. Non basta l’aggressività o l’impeto, servono scelte chiare. Nell’ultima partita ha escluso Locatelli, ma ci deve essere un criterio. Questa squadra ha valori, adesso tocca all’allenatore farli emergere. Parlare di mercato non serve più: da qui in avanti deve tirare fuori il meglio da ciò che ha".
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ON AIR - Piccari: "Napoli-Sporting? Sono curioso di vedere la reazione degli azzurri dopo la sconfitta col Milan"

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01/10/2025 - 11:35

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Piccari, giornalista direttore di TMW Radio:
 
Direttore, l’Inter, zitta zitta, sembra stia imboccando la strada giusta sia in campionato che in Champions. Cosa ne pensa? 
 
"Guarda, il dubbio sull’Inter era quello della continuità, che bisognava ritrovare. Mi sembra che nelle ultime quattro partite siano arrivate quattro vittorie e soltanto un gol subito. Quindi sta ritrovando continuità sia nei risultati che nelle prestazioni. Ritrova quelle caratteristiche che l’Inter aveva: solidità difensiva e capacità di produrre gioco. Inoltre, si vede che Chivu stia inserendo i giovani insieme ai giocatori più esperti, e questo mix comincia a portare risultati. Lautaro poi sta tornando il giocatore che conosciamo, trascinando la squadra con gol e prestazioni: anche ieri è stato il migliore in campo. Gara dopo gara l’Inter sta acquisendo credibilità".
 
Lo stesso percorso sembra valere anche per l’Atalanta, non era così scontato dopo nove anni con Gasperini. L’arrivo di Juric poteva sembrare una scelta impopolare, invece i fatti stanno dicendo il contrario. Cosa ne pensa? 
 
"Ti dico la verità, ero molto scettico all’inizio sull’arrivo di Juric. Invece questo allenatore, con il suo lavoro, sta ripercorrendo un po’ la strada di Gasperini. L’Atalanta non può dimenticare quello che ha fatto in nove anni col Gasp, e adesso sta ritrovando un filo conduttore importante. Certo, ci sono stati problemi: l’estate di Lookman, che ha influito molto, e la partenza di Retegui. Però è arrivato Krstovic, che secondo me è un ottimo attaccante, uno che avrebbe fatto molto comodo anche alla Roma di Gasperini. Lookman non è ancora quello che conosciamo, né fisicamente né mentalmente, ma se recupera anche lui, questa squadra può fare davvero bene. Ieri abbiamo visto che ha valori importanti: all’inizio avevo dubbi su Juric, ma mi sembra che stia entrando bene e stia portando avanti idee già radicate nel gruppo".
 
Oggi il Napoli scenderà in campo contro lo Sporting Lisbona. In casa azzurra ci sono diverse assenze soprattutto in difesa, mentre lo Sporting fa della fase offensiva la propria arma migliore. Quale sarà, secondo lei, il tema della partita? 
 
"Il primo tema è vedere la reazione del Napoli dopo la sconfitta col Milan. Sono curioso di capire quale sarà la risposta dal punto di vista caratteriale e tecnico. È chiaro che le assenze in difesa preoccupano un po’, ma il Napoli ha tutte le carte in regola per giocarsi la partita. Voglio vedere anche la prestazione di De Bruyne dopo quanto accaduto con Conte. Personalmente non ho dato troppo peso a quella situazione: sono momenti che possono capitare, soprattutto tra due personalità forti. Però credo che entrambi abbiano interesse a pensare alla squadra, solo al bene del Napoli, e che quindi si possa andare avanti. L’allenatore fa il suo lavoro, il calciatore ha avuto una reazione che ci può stare, ma credo che tutto si ricomporrà. Non credo proprio che Conte possa punire il belga. Non penso che ci sarà una scelta del genere. Poi, certo, bisogna sempre entrare nella testa dei protagonisti, ma non mi sembra il caso, anzi, sarebbe un autogol. Sarà importante vedere come Conte gestirà questo doppio impegno, perché la Champions è una vetrina importante e il Napoli vuole fare bella figura. Se decidesse di lasciare in panchina un big solo per creare un caso, mi sembrerebbe eccessivo".
 
Quando Conte ha parlato della possibilità di impiegare Elmas come terzino destro, secondo lei era una provocazione per sottolineare la mancanza di un vice Di Lorenzo? 
 
"La si può leggere così. In questo momento ci sono assenze e non ci sono alternative: sicuramente qualcosa poteva essere fatto sul mercato, ma adesso è tardi. Io non credo che quella sia la soluzione vera, quanto piuttosto un modo per evidenziare una lacuna. In emergenza, Elmas può adattarsi, ma è più una provocazione che una reale idea tattica".
 
Veniamo alla Juventus. I bianconeri stanno proponendo un buon calcio, che però non sempre porta risultati. Che tipo di gara si aspetta stasera? 
 
"Guarda, ho dei dubbi soprattutto su Tudor. Vorrei vedere più idee e meno parole. Alla fine le risposte devono arrivare dal campo. Va bene il senso di appartenenza, ma poi il mister deve portare qualcosa di contrito. In particolare, davanti serve una scelta chiara: non si può andare avanti con questa ‘ruota della fortuna’, dove ogni volta cambia l’attaccante titolare. Serve dare fiducia a un centravanti, perché è un ruolo particolare e ha bisogno di conoscere i compagni e avere continuità. Che sia David o Vlahovic, poco importa, ma deve giocare con continuità. Tudor ha parlato di bicchiere mezzo pieno, ma con due pareggi e gol subiti io non sono d’accordo: la Juve deve trovare un’identità. Non basta l’aggressività o l’impeto, servono scelte chiare. Nell’ultima partita ha escluso Locatelli, ma ci deve essere un criterio. Questa squadra ha valori, adesso tocca all’allenatore farli emergere. Parlare di mercato non serve più: da qui in avanti deve tirare fuori il meglio da ciò che ha".