Calcio
ON AIR - Taccola: "Napoli? Il cammino in Champions è lungo, ora una vittoria col Pisa"
19.09.2025 11:30 di Napoli Magazine
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A "1 Football Club", in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mirko Taccola, allenatore dello Scandicci ed ex difensore, fra le tante, di Napoli, Inter e Pisa.

Col City era una partita difficile già in condizioni normali, ma ieri si è complicata ulteriormente. Nonostante questo, il percorso in Champions è ancora lungo, è d’accordo? 

“Assolutamente sì. È vero, la partita era già complicata di per sé, poi le condizioni l’hanno resa ancora più complicata. Però il cammino è lungo e non è certo finita qui. L’espulsione di Di Lorenzo ci sta, perché aveva due scelte: o accompagni e probabilmente gli lasci il tiro, oppure intervieni rischiando tanto. Giocatori come Haaland sono molto furbi, lavorano con il corpo e coprono la traiettoria del difensore. Diventa difficile andare sulla palla. Lì il fallo è quasi inevitabile. Di Lorenzo ha scelto una delle due opzioni: ci ha provato, ma Haaland è stato bravo a coprirla. Sono decisioni che devi prendere in un attimo, e non è mai semplice".

Restando in tema difesa, le chiedo: la sta convincendo Sam Beukema? 

“Sì, e non sono d’accordo con chi gli attribuisce colpe sul secondo gol. Sinceramente, quando Doku ti fa quello strappo lì, pochi difensori riescono a stargli dietro. Bisognava fermarlo molto prima, perché quando ti punta, sposta la palla e va, diventa complicato per chiunque, ancor di più in area di rigore. Non credo ci sia un centrale con quella stazza che riesca a tenere uno contro uno in area contro un giocatore del genere".

Il Napoli, da questa partita, cosa deve imparare? 

“A non abbassare mai la guardia. A questi livelli devi alzare al massimo attenzione e concentrazione. Fino all’espulsione il Napoli lo aveva fatto bene, poi in dieci diventa un’altra partita. Non puoi permetterti di giocare a viso aperto a Manchester, devi adattarti e fare una partita più difensiva, di contenimento e concentrazione. Poi, quando subisci gol, sei costretto ad aprirti e lì diventa difficilissimo".

Restando in tema Champions, anche le altre italiane hanno dato spunti: la Juventus col pirotecnico 4-4 contro il Borussia, l’Atalanta sconfitta pesantemente a Parigi e l’Inter vittoriosa ad Amsterdam grazie al criticato Thuram. Che impressione ne trae? 

“Ho l’impressione che quando affronti certe corazzate diventa davvero complicato. Il nostro campionato non è a un livello così alto. In Europa anche squadre medio-basse inglesi o spagnole ti mettono in difficoltà perché giocano in tornei molto competitivi. Noi rischiamo di soffrire anche contro avversari che sulla carta non sono di primissima fascia proprio per questo divario".

La sostituzione di Kevin De Bruyne è stata una scelta logica? 

“Secondo me sì. In una partita del genere De Bruyne ti dà meno in fase difensiva rispetto ad altri. Capisco il dispiacere, sia dell’allenatore sia del giocatore, perché tutti aspettavano lui, ma era una scelta obbligata dalla partita. È stata dura emotivamente, ma logicamente giusta".

Per riprendere la strada maestra, il Napoli, lunedì, dovrà cannibalizzare il Pisa? 

“Sì, c’è bisogno di una vittoria importante che dia morale, ma tra Napoli e Pisa la differenza è grande. Però il Pisa ha entusiasmo, ha voglia di mettersi in mostra e cercherà di rendere la vita difficile. Non sarà una passeggiata, anche se sulla carta il Napoli è superiore. Per me sarà una partita particolare, perché sono molto legato, per il mio passato da calciatore, ad entrambe, per cui non faccio pronostici. Ma il Napoli deve stare attento: il Pisa è più di quanto ha fatto vedere nelle prime tre giornate".

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ON AIR - Taccola: "Napoli? Il cammino in Champions è lungo, ora una vittoria col Pisa"

di Napoli Magazine

19/09/2025 - 11:30

A "1 Football Club", in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mirko Taccola, allenatore dello Scandicci ed ex difensore, fra le tante, di Napoli, Inter e Pisa.

Col City era una partita difficile già in condizioni normali, ma ieri si è complicata ulteriormente. Nonostante questo, il percorso in Champions è ancora lungo, è d’accordo? 

“Assolutamente sì. È vero, la partita era già complicata di per sé, poi le condizioni l’hanno resa ancora più complicata. Però il cammino è lungo e non è certo finita qui. L’espulsione di Di Lorenzo ci sta, perché aveva due scelte: o accompagni e probabilmente gli lasci il tiro, oppure intervieni rischiando tanto. Giocatori come Haaland sono molto furbi, lavorano con il corpo e coprono la traiettoria del difensore. Diventa difficile andare sulla palla. Lì il fallo è quasi inevitabile. Di Lorenzo ha scelto una delle due opzioni: ci ha provato, ma Haaland è stato bravo a coprirla. Sono decisioni che devi prendere in un attimo, e non è mai semplice".

Restando in tema difesa, le chiedo: la sta convincendo Sam Beukema? 

“Sì, e non sono d’accordo con chi gli attribuisce colpe sul secondo gol. Sinceramente, quando Doku ti fa quello strappo lì, pochi difensori riescono a stargli dietro. Bisognava fermarlo molto prima, perché quando ti punta, sposta la palla e va, diventa complicato per chiunque, ancor di più in area di rigore. Non credo ci sia un centrale con quella stazza che riesca a tenere uno contro uno in area contro un giocatore del genere".

Il Napoli, da questa partita, cosa deve imparare? 

“A non abbassare mai la guardia. A questi livelli devi alzare al massimo attenzione e concentrazione. Fino all’espulsione il Napoli lo aveva fatto bene, poi in dieci diventa un’altra partita. Non puoi permetterti di giocare a viso aperto a Manchester, devi adattarti e fare una partita più difensiva, di contenimento e concentrazione. Poi, quando subisci gol, sei costretto ad aprirti e lì diventa difficilissimo".

Restando in tema Champions, anche le altre italiane hanno dato spunti: la Juventus col pirotecnico 4-4 contro il Borussia, l’Atalanta sconfitta pesantemente a Parigi e l’Inter vittoriosa ad Amsterdam grazie al criticato Thuram. Che impressione ne trae? 

“Ho l’impressione che quando affronti certe corazzate diventa davvero complicato. Il nostro campionato non è a un livello così alto. In Europa anche squadre medio-basse inglesi o spagnole ti mettono in difficoltà perché giocano in tornei molto competitivi. Noi rischiamo di soffrire anche contro avversari che sulla carta non sono di primissima fascia proprio per questo divario".

La sostituzione di Kevin De Bruyne è stata una scelta logica? 

“Secondo me sì. In una partita del genere De Bruyne ti dà meno in fase difensiva rispetto ad altri. Capisco il dispiacere, sia dell’allenatore sia del giocatore, perché tutti aspettavano lui, ma era una scelta obbligata dalla partita. È stata dura emotivamente, ma logicamente giusta".

Per riprendere la strada maestra, il Napoli, lunedì, dovrà cannibalizzare il Pisa? 

“Sì, c’è bisogno di una vittoria importante che dia morale, ma tra Napoli e Pisa la differenza è grande. Però il Pisa ha entusiasmo, ha voglia di mettersi in mostra e cercherà di rendere la vita difficile. Non sarà una passeggiata, anche se sulla carta il Napoli è superiore. Per me sarà una partita particolare, perché sono molto legato, per il mio passato da calciatore, ad entrambe, per cui non faccio pronostici. Ma il Napoli deve stare attento: il Pisa è più di quanto ha fatto vedere nelle prime tre giornate".