Scott McTominay, centrocampista del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a CBS Sports dopo la sconfitta in Champions contro il Manchester City: "Siamo stati compatti e resilienti. Sapevamo di dover essere ben organizzati e fare tutto il possibile per fermare il City, e anche essere pericolosi in avanti. Quando corri così tanto, è difficile avere quella minaccia dall’altra parte. Loro hanno grandi giocatori – dobbiamo accettarlo e andare avanti. Manchester? È stato bello tornare. Per me sarà sempre casa. Amo l’Italia e la gente che ci vive. Antonio Conte è un allenatore straordinario e qualcuno che ammiro molto per aver lavorato con lui per un anno. Ha avuto una vera influenza sulla mia carriera e gli sono davvero, davvero grato per ogni opportunità che mi ha dato. Ovviamente è durissima quando resti in dieci. Ma è il calcio, devi resistere e fare del tuo meglio contro una squadra come il City, già complicata in undici. Quanto è stato difficile rincorrere la palla contro il City? Molto. Devi chiudere gli spazi, limitare l’accesso a giocatori come Foden e Doku. Non è facile. Sono stati i colpi dei singoli del City a fare la differenza? Sì, eravamo compatti e organizzati, ma contro campioni come Foden, Haaland e Doku bastano momenti di qualità. Abbiamo corso tanto e diventa difficile attaccare con pericolosità dall’altra parte. In Serie A MVP, la prima stagione è andata meglio di quanto pensassi? Per me conta la mentalità e il lavoro quotidiano. Voglio sempre migliorare. L’anno scorso è stata una stagione incredibile, che non dimenticherò mai. Ma i grandi professionisti devono ripetersi, quindi ora penso solo a continuare su quella strada"
di Napoli Magazine
19/09/2025 - 13:03
Scott McTominay, centrocampista del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a CBS Sports dopo la sconfitta in Champions contro il Manchester City: "Siamo stati compatti e resilienti. Sapevamo di dover essere ben organizzati e fare tutto il possibile per fermare il City, e anche essere pericolosi in avanti. Quando corri così tanto, è difficile avere quella minaccia dall’altra parte. Loro hanno grandi giocatori – dobbiamo accettarlo e andare avanti. Manchester? È stato bello tornare. Per me sarà sempre casa. Amo l’Italia e la gente che ci vive. Antonio Conte è un allenatore straordinario e qualcuno che ammiro molto per aver lavorato con lui per un anno. Ha avuto una vera influenza sulla mia carriera e gli sono davvero, davvero grato per ogni opportunità che mi ha dato. Ovviamente è durissima quando resti in dieci. Ma è il calcio, devi resistere e fare del tuo meglio contro una squadra come il City, già complicata in undici. Quanto è stato difficile rincorrere la palla contro il City? Molto. Devi chiudere gli spazi, limitare l’accesso a giocatori come Foden e Doku. Non è facile. Sono stati i colpi dei singoli del City a fare la differenza? Sì, eravamo compatti e organizzati, ma contro campioni come Foden, Haaland e Doku bastano momenti di qualità. Abbiamo corso tanto e diventa difficile attaccare con pericolosità dall’altra parte. In Serie A MVP, la prima stagione è andata meglio di quanto pensassi? Per me conta la mentalità e il lavoro quotidiano. Voglio sempre migliorare. L’anno scorso è stata una stagione incredibile, che non dimenticherò mai. Ma i grandi professionisti devono ripetersi, quindi ora penso solo a continuare su quella strada"