Calcio
PAGELLE UMORISTICHE - Napoli, una stagione indimenticabile vista da un tifoso azzurro
05.06.2023 10:04 di Napoli Magazine

Il tifoso Gennaro Marrazzo ha stilato le sue pagelle umoristiche, inviandole a "Napoli Magazine", dopo NAPOLI-SAMPDORIA, ultima partita del campionato di Serie A.

 


LE PAGELLE DI UNA STAGIONE INDIMENTICABILE

 

Un anno indimenticabile. Negli occhi e nel cuore, un Napoli pazzesco. Tutti gli aggettivi per definirlo sono terminati da tempo e quindi per sottolineare il giudizio di ognuno dei protagonisti ho scelto un'opera pittorica, perché tutti gli interpreti e non solo in campo, sono stati artefici di una vera impresa artistica.

 

MERET ALEX

 

Inizia la stagione tra la diffidenza della gente. Le voci di mercato corroboravano l’arrivo di un portiere Top che in effetti non è pervenuto. Ma ha dimostrato con doti non comuni che il Napoli non ha giocato d’azzardo rinnovandogli il contratto. Si fa trovare pronto nei momenti topici del campionato, vedi rigore con il Lecce, a San Siro nella vittoria contro il Milan e a Bergamo con l’Atalanta. Tante volte è stato inattivo, ma per il grande lavoro dei suoi compagni.
I GIOCATORI DI CARTE di Paul Cézanne

 

DI LORENZO GIOVANNI 

 

C’è solo un Capitano!  È forte la tentazione di gridare il coro, caro al Pupone di Roma. Conoscevamo la tenacia, la continuità, il talento, l’indistruttibilità. Ma la vocazione di Leader ci ha sorpresi. Fondamentale nella conquista del titolo. Vorremmo ringraziarlo come si fa con un amico fraterno, sfiorando la sua guancia.
IL BACIO di Gustav Klimt

 

RRAHMANI AMIR


Non ha avuto esitazione davanti a nessun avversario. Contro i grandi campioni della Champions, davanti ai temibili avversari della serie A è uscito sempre vincitore, con lo scalpo dell’avversario stretto nel pugno della mano. Di lui rimane l’immagine del salvataggio incredibile contro lo Spezia vinta nei tempi di recupero che ha dato tanta convinzione e mentalità vincente all’intero battaglione.
DAVIDE CON LA TESTA DI GOLIA di Michelangelo Merisi da Caravaggio.

 


KIM MIN-JAE


Da perfetto sconosciuto o quasi, a difensore, tra i più forti del mondo. Le sue prestazioni hanno rasentato la perfezione incarnandosi in un supereroe evocato dallo stadio, con un boato ritmato. Un giocatore ideale che probabilmente, proprio perché completo ingolosisce le più grandi società di calcio del Pianeta. Una storia che unisce anche due popoli (napoletano e coreano) così diversi, ma che si ritrovano ad idolatrare lo stesso gigante.
UOMO VITRUVIANO di Leonardo Da Vinci

 

JUAN JESUS


Il brasiliano che davano per finito, a Napoli è rinato. Lo scorso anno ha dimostrato la sua utilità, ma nell’anno dello scudetto è stato a tratti determinante. Ad ottobre nella vittoria con un irriducibile Bologna raddrizzò la gara subito dopo il vantaggio felsineo. Un altro episodio chiave che ha orientato certi equilibri a favore dei partenopei.
LA NATIVITÀ di Giotto


OLIVERA MATHIAS


Partito in sordina si è ritagliato uno spazio sempre più largo, dando la possibilità al suo compagno di ruolo di prendere respiro. Frizzante pungente e anche goleador.
Un puledro di razza che speriamo diventi un campione.
CAVALLO BLU di Franz Marc


MARIO RUI SILVA


Quante volte osteggiato e quante volte ha avvalorato il suo attaccamento alla maglia. Ogni volta il suo allenatore lo ha sempre portato come esempio di dedizione. In questa stagione ha tirato fuori ben otto assist. Il più importante, come si fa a dimenticare, il bacio per Simeone in quel di San Siro, nel trionfo nodale di inizio campionato.
ECCE HOMO di Michelangelo Merisi da Caravaggio.

 

ANGUISSA FRANK


Una vera arma da Guerra. La sua potenza è servita spesso per disinnescare le ambizioni di squadroni che volevano imporre il proprio gioco. Ma la dittatura che ha imposto in mezzo al campo ne fanno interprete essenziale. Il ventisettenne e sottolineo ventisette ha tutti i crismi per divenire pilastro del Futuro azzurro. Tra l’altro ha segnato quattro gol e offerto otto assist. Se volessimo trovare l’acme della sua straordinaria stagione, penso che la serata al Maradona contro  il Liverpool sia un buon modello.
GUERNICA di Pablo Picasso


LOBOTKA STANISLAV


Talvolta è sembrato che tra le file del Napoli giocasse un certo Iniesta. Il piccolo grande slovacco ha così entusiasmato tutti Noi! Ogni volta che ha intercettato, toccato, sfiorato il pallone è stata una delizia per gli occhi. Eppure, parliamo di un mediano che ha collezionato un gol ed un assist. Insostituibile; quarantotto presenze lo testimoniano. È stato unico, insomma come l’opera esposta al Louvre.
LA GIOCONDA di Leonardo Da Vinci

 


ZIELINSKI PIOTR


Ogni anno abbiamo aspettato la sua consacrazione ed alla fine è arrivata. Quasi ogni pallone che ha toccato si è tramutato in un‘occasione per il Napoli. Il rammarico è che non abbia toccato la doppia cifra in fatto di gol. Undici assist a supporto sono però una bella ricompensa.
LE NOZZE DI CANA Affresco di Giotto

 


NDOMBÉLÉ TANGUY


Tutte le volte che è entrato abbiamo pensato “oggi è la volta buona”. Forse proprio la volontà di spaccare il mondo e dimostrare il suo valore talvolta lo ha reso un po’ vanesio e poco altruista. Un’esperienza azzurra non esaltante la sua, ma comunque positiva.
NARCISO di Michelangelo Merisi da Caravaggio

 

LOZANO HIRVING


Poche le occasioni in cui si è reso protagonista. Ha sofferto qualche infortunio. I lunghi viaggi nel suo paese, la concorrenza spietata. Nel suo ruolo comunque è stato decisivo come nell’occasione dei quattro gol e quattro assist e non solo. Tante volte si è impegnati in lavori difensivi, ricevendo attestati di stima del Tecnico.
L’APPARIZIONE DI Gustave Moreau

 


ELMAS ELJIF


Quando è stato chiamato da Spalletti, il giovane azzurro (23) ha strabiliato. La vittoria sull’Atalanta allora frequentatrice dei piani alti ad esempio è stata suggellata dal magico Eljif. O il timbro finale sulla Juventus ancora priva di penalizzazioni e seria inseguitrice del Napoli, dominatore del Campionato. In totale udite, sei gol e tre assist in millenovecentotredici minuti. Allo stesso tempo prodigo di sacrifici ed impegno. Gli siamo grati per questo.
L’ABBRACCIO di Gustav Klimt

 


OSIMHEN VICTOR


Dopo quello di Munch, la sagoma più famosa che esprime tutto il suo livore ed entusiasmo allo stesso tempo, attraverso un muto  acuto è quello di Victor. Dipinto ormai su tanti murales di Napoli e provincia è diventato idolo assoluto. Eppure, la stagione non era cominciata alla grande. Subito infortunio alla prima di Champions, il rientro con il mugugno dei tifosi sul collo e poi l’esplosione deflagrante che ha sconquassato il campionato. Nella sua collana di reti stagionali ha incastonato alcune perle di rara fattura. Trentuno reti stagionali e cinque assist lo ha fatto insomma assurgere a calciatore più ambito del regno. E le top d’Europa, ahimè, sarebbero capaci di versare qualsiasi cifra nelle casse societarie pur di assicurarselo tra le proprie fila.
L’URLO DI Edvard Munch.


RASPADORI GIACOMO


Sembra pronto per spiccare il volo. Calciatore talentuoso, anche Jack ha contribuito, partendo dalla panchina, in modo determinante, alla conquista del Tris tricolore. La partita con lo Spezia vinta all’ottantanovesimo con un suo gol ne è la dimostrazione. Ma anche il super gioiello contro l’Aiax o la rete contro la Juventus allo Stadium che ha fatto impazzire un intero popolo. Insomma, una stagione straordinaria con sei reti e cinque assist che potrebbe essere l’anticipo per il ventitreenne bolognese, di una carriera in azzurro pregna di soddisfazioni.
 IL SOGNO DEL POETA O IL BACIO DELLA MUSA di Paul Cézanne

 


SIMEONE GIOVANNI


Sarà per la nazionalità argentina o la determinazione con cui entra in campo nei pochi spiccioli di gara, il Cholito è diventato un idolo per i tifosi azzurri. Nell’anno domini dumilaventidue, ventitré sono diverse i momenti che assurgono alla mente: la notte della Champions contro il Liverpool, la magia a San siro contro il Milan, la doppietta contro il Ranger, il clamoroso gol contro la Roma. Quando scende la sera, dunque, si tramuta in una figura epica e fantastica. Preziosissimo nel periodo in cui ha sostituito Victor, fuori per infortunio e in tutti i momenti in cui il Tecnico lo ha chiamato in causa. Signori, nove reti ed un assist in settecentosessanta minuti giocati, rappresenta un trofeo ed una garanzia di un valore pazzesco.
NOTTE STELLATA Vincent van Gogh

 

KVARATSKHELIA KHVICHA


Nemmeno il tifoso più infervorato, immaginifico, sognatore tifoso della squadra di Partenope, avrebbe previsto la stagione impressionante del Georgiano. Visto su internet era sembrato un folletto niente male ma i sapientoni del calcio sentenziavano che in Italia avrebbe trovato diversi intoppi. In Trentino, alle prime uscite, già brillava l’intesa con Osimhen ma era calcio d’Agosto. Appena è partito il campionato, ha lasciato Napoli e non solo con la bocca spalancata per lo stupore. Sfrontato talentuoso e meraviglioso ha incasellato una serie di prodezze incredibili. I numeri parlano di quattordici! Gol alla prima stagione e soprattutto diciassette assist. Roba da Top Player. E come se avessimo acquistato Neymar o De Bruyne e non ce ne siamo accorti. Un regalo inaspettato, che il cielo ha mandato alle pendici del Vesuvio. Una storia che rende il calcio una passione sfrenata nonostante la fame di potere dei soliti noti.A Napoli è nata una stella dalla luce abbacinante!
LA NASCITA DI VENERE. di Sandro Botticelli

 

POLITANO MATTEO


Anche se meno presente in zona gol, l’apporto di Matteo è sempre convincente. Quando è entrato ha sempre dato l’impressione di capovolgere gli eventi o di elevarsi a protagonista. Anche se quattro reti sono poche rispetto agli score passati va applaudito senz’altro.
L’ISPIRAZIONE E LA VOCAZIONE DI SAN MATTEO di Michelangelo Merisi da Caravaggio

 


GOLLINI PIERLUIGI
Arrivato in Gennaio per sostituire Sirigu ancora voglioso di calcio giocato, il bolognese ex Atalanta, ha avuto la possibilità di mettersi in mostra, dimostrando la sua dote artistica tra i pali. Insieme a Davide Marfella ha reso l’allenamento di Meret più stimolante.
IL VIOLINISTA BLU di Marc Chagall

 

BERESZYNSKI BARTOSZ
Il suo nome fa pensare ad un intellettuale dell’est. Il polacco anch’egli atterrato a Napoli nel mercato invernale si è ritagliato il suo spazio. L’imprescindibile Di Lorenzo, d’altronde, anche quest’anno è stato sempre presente. Potrebbe ritornare utile il prossimo anno.
FIORITURA DEL RAMO DI MANDORLO IN UN BICCHIERE CON UN LIBRO di Vincent van Gogh

 

GAETANO GIANLUCA
Un giovane napoletano di belle speranze che si farà. Pochi minuti a disposizione e ha avuto l’ardire di segnare un bel gol contro l’Inter.
RITRATTO DI UN GIOVANE di Sandro Botticelli


OSTIGARD LEO

I titolari della difesa sono tutti dei portenti indistruttibile che non lasciano spazio ai sostituti. Anche Leo in quel poco spazio concesso si è profuso con grande autorità ergendosi protagonista in una notte di Champions.
DISLOCAZIONE DEI DESIDERI di Salvator Dali

 

DEMME DIEGO


Complice un infortunio, la stagione dell’Italo tedesco è stata quasi da turista. Insieme folletto ZEDADKA sono stati importanti nella formazione di un gruppo meraviglioso che ha regalato un sogno lungo trentatré anni.
UOMO CHE MANGIA GLI SPAGHETTI di Renato Guttuso


ZERBIN ALESSIO


Stimolanti  e frizzanti i suoi minuti giocati.
LIMONE E VINO di Paul Cézanne

 

SPALLETTI LUCIANO


Ebbene, il Messia di questa impresa è senz’altro il Tecnico Toscano burbero e simpatico allo stesso tempo. Arrivato a Napoli con le stimmate di un allenatore che fa giocare le sue squadre, ha creato un capolavoro dopo anni in cui si era seduto sulle panchine di mezza Italia con risultati positivi ma mai trionfali. Un maestro di calcio che in un biennio, senza nomi altisonanti, perché a Luciano non gli garbano i campioni carismatici, ha creato un gruppo talmente forte che ha dominato e stracciato questo campionato in modo clamoroso. Un titolo vinto con un mese d’anticipo capita solo alle squadre leggendarie. Che fa se la stampa nazionale non l’ha definita tale, perché il popolo napoletano lo ha difatti eletto a semidio. Questa passione lo ha travolto e se ne è innamorato tanto che l’ha tatuata sul suo braccio. Una meraviglia che però ha sconvolto il suo essere riservato. La decisione di andare via è una mazzata, ma gli saremo riconoscenti per l’eternità.
L’ULTIMA CENA. di Leonardo Da Vinci

 

DE LAURENTIIS AURELIO
Quando ad inizio campionato era stato criticato dalle solite frange di insoddisfatti, sorrideva sornione, come se già conoscesse l’epilogo vincente. Dai tempi degli acquisti del giovane Hamsik, del semisconosciuto Lavezzi, del poco prolifico Cavani, ha sempre sorpreso tutti, prendendosi fragorose rivincite, creando delle leggende del Napoli calcio che in cento anni nessuno era riuscito con cosi tanta costanza ed abbondanza. Con la naturalezza di chi la sa lunga, nel ritiro aveva sentenziato la vittoria del campionato tra lo scettiscismo generale, pescando i sostituti di Insigne, Kuolibaly e Mertens  nei paesi che con il calcio hanno poche tradizioni. Ha stravinto l’ennesima sfida, superando se stesso. Gli acquisti di Kim e Kvaratskhelia, un vero colpo di Teatro, una sequenza da musical favolistico. Complimenti davvero Presidente. Se Spalletti è il semidio, Lei è il Deus ex machina. 
LA CREAZIONE di Michelangelo

 


GIUNTOLI MICHELI E SANTORO


L’intera Dirigenza del Napoli Calcio va applaudito con fragorosa intensità, a cominciare dai volti noti dei  responsabili. In particolar modo il silenzioso Giuntoli, come un novello re mida, negli ultimi anni sembra che non abbia sbagliato un colpo. In otto anni di gestione della direzione sportiva ha reso il Presidente un uomo ricco e felice. E peccato che ora è conteso dalle nobili decadute; il matrimonio con il Napoli calcio è stato appassionante, che ha avuto anche i suoi momenti di crisi, ma la sua permanenza sarà sottolineata nei libri di storia.
LE TRE GRAZIE di Pieter Paul Rubens.

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
PAGELLE UMORISTICHE - Napoli, una stagione indimenticabile vista da un tifoso azzurro

di Napoli Magazine

05/06/2024 - 10:04

Il tifoso Gennaro Marrazzo ha stilato le sue pagelle umoristiche, inviandole a "Napoli Magazine", dopo NAPOLI-SAMPDORIA, ultima partita del campionato di Serie A.

 


LE PAGELLE DI UNA STAGIONE INDIMENTICABILE

 

Un anno indimenticabile. Negli occhi e nel cuore, un Napoli pazzesco. Tutti gli aggettivi per definirlo sono terminati da tempo e quindi per sottolineare il giudizio di ognuno dei protagonisti ho scelto un'opera pittorica, perché tutti gli interpreti e non solo in campo, sono stati artefici di una vera impresa artistica.

 

MERET ALEX

 

Inizia la stagione tra la diffidenza della gente. Le voci di mercato corroboravano l’arrivo di un portiere Top che in effetti non è pervenuto. Ma ha dimostrato con doti non comuni che il Napoli non ha giocato d’azzardo rinnovandogli il contratto. Si fa trovare pronto nei momenti topici del campionato, vedi rigore con il Lecce, a San Siro nella vittoria contro il Milan e a Bergamo con l’Atalanta. Tante volte è stato inattivo, ma per il grande lavoro dei suoi compagni.
I GIOCATORI DI CARTE di Paul Cézanne

 

DI LORENZO GIOVANNI 

 

C’è solo un Capitano!  È forte la tentazione di gridare il coro, caro al Pupone di Roma. Conoscevamo la tenacia, la continuità, il talento, l’indistruttibilità. Ma la vocazione di Leader ci ha sorpresi. Fondamentale nella conquista del titolo. Vorremmo ringraziarlo come si fa con un amico fraterno, sfiorando la sua guancia.
IL BACIO di Gustav Klimt

 

RRAHMANI AMIR


Non ha avuto esitazione davanti a nessun avversario. Contro i grandi campioni della Champions, davanti ai temibili avversari della serie A è uscito sempre vincitore, con lo scalpo dell’avversario stretto nel pugno della mano. Di lui rimane l’immagine del salvataggio incredibile contro lo Spezia vinta nei tempi di recupero che ha dato tanta convinzione e mentalità vincente all’intero battaglione.
DAVIDE CON LA TESTA DI GOLIA di Michelangelo Merisi da Caravaggio.

 


KIM MIN-JAE


Da perfetto sconosciuto o quasi, a difensore, tra i più forti del mondo. Le sue prestazioni hanno rasentato la perfezione incarnandosi in un supereroe evocato dallo stadio, con un boato ritmato. Un giocatore ideale che probabilmente, proprio perché completo ingolosisce le più grandi società di calcio del Pianeta. Una storia che unisce anche due popoli (napoletano e coreano) così diversi, ma che si ritrovano ad idolatrare lo stesso gigante.
UOMO VITRUVIANO di Leonardo Da Vinci

 

JUAN JESUS


Il brasiliano che davano per finito, a Napoli è rinato. Lo scorso anno ha dimostrato la sua utilità, ma nell’anno dello scudetto è stato a tratti determinante. Ad ottobre nella vittoria con un irriducibile Bologna raddrizzò la gara subito dopo il vantaggio felsineo. Un altro episodio chiave che ha orientato certi equilibri a favore dei partenopei.
LA NATIVITÀ di Giotto


OLIVERA MATHIAS


Partito in sordina si è ritagliato uno spazio sempre più largo, dando la possibilità al suo compagno di ruolo di prendere respiro. Frizzante pungente e anche goleador.
Un puledro di razza che speriamo diventi un campione.
CAVALLO BLU di Franz Marc


MARIO RUI SILVA


Quante volte osteggiato e quante volte ha avvalorato il suo attaccamento alla maglia. Ogni volta il suo allenatore lo ha sempre portato come esempio di dedizione. In questa stagione ha tirato fuori ben otto assist. Il più importante, come si fa a dimenticare, il bacio per Simeone in quel di San Siro, nel trionfo nodale di inizio campionato.
ECCE HOMO di Michelangelo Merisi da Caravaggio.

 

ANGUISSA FRANK


Una vera arma da Guerra. La sua potenza è servita spesso per disinnescare le ambizioni di squadroni che volevano imporre il proprio gioco. Ma la dittatura che ha imposto in mezzo al campo ne fanno interprete essenziale. Il ventisettenne e sottolineo ventisette ha tutti i crismi per divenire pilastro del Futuro azzurro. Tra l’altro ha segnato quattro gol e offerto otto assist. Se volessimo trovare l’acme della sua straordinaria stagione, penso che la serata al Maradona contro  il Liverpool sia un buon modello.
GUERNICA di Pablo Picasso


LOBOTKA STANISLAV


Talvolta è sembrato che tra le file del Napoli giocasse un certo Iniesta. Il piccolo grande slovacco ha così entusiasmato tutti Noi! Ogni volta che ha intercettato, toccato, sfiorato il pallone è stata una delizia per gli occhi. Eppure, parliamo di un mediano che ha collezionato un gol ed un assist. Insostituibile; quarantotto presenze lo testimoniano. È stato unico, insomma come l’opera esposta al Louvre.
LA GIOCONDA di Leonardo Da Vinci

 


ZIELINSKI PIOTR


Ogni anno abbiamo aspettato la sua consacrazione ed alla fine è arrivata. Quasi ogni pallone che ha toccato si è tramutato in un‘occasione per il Napoli. Il rammarico è che non abbia toccato la doppia cifra in fatto di gol. Undici assist a supporto sono però una bella ricompensa.
LE NOZZE DI CANA Affresco di Giotto

 


NDOMBÉLÉ TANGUY


Tutte le volte che è entrato abbiamo pensato “oggi è la volta buona”. Forse proprio la volontà di spaccare il mondo e dimostrare il suo valore talvolta lo ha reso un po’ vanesio e poco altruista. Un’esperienza azzurra non esaltante la sua, ma comunque positiva.
NARCISO di Michelangelo Merisi da Caravaggio

 

LOZANO HIRVING


Poche le occasioni in cui si è reso protagonista. Ha sofferto qualche infortunio. I lunghi viaggi nel suo paese, la concorrenza spietata. Nel suo ruolo comunque è stato decisivo come nell’occasione dei quattro gol e quattro assist e non solo. Tante volte si è impegnati in lavori difensivi, ricevendo attestati di stima del Tecnico.
L’APPARIZIONE DI Gustave Moreau

 


ELMAS ELJIF


Quando è stato chiamato da Spalletti, il giovane azzurro (23) ha strabiliato. La vittoria sull’Atalanta allora frequentatrice dei piani alti ad esempio è stata suggellata dal magico Eljif. O il timbro finale sulla Juventus ancora priva di penalizzazioni e seria inseguitrice del Napoli, dominatore del Campionato. In totale udite, sei gol e tre assist in millenovecentotredici minuti. Allo stesso tempo prodigo di sacrifici ed impegno. Gli siamo grati per questo.
L’ABBRACCIO di Gustav Klimt

 


OSIMHEN VICTOR


Dopo quello di Munch, la sagoma più famosa che esprime tutto il suo livore ed entusiasmo allo stesso tempo, attraverso un muto  acuto è quello di Victor. Dipinto ormai su tanti murales di Napoli e provincia è diventato idolo assoluto. Eppure, la stagione non era cominciata alla grande. Subito infortunio alla prima di Champions, il rientro con il mugugno dei tifosi sul collo e poi l’esplosione deflagrante che ha sconquassato il campionato. Nella sua collana di reti stagionali ha incastonato alcune perle di rara fattura. Trentuno reti stagionali e cinque assist lo ha fatto insomma assurgere a calciatore più ambito del regno. E le top d’Europa, ahimè, sarebbero capaci di versare qualsiasi cifra nelle casse societarie pur di assicurarselo tra le proprie fila.
L’URLO DI Edvard Munch.


RASPADORI GIACOMO


Sembra pronto per spiccare il volo. Calciatore talentuoso, anche Jack ha contribuito, partendo dalla panchina, in modo determinante, alla conquista del Tris tricolore. La partita con lo Spezia vinta all’ottantanovesimo con un suo gol ne è la dimostrazione. Ma anche il super gioiello contro l’Aiax o la rete contro la Juventus allo Stadium che ha fatto impazzire un intero popolo. Insomma, una stagione straordinaria con sei reti e cinque assist che potrebbe essere l’anticipo per il ventitreenne bolognese, di una carriera in azzurro pregna di soddisfazioni.
 IL SOGNO DEL POETA O IL BACIO DELLA MUSA di Paul Cézanne

 


SIMEONE GIOVANNI


Sarà per la nazionalità argentina o la determinazione con cui entra in campo nei pochi spiccioli di gara, il Cholito è diventato un idolo per i tifosi azzurri. Nell’anno domini dumilaventidue, ventitré sono diverse i momenti che assurgono alla mente: la notte della Champions contro il Liverpool, la magia a San siro contro il Milan, la doppietta contro il Ranger, il clamoroso gol contro la Roma. Quando scende la sera, dunque, si tramuta in una figura epica e fantastica. Preziosissimo nel periodo in cui ha sostituito Victor, fuori per infortunio e in tutti i momenti in cui il Tecnico lo ha chiamato in causa. Signori, nove reti ed un assist in settecentosessanta minuti giocati, rappresenta un trofeo ed una garanzia di un valore pazzesco.
NOTTE STELLATA Vincent van Gogh

 

KVARATSKHELIA KHVICHA


Nemmeno il tifoso più infervorato, immaginifico, sognatore tifoso della squadra di Partenope, avrebbe previsto la stagione impressionante del Georgiano. Visto su internet era sembrato un folletto niente male ma i sapientoni del calcio sentenziavano che in Italia avrebbe trovato diversi intoppi. In Trentino, alle prime uscite, già brillava l’intesa con Osimhen ma era calcio d’Agosto. Appena è partito il campionato, ha lasciato Napoli e non solo con la bocca spalancata per lo stupore. Sfrontato talentuoso e meraviglioso ha incasellato una serie di prodezze incredibili. I numeri parlano di quattordici! Gol alla prima stagione e soprattutto diciassette assist. Roba da Top Player. E come se avessimo acquistato Neymar o De Bruyne e non ce ne siamo accorti. Un regalo inaspettato, che il cielo ha mandato alle pendici del Vesuvio. Una storia che rende il calcio una passione sfrenata nonostante la fame di potere dei soliti noti.A Napoli è nata una stella dalla luce abbacinante!
LA NASCITA DI VENERE. di Sandro Botticelli

 

POLITANO MATTEO


Anche se meno presente in zona gol, l’apporto di Matteo è sempre convincente. Quando è entrato ha sempre dato l’impressione di capovolgere gli eventi o di elevarsi a protagonista. Anche se quattro reti sono poche rispetto agli score passati va applaudito senz’altro.
L’ISPIRAZIONE E LA VOCAZIONE DI SAN MATTEO di Michelangelo Merisi da Caravaggio

 


GOLLINI PIERLUIGI
Arrivato in Gennaio per sostituire Sirigu ancora voglioso di calcio giocato, il bolognese ex Atalanta, ha avuto la possibilità di mettersi in mostra, dimostrando la sua dote artistica tra i pali. Insieme a Davide Marfella ha reso l’allenamento di Meret più stimolante.
IL VIOLINISTA BLU di Marc Chagall

 

BERESZYNSKI BARTOSZ
Il suo nome fa pensare ad un intellettuale dell’est. Il polacco anch’egli atterrato a Napoli nel mercato invernale si è ritagliato il suo spazio. L’imprescindibile Di Lorenzo, d’altronde, anche quest’anno è stato sempre presente. Potrebbe ritornare utile il prossimo anno.
FIORITURA DEL RAMO DI MANDORLO IN UN BICCHIERE CON UN LIBRO di Vincent van Gogh

 

GAETANO GIANLUCA
Un giovane napoletano di belle speranze che si farà. Pochi minuti a disposizione e ha avuto l’ardire di segnare un bel gol contro l’Inter.
RITRATTO DI UN GIOVANE di Sandro Botticelli


OSTIGARD LEO

I titolari della difesa sono tutti dei portenti indistruttibile che non lasciano spazio ai sostituti. Anche Leo in quel poco spazio concesso si è profuso con grande autorità ergendosi protagonista in una notte di Champions.
DISLOCAZIONE DEI DESIDERI di Salvator Dali

 

DEMME DIEGO


Complice un infortunio, la stagione dell’Italo tedesco è stata quasi da turista. Insieme folletto ZEDADKA sono stati importanti nella formazione di un gruppo meraviglioso che ha regalato un sogno lungo trentatré anni.
UOMO CHE MANGIA GLI SPAGHETTI di Renato Guttuso


ZERBIN ALESSIO


Stimolanti  e frizzanti i suoi minuti giocati.
LIMONE E VINO di Paul Cézanne

 

SPALLETTI LUCIANO


Ebbene, il Messia di questa impresa è senz’altro il Tecnico Toscano burbero e simpatico allo stesso tempo. Arrivato a Napoli con le stimmate di un allenatore che fa giocare le sue squadre, ha creato un capolavoro dopo anni in cui si era seduto sulle panchine di mezza Italia con risultati positivi ma mai trionfali. Un maestro di calcio che in un biennio, senza nomi altisonanti, perché a Luciano non gli garbano i campioni carismatici, ha creato un gruppo talmente forte che ha dominato e stracciato questo campionato in modo clamoroso. Un titolo vinto con un mese d’anticipo capita solo alle squadre leggendarie. Che fa se la stampa nazionale non l’ha definita tale, perché il popolo napoletano lo ha difatti eletto a semidio. Questa passione lo ha travolto e se ne è innamorato tanto che l’ha tatuata sul suo braccio. Una meraviglia che però ha sconvolto il suo essere riservato. La decisione di andare via è una mazzata, ma gli saremo riconoscenti per l’eternità.
L’ULTIMA CENA. di Leonardo Da Vinci

 

DE LAURENTIIS AURELIO
Quando ad inizio campionato era stato criticato dalle solite frange di insoddisfatti, sorrideva sornione, come se già conoscesse l’epilogo vincente. Dai tempi degli acquisti del giovane Hamsik, del semisconosciuto Lavezzi, del poco prolifico Cavani, ha sempre sorpreso tutti, prendendosi fragorose rivincite, creando delle leggende del Napoli calcio che in cento anni nessuno era riuscito con cosi tanta costanza ed abbondanza. Con la naturalezza di chi la sa lunga, nel ritiro aveva sentenziato la vittoria del campionato tra lo scettiscismo generale, pescando i sostituti di Insigne, Kuolibaly e Mertens  nei paesi che con il calcio hanno poche tradizioni. Ha stravinto l’ennesima sfida, superando se stesso. Gli acquisti di Kim e Kvaratskhelia, un vero colpo di Teatro, una sequenza da musical favolistico. Complimenti davvero Presidente. Se Spalletti è il semidio, Lei è il Deus ex machina. 
LA CREAZIONE di Michelangelo

 


GIUNTOLI MICHELI E SANTORO


L’intera Dirigenza del Napoli Calcio va applaudito con fragorosa intensità, a cominciare dai volti noti dei  responsabili. In particolar modo il silenzioso Giuntoli, come un novello re mida, negli ultimi anni sembra che non abbia sbagliato un colpo. In otto anni di gestione della direzione sportiva ha reso il Presidente un uomo ricco e felice. E peccato che ora è conteso dalle nobili decadute; il matrimonio con il Napoli calcio è stato appassionante, che ha avuto anche i suoi momenti di crisi, ma la sua permanenza sarà sottolineata nei libri di storia.
LE TRE GRAZIE di Pieter Paul Rubens.