Il Parma archivia la sconfitta di Roma e volta pagina: domenica arriva il Bologna al Tardini e servono punti per tenersi fuori dagli ultimi tre posti, possibilmente una vittoria che manca dal 29 settembre. All'Olimpico i crociati si sono confermati squadra solida, evidenziando però le solite difficoltà in fase offensiva, pur ritrovando il gol dopo più di 360' d'astinenza. "Con più precisione avremmo potuto ottenere il risultato" ha detto mister Cuesta a fine gara: sullo zero a zero i crociati hanno infatti fallito almeno due volte l'occasione del vantaggio. Peccato "capitale" contro l'attuale capolista che, dopo un'ora a basso ritmo, ha punito il Parma con l'uno-due letale Hermoso-Dobvik. La rete della speranza di Circati è arrivata nel finale, ancora da palla inattiva (rimessa laterale di Valenti) a dimostrazione che qualcosa davanti non funziona: i crociati non hanno ancora segnato su azione in questo campionato. L'assenza degli uomini di qualità (Oristanio e Ondrejka torneranno dopo la sosta, Valeri è da valutare) e la scarsa vena di Bernabè hanno ridotto i rifornimenti a Cutrone e Pellegrino. Le due punte lavorano tanto in copertura e arrivano stanche a concludere (raramente) in porta. Se a questo si aggiunge l'atteggiamento votato "al primo non prenderle" impostato dal tecnico spagnolo, ecco il Parma solido ma sterile di queste prime nove giornate. Contro i giallorossi non sono mancati gli spunti positivi: la coppia Circati-Valenti funziona, l'innesto di Estevez (100 presenze in gialloblù) si conferma decisivo per dare tempi ed equilibrio al centrocampo, Sorensen è stato il migliore in campo dopo due mesi di anonimato, il subentrante Benedycazk ha dato segni di risveglio (torre-assist per la rete dell'1-1). Verso il Bologna ci sono da valutare le condizioni dei due infortunati Valeri e Keita, per entrambi saranno decisive le valutazioni della vigilia. Un eventuale ritorno del laterale sinistro potrebbe aprire la possibilità di tornare al 3-5-2 anche se il 4-4-2 schierato da Cuesta contro Como e Bologna ha convinto. Nella terza gara in nove giorni sarà l'infermeria a fare la formazione ma la coperta è corta (soprattutto davanti) e le scelte dell'allenatore sono ridotte.
di Napoli Magazine
30/10/2025 - 16:56
Il Parma archivia la sconfitta di Roma e volta pagina: domenica arriva il Bologna al Tardini e servono punti per tenersi fuori dagli ultimi tre posti, possibilmente una vittoria che manca dal 29 settembre. All'Olimpico i crociati si sono confermati squadra solida, evidenziando però le solite difficoltà in fase offensiva, pur ritrovando il gol dopo più di 360' d'astinenza. "Con più precisione avremmo potuto ottenere il risultato" ha detto mister Cuesta a fine gara: sullo zero a zero i crociati hanno infatti fallito almeno due volte l'occasione del vantaggio. Peccato "capitale" contro l'attuale capolista che, dopo un'ora a basso ritmo, ha punito il Parma con l'uno-due letale Hermoso-Dobvik. La rete della speranza di Circati è arrivata nel finale, ancora da palla inattiva (rimessa laterale di Valenti) a dimostrazione che qualcosa davanti non funziona: i crociati non hanno ancora segnato su azione in questo campionato. L'assenza degli uomini di qualità (Oristanio e Ondrejka torneranno dopo la sosta, Valeri è da valutare) e la scarsa vena di Bernabè hanno ridotto i rifornimenti a Cutrone e Pellegrino. Le due punte lavorano tanto in copertura e arrivano stanche a concludere (raramente) in porta. Se a questo si aggiunge l'atteggiamento votato "al primo non prenderle" impostato dal tecnico spagnolo, ecco il Parma solido ma sterile di queste prime nove giornate. Contro i giallorossi non sono mancati gli spunti positivi: la coppia Circati-Valenti funziona, l'innesto di Estevez (100 presenze in gialloblù) si conferma decisivo per dare tempi ed equilibrio al centrocampo, Sorensen è stato il migliore in campo dopo due mesi di anonimato, il subentrante Benedycazk ha dato segni di risveglio (torre-assist per la rete dell'1-1). Verso il Bologna ci sono da valutare le condizioni dei due infortunati Valeri e Keita, per entrambi saranno decisive le valutazioni della vigilia. Un eventuale ritorno del laterale sinistro potrebbe aprire la possibilità di tornare al 3-5-2 anche se il 4-4-2 schierato da Cuesta contro Como e Bologna ha convinto. Nella terza gara in nove giorni sarà l'infermeria a fare la formazione ma la coperta è corta (soprattutto davanti) e le scelte dell'allenatore sono ridotte.