Calcio
RADIO CRC - Chiariello: "Battere il Genoa non è un atto dovuto, ricordiamo la lezione dello scorso anno, il Napoli da prendere a esempio è quello di Reggio Emilia"
05.10.2025 09:36 di Napoli Magazine
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Umberto Chiariello, giornalista, ai microfoni di Radio CRC, nel consueto punto, si è soffermato sulla prossima sfida del Napoli in casa contro il Genoa: “Pensate che battere il Genoa sia un atto dovuto, ma non è così. Non vi è bastata la lezione dello scorso anno. Il Genoa venne a giocare a Napoli già salvo, con ben quattro giovani schierati. Non aveva nulla da chiedere al campionato, eppure recuperò il Napoli due volte, facendoci sprofondare in un’angoscia incredibile. È anche grazie a quella partita che si arrivò a quella domenica da brividi con Parma-Napoli e Inter-Lazio, quegli incroci spettacolari che rendono ancora affascinante il calcio. L’intera stagione si condensò in quella giornata, con emozioni continue e travolgenti. E tutto nacque da Napoli-Genoa, quando il Napoli gettò via due punti fondamentali per lo scudetto. Se non ci avesse salvato Pedro, oggi staremmo ancora rimpiangendo quel pareggio che sembrava una sconfitta. E guardando l'inizio di questo campionato, si nota che tutte le grandi, nessuna esclusa, hanno inciampato contro squadre sulla carta inferiori. Tutte le big hanno lasciato punti per strada. Tutte, tranne una: il Napoli. Ha perso solo lo scontro diretto di San Siro, e anche in modo sfortunato. In superiorità numerica per quasi quaranta minuti, il Napoli avrebbe potuto pareggiare. Il Milan ha segnato subito, poi si è difeso bene, ma il Napoli ha vinto tutte le altre, quattro su quattro. Tutte le gare alla portata sono state vinte. Anche lo Sporting Lisbona, avversario insidioso, è stato battuto. Fino ad oggi, il Napoli ha fatto il suo dovere. Il punto è che deve continuare così. (...) Fino a oggi, in casa, il Napoli non ha ancora offerto una prova convincente. Nessuna prestazione da dire "questa è la squadra più forte”, a differenza di quanto fatto invece a Reggio Emilia, dove ha dominato e vinto in scioltezza. Ecco, quello è il Napoli che vogliamo vedere. Non parlo di quello di Firenze o con lo Sporting, dove comunque si è sofferto più del dovuto. Il Napoli di Reggio Emilia deve essere il modello: solido, concentrato, dominante, senza affanni. Non serve vincere 3-0 o 4-0, ma servono vittorie sicure, nette, senza discussioni. Finora, in casa, col Cagliari e col Pisa, il Napoli ha faticato. E tutte le big hanno avuto problemi con le piccole. Ora arriva la sosta. Il Napoli deve chiudere questo trittico come previsto: Milano, vada come vada, Sporting e Genoa, da vincere a ogni costo. (...) Se posso fare una richiesta a Conte, è semplice: voglio rivedere spesso il Napoli di Reggio Emilia. Quella è la squadra da prendere a esempio. Non il Napoli brillante ma disattento di Firenze, ma quello regolare, ordinato, dominante. Un Napoli normalmente dominante. Che fa la partita, porta a casa il risultato e impone la propria superiorità. Questo è ciò che ci aspettiamo da una squadra che porta lo scudetto sul petto. E, finché ci sarà Conte in panchina, possiamo essere certi che mentalmente questa squadra sarà sempre presente”.

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05/10/2025 - 09:36

Umberto Chiariello, giornalista, ai microfoni di Radio CRC, nel consueto punto, si è soffermato sulla prossima sfida del Napoli in casa contro il Genoa: “Pensate che battere il Genoa sia un atto dovuto, ma non è così. Non vi è bastata la lezione dello scorso anno. Il Genoa venne a giocare a Napoli già salvo, con ben quattro giovani schierati. Non aveva nulla da chiedere al campionato, eppure recuperò il Napoli due volte, facendoci sprofondare in un’angoscia incredibile. È anche grazie a quella partita che si arrivò a quella domenica da brividi con Parma-Napoli e Inter-Lazio, quegli incroci spettacolari che rendono ancora affascinante il calcio. L’intera stagione si condensò in quella giornata, con emozioni continue e travolgenti. E tutto nacque da Napoli-Genoa, quando il Napoli gettò via due punti fondamentali per lo scudetto. Se non ci avesse salvato Pedro, oggi staremmo ancora rimpiangendo quel pareggio che sembrava una sconfitta. E guardando l'inizio di questo campionato, si nota che tutte le grandi, nessuna esclusa, hanno inciampato contro squadre sulla carta inferiori. Tutte le big hanno lasciato punti per strada. Tutte, tranne una: il Napoli. Ha perso solo lo scontro diretto di San Siro, e anche in modo sfortunato. In superiorità numerica per quasi quaranta minuti, il Napoli avrebbe potuto pareggiare. Il Milan ha segnato subito, poi si è difeso bene, ma il Napoli ha vinto tutte le altre, quattro su quattro. Tutte le gare alla portata sono state vinte. Anche lo Sporting Lisbona, avversario insidioso, è stato battuto. Fino ad oggi, il Napoli ha fatto il suo dovere. Il punto è che deve continuare così. (...) Fino a oggi, in casa, il Napoli non ha ancora offerto una prova convincente. Nessuna prestazione da dire "questa è la squadra più forte”, a differenza di quanto fatto invece a Reggio Emilia, dove ha dominato e vinto in scioltezza. Ecco, quello è il Napoli che vogliamo vedere. Non parlo di quello di Firenze o con lo Sporting, dove comunque si è sofferto più del dovuto. Il Napoli di Reggio Emilia deve essere il modello: solido, concentrato, dominante, senza affanni. Non serve vincere 3-0 o 4-0, ma servono vittorie sicure, nette, senza discussioni. Finora, in casa, col Cagliari e col Pisa, il Napoli ha faticato. E tutte le big hanno avuto problemi con le piccole. Ora arriva la sosta. Il Napoli deve chiudere questo trittico come previsto: Milano, vada come vada, Sporting e Genoa, da vincere a ogni costo. (...) Se posso fare una richiesta a Conte, è semplice: voglio rivedere spesso il Napoli di Reggio Emilia. Quella è la squadra da prendere a esempio. Non il Napoli brillante ma disattento di Firenze, ma quello regolare, ordinato, dominante. Un Napoli normalmente dominante. Che fa la partita, porta a casa il risultato e impone la propria superiorità. Questo è ciò che ci aspettiamo da una squadra che porta lo scudetto sul petto. E, finché ci sarà Conte in panchina, possiamo essere certi che mentalmente questa squadra sarà sempre presente”.