Antonio Rudiger, difensore tedesco del Real Madrid ha disputato soltanto una partita in questa stagione – contro l’Oviedo lo scorso 24 agosto – prima di fermarsi per un infortunio muscolare. Il giocatore ha partecipato alla Icon League di Stoccarda (una sorta di “Kings League” tedesca) e ha parlato apertamente del suo momento: “Non c’è niente che odi più che essere infortunato. Ma ormai manca poco. Avevo bisogno di questo tempo per ricaricare le batterie, sia fisicamente che mentalmente. Dopo il Mondiale per club la preparazione è stata troppo breve. Ora mi sento pronto, non vedo l’ora di tornare. Sono felice di rientrare”.
L’attuale stop è il secondo grave infortunio del 2025 per il giocatore, che ad aprile era stato operato per una lesione al menisco esterno sinistro dopo mesi di dolore: “Quello che è successo è stato folle, ma lo rifarei. Sentivo dolore, certo, ma potevo ancora correre e volevo aiutare la squadra. Sono fatto così”.
Infine, Rüdiger ha parlato anche del suo rapporto con il giovane talento Arda Güler: “È come un fratellino per me. All’inizio ha sofferto un po’, ma sapevo che il suo momento sarebbe arrivato. È giovane, molto professionale, e il suo talento parla da solo”.
di Napoli Magazine
04/11/2025 - 17:03
Antonio Rudiger, difensore tedesco del Real Madrid ha disputato soltanto una partita in questa stagione – contro l’Oviedo lo scorso 24 agosto – prima di fermarsi per un infortunio muscolare. Il giocatore ha partecipato alla Icon League di Stoccarda (una sorta di “Kings League” tedesca) e ha parlato apertamente del suo momento: “Non c’è niente che odi più che essere infortunato. Ma ormai manca poco. Avevo bisogno di questo tempo per ricaricare le batterie, sia fisicamente che mentalmente. Dopo il Mondiale per club la preparazione è stata troppo breve. Ora mi sento pronto, non vedo l’ora di tornare. Sono felice di rientrare”.
L’attuale stop è il secondo grave infortunio del 2025 per il giocatore, che ad aprile era stato operato per una lesione al menisco esterno sinistro dopo mesi di dolore: “Quello che è successo è stato folle, ma lo rifarei. Sentivo dolore, certo, ma potevo ancora correre e volevo aiutare la squadra. Sono fatto così”.
Infine, Rüdiger ha parlato anche del suo rapporto con il giovane talento Arda Güler: “È come un fratellino per me. All’inizio ha sofferto un po’, ma sapevo che il suo momento sarebbe arrivato. È giovane, molto professionale, e il suo talento parla da solo”.