Secondo La Repubblica, Paulo Fonseca, allenatore del Milan, è nuovamente a rischio esonero dopo la sconfitta contro il Napoli: "Fonseca pare il Candido di Voltaire, per l’ottimismo ostentato a dispetto della classifica e della statistica (12 partite giocate, Champions inclusa, e 5 sconfitte, con 16 gol subiti in totale), per l’insistenza su scelte al limite dell’autolesionismo (l’ostracismo a Leao, ancora riserva malgrado la decimazione dei titolari), e per una sincerità inusuale, che finisce con lo smascherare i problemi di spogliatoio: dalla confessione che i rigori sbagliati da Theo e Abraham a Firenze avrebbe dovuto tirarli Pulisic alla fresca ammissione che sta continuando il braccio di ferro con Leao. «Non c’è conflitto, ma io non prego i giocatori, non mendico l’impegno di nessuno» ha detto Fonseca del suo attaccante, svalutato pure sul mercato, con soddisfazione degli spasimanti, dal Barcellona in giù, consapevoli che la clausola da 175 milioni sia oggi virtuale. Se ci sia a lungo posto per il tecnico, artefice di un gioco a sprazzi apprezzabile e penalizzato dalle topiche di alcuni acquisti (col Napoli è franato il trio EmersonRoyal-Pavlovic-Terracciano), è materia da calciomercato: Allegri, ora più di Tudor e Terzic, resta un’alternativa plausibile, anche se non è dato sapere a chi spetterebbe l’ultima parola sul cambio di allenatore, tra il lontano azionista di maggioranza Cardinale, Ibrahimovic presente a intermittenza, l’ad Furlani e il poco appariscente dt Moncada".
di Napoli Magazine
01/11/2024 - 01:00
Secondo La Repubblica, Paulo Fonseca, allenatore del Milan, è nuovamente a rischio esonero dopo la sconfitta contro il Napoli: "Fonseca pare il Candido di Voltaire, per l’ottimismo ostentato a dispetto della classifica e della statistica (12 partite giocate, Champions inclusa, e 5 sconfitte, con 16 gol subiti in totale), per l’insistenza su scelte al limite dell’autolesionismo (l’ostracismo a Leao, ancora riserva malgrado la decimazione dei titolari), e per una sincerità inusuale, che finisce con lo smascherare i problemi di spogliatoio: dalla confessione che i rigori sbagliati da Theo e Abraham a Firenze avrebbe dovuto tirarli Pulisic alla fresca ammissione che sta continuando il braccio di ferro con Leao. «Non c’è conflitto, ma io non prego i giocatori, non mendico l’impegno di nessuno» ha detto Fonseca del suo attaccante, svalutato pure sul mercato, con soddisfazione degli spasimanti, dal Barcellona in giù, consapevoli che la clausola da 175 milioni sia oggi virtuale. Se ci sia a lungo posto per il tecnico, artefice di un gioco a sprazzi apprezzabile e penalizzato dalle topiche di alcuni acquisti (col Napoli è franato il trio EmersonRoyal-Pavlovic-Terracciano), è materia da calciomercato: Allegri, ora più di Tudor e Terzic, resta un’alternativa plausibile, anche se non è dato sapere a chi spetterebbe l’ultima parola sul cambio di allenatore, tra il lontano azionista di maggioranza Cardinale, Ibrahimovic presente a intermittenza, l’ad Furlani e il poco appariscente dt Moncada".