Calcio
SAMPDORIA - Giampaolo: "Il contratto non significa nulla rispetto a quello che rappresenta questo club"
20.05.2022 00:50 di Napoli Magazine

"La cosa più importante è la salvezza della Sampdoria, la seconda è il riassetto, la riorganizzazione economica della Samp: tutto il resto è subordinato, me compreso. Il contratto (rinnovato in automatico di altri due anni dopo la salvezza raggiunta) non significa nulla rispetto a cosa è la Samp". Parole e pensieri di Marco Giampaolo, l’allenatore della Sampdoria che ospite a Gradinata Sud su Primocanale ha commentato così il futuro prossimo suo e del club, chiarendo la sua posizione dopo le dichiarazioni nel post partita con la Fiorentina. "Se domani arriva un arabo oppure un magnate o ancora un fondo, è capace di azzerare tutto: io sono per la chiarezza, sapere se ora possiamo bere solo acqua e allora berremo solo acqua, domani magari si potrà bere lo champagne, ma almeno lo sappiamo". Giampaolo analizza anche la stagione che è ormai pronta ad essere archiviata, domenica pomeriggio San Siro contro l’Inter: "Sono tornato perché conoscevo parte dei giocatori, l'ambiente e lo staff e come lavora, ho avuto altre occasioni ma ho scelto la Samp. Il momento più difficile? Dopo la partita con la Salernitana. Quando sono arrivato quattro mesi fa c'era da rivitalizzare i giocatori offensivi, Caputo aveva perso completamente l'autostima: Fabio (Quagliarella, ndr) sembrava a fine carriera, l’unico che dava garanzie era Gabbiadini ma si è fatto male. Era importante ridare autostima a Fabio e Caputo perché ero convinto che la salvezza sarebbe passata dal recupero dei due attaccanti". Obiettivo raggiunto. "Il complimento più bello che ho ricevuto? È che rappresento la 'sampdorianità'. La Samp storicamente ha sempre espresso un calcio estetico, si distingueva per la bellezza, come la maglietta". "Ho sempre percepito il club come l'ideale per poter lavorare in una certa direzione e con una tifoseria appassionata. Ecco, la grande risorsa della Samp sono i suoi tifosi. Non ricordo una partita dove i tifosi ci hanno fischiato". Domenica dopo domenica sempre più vicini alla squadra, come anche desiderato e voluto dal neo presidente Marco Lanna. "La fortuna è stata che nessuno si è mai confrontato con me tecnicamente, ho avuto la fortuna di trovare un ambiente dove non si sta a giudicare tecnicamente (l'allenatore ndr). Lanna è stato un grande giocatore che ha vinto trofei e a volte questo può essere più utile per i calciatori". Quagliarella compreso. "Il futuro di Fabio? Ci ho parlato, l'ho visto con una gamba come non lo avevo mai visto nemmeno nella prima mia esperienza. Fabio è ancora una risorsa per la Samp. Supryaga è arrivato a Genova con delle difficoltà: la necessità di imparare la lingua, gli usi e i costumi, ed era anche un po' sovrappeso. E' andato in albergo e ha fatto vita sedentaria, gli abbiamo messo a disposizione un preparatore. Lui è ucraino, è uno che se fosse rimasto nel suo Paese magari avrebbe imbracciato un fucile: ultimamente l'ho visto migliorato, ma non ancora da essere a livello degli altri attaccanti".

 

 

 

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SAMPDORIA - Giampaolo: "Il contratto non significa nulla rispetto a quello che rappresenta questo club"

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20/05/2022 - 00:50

"La cosa più importante è la salvezza della Sampdoria, la seconda è il riassetto, la riorganizzazione economica della Samp: tutto il resto è subordinato, me compreso. Il contratto (rinnovato in automatico di altri due anni dopo la salvezza raggiunta) non significa nulla rispetto a cosa è la Samp". Parole e pensieri di Marco Giampaolo, l’allenatore della Sampdoria che ospite a Gradinata Sud su Primocanale ha commentato così il futuro prossimo suo e del club, chiarendo la sua posizione dopo le dichiarazioni nel post partita con la Fiorentina. "Se domani arriva un arabo oppure un magnate o ancora un fondo, è capace di azzerare tutto: io sono per la chiarezza, sapere se ora possiamo bere solo acqua e allora berremo solo acqua, domani magari si potrà bere lo champagne, ma almeno lo sappiamo". Giampaolo analizza anche la stagione che è ormai pronta ad essere archiviata, domenica pomeriggio San Siro contro l’Inter: "Sono tornato perché conoscevo parte dei giocatori, l'ambiente e lo staff e come lavora, ho avuto altre occasioni ma ho scelto la Samp. Il momento più difficile? Dopo la partita con la Salernitana. Quando sono arrivato quattro mesi fa c'era da rivitalizzare i giocatori offensivi, Caputo aveva perso completamente l'autostima: Fabio (Quagliarella, ndr) sembrava a fine carriera, l’unico che dava garanzie era Gabbiadini ma si è fatto male. Era importante ridare autostima a Fabio e Caputo perché ero convinto che la salvezza sarebbe passata dal recupero dei due attaccanti". Obiettivo raggiunto. "Il complimento più bello che ho ricevuto? È che rappresento la 'sampdorianità'. La Samp storicamente ha sempre espresso un calcio estetico, si distingueva per la bellezza, come la maglietta". "Ho sempre percepito il club come l'ideale per poter lavorare in una certa direzione e con una tifoseria appassionata. Ecco, la grande risorsa della Samp sono i suoi tifosi. Non ricordo una partita dove i tifosi ci hanno fischiato". Domenica dopo domenica sempre più vicini alla squadra, come anche desiderato e voluto dal neo presidente Marco Lanna. "La fortuna è stata che nessuno si è mai confrontato con me tecnicamente, ho avuto la fortuna di trovare un ambiente dove non si sta a giudicare tecnicamente (l'allenatore ndr). Lanna è stato un grande giocatore che ha vinto trofei e a volte questo può essere più utile per i calciatori". Quagliarella compreso. "Il futuro di Fabio? Ci ho parlato, l'ho visto con una gamba come non lo avevo mai visto nemmeno nella prima mia esperienza. Fabio è ancora una risorsa per la Samp. Supryaga è arrivato a Genova con delle difficoltà: la necessità di imparare la lingua, gli usi e i costumi, ed era anche un po' sovrappeso. E' andato in albergo e ha fatto vita sedentaria, gli abbiamo messo a disposizione un preparatore. Lui è ucraino, è uno che se fosse rimasto nel suo Paese magari avrebbe imbracciato un fucile: ultimamente l'ho visto migliorato, ma non ancora da essere a livello degli altri attaccanti".