Calcio
SPORTITALIA - Palmeri: "Conte è andato al Napoli per vincere, mercato deludente degli azzurri, ma il tecnico è maturato molto"
08.02.2025 12:08 di Napoli Magazine

Tancredi Palmeri, giornalista, ha commentato il momento del Napoli nel suo editoriale per Sportitalia: "Sono giorni strani a Napoli, in cui una gag che non lo era nemmeno, un lazzo estemporaneo da nulla, è diventato questione di Stato, con una fetta consistente e rumorosa della comunità locale offesa a difesa del nome della città, e impegnata a comunicare al sottoscritto l’avvertimento di non mettere piede in città se non a suo rischio e pericolo. Rimanendo sul calcio che francamente dovrebbe essere l’unica cosa di cui dovremmo preoccuparci, i postumi della debacle di mercato rivelano quanto i tifosi napoletani nella loro difesa d’ufficio del Napoli, non abbiano capito nulla di Antonio Conte. Che non è venuto a giocare per il secondo posto. E’ ovvio che nelle dichiarazioni Conte dica altro per togliere pressioni, ma è evidente che non fai un mercato da 150 milioni su un telaio due anni prima campione d’Italia per entrare solo in Champions. Ma è ugualmente evidente che anche se Conte da fenomeno qual è, sia riuscito a fare a meno di Kvaratskhelia, non significa che perderlo a gennaio non sia un evidente svantaggio. E in un campionato così livellato, dove il Napoli ha meno opzioni dall’Inter ma bilancia ampiamente con il giocare solo una competizione, caricarsi una variabile simile è davvero un rischio non necessario. E allora come funziona? Invece di aiutare Conte, il Napoli gli rende il compito più difficile? Cioè Conte deve quasi rammaricarsi di essere il migliore di tutti, perché questo fa dire a De Laurentiis: “Vedi, siamo comunque primi”?! Quindi per essere sicuro di ricevere una pedina valida dal mercato Conte avrebbe dovuto augurarsi di essere più indietro?!? Assurdo. Poi Conte è capace di fare tali miracoli che può rendere perfino Okafor di nuovo utile. Ma il punto non è quello. Okafor è la quinta scelta, persi Garnacho, Adeyemi, Saint-Maximin e Yeremay. E il Napoli ci ha provato per quelli, per carità. Ma non ne ha portato a casa nessuno. E il ‘quasi’ quando ti giochi uno scudetto non vale. Il Napoli doveva a Conte una pedina valida, fosse anche costata una decina di milioni in più. Perché Okafor non è nemmeno una quinta scelta. E’ uno che nello stesso giorno in cu Kvaratskhelia andava al PSG, veniva rimandato al mittente dal Lipsia perché non in forma. E Antonio è furioso. Perché sente che è tutto sulle sue spalle. Ma è anche maturato. Qualche anno fa sarebbe eruttato prima o dopo Roma-Napoli. Adesso ha capito che sarebbe stato controproducente perché le certezza del Napoli sono fragili, tutte affidate a lui, e che l’ambiente attorno è ripiegato in una infantile difesa del Napoli in quanto Napoli a prescindere, e che si aspetta che lui faccia il miracolo. Se poi arriverà lo scudetto, Conte presenterà il conto".

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SPORTITALIA - Palmeri: "Conte è andato al Napoli per vincere, mercato deludente degli azzurri, ma il tecnico è maturato molto"

di Napoli Magazine

08/02/2025 - 12:08

Tancredi Palmeri, giornalista, ha commentato il momento del Napoli nel suo editoriale per Sportitalia: "Sono giorni strani a Napoli, in cui una gag che non lo era nemmeno, un lazzo estemporaneo da nulla, è diventato questione di Stato, con una fetta consistente e rumorosa della comunità locale offesa a difesa del nome della città, e impegnata a comunicare al sottoscritto l’avvertimento di non mettere piede in città se non a suo rischio e pericolo. Rimanendo sul calcio che francamente dovrebbe essere l’unica cosa di cui dovremmo preoccuparci, i postumi della debacle di mercato rivelano quanto i tifosi napoletani nella loro difesa d’ufficio del Napoli, non abbiano capito nulla di Antonio Conte. Che non è venuto a giocare per il secondo posto. E’ ovvio che nelle dichiarazioni Conte dica altro per togliere pressioni, ma è evidente che non fai un mercato da 150 milioni su un telaio due anni prima campione d’Italia per entrare solo in Champions. Ma è ugualmente evidente che anche se Conte da fenomeno qual è, sia riuscito a fare a meno di Kvaratskhelia, non significa che perderlo a gennaio non sia un evidente svantaggio. E in un campionato così livellato, dove il Napoli ha meno opzioni dall’Inter ma bilancia ampiamente con il giocare solo una competizione, caricarsi una variabile simile è davvero un rischio non necessario. E allora come funziona? Invece di aiutare Conte, il Napoli gli rende il compito più difficile? Cioè Conte deve quasi rammaricarsi di essere il migliore di tutti, perché questo fa dire a De Laurentiis: “Vedi, siamo comunque primi”?! Quindi per essere sicuro di ricevere una pedina valida dal mercato Conte avrebbe dovuto augurarsi di essere più indietro?!? Assurdo. Poi Conte è capace di fare tali miracoli che può rendere perfino Okafor di nuovo utile. Ma il punto non è quello. Okafor è la quinta scelta, persi Garnacho, Adeyemi, Saint-Maximin e Yeremay. E il Napoli ci ha provato per quelli, per carità. Ma non ne ha portato a casa nessuno. E il ‘quasi’ quando ti giochi uno scudetto non vale. Il Napoli doveva a Conte una pedina valida, fosse anche costata una decina di milioni in più. Perché Okafor non è nemmeno una quinta scelta. E’ uno che nello stesso giorno in cu Kvaratskhelia andava al PSG, veniva rimandato al mittente dal Lipsia perché non in forma. E Antonio è furioso. Perché sente che è tutto sulle sue spalle. Ma è anche maturato. Qualche anno fa sarebbe eruttato prima o dopo Roma-Napoli. Adesso ha capito che sarebbe stato controproducente perché le certezza del Napoli sono fragili, tutte affidate a lui, e che l’ambiente attorno è ripiegato in una infantile difesa del Napoli in quanto Napoli a prescindere, e che si aspetta che lui faccia il miracolo. Se poi arriverà lo scudetto, Conte presenterà il conto".