Il Napoli riceve la Roma al Maradona, al quarto sold-out consecutivo, dopo il doppio sorpasso subito ieri da Inter ed Atalanta e che potrebbe diventare anche triplo nel pomeriggio dopo la gara della Fiorentina. Per questo, ma non solo, la sfida alla nuova Roma di Ranierti può significare già tanto nonostante arrivi alla tredicesima giornata di campionato. L'incrocio, considerando anche la reazione dei giallorossi e l'atteggiamento più attento sotto la guida del nuovo tecnico, può dire molto sul livello e sulle prospettive della squadra di Antonio Conte. Conte ne ha già parlato dopo Empoli, spiegando in parte con la pressione di dover fare risultato la brutta gara dei suoi con il peso di giocare dopo e di dover conservare la vetta della classifica. Stavolta lo scenario si ripeterà ed il Napoli dovrà dimostrare di aver fatto dei passi in avanti. Non solo dal punto di vista mentale: tatticamente i partenopei saranno chiamati a fare la partita, non proprio lo scenario preferito dai partenopei che hanno costruito la loro classifica in primis con la solidità difensiva (seconda miglior difesa, secondo xG difensivo e ottavi per tiri subiti) a fronte di una fase offensiva deficitaria (settimo attacco, settima produzione offensiva per xG e tiri in porta). Olivera s'è allenato giovedì, venerdì e ieri ed a questo punto - nonostante lo sforzo in nazionale - potrebbe essere confermato dal primo minuto vincendo il ballottaggio con Spinazzola. "Valuteremo chi è tornato con qualche acciacco, ma ci sono ancora 48 ore per smaltire eventualmente un po' di fatica", le parole di Conte in conferenza che lo lasciavano immaginare. Ad Empoli, dopo l'ultima sosta, toccò a Spinazzola, ma nel frattempo Olivera ha blindato la titolarità anche per la solidità difensiva. Per il resto formazione fatta col ritorno di Lobotka, in mediana con Anguissa e McTominay, Lukaku con Kvara e Politano ed in difesa Di Lorenzo, Rrahmani e Buongiorno a completare la linea.
di Napoli Magazine
24/11/2024 - 10:44
Il Napoli riceve la Roma al Maradona, al quarto sold-out consecutivo, dopo il doppio sorpasso subito ieri da Inter ed Atalanta e che potrebbe diventare anche triplo nel pomeriggio dopo la gara della Fiorentina. Per questo, ma non solo, la sfida alla nuova Roma di Ranierti può significare già tanto nonostante arrivi alla tredicesima giornata di campionato. L'incrocio, considerando anche la reazione dei giallorossi e l'atteggiamento più attento sotto la guida del nuovo tecnico, può dire molto sul livello e sulle prospettive della squadra di Antonio Conte. Conte ne ha già parlato dopo Empoli, spiegando in parte con la pressione di dover fare risultato la brutta gara dei suoi con il peso di giocare dopo e di dover conservare la vetta della classifica. Stavolta lo scenario si ripeterà ed il Napoli dovrà dimostrare di aver fatto dei passi in avanti. Non solo dal punto di vista mentale: tatticamente i partenopei saranno chiamati a fare la partita, non proprio lo scenario preferito dai partenopei che hanno costruito la loro classifica in primis con la solidità difensiva (seconda miglior difesa, secondo xG difensivo e ottavi per tiri subiti) a fronte di una fase offensiva deficitaria (settimo attacco, settima produzione offensiva per xG e tiri in porta). Olivera s'è allenato giovedì, venerdì e ieri ed a questo punto - nonostante lo sforzo in nazionale - potrebbe essere confermato dal primo minuto vincendo il ballottaggio con Spinazzola. "Valuteremo chi è tornato con qualche acciacco, ma ci sono ancora 48 ore per smaltire eventualmente un po' di fatica", le parole di Conte in conferenza che lo lasciavano immaginare. Ad Empoli, dopo l'ultima sosta, toccò a Spinazzola, ma nel frattempo Olivera ha blindato la titolarità anche per la solidità difensiva. Per il resto formazione fatta col ritorno di Lobotka, in mediana con Anguissa e McTominay, Lukaku con Kvara e Politano ed in difesa Di Lorenzo, Rrahmani e Buongiorno a completare la linea.