A Trigoria si respira aria di svolta. I punti interrogativi sono numerosi, a partire dal modulo da adottare. Ranieri, noto per il suo pragmatismo, deve scegliere tra confermare il 4-4-2, che garantisce equilibrio, o optare per un modulo più offensivo, come il 4-3-3, per dare maggiore incisività all’attacco. La decisione non riguarda solo lo schieramento tattico, ma anche gli interpreti: con un centrocampo orfano di Paredes, il tecnico dovrà valutare se affidarsi a Cristante come regista o puntare su un mediano più dinamico per rompere il gioco avversario. La difesa, che ha mostrato segni di fragilità nelle ultime uscite, è un altro tema caldo. Serve una linea compatta, capace di leggere meglio le situazioni di gioco e mantenere alta la concentrazione. Ndicka e Mancini dovranno guidare il reparto, ma resta da capire chi occuperà le fasce, dove l’alternanza tra spinta offensiva e copertura sarà cruciale. L’attacco, invece, è il reparto dove Ranieri può osare. Dybala e Dovbyk rappresentano l’asse portante, ma la condizione fisica di entrambi sarà da monitorare attentamente. Gli esterni offensivi, come El Shaarawy, Baldanzi, o Soulè, potrebbero rivelarsi decisivi per aprire spazi contro difese chiuse. Questo allenamento sarà più di una semplice seduta tecnica: sarà un momento per rafforzare l’identità della squadra e consolidare la fiducia.
di Napoli Magazine
19/11/2024 - 11:17
A Trigoria si respira aria di svolta. I punti interrogativi sono numerosi, a partire dal modulo da adottare. Ranieri, noto per il suo pragmatismo, deve scegliere tra confermare il 4-4-2, che garantisce equilibrio, o optare per un modulo più offensivo, come il 4-3-3, per dare maggiore incisività all’attacco. La decisione non riguarda solo lo schieramento tattico, ma anche gli interpreti: con un centrocampo orfano di Paredes, il tecnico dovrà valutare se affidarsi a Cristante come regista o puntare su un mediano più dinamico per rompere il gioco avversario. La difesa, che ha mostrato segni di fragilità nelle ultime uscite, è un altro tema caldo. Serve una linea compatta, capace di leggere meglio le situazioni di gioco e mantenere alta la concentrazione. Ndicka e Mancini dovranno guidare il reparto, ma resta da capire chi occuperà le fasce, dove l’alternanza tra spinta offensiva e copertura sarà cruciale. L’attacco, invece, è il reparto dove Ranieri può osare. Dybala e Dovbyk rappresentano l’asse portante, ma la condizione fisica di entrambi sarà da monitorare attentamente. Gli esterni offensivi, come El Shaarawy, Baldanzi, o Soulè, potrebbero rivelarsi decisivi per aprire spazi contro difese chiuse. Questo allenamento sarà più di una semplice seduta tecnica: sarà un momento per rafforzare l’identità della squadra e consolidare la fiducia.