"La bussola che indica il Nord della Juve": così Guido Vaciago apre il suo editoriale su Tuttosport, dedicato alla nuova Juventus di Luciano Spalletti, reduce dal successo per 2-1 sul campo della Cremonese nella gara d’esordio. Secondo il direttore del quotidiano torinese, la Juventus non appare oggi la favorita per lo scudetto, ma la sua forza resta identitaria: "La Juventus non sembra attrezzata per vincere il titolo. Ma non è questo il punto, per due motivi: il primo è che non è detto — la rosa è inferiore a quella di Napoli e Inter, ma il campionato è strano —, il secondo è che la Juve resta sempre la Juve. Un club in cui si respira l’obbligo della vittoria, dove i tifosi non si accontentano dei piazzamenti e una società che, negli ultimi due anni, ha investito oltre 300 milioni sul mercato".
Vaciago ha poi approfondito l’analisi, sottolineando la svolta comunicativa impressa da Spalletti: "Luciano Spalletti, che conosce il calcio da quasi mezzo secolo, ha fatto una cosa da juventino vero: ha parlato di scudetto. Non come provocazione, ma come obiettivo. Un gesto che a prima vista può sembrare folle, ma che in realtà è perfettamente logico per chi siede su quella panchina. Così ha riacceso il navigatore bianconero, rimettendo a fuoco l’ambizione che la gestione precedente aveva smarrito. Con la maglia della Juve, se punti al quarto posto, rischi di perderlo".
di Napoli Magazine
03/11/2025 - 10:36
"La bussola che indica il Nord della Juve": così Guido Vaciago apre il suo editoriale su Tuttosport, dedicato alla nuova Juventus di Luciano Spalletti, reduce dal successo per 2-1 sul campo della Cremonese nella gara d’esordio. Secondo il direttore del quotidiano torinese, la Juventus non appare oggi la favorita per lo scudetto, ma la sua forza resta identitaria: "La Juventus non sembra attrezzata per vincere il titolo. Ma non è questo il punto, per due motivi: il primo è che non è detto — la rosa è inferiore a quella di Napoli e Inter, ma il campionato è strano —, il secondo è che la Juve resta sempre la Juve. Un club in cui si respira l’obbligo della vittoria, dove i tifosi non si accontentano dei piazzamenti e una società che, negli ultimi due anni, ha investito oltre 300 milioni sul mercato".
Vaciago ha poi approfondito l’analisi, sottolineando la svolta comunicativa impressa da Spalletti: "Luciano Spalletti, che conosce il calcio da quasi mezzo secolo, ha fatto una cosa da juventino vero: ha parlato di scudetto. Non come provocazione, ma come obiettivo. Un gesto che a prima vista può sembrare folle, ma che in realtà è perfettamente logico per chi siede su quella panchina. Così ha riacceso il navigatore bianconero, rimettendo a fuoco l’ambizione che la gestione precedente aveva smarrito. Con la maglia della Juve, se punti al quarto posto, rischi di perderlo".