Calcio
UDINESE - Campoccia: "Non rinnovare Fabio Cannavaro è stata una scelta dolorosissima"
08.08.2024 00:30 di Napoli Magazine

Il vicepresidente dell'Udinese Stefano Campoccia ha recentemente rilasciato un'intervista in cui ha detto la sua sull'addio di Fabio Cannavaro: "Non rinnovare Cannavaro e cambiare, scegliendo Runjaic è stata una scelta dolorosissima. La scelta dei Pozzo credo sia ricaduta su una figura che avesse le caratteristiche che Gino vuole, un uomo molto presente, non che gli altri non lo fossero, però con delle capacità anche di innovare determinate cose”.

Poi in un altro passaggio ha aggiunto: “Sono piccole cose ma l’idea di avere per esempio a Udine, che siamo molto tradizionalisti, aperto ai campi di allenamento, è stata una rivoluzione di piccola ma si vede che è una persona che rompe questi piccoli diaframmi, questi schemi che si creano e questo ha aiutato a ricucire il rapporto con la tifoseria, perché noi indubbiamente avevamo un debito con loro”.

In merito all'ultima partita di campionato della Serie A contro il Frosinone ammette di aver avuto paura: “Io ero a Frosinone, abbiamo tutti perso 10 anni di vita, abbiamo avuto anche fortuna recuperando in quella partita la molta sfortuna che abbiamo avuto. Nessuna squadra può permettersi di lasciare in infermeria 4 attaccanti su 5 poi è chiaro che forse devi fare altre cose, ma qui stiamo lavorando molto bene. Quello che aveva promesso la famiglia Pozzo lo sta mantenendo per quanto mi riguarda io sono solo orgoglioso di partecipare a questo progetto ancora", le sue parole riportate da 'TuttoUdinese'.

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UDINESE - Campoccia: "Non rinnovare Fabio Cannavaro è stata una scelta dolorosissima"

di Napoli Magazine

08/08/2024 - 00:30

Il vicepresidente dell'Udinese Stefano Campoccia ha recentemente rilasciato un'intervista in cui ha detto la sua sull'addio di Fabio Cannavaro: "Non rinnovare Cannavaro e cambiare, scegliendo Runjaic è stata una scelta dolorosissima. La scelta dei Pozzo credo sia ricaduta su una figura che avesse le caratteristiche che Gino vuole, un uomo molto presente, non che gli altri non lo fossero, però con delle capacità anche di innovare determinate cose”.

Poi in un altro passaggio ha aggiunto: “Sono piccole cose ma l’idea di avere per esempio a Udine, che siamo molto tradizionalisti, aperto ai campi di allenamento, è stata una rivoluzione di piccola ma si vede che è una persona che rompe questi piccoli diaframmi, questi schemi che si creano e questo ha aiutato a ricucire il rapporto con la tifoseria, perché noi indubbiamente avevamo un debito con loro”.

In merito all'ultima partita di campionato della Serie A contro il Frosinone ammette di aver avuto paura: “Io ero a Frosinone, abbiamo tutti perso 10 anni di vita, abbiamo avuto anche fortuna recuperando in quella partita la molta sfortuna che abbiamo avuto. Nessuna squadra può permettersi di lasciare in infermeria 4 attaccanti su 5 poi è chiaro che forse devi fare altre cose, ma qui stiamo lavorando molto bene. Quello che aveva promesso la famiglia Pozzo lo sta mantenendo per quanto mi riguarda io sono solo orgoglioso di partecipare a questo progetto ancora", le sue parole riportate da 'TuttoUdinese'.