Durante la conferenza stampa di presentazione del match tra Uruguay e Canada, finale per il 3º e 4º posto della Copa America, il ct della nazionale uruguaiana, Marcelo Bielsa, è intervenuto duramente riguardo agli scontri avvenuti nel post partita della semifinale contro la Colombia. L’allenatore ha innanzitutto difeso e giustificato il comportamento dei suoi giocatori: “C’erano mamme di famiglie aggredite con i bambini in braccio. Bisognerebbe chiedermi se i giocatori hanno ricevuto delle scuse da parte di chi dovrebbe tutelare l’incolumità degli spettatori. Come si fa non difendere tua madre, tua sorella, il tuo bambino? Come non difenderli se falliscono gli strumenti per evitare che ciò accada: prevenzione e vie di fuga. La sanzione non spetta ai calciatori, ma a coloro che li hanno costretti ad agire come hanno fatto”. Poi il ct manda un messaggio direttamente alla CONMEBOL: “Chiedete scusa ai calciatori e alle loro famiglie! Sospenderanno i calciatori! L’unica cosa che dovete dire è: ‘Abbiamo commesso degli errori, mi assumo la responsabilità e ci assumeremo la responsabilità’. Tutte le bugie che hanno detto dicendo che i campi sono perfetti! Se la Bolivia non si allenasse… Questa è una piaga di bugiardi, e io ho già detto tutto quello che mi ero ripromesso di non dire. Qui c’è una verità unica: la prevenzione e le vie di fuga hanno fallito”.
di Napoli Magazine
13/07/2024 - 14:55
Durante la conferenza stampa di presentazione del match tra Uruguay e Canada, finale per il 3º e 4º posto della Copa America, il ct della nazionale uruguaiana, Marcelo Bielsa, è intervenuto duramente riguardo agli scontri avvenuti nel post partita della semifinale contro la Colombia. L’allenatore ha innanzitutto difeso e giustificato il comportamento dei suoi giocatori: “C’erano mamme di famiglie aggredite con i bambini in braccio. Bisognerebbe chiedermi se i giocatori hanno ricevuto delle scuse da parte di chi dovrebbe tutelare l’incolumità degli spettatori. Come si fa non difendere tua madre, tua sorella, il tuo bambino? Come non difenderli se falliscono gli strumenti per evitare che ciò accada: prevenzione e vie di fuga. La sanzione non spetta ai calciatori, ma a coloro che li hanno costretti ad agire come hanno fatto”. Poi il ct manda un messaggio direttamente alla CONMEBOL: “Chiedete scusa ai calciatori e alle loro famiglie! Sospenderanno i calciatori! L’unica cosa che dovete dire è: ‘Abbiamo commesso degli errori, mi assumo la responsabilità e ci assumeremo la responsabilità’. Tutte le bugie che hanno detto dicendo che i campi sono perfetti! Se la Bolivia non si allenasse… Questa è una piaga di bugiardi, e io ho già detto tutto quello che mi ero ripromesso di non dire. Qui c’è una verità unica: la prevenzione e le vie di fuga hanno fallito”.