Cultura & Gossip
A NAPOLI - Al Festival del Giallo Loriano Macchiavelli narra la storia del noir a Bologna, Carlo Lucarelli nello spettacolo “Musica&Delitti”
07.06.2025 12:27 di Napoli Magazine

“Una sera nel ‘97 andammo a cena con amici a Bologna insieme a Guccini, che ci raccontò di un prete che nel 1918 venne trovato morto in un mulino. Era un prete che beveva e la polizia chiuse il caso dicendo che era annegato in un torrente e il cadavere portato dalla corrente al mulini. Ma era agosto e il torrente era asciutto”. Così lo scrittore Loriano Macchiavelli cominciò la sua collaborazione con Francesco Guccini in una Bologna che diventò la capitale dei noir italiano, grazie alla penna di Macchiavelli, che a 92 anni ha scelto di essere raccontarsi alla seconda serata del Festival del Giallo Città di Napoli in una conversazione con Luca Crovi e Marco Bernardi. Un viaggio nella sua carriera, dal teatro al primo libro che scrisse quando andò al mare con sua moglie a cui Macchiavelli aveva dimenticato di portare i suoi libri da leggere: “A quel punto – ha raccontato il giallista a Napoli - le dissi che le avrei scritto io un capitolo al giorno di un libro e così lei e mia figlia andavano al mare la mattina mentre io rimanevo in stanza a scrivere, anche perché non amo molto il mare. Tornammo a casa, mancava il finale che scrissi e poi lei mi disse di mandarlo agli editori”. Una carriera che ha portato Macchiavelli a lavorare anche con i colleghi prima fondando a nel 1980, a Cattolica il SIGMA (Scrittori italiani del giallo e del mistero associati) e poi con la nascita un anno dopo del Gruppo 13, per lavorare insieme ad altri scrittori rimasti nella storia della letteratura italiana del XX secolo. “Fu un periodo importante – ricorda Macchiavelli – ci fu anche la rivista di fumetti Orient Express, su cui uscì il primo racconto di Camilleri, e su cui avevo una rubrica di noir. Ma in quegli anni uscirono molti gialli italiani che non era facile pubblicare: se uno scrittore avesse cambiato il suo nome in una lingua straniera, sarebbe stato pubblicato subito. Ma noi lavoravamo insieme per far uscire la scrittura degli italiani. Ero giovane all’epoca facevo teatro, volevamo tutti noi fare una rivoluzione culturale con il teatro, i romanzi, e il cinema”.

Una serata di grande spessore che apre il week end conclusivo della quarta  edizione del Festival del Giallo, organizzato da Ciro Sabatino insieme a Io Ci Sto e con il presidente Maurizio de Giovanni. Oggi, sabato, la mattina è stata dedicata al giallista spagnolo Javier Castillo, fenomeno editoriale che ha avuto grande successo nel suo Paese e oggi è molto amato anche dai lettori italiani da “La ragazza di neve”, giallo diventato anche una serie tv, fino al recente “La crepa del silenzio”. Questa sera, sabato, ci sarà un doppio appuntamento con alle 21 la conversazione con Luca Briasco, traduttore di Stephen King, che racconta il “Re del Brivido” con la scrittrice Sara Bilotti. Alle 22.30 il palco sarà poi di Carlo Lucarelli nello spettacolo “Musica&Delitti”. E domani grande attesa per la giornata di chiusura che vedrà il finale affidato a de Giovanni nella serata “Nella mente dell’assassino” basata su un testo inedito dell’autore partenopeo. 

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A NAPOLI - Al Festival del Giallo Loriano Macchiavelli narra la storia del noir a Bologna, Carlo Lucarelli nello spettacolo “Musica&Delitti”

di Napoli Magazine

07/06/2025 - 12:27

“Una sera nel ‘97 andammo a cena con amici a Bologna insieme a Guccini, che ci raccontò di un prete che nel 1918 venne trovato morto in un mulino. Era un prete che beveva e la polizia chiuse il caso dicendo che era annegato in un torrente e il cadavere portato dalla corrente al mulini. Ma era agosto e il torrente era asciutto”. Così lo scrittore Loriano Macchiavelli cominciò la sua collaborazione con Francesco Guccini in una Bologna che diventò la capitale dei noir italiano, grazie alla penna di Macchiavelli, che a 92 anni ha scelto di essere raccontarsi alla seconda serata del Festival del Giallo Città di Napoli in una conversazione con Luca Crovi e Marco Bernardi. Un viaggio nella sua carriera, dal teatro al primo libro che scrisse quando andò al mare con sua moglie a cui Macchiavelli aveva dimenticato di portare i suoi libri da leggere: “A quel punto – ha raccontato il giallista a Napoli - le dissi che le avrei scritto io un capitolo al giorno di un libro e così lei e mia figlia andavano al mare la mattina mentre io rimanevo in stanza a scrivere, anche perché non amo molto il mare. Tornammo a casa, mancava il finale che scrissi e poi lei mi disse di mandarlo agli editori”. Una carriera che ha portato Macchiavelli a lavorare anche con i colleghi prima fondando a nel 1980, a Cattolica il SIGMA (Scrittori italiani del giallo e del mistero associati) e poi con la nascita un anno dopo del Gruppo 13, per lavorare insieme ad altri scrittori rimasti nella storia della letteratura italiana del XX secolo. “Fu un periodo importante – ricorda Macchiavelli – ci fu anche la rivista di fumetti Orient Express, su cui uscì il primo racconto di Camilleri, e su cui avevo una rubrica di noir. Ma in quegli anni uscirono molti gialli italiani che non era facile pubblicare: se uno scrittore avesse cambiato il suo nome in una lingua straniera, sarebbe stato pubblicato subito. Ma noi lavoravamo insieme per far uscire la scrittura degli italiani. Ero giovane all’epoca facevo teatro, volevamo tutti noi fare una rivoluzione culturale con il teatro, i romanzi, e il cinema”.

Una serata di grande spessore che apre il week end conclusivo della quarta  edizione del Festival del Giallo, organizzato da Ciro Sabatino insieme a Io Ci Sto e con il presidente Maurizio de Giovanni. Oggi, sabato, la mattina è stata dedicata al giallista spagnolo Javier Castillo, fenomeno editoriale che ha avuto grande successo nel suo Paese e oggi è molto amato anche dai lettori italiani da “La ragazza di neve”, giallo diventato anche una serie tv, fino al recente “La crepa del silenzio”. Questa sera, sabato, ci sarà un doppio appuntamento con alle 21 la conversazione con Luca Briasco, traduttore di Stephen King, che racconta il “Re del Brivido” con la scrittrice Sara Bilotti. Alle 22.30 il palco sarà poi di Carlo Lucarelli nello spettacolo “Musica&Delitti”. E domani grande attesa per la giornata di chiusura che vedrà il finale affidato a de Giovanni nella serata “Nella mente dell’assassino” basata su un testo inedito dell’autore partenopeo.