Cultura & Gossip
A NAPOLI - Due giornate di studio sulla storia meridionale in Fondazione Banco Napoli e alla Parthenope
01.12.2025 15:14 di Napoli Magazine
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Il Mezzogiorno nel contesto italiano ed europeo. Studiosi da tutta Italia si riuniscono giovedì 4 e venerdì 5 dicembre dalle 9:30, in occasione della due giorni di confronto sul tema “Mezzogiorno: i caratteri originali di un’esperienza politico-istituzionale”, in programma nelle sedi della Fondazione Banco di Napoli (Palazzo Ricca) e dell’Università degli Studi Parthenope (Villa Doria D’Angri), organizzati da Rosaria Giampetraglia Vicepresidente Fondazione Banco Napoli e direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza della Parthenope. L’idea dei curatori Dario Luongo e Saverio Di Franco dell’Università Parthenope, è di creare un’occasione di incontro tra studiosi di diverse discipline per discutere della complessità della storia del Mezzogiorno. «Le istituzioni, il diritto, il pensiero politico, il fisco e l’economia - spiegano Luongo e Di Franco - costituiscono gli osservatori privilegiati per comprendere gli aspetti originali della storia meridionale». Le giornate si articoleranno in cinque sessioni. Il primo giorno, dopo i saluti del presidente della Fondazione Banco di Napoli, Orazio Abbamonte, Luca Mannori, Università degli Studi di Firenze, introdurrà i lavori sulle magistrature di antico regime fra persistenze e dinamiche evolutive. Luigi Blanco, Università degli Studi di Trento, chiuderà con una rivisitazione del tema “Stato moderno e penisola italiana”. Nella prima sessione “La modernità fra eredità medievali e nuove articolazioni del potere”, Roberto Delle Donne, Università Federico II, affronterà il tema del fisco e del servizio al re in età aragonese. Pierluigi Canoro Università di Salerno, si occuperà delle “regie udienze”. Nella seconda sessione, “Usi della tradizione e nuove prassi giuspolitiche”, Gianfranco Stanco, Università LUM Bari, tratterà del “dominium” nelle opere dei giuristi della prima metà del Cinquecento, Marco Miletti, Università di Foggia, condurrà nella letteratura giurisprudenziale dei Grandi Tribunali del Regno. Saverio Di Franco, muovendosi tra istituzioni e pensiero politico, si soffermerà sull’uso politico della storia e sul rapporto dissimulato tra alcuni autori napoletani e Machiavelli. La terza sessione, “Strutture amministrative, sicurezza e controllo del territorio”, si aprirà con la relazione di Francesco Senatore Università Federico II, che “misurerà” la continuità intrinseca ed estrinseca dell’amministrazione pubblica meridionale tra medioevo ed età moderna, che proseguirà con l’analisi dell’organizzazione e del funzionamento di una magistratura, condotta da Diego Carnevale Università Federico Ii. Si chiude con uno sguardo sulla sicurezza e il controllo del territorio, con particolare riferimento alla presenza ottomano-barbaresca nel Mediterraneo, tema centrale della relazione di Francesco Serpico Università degli Studi del Molise. Con la quarta sessione si entrerà in pieno Illuminismo: “Uguaglianza, proprietà e costituzione nel pensiero riformatore meridionale”. Diego Lazzarich Università L’Orientale, analizzerà l’opera di Giacinto Dragonetti, “Delle virtù e dei premi”, all’interno della sua ricerca sul concetto di “gratitudine”; il problema della disuguaglianza in Francescoantonio Grimaldi costituirà il tema della relazione di Massimo Tita Università Luigi VanvitelliDario Luongo concluderà la prima giornata di lavori affrontando il tema dell’Illuminismo napoletano fra repubblica dei togati e ideazione costituzionale. Venerdì 5 dicembre, a Villa Doria d’Angri, dopo i saluti del magnifico rettore Antonio Garofalo e della Professoressa Giampetraglia, si aprirà la quinta sessione, “Mezzogiorno e unificazione nazionale”. Gianfranco Borrelli, Università Federico II, leggerà la “Repubblica napoletana” del 1799 in rapporto alla rivoluzione per l’unità d’Italia proponendo un’interpretazione di “Vincenzo Cuoco sulle orme di Machiavelli”. Una prospettiva interpretativa su Mezzogiorno borbonico e risorgimentale sarà offerta da Carmine Pinto, Università di Salerno, mentre il rapporto politico-istituzionale tra Mezzogiorno continentale e insulare costituirà il tema della relazione di Giorgio Scichilone, Università degli Studi di Palermo, attraverso gli anni della formazione napoletana di Francesco Crispi. La relazione tra le forme della società civile e il pubblico potere nel Mezzogiorno preunitario sarà l’argomento dell’intervento di Marco Meriggi Universitá Federico II

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01/12/2025 - 15:14

Il Mezzogiorno nel contesto italiano ed europeo. Studiosi da tutta Italia si riuniscono giovedì 4 e venerdì 5 dicembre dalle 9:30, in occasione della due giorni di confronto sul tema “Mezzogiorno: i caratteri originali di un’esperienza politico-istituzionale”, in programma nelle sedi della Fondazione Banco di Napoli (Palazzo Ricca) e dell’Università degli Studi Parthenope (Villa Doria D’Angri), organizzati da Rosaria Giampetraglia Vicepresidente Fondazione Banco Napoli e direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza della Parthenope. L’idea dei curatori Dario Luongo e Saverio Di Franco dell’Università Parthenope, è di creare un’occasione di incontro tra studiosi di diverse discipline per discutere della complessità della storia del Mezzogiorno. «Le istituzioni, il diritto, il pensiero politico, il fisco e l’economia - spiegano Luongo e Di Franco - costituiscono gli osservatori privilegiati per comprendere gli aspetti originali della storia meridionale». Le giornate si articoleranno in cinque sessioni. Il primo giorno, dopo i saluti del presidente della Fondazione Banco di Napoli, Orazio Abbamonte, Luca Mannori, Università degli Studi di Firenze, introdurrà i lavori sulle magistrature di antico regime fra persistenze e dinamiche evolutive. Luigi Blanco, Università degli Studi di Trento, chiuderà con una rivisitazione del tema “Stato moderno e penisola italiana”. Nella prima sessione “La modernità fra eredità medievali e nuove articolazioni del potere”, Roberto Delle Donne, Università Federico II, affronterà il tema del fisco e del servizio al re in età aragonese. Pierluigi Canoro Università di Salerno, si occuperà delle “regie udienze”. Nella seconda sessione, “Usi della tradizione e nuove prassi giuspolitiche”, Gianfranco Stanco, Università LUM Bari, tratterà del “dominium” nelle opere dei giuristi della prima metà del Cinquecento, Marco Miletti, Università di Foggia, condurrà nella letteratura giurisprudenziale dei Grandi Tribunali del Regno. Saverio Di Franco, muovendosi tra istituzioni e pensiero politico, si soffermerà sull’uso politico della storia e sul rapporto dissimulato tra alcuni autori napoletani e Machiavelli. La terza sessione, “Strutture amministrative, sicurezza e controllo del territorio”, si aprirà con la relazione di Francesco Senatore Università Federico II, che “misurerà” la continuità intrinseca ed estrinseca dell’amministrazione pubblica meridionale tra medioevo ed età moderna, che proseguirà con l’analisi dell’organizzazione e del funzionamento di una magistratura, condotta da Diego Carnevale Università Federico Ii. Si chiude con uno sguardo sulla sicurezza e il controllo del territorio, con particolare riferimento alla presenza ottomano-barbaresca nel Mediterraneo, tema centrale della relazione di Francesco Serpico Università degli Studi del Molise. Con la quarta sessione si entrerà in pieno Illuminismo: “Uguaglianza, proprietà e costituzione nel pensiero riformatore meridionale”. Diego Lazzarich Università L’Orientale, analizzerà l’opera di Giacinto Dragonetti, “Delle virtù e dei premi”, all’interno della sua ricerca sul concetto di “gratitudine”; il problema della disuguaglianza in Francescoantonio Grimaldi costituirà il tema della relazione di Massimo Tita Università Luigi VanvitelliDario Luongo concluderà la prima giornata di lavori affrontando il tema dell’Illuminismo napoletano fra repubblica dei togati e ideazione costituzionale. Venerdì 5 dicembre, a Villa Doria d’Angri, dopo i saluti del magnifico rettore Antonio Garofalo e della Professoressa Giampetraglia, si aprirà la quinta sessione, “Mezzogiorno e unificazione nazionale”. Gianfranco Borrelli, Università Federico II, leggerà la “Repubblica napoletana” del 1799 in rapporto alla rivoluzione per l’unità d’Italia proponendo un’interpretazione di “Vincenzo Cuoco sulle orme di Machiavelli”. Una prospettiva interpretativa su Mezzogiorno borbonico e risorgimentale sarà offerta da Carmine Pinto, Università di Salerno, mentre il rapporto politico-istituzionale tra Mezzogiorno continentale e insulare costituirà il tema della relazione di Giorgio Scichilone, Università degli Studi di Palermo, attraverso gli anni della formazione napoletana di Francesco Crispi. La relazione tra le forme della società civile e il pubblico potere nel Mezzogiorno preunitario sarà l’argomento dell’intervento di Marco Meriggi Universitá Federico II