LA STAGIONE 2025 DEL “MAGGIO”
Venticinque gli appuntamenti in programma
In cartellone spazio a una serie di anniversari musicali, da Shostakovich a Berio
da Ciccolini a Pino Daniele. Si replica il contest per gli artisti under 28
In un mercato, quello musicale, che espone il fruitore al rischio di rimanere sin anche disorientato di fronte a un’offerta spesso frammentaria e poco riconoscibile, l’associazione “Maggio della Musica”, presieduta da Luigia Baratti, si è ritagliata un proprio spazio a partire dal 1997 muovendosi in ambito cameristico classico ma non rinunciando, specialmente da qualche stagione a questa parte, a sperimentare nuove forme di espressione; con risultati lusinghieri, va detto, a giudicare dal deciso incremento di presenze fatto registrare nell’ultimo triennio di attività.
Sono venticinque i concerti che formano la stagione 2025, disegnata dal direttore artistico Stefano Valanzuolo, e sessanta gli ospiti italiani e stranieri coinvolti. Si comincia il prossimo 23 aprile per andare avanti fino al 19 dicembre. La sala veranda di Villa Pignatelli, punto di riferimento della vita musicale napoletana, sarà nuovamente, più ancora che in passato, sede privilegiata della manifestazione, ospitando – tra concerti serali, pomeridiani e matinée – venti dei venticinque appuntamenti in locandina. Gli altri cinque, invece, prenderanno forma nel Museo Darwin-Dohrn, rafforzando la collaborazione tra il “Maggio della Musica” e la storica Stazione zoologica con sede in Villa Comunale (l’Acquario, per i napoletani).
Ancora una volta, le scelte artistiche vanno nel segno di una proposta che risulti non sovrapponibile ad altre già presenti sul territorio, allo scopo di poter offrire un’offerta musicale integrata a beneficio del pubblico. L’originalità cui aspira la stagione 2025 del “Maggio della Musica” rimanda ai contenuti dei concerti e ai nomi dei protagonisti, questi ultimi scelti in modo da alternare volti nuovi a presenze già consolidate; il fascino della scoperta, cioè, al piacere rassicurante del ritrovarsi. Ma è anche significativo come la definizione stessa di date e orari dei concerti avvenga, per quanto possibile, nel rispetto della programmazione fissata dalle maggiori istituzioni cittadine e, di conseguenza, dei potenziali fruitori.
"L'Associazione Maggio della Musica che presiedo, cerca di porsi sempre nuovi obiettivi - dichiara Gina Baratti - Quest'anno abbiamo voluto rafforzare la collaborazione, avviata nella scorsa stagione, con il Museo Darwin-Dohrn risultata molto gradita ai nostri abbonati. Senza tralasciare, ma intensificando sempre di più, il nostro rapporto con Villa Pignatelli che accompagna il Maggio dalla prima edizione".
“La diffusione capillare di notizie, video e file audio in rete – osserva il direttore artistico Stefano Valanzuolo – da un lato sottrae un pizzico di fascino al rito dell’ascolto dal vivo, rendendo accessibile i contenuti di molte performance comodamente da casa; dall’altro, però, amplia il raggio della conoscenza e degli interessi dello spettatore. All’operatore culturale, dunque, spetta il compito di assecondare questi diversi stimoli, immaginando nuove forme di comunicazione, coinvolgendo artisti emergenti, favorendo un corto circuito tra stili e categorie di pubblico tradizionalmente distanti. Senza esagerare, si capisce, e in ragione delle risorse a disposizione, ma potendo contare sul potere di seduzione della performance live, che è ineguagliabile. Da queste premesse nasce la programmazione militante del “Maggio della Musica”, musicalmente densa di contenuti, garantita nella resa da artisti di totale affidabilità, vivacizzata da nomi nuovi o poco familiari alla platea cittadina e da qualche piccolo esperimento di stile. Formule così articolate possono funzionare anche senza superstar”.
La sezione primaverile (nove concerti serali in Villa Pignatelli), inaugurata dal formidabile duo formato dal violinista Domenico Nordio con il violoncellista Francesco Dillon, esibisce subito alcune delle caratteristiche portanti dell’intera stagione. L’attenzione agli anniversari dell’anno in corso, ad esempio, è dichiarata già a partire dal concerto che Fabrizio Bosso (tromba) e Julian Mazzariello (pianoforte) dedicheranno a Pino Daniele: un progetto – “Il cielo è pieno di stelle” – fino a oggi mai proposto a Napoli. Una digressione in jazz, dunque, non l’unica di un cartellone che lascia spazio anche al piano solo di Antonio Faraò, un altro artista di levatura internazionale. A ritmo di swing, invece, il tributo che la band Sparring Partners rivolgerà al suo idolo confessato, ossia Paolo Conte.
Tornando al capitolo degli anniversari, va segnalata la piccola maratona pianistica (due recital, dalle 17 alle 21, più o meno) che in ottobre il “Maggio” allestirà in ricordo di Aldo Ciccolini, invitando due dei suoi numerosi eccellenti allievi: Marco Scolastra e Genny Basso. E poi Shostakovich, a mezzo secolo dalla morte, la cui passione calcistica diventa motore dello spettacolo-concerto “Se Spartak piange…” (scritto da Valanzuolo) cui daranno vita i solisti dell’Orchestra “Rossini” di Pesaro. “Anniversaires”, addirittura, si intitola il divertimento costruito proprio sulle varie ricorrenze del 2025 (con l’Ensemble Cecile). Senza dimenticare le musiche in locandina di Johann Strauss Sohn, ma anche di Berio e Boulez; tutti centenari e bicentenari. All’interno della stagione, quasi come miniciclo concluso e firmato dalla stessa direzione artistica, si apre un ciclo di “Racconti in Musica”: ne fanno parte i lavori già citati (“Se Spartak…” e “Anniversaires”), ma anche “Maestro sarà lei!”, ispirato ai travagli del giovane Gershwin (con Fiorenzo Pascalucci ed Enzo Salomone), e “L’amico geniale”, quest’ultimo dedicato al rapporto affettuoso e proficuo che legò Eduardo De Filippo a Nino Rota. Lo spettacolo concerto vede come protagonisti musicali due cameristi di straordinario valore: la violoncellista Silvia Chiesa e il pianista Maurizio Baglini. Con loro, la voce narrante di Stefano Valanzuolo.
Ci sono poi vari concerti che prevedono accostamenti inconsueti e, perciò, affascinanti. Come quello che unisce il popolare pianista Francesco Nicolosi al Quartetto di sassofoni Kalòs, guidato da Gianfranco Brundo, nella rilettura della leggendaria “Rhapsody in blue” e di altri capolavori gershwiniani. Ricco di spunti interessanti pure l’incontro tra la fisarmonica di Vincent Lhermet e il clarinetto di Tommaso Lonquich, da anni protagonisti di un sodalizio artistico assai proficuo. Il “Maggio” prevede anche un altro concerto con la fisarmonica protagonista, che è tra gli appuntamenti più originali dell’anno: Francesco Gesualdi, solista prediletto da grandi autori contemporanei, e il quartetto del GAMO Ensemble, testimone raffinato della musica di oggi, disegneranno un percorso suggestivo che, partendo dalle “dissonanze” visionarie di Mozart, arriverà a Wolfgang Rihm, passando per Sofia Gubaidulina. Il “Maggio della Musica”, come si vede, ha lo sguardo aperto sulla musica di oggi.
Ai giovani o giovanissimi musicisti la stagione 2025 rivolge, come sempre, attenzione speciale. Debutta a Napoli, per esempio, Giovanni Bertolazzi, pianista ad alta vocazione lisztiana, lanciato a pieno titolo sulla ribalta internazionale. Ed è una novità per Napoli anche il duo formato da Lorenzo Dainelli, clarinettista, con il pianista Lorenzo Pone: sono due musicisti italiani (Pone è napoletano) che all’estero stanno ottenendo importanti successi e notevoli gratificazioni.
Non possiamo dimenticare, a proposito di giovani, il contest “Maggio del Pianoforte”, che anche quest’anno affiderà al pubblico il compito di scegliere il vincitore tra quattro solisti under 28: sono Paolo Ehrenheim, Luca Celegato, Simone Librale, Yura Okawa e tutti si presentano con programmi belli e complessi. Il vincitore dell’edizione 2024, Giancarlo Grande, intanto si esibirà con un tutto Chopin non meno ardito, forte dei vari premi conquistati in Italia negli ultimi tempi.
Il pianoforte, si sa, è strumento che nella stagione del “Maggio” fa, da sempre, la parte del leone. Splendido il programma approntato da Ciro Longobardi (“Invocation”), alternando sapientemente pagine dell’autore che predilige e interpreta magistralmente, ossia Messiaen, ad altre di Liszt. Tutto a passo di danza, invece, il recital assolutamente classico (e molto virtuosistico) proposto dal giovane Alessandro Simoni, anche noto come interprete delle musiche della fiction “Mare fuori”. Loredana Brigandì, infine, solista di consolidata esperienza e ampie vedute pianistiche, proporrà una fitta e affascinante serie di trascrizioni d’opera.
MAGGIO DELLA MUSICA 2025
MUSICA IN VILLA - I CONCERTI DI PRIMAVERA
VILLA PIGNATELLI, ore 20.00
Mercoledì 23 aprile
BAGLIORI DEL SECOLO BREVE
Domenico Nordio, violino
Francesco Dillon, violoncello
Zoltan Kodaly: Sonata op. 7
Georg Friedrich Händel - Johan Halvorsen: Passacaglia
Maurice Ravel: Sonata in Do Maggiore
Due concertisti di fama internazionale per due capolavori del primo Novecento. La Sonata di Kodaly (1914) innesta la musica popolare ungherese nelle forme classiche; la Sonata di Ravel (1922) è dedicata “alla memoria” di Debussy. Completa il programma la famosa Passacaglia scritta da Händel, per clavicembalo, nel 1720 e trascritta da Johan Halvorsen nel 1893.
Mercoledì 30 aprile- Giornata Internazionale del Jazz
IL CIELO E PIENO DI STELLE – RICORDANDO PINO DANIELE
Fabrizio Bosso, tromba e flicorno
Julian Mazzariello, pianoforte
La musica e la poetica di Pino Daniele hanno influenzato generazioni di musicisti, me compreso. Nelle sue melodie non c’è mai una nota fuori posto e non c’è solo il blues, il rock o il funky, ma anche tantissimo jazz. Tutti abbiamo cantato Pino Daniele nella nostra vita. [Fabrizio Bosso]
Una delle coppie meglio assortite del jazz italiano di oggi alle prese con le interpretazioni originali di molti brani del grande repertorio del cantautore napoletano, scomparso proprio dieci anni fa.
Debutto del progetto a Napoli
Giovedì 8 maggio
Racconti di Musica #1
L’AMICO GENIALE – NINO ROTA PER EDUARDO
Silvia Chiesa, violoncello
Maurizio Baglini, pianoforte
Stefano Valanzuolo, testo e voce narrante
Musiche di Nino Rota da “Napoli milionaria”, “Lo scoiattolo in gamba”, “Fortunella”, “Otto e mezzo”, “Amarcord”
Trascrizioni di Giuseppe Caffi
Diversi (ma non troppo) per carattere, cresciuti in ambiti distanti non solo geograficamente, Eduardo De Filippo e Nino Rota furono uniti da un’amicizia solida e da una complicità professionale proficua. Intorno alla vicenda di “Napoli milionaria”, testo teatrale poi diventato un film e infine un’opera, si snoda questo racconto con musica che ripercorre le tappe fondamentali del sodalizio tra i due artisti, carico di reciproco e affettuoso rispetto.
Debutto del progetto a Napoli
Giovedì 15 maggio
DOPPIO GIOCO
Lorenzo Dainelli, clarinetto
Lorenzo Pone, pianoforte
Robert Schumann: Drei Romanzen op. 94; Arabeske op. 18
Wolfgang Amadeus Mozart: Sonata in Mi bemolle KV. 304
Franz Schubert: Momens musicals D. 780, n. 6
Claude Debussy: Syrinx; Six Épigraphes
Francis Poulenc: Sonate pour clarinette et piano
Due musicisti italiani lanciati in una carriera internazionale di ampio respiro. Di pari respiro appare il loro programma, giocato su pagine originali e trascrizioni per duo, tutto percorso da una carica espressiva palpabile, talora da un tratto malinconico che in un attimo, però, sa diventare accogliente. Come capita solo con la musica sublime.
Sabato 24 maggio
NO BORDERS
Antonio Faraò, piano solo
Musiche di Faraò e standard jazz
Ci sono calore, convinzione e grinta nel modo di suonare di Antonio Faraò. Mi hanno immediatamente attratto la sua concezione armonica, la gioia dei suoi ritmi e il suo senso di swing, la grazia e il candore delle sue linee melodiche improvvisate. Antonio non è solo un ottimo pianista, è un grande. [Herbie Hancock]
Giovedì 29 maggio
TRA LA RUSSIA E HOLLYWOOD
Christiana Coppola, violoncello
Simone Pedroni, pianoforte
Robert Schumann: Fantasiestücke, op. 73
Gabriel Fauré: Elegia in Do minore, op. 24
John Williams: Tre pezzi dalla colonna sonora di “Memoirs of a geisha”
Sergej Rachmaninov: Sonata in Sol minore, op. 19
Un incontro cameristico felice tra artisti di generazioni diverse. Christiana Coppola è violoncellista tra le più brillanti dell’ultima leva italiana. Simone Pedroni, salito alla ribalta nel 1993 con la medaglia d’oro al “Van Cliburn”, è raffinato interprete, oltre che direttore d’orchestra, apprezzato tra i tanti da John Williams, genio della colonna sonora al quale Pedroni va dedicando da tempo attenzione proficua.
Giovedì 5 giugno
RAPSODIA AMERICANA
Kalòs Saxophone Quartet
Francesco Nicolosi, pianoforte
Gianfranco Brundo, sax alto
George Gershwin: Selezione di brani dall’opera “Porgy and Bess”
G. Gershwin - Gaetano Di Bacco: Four Saxes in Paris, fantasia su “An American in Paris”
G. Gershwin: Three Preludes
Darius Milhaud: Scaramouche, suite (dalla versione per sassofono e orchestra 165c)
G. Gershwin: Rhapsody in Blue
Il meraviglioso mondo di George Gershwin, felicemente sospeso tra la dimensione classica e le inconfessate pulsioni jazz, rivive in veste inedita grazie all’incontro del pianoforte con l’ensemble di sassofoni. Nicolosi rilegge la miracolosa “Rhapsody in blue” in una trascrizione efficace e brillante. E il quartetto riprende le atmosfere di altri capolavori, come “Porgy and Bess” e “An American in Paris” combinando ritmo e invenzione melodica. Unico intruso nella serata, ma neppure troppo, è Milhaud, con la coloratissima suite “Scaramouche” originariamente scritta per due pianoforti, poi approntata in versione per sax e pianoforte nel 1937; proprio l’anno della morte di Gershwin.
Giovedì 12 giugno
OTTANTOTTO SFUMATURE DI VERDI
Giovanni Bertolazzi, pianista*
Franz Liszt:
Après une lecture du Dante. Fantasia quasi Sonata, S. 161/7
Totentanz. Parafrasi sul Dies Irae, S. 525
Giuseppe Verdi - Franz Liszt: Ernani. Parafrasi da concerto, S. 432; Aida. Danza sacra e duetto finale, S. 436; Rigoletto. Parafrasi da concerto, S. 434
Nel 2024, Giovanni Bertolazzi è stato insignito del prestigioso “Liszt Ferenc International Grand Prix du disque”, assegnatogli dalla Società Liszt di Budapest. Un ambito riconoscimento, istituito nel 1975, che incorona ogni anno i migliori lavori discografici legati a Liszt. Nell’albo d’oro del Premio compaiono von Karajan, Solti, Bernstein, Muti, Brendel, Horowitz, Arrau e Pollini, tra i tanti. Nella motivazione, la giuria ha scritto: «L’esecuzione di Bertolazzi, eccezionale anche per i più alti standard internazionali, è incantevole, deliziosa, invita alla meditazione e diverte allo stesso tempo».
*Debutto a Napoli
Giovedì 19 giugno
ECHI DELLE RADICI
Tommaso Lonquich, clarinetto
Vincent Lhermet, fisarmonica
Matti Murto: Musiche tradizionali finlandesi
George Gershwin: Three Preludes
Ernest Bloch: From Jewish Life (Prayer, Supplication, Jewish Song)
Béla Bartok: Danze popolari rumene
Jean-Philippe Rameau: Le Rappel des oiseaux ; Gigue en rondeau (da Piéces de clavecin)
Astor Piazzolla: Oblivion
Robert Schumann: da Funf Stücke im Volkston, op. 102
Witold Lutoslawski: Dance Preludes
Clarinetto e fisarmonica, complici di una doppia vita; due voci in perenne vagabondaggio tra musica popolare e musica colta. Nello spazio tra l’una e l’altra dimensione, i canti e i balli tradizionali rendono fertile il terreno di ispirazione per compositori di ogni epoca, stile e nazione. Nelle partiture, gli echi di antiche radici risuonano in nuove dimore.
Le melodie popolari sono l’incarnazione di una perfezione artistica di primissimo ordine. In realtà, sono modelli del modo in cui un’idea musicale può essere espressa con la massima perfezione in termini di brevità della forma e semplicità di mezzi. [Béla Bartok]
MUSICA IN VILLA - I CONCERTI D’AUTUNNO
VILLA PIGNATELLI
Domenica 21 settembre, ore 11.00
Maggio del Pianoforte: il contest
Luca Celegato, pianista
Johann Sebastian Bach: Suite francese in Sol minore, BWV. 816
Robert Schumann: Davidsbündlertänze, op. 6 (I-II libro)
Franz Liszt: Scherzo e Marcia, S. 177
Domenica 28 settembre, ore 11.00
Maggio del Pianoforte: il contest
Paolo Ehrenheim, pianista
Ludwig Van Beethoven: Sonata n.28 in La Maggiore, op. 101
Robert Schumann: dai Bunte Blätter, op. 99
Sergej Prokof’ev: Sonata n.3 in La minore, op. 28
Domenica 5 ottobre, ore 11.00
CONCERTINO RICORDI
Belle Époque Ensemble
Il caffè-concerto italiano tra Otto e Novecento
Intermezzi, preludi, valzer, canzoni, opera e altro di e da Verdi, Ponchielli, Catalani, Monti, Puccini, Brogi, Billi, Pick Mangiagalli…
Belle Époque Ensemble è un gruppo cameristico nato nel 1993 con l'intento di valorizzare il repertorio “da salotto” e d'intrattenimento di fine Ottocento e inizio Novecento, ricreando l'atmosfera spensierata di quel periodo storico. L'Ensemble vanta una rarissima collezione di brani d'epoca per orchestrina da caffè concerto: oltre un migliaio di partiture, comprendenti valzer, operette, arie e romanze da camera, pezzi d'opera, preludi, intermezzi, ballabili, canzoni classiche napoletane e musiche originali per il cinema muto.
Diretto dal suo fondatore, il pianista Paolo Scibilia, l'ensemble è costituito da un organico di tre strumenti principali, ampliabile a seconda dei casi
Domenica 12 ottobre, ore 11.00
Maggio del Pianoforte: il contest
Yura Okawa, pianista
Franz Liszt: “Venezia e Napoli”. Supplément aux Années de pèlérinage, vol. II, S. 162
Maurice Ravel: Noctuelles - Une barque sur l’océan - Alborada del gracioso (da Miroirs)
Fryderyk Chopin: Scherzo n. 3 in Do diesis minore, op. 39
Manuel de Falla: Danza ritual del fuego (da “El amor brujo”)
Richard Strauss - Sergio Fiorentino: Parafrasi di Valzer dall’opera “Der Rosenkavalier”
Domenica 19 ottobre, ore 11.00
Maggio del Pianoforte: il contest
Simone Librale, pianista
György Ligeti: Cordes à vide (Études pour piano, I livre)
Claude Debussy: Les collines d’Anacapri (Préludes, I livre); Feux d’ artifice (Préludes, II livre)
Franz Liszt: Funérailles (Harmonies poétiques et religieuses)
Pierre Boulez: Première sonate
Fryderyk Chopin: Études op. 25, nn. 1, 5, 11; Polacca in La bemolle Maggiore, op. 53
György Ligeti: Automne à Varsovie (Études pour piano, I livre)
Domenica 26 ottobre
Maratona Ciccolini – IL PESO DELLA LEGGEREZZA
ore 17.30 - Genny Basso, pianista
Domenico Scarlatti: Sonata in Mi Maggiore, K. 380; Sonata in Re minore K. 32; Sonata in Re Maggiore, K. 33
Pietro Mascagni: Sulle rive di Chiaja
Genny Basso: Elaborazioni pianistiche dalle canzoni Scalinatella, Core ‘ngrato, Era de maggio
Franz Liszt: Tarantella, da “Venezia e Napoli” (Années de pèlérinage, vol. II, S. 162)
Claude Debussy: Rêverie; Suite bergamasque; L’isle joyeuse
ore 19.30 - Marco Scolastra, pianista
Gioachino Rossini: “Péchés de vieillesse”
Barcarole - Mon prélude hygiènique du matin - Une caresse à ma femme - Première communion - Riens n. 5 - Memento homo - Assez de memento: dansons
Erik Satie: Trois Gymnopédies; Sports et divertissements; Trois Gnossiennes; Embryons desséchés; Je te veux (da Chansons de café-concert); La Diva de l’Empire (da Chansons de café-concert)
Il “Maggio della Musica” rende omaggio ad Aldo Ciccolini, tra i massimi pianisti del secolo scorso, nel centenario della nascita. Lo fa allestendo, per la prima volta, una piccola ma significativa maratona pianistica alla quale daranno forma due musicisti che a Ciccolini sono stati legati per motivi di studio, conservandone un ricordo grato e affettuoso. In programma tutte e solo pagine amate dal grande pianista scomparso dieci anni fa, la cui vita fu sospesa tra Napoli e Parigi.
Aldo Ciccolini è stato un Maestro di stile, di umiltà, di assoluta dedizione verso la Musica. [Marco Scolastra]
Venerdì 31 ottobre, ore 20.00
Racconti di Musica #2
SE SPARTAK PIANGE…
ovvero Il calcio secondo Shostakovich
di Stefano Valanzuolo
Quintetto di fiati dell’Orchestra Sinfonica Rossini
Giuseppe Esposto, recitante
Trascrizioni e musiche originali tratte da
Dmitrij D. Shostakovich
Suite da “L’età dell’oro”, Polka; Jazz Suite n. 1; Danza satirica da “Il bullone”; Jazz Suite n. 2; Ouverture festiva
Charles Gounod: Marcia funebre di una marionetta
Aleksandr Aleksandrov: Inno dell’Unione Sovietica
Pierre de Geyter: Internazionale
Shostakovich non è stato solo uno dei massimi musicisti del Novecento, ma anche un appassionato competente di calcio, Attraverso i suoi commenti ed i suoi ricordi sportivi, “Se Spartak piange” vuole ricostruire un pezzo di storia sovietica popolato da personaggi, spesso, ingombranti. Le vicende di Nikolaij Starostin e Lev Jashin, due calciatori cui non arrise uguale fortuna, s’intrecciano, in questo racconto basato su dati reali e riflessioni immaginarie, con quella di Shostakovich, compositore in perenne conflitto pubblico e privato con il potere politico. Una storia condita di musica, calcio e politica. Una storia, poco ordinaria, di vita sovietica.
Venerdì 7 novembre, ore 20.00
FRAMMENTI D’AUTORE
GAMO Ensemble
Francesco Gesualdi, fisarmonica
Alberto Bologni e Marco Facchini, violini; Carmelo Giallombardo, viola; Lucio Labella Danzi, violoncello
Sofia Gubaidulina: In croce, per violoncello e fisarmonica (1979-1992)
Wolfgang Amadeus Mozart: Quartetto per archi n.19 in Do Maggiore, “Delle dissonanze”, KV. 465
Wolfgang Rihm: Fetzen, per fisarmonica e quartetto d’archi (nn. 3, 4, 5, 6, 8)
Antico e moderno si fondono in un concerto carico di suggestione, illuminato dalla presenza di cinque specialisti. «Frammenti (Fetzen), ossia brandelli. Anche parti, scarti, ritagli di carta, pezzi piccoli, cenciosi ed incompleti (sia incompiuti che strappati)». Così il grande compositore tedesco Wolfgang Rihm introduceva il suo ciclo di otto lavori, tutti racchiusi sotto lo stesso titolo di Fetzen, per fisarmonica e quartetto d'archi, da me eseguito in prima italiana, nel 2015. Il programma prevede altri due titoli geniali e significativi: una celebre pagina di Sofia Gubaidulina, "In croce" (1979), di ispirazione mistica in cui appare evidente la simbologia della croce; e poi, il celeberrimo visionario quartetto detto "Delle dissonanze" di Mozart, l'ultimo dei sei lavori dedicati al maestro Haydn. [Francesco Gesualdi]
Venerdì 14 novembre, ore 20.00
PAOLO CONTE, QUELLA MUSICA UN PO’ COSI
Sparring Partners in concerto
Parole e musica di Paolo Conte
Lo sparring partner è colui che allena il pugile al combattimento, quello che prende le botte sul ring durante l’allenamento: pur non godendo della celebrità, dunque, ha il grande privilegio di conoscere pregi e qualità del campione come nessun altro. Gli Sparring Partners sono profondi conoscitori della musica di Paolo Conte, appunto, e affrontano ogni arrangiamento con sensibilità e rispetto. Lo spettacolo ripercorre il repertorio del cantautore astigiano, muovendosi tra brani che ne identificano lo swing e la “ruvida dolcezza”.
Domenica 16 novembre, ore 11.00
INVOCATION
Ciro Longobardi, pianista
Olivier Messiaen: Regard du Père*
Franz Liszt: Bénédiction de Dieu dans la solitude**
O. Messiaen: Première communion de la Vierge*
F. Liszt: Ave Maria**; Invocation**
O. Messiaen: Le baiser de l’Enfant-Jésus*
F. Liszt: Hymne de l’enfant à son réveil** ; Cantique d’amour**
O. Messiaen: Regard de l'Esprit de joie*
(*da Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus - 1944)
(**da Harmonies poétiques et religieuses - 1845/52)
Quasi cent'anni separano le opere di Liszt da quelle di Messiaen, eppure numerosi sono i motivi di affinità tra i due autori. In entrambi si nota una scrittura pianistica che fa risuonare il pianoforte in maniera orchestrale, una predilezione per gli aspetti sensuali dell'armonia e, animata dall'intensa fede, un'ispirazione religiosa costantemente all’origine del fare artistico. Un programma mistico e visionario, affidato a uno specialista acclamato di Messiaen; una proposta molto speciale come preludio alle festività natalizie.
I CONCERTI DELL’ACQUARIO
Museo Darwin – Dohrn, ore 20.00
Venerdì 21 novembre
Racconti di Musica #3
ANNIVERSAIRES (PER NON PRENDERSI SUL SERIO)
Ensemble Cecile
Selene Pedicini, violino; Chiara Antico, viola; Giovanna D’Amato, violoncello; Giuseppe Scigliano, fisarmonica
Stefano Valanzuolo, il bravo presentatore
Musiche di A. Scarlatti, Mozart, J. Strauss figlio, Bizet, Ravel, P. Daniele
Cosa tiene insieme le raffinate melodie barocche di Scarlatti con le suadenti atmosfere gitane evocate da Bizet? E il colore luttuoso del Requiem di Mozart (scambiato per Salieri) coi bagliori di un valzer di Strauss? E il ritmo del Bolero con quello delle canzoni di Pino Daniele? Niente, appunto, se non una serie di coincidenze da calendario. Inventarsi un filo rosso colto, coerente e storico, allora, sarebbe impresa poco credibile. Anniversaires non è il solito concerto, ma un divertissement cameristico, reso surreale dalle incursioni di un presentatore molto sopra le righe.
Venerdì 28 novembre
INVITO ALLA D A N Z A
Alessandro Simoni, pianista
Aleksandr Skrjabin: Valse in La bemolle Maggiore , op . 38
Franz L i s z t : M e p h i s t o w a l z e r n . 1 , S . 5 1 4
Alberto Ginastera: Danza Argentinas, op.2
Pëtr Il 'i
ajkovskij - Mikhail Pletnev: Suitte da Lo schiaccianoci
I g o r S t r avinskij: Trois Mouvements de Petrouchka
A passo di danza, Simoni, valentissimo giovane pianista molto attivo non solo in ambito classico (compare, per esempio, tra gli esecutori principali delle musiche di “Mare fuori”), conduce il pubblico attraverso pagine affascinanti, scandite da melodie sinuose e ritmi avvincenti e caratterizzate, soprattutto, da virtuosismo irresistibile. Un programma di impatto immediato, per interpreti brillanti e audaci.
Venerdì 5 dicembre
CHOPINEIDE
Giancarlo Grande, pianista
Vincitore del “Maggio del Pianoforte” 2024
Fryderyk Chopin
Fantasia in Fa minore, op. 49; Scherzo n. 3 in Do diesis minore, op. 39; Ballata in La bemolle Maggiore n. 3, op. 47; Polacca in La bemolle Maggiore, op. 53; Trois valses, op. 34; Notturno in Mi bemolle Maggiore, op. 9 n. 2
Johann Strauss Sohn - Adolf Schultz Evler: Arabesco su “An der schönen blauen Donau”
Il 2024 è stato un anno d’oro per il diciottenne pianista calabrese Giancarlo Grande, coronato dalla vittoria in vari concorsi importanti e dal Primo premio ottenuto, a furor di pubblico, nel contest promosso dal Maggio della Musica. Grande torna a Napoli con un programma monografico, consacrato a Chopin, che è un po’ come un esame di maturità. E si concede infine un piccolo omaggio a Strauss, in anno di bicentenario.
Venerdì 12 dicembre
UNA NOTTE ALL’OPERA
Loredana Brigandì, pianista
Georg Friedrich Händel: Sarabanda e Ciaccona dall’opera “Almira”
Gioachino Rossini: Cujus Animam dallo “Stabat Mater”
Charles Gounod: Valse dall’opera “Faust”
Pët r Il ' iajkovskij: Polonaise dall'opera Evgenij Onegin
Richard Wagner: Rienzi , fantasia sul tema Santo Spirito Cavaliere; Lohengrin,
Il corteo nuziale di Elsa alla cattedrale; Tannhäuser, Entrata degli ospiti al castello di Wartburg
Di Loredana Brigandì, la rivista Suono ha scritto: “Dimostra una sapienza ineguagliabile in gesti lucidi e controllati, privi di atletismo”. “Suona con estro e stile”, ancora, secondo Gramophone, mettendo in mostra “…un pianismo coinvolgente e affascinante”, volendo citare un articolo di Amadeus. Il suo recital ha le sembianze di un irrinunciabile invito all’opera, in un trionfo di cantabilità, gusto teatrale e tecnica cameristica.
Venerdì 19 dicembre
Racconti di Musica #4
MAESTRO SARÀ LEI!
Fiorenzo Pascalucci, pianista
Enzo Salomone, recitante
Trascrizioni e musiche originali tratte da
George Gershwin: Songs; Piano-Rag-Music; An American in Paris; Rhapsody in blue
Claude Debussy: Golliwogg's cake-walk (da Children’s Corner)
Maurice Ravel: Pavane pour une infante défunte; Jeux d’eau
Arnold Schoenberg: Mässige Viertel” (da Tre pezzi op. 11)
Il confronto con la musica e i musicisti di area “colta” rimase, per Gershwin, una sorta di ossessione per tutta la vita. Irrisolta, a onta del successo planetario. E mentre Ravel cominciava a mietere successi alla Carnegie Hall, l’autore della “Rhapsody” volava a Parigi, alla ricerca di Debussy, di Stravinskij, e poi a Beverly Hills, sulle orme di Schoenberg e di chiunque potesse farlo sentire appagato. Di chiunque potesse concedergli, insomma, la sospirata patente di “maestro”. Testo di Stefano Valanzuolo.
di Napoli Magazine
30/01/2025 - 15:35
LA STAGIONE 2025 DEL “MAGGIO”
Venticinque gli appuntamenti in programma
In cartellone spazio a una serie di anniversari musicali, da Shostakovich a Berio
da Ciccolini a Pino Daniele. Si replica il contest per gli artisti under 28
In un mercato, quello musicale, che espone il fruitore al rischio di rimanere sin anche disorientato di fronte a un’offerta spesso frammentaria e poco riconoscibile, l’associazione “Maggio della Musica”, presieduta da Luigia Baratti, si è ritagliata un proprio spazio a partire dal 1997 muovendosi in ambito cameristico classico ma non rinunciando, specialmente da qualche stagione a questa parte, a sperimentare nuove forme di espressione; con risultati lusinghieri, va detto, a giudicare dal deciso incremento di presenze fatto registrare nell’ultimo triennio di attività.
Sono venticinque i concerti che formano la stagione 2025, disegnata dal direttore artistico Stefano Valanzuolo, e sessanta gli ospiti italiani e stranieri coinvolti. Si comincia il prossimo 23 aprile per andare avanti fino al 19 dicembre. La sala veranda di Villa Pignatelli, punto di riferimento della vita musicale napoletana, sarà nuovamente, più ancora che in passato, sede privilegiata della manifestazione, ospitando – tra concerti serali, pomeridiani e matinée – venti dei venticinque appuntamenti in locandina. Gli altri cinque, invece, prenderanno forma nel Museo Darwin-Dohrn, rafforzando la collaborazione tra il “Maggio della Musica” e la storica Stazione zoologica con sede in Villa Comunale (l’Acquario, per i napoletani).
Ancora una volta, le scelte artistiche vanno nel segno di una proposta che risulti non sovrapponibile ad altre già presenti sul territorio, allo scopo di poter offrire un’offerta musicale integrata a beneficio del pubblico. L’originalità cui aspira la stagione 2025 del “Maggio della Musica” rimanda ai contenuti dei concerti e ai nomi dei protagonisti, questi ultimi scelti in modo da alternare volti nuovi a presenze già consolidate; il fascino della scoperta, cioè, al piacere rassicurante del ritrovarsi. Ma è anche significativo come la definizione stessa di date e orari dei concerti avvenga, per quanto possibile, nel rispetto della programmazione fissata dalle maggiori istituzioni cittadine e, di conseguenza, dei potenziali fruitori.
"L'Associazione Maggio della Musica che presiedo, cerca di porsi sempre nuovi obiettivi - dichiara Gina Baratti - Quest'anno abbiamo voluto rafforzare la collaborazione, avviata nella scorsa stagione, con il Museo Darwin-Dohrn risultata molto gradita ai nostri abbonati. Senza tralasciare, ma intensificando sempre di più, il nostro rapporto con Villa Pignatelli che accompagna il Maggio dalla prima edizione".
“La diffusione capillare di notizie, video e file audio in rete – osserva il direttore artistico Stefano Valanzuolo – da un lato sottrae un pizzico di fascino al rito dell’ascolto dal vivo, rendendo accessibile i contenuti di molte performance comodamente da casa; dall’altro, però, amplia il raggio della conoscenza e degli interessi dello spettatore. All’operatore culturale, dunque, spetta il compito di assecondare questi diversi stimoli, immaginando nuove forme di comunicazione, coinvolgendo artisti emergenti, favorendo un corto circuito tra stili e categorie di pubblico tradizionalmente distanti. Senza esagerare, si capisce, e in ragione delle risorse a disposizione, ma potendo contare sul potere di seduzione della performance live, che è ineguagliabile. Da queste premesse nasce la programmazione militante del “Maggio della Musica”, musicalmente densa di contenuti, garantita nella resa da artisti di totale affidabilità, vivacizzata da nomi nuovi o poco familiari alla platea cittadina e da qualche piccolo esperimento di stile. Formule così articolate possono funzionare anche senza superstar”.
La sezione primaverile (nove concerti serali in Villa Pignatelli), inaugurata dal formidabile duo formato dal violinista Domenico Nordio con il violoncellista Francesco Dillon, esibisce subito alcune delle caratteristiche portanti dell’intera stagione. L’attenzione agli anniversari dell’anno in corso, ad esempio, è dichiarata già a partire dal concerto che Fabrizio Bosso (tromba) e Julian Mazzariello (pianoforte) dedicheranno a Pino Daniele: un progetto – “Il cielo è pieno di stelle” – fino a oggi mai proposto a Napoli. Una digressione in jazz, dunque, non l’unica di un cartellone che lascia spazio anche al piano solo di Antonio Faraò, un altro artista di levatura internazionale. A ritmo di swing, invece, il tributo che la band Sparring Partners rivolgerà al suo idolo confessato, ossia Paolo Conte.
Tornando al capitolo degli anniversari, va segnalata la piccola maratona pianistica (due recital, dalle 17 alle 21, più o meno) che in ottobre il “Maggio” allestirà in ricordo di Aldo Ciccolini, invitando due dei suoi numerosi eccellenti allievi: Marco Scolastra e Genny Basso. E poi Shostakovich, a mezzo secolo dalla morte, la cui passione calcistica diventa motore dello spettacolo-concerto “Se Spartak piange…” (scritto da Valanzuolo) cui daranno vita i solisti dell’Orchestra “Rossini” di Pesaro. “Anniversaires”, addirittura, si intitola il divertimento costruito proprio sulle varie ricorrenze del 2025 (con l’Ensemble Cecile). Senza dimenticare le musiche in locandina di Johann Strauss Sohn, ma anche di Berio e Boulez; tutti centenari e bicentenari. All’interno della stagione, quasi come miniciclo concluso e firmato dalla stessa direzione artistica, si apre un ciclo di “Racconti in Musica”: ne fanno parte i lavori già citati (“Se Spartak…” e “Anniversaires”), ma anche “Maestro sarà lei!”, ispirato ai travagli del giovane Gershwin (con Fiorenzo Pascalucci ed Enzo Salomone), e “L’amico geniale”, quest’ultimo dedicato al rapporto affettuoso e proficuo che legò Eduardo De Filippo a Nino Rota. Lo spettacolo concerto vede come protagonisti musicali due cameristi di straordinario valore: la violoncellista Silvia Chiesa e il pianista Maurizio Baglini. Con loro, la voce narrante di Stefano Valanzuolo.
Ci sono poi vari concerti che prevedono accostamenti inconsueti e, perciò, affascinanti. Come quello che unisce il popolare pianista Francesco Nicolosi al Quartetto di sassofoni Kalòs, guidato da Gianfranco Brundo, nella rilettura della leggendaria “Rhapsody in blue” e di altri capolavori gershwiniani. Ricco di spunti interessanti pure l’incontro tra la fisarmonica di Vincent Lhermet e il clarinetto di Tommaso Lonquich, da anni protagonisti di un sodalizio artistico assai proficuo. Il “Maggio” prevede anche un altro concerto con la fisarmonica protagonista, che è tra gli appuntamenti più originali dell’anno: Francesco Gesualdi, solista prediletto da grandi autori contemporanei, e il quartetto del GAMO Ensemble, testimone raffinato della musica di oggi, disegneranno un percorso suggestivo che, partendo dalle “dissonanze” visionarie di Mozart, arriverà a Wolfgang Rihm, passando per Sofia Gubaidulina. Il “Maggio della Musica”, come si vede, ha lo sguardo aperto sulla musica di oggi.
Ai giovani o giovanissimi musicisti la stagione 2025 rivolge, come sempre, attenzione speciale. Debutta a Napoli, per esempio, Giovanni Bertolazzi, pianista ad alta vocazione lisztiana, lanciato a pieno titolo sulla ribalta internazionale. Ed è una novità per Napoli anche il duo formato da Lorenzo Dainelli, clarinettista, con il pianista Lorenzo Pone: sono due musicisti italiani (Pone è napoletano) che all’estero stanno ottenendo importanti successi e notevoli gratificazioni.
Non possiamo dimenticare, a proposito di giovani, il contest “Maggio del Pianoforte”, che anche quest’anno affiderà al pubblico il compito di scegliere il vincitore tra quattro solisti under 28: sono Paolo Ehrenheim, Luca Celegato, Simone Librale, Yura Okawa e tutti si presentano con programmi belli e complessi. Il vincitore dell’edizione 2024, Giancarlo Grande, intanto si esibirà con un tutto Chopin non meno ardito, forte dei vari premi conquistati in Italia negli ultimi tempi.
Il pianoforte, si sa, è strumento che nella stagione del “Maggio” fa, da sempre, la parte del leone. Splendido il programma approntato da Ciro Longobardi (“Invocation”), alternando sapientemente pagine dell’autore che predilige e interpreta magistralmente, ossia Messiaen, ad altre di Liszt. Tutto a passo di danza, invece, il recital assolutamente classico (e molto virtuosistico) proposto dal giovane Alessandro Simoni, anche noto come interprete delle musiche della fiction “Mare fuori”. Loredana Brigandì, infine, solista di consolidata esperienza e ampie vedute pianistiche, proporrà una fitta e affascinante serie di trascrizioni d’opera.
MAGGIO DELLA MUSICA 2025
MUSICA IN VILLA - I CONCERTI DI PRIMAVERA
VILLA PIGNATELLI, ore 20.00
Mercoledì 23 aprile
BAGLIORI DEL SECOLO BREVE
Domenico Nordio, violino
Francesco Dillon, violoncello
Zoltan Kodaly: Sonata op. 7
Georg Friedrich Händel - Johan Halvorsen: Passacaglia
Maurice Ravel: Sonata in Do Maggiore
Due concertisti di fama internazionale per due capolavori del primo Novecento. La Sonata di Kodaly (1914) innesta la musica popolare ungherese nelle forme classiche; la Sonata di Ravel (1922) è dedicata “alla memoria” di Debussy. Completa il programma la famosa Passacaglia scritta da Händel, per clavicembalo, nel 1720 e trascritta da Johan Halvorsen nel 1893.
Mercoledì 30 aprile- Giornata Internazionale del Jazz
IL CIELO E PIENO DI STELLE – RICORDANDO PINO DANIELE
Fabrizio Bosso, tromba e flicorno
Julian Mazzariello, pianoforte
La musica e la poetica di Pino Daniele hanno influenzato generazioni di musicisti, me compreso. Nelle sue melodie non c’è mai una nota fuori posto e non c’è solo il blues, il rock o il funky, ma anche tantissimo jazz. Tutti abbiamo cantato Pino Daniele nella nostra vita. [Fabrizio Bosso]
Una delle coppie meglio assortite del jazz italiano di oggi alle prese con le interpretazioni originali di molti brani del grande repertorio del cantautore napoletano, scomparso proprio dieci anni fa.
Debutto del progetto a Napoli
Giovedì 8 maggio
Racconti di Musica #1
L’AMICO GENIALE – NINO ROTA PER EDUARDO
Silvia Chiesa, violoncello
Maurizio Baglini, pianoforte
Stefano Valanzuolo, testo e voce narrante
Musiche di Nino Rota da “Napoli milionaria”, “Lo scoiattolo in gamba”, “Fortunella”, “Otto e mezzo”, “Amarcord”
Trascrizioni di Giuseppe Caffi
Diversi (ma non troppo) per carattere, cresciuti in ambiti distanti non solo geograficamente, Eduardo De Filippo e Nino Rota furono uniti da un’amicizia solida e da una complicità professionale proficua. Intorno alla vicenda di “Napoli milionaria”, testo teatrale poi diventato un film e infine un’opera, si snoda questo racconto con musica che ripercorre le tappe fondamentali del sodalizio tra i due artisti, carico di reciproco e affettuoso rispetto.
Debutto del progetto a Napoli
Giovedì 15 maggio
DOPPIO GIOCO
Lorenzo Dainelli, clarinetto
Lorenzo Pone, pianoforte
Robert Schumann: Drei Romanzen op. 94; Arabeske op. 18
Wolfgang Amadeus Mozart: Sonata in Mi bemolle KV. 304
Franz Schubert: Momens musicals D. 780, n. 6
Claude Debussy: Syrinx; Six Épigraphes
Francis Poulenc: Sonate pour clarinette et piano
Due musicisti italiani lanciati in una carriera internazionale di ampio respiro. Di pari respiro appare il loro programma, giocato su pagine originali e trascrizioni per duo, tutto percorso da una carica espressiva palpabile, talora da un tratto malinconico che in un attimo, però, sa diventare accogliente. Come capita solo con la musica sublime.
Sabato 24 maggio
NO BORDERS
Antonio Faraò, piano solo
Musiche di Faraò e standard jazz
Ci sono calore, convinzione e grinta nel modo di suonare di Antonio Faraò. Mi hanno immediatamente attratto la sua concezione armonica, la gioia dei suoi ritmi e il suo senso di swing, la grazia e il candore delle sue linee melodiche improvvisate. Antonio non è solo un ottimo pianista, è un grande. [Herbie Hancock]
Giovedì 29 maggio
TRA LA RUSSIA E HOLLYWOOD
Christiana Coppola, violoncello
Simone Pedroni, pianoforte
Robert Schumann: Fantasiestücke, op. 73
Gabriel Fauré: Elegia in Do minore, op. 24
John Williams: Tre pezzi dalla colonna sonora di “Memoirs of a geisha”
Sergej Rachmaninov: Sonata in Sol minore, op. 19
Un incontro cameristico felice tra artisti di generazioni diverse. Christiana Coppola è violoncellista tra le più brillanti dell’ultima leva italiana. Simone Pedroni, salito alla ribalta nel 1993 con la medaglia d’oro al “Van Cliburn”, è raffinato interprete, oltre che direttore d’orchestra, apprezzato tra i tanti da John Williams, genio della colonna sonora al quale Pedroni va dedicando da tempo attenzione proficua.
Giovedì 5 giugno
RAPSODIA AMERICANA
Kalòs Saxophone Quartet
Francesco Nicolosi, pianoforte
Gianfranco Brundo, sax alto
George Gershwin: Selezione di brani dall’opera “Porgy and Bess”
G. Gershwin - Gaetano Di Bacco: Four Saxes in Paris, fantasia su “An American in Paris”
G. Gershwin: Three Preludes
Darius Milhaud: Scaramouche, suite (dalla versione per sassofono e orchestra 165c)
G. Gershwin: Rhapsody in Blue
Il meraviglioso mondo di George Gershwin, felicemente sospeso tra la dimensione classica e le inconfessate pulsioni jazz, rivive in veste inedita grazie all’incontro del pianoforte con l’ensemble di sassofoni. Nicolosi rilegge la miracolosa “Rhapsody in blue” in una trascrizione efficace e brillante. E il quartetto riprende le atmosfere di altri capolavori, come “Porgy and Bess” e “An American in Paris” combinando ritmo e invenzione melodica. Unico intruso nella serata, ma neppure troppo, è Milhaud, con la coloratissima suite “Scaramouche” originariamente scritta per due pianoforti, poi approntata in versione per sax e pianoforte nel 1937; proprio l’anno della morte di Gershwin.
Giovedì 12 giugno
OTTANTOTTO SFUMATURE DI VERDI
Giovanni Bertolazzi, pianista*
Franz Liszt:
Après une lecture du Dante. Fantasia quasi Sonata, S. 161/7
Totentanz. Parafrasi sul Dies Irae, S. 525
Giuseppe Verdi - Franz Liszt: Ernani. Parafrasi da concerto, S. 432; Aida. Danza sacra e duetto finale, S. 436; Rigoletto. Parafrasi da concerto, S. 434
Nel 2024, Giovanni Bertolazzi è stato insignito del prestigioso “Liszt Ferenc International Grand Prix du disque”, assegnatogli dalla Società Liszt di Budapest. Un ambito riconoscimento, istituito nel 1975, che incorona ogni anno i migliori lavori discografici legati a Liszt. Nell’albo d’oro del Premio compaiono von Karajan, Solti, Bernstein, Muti, Brendel, Horowitz, Arrau e Pollini, tra i tanti. Nella motivazione, la giuria ha scritto: «L’esecuzione di Bertolazzi, eccezionale anche per i più alti standard internazionali, è incantevole, deliziosa, invita alla meditazione e diverte allo stesso tempo».
*Debutto a Napoli
Giovedì 19 giugno
ECHI DELLE RADICI
Tommaso Lonquich, clarinetto
Vincent Lhermet, fisarmonica
Matti Murto: Musiche tradizionali finlandesi
George Gershwin: Three Preludes
Ernest Bloch: From Jewish Life (Prayer, Supplication, Jewish Song)
Béla Bartok: Danze popolari rumene
Jean-Philippe Rameau: Le Rappel des oiseaux ; Gigue en rondeau (da Piéces de clavecin)
Astor Piazzolla: Oblivion
Robert Schumann: da Funf Stücke im Volkston, op. 102
Witold Lutoslawski: Dance Preludes
Clarinetto e fisarmonica, complici di una doppia vita; due voci in perenne vagabondaggio tra musica popolare e musica colta. Nello spazio tra l’una e l’altra dimensione, i canti e i balli tradizionali rendono fertile il terreno di ispirazione per compositori di ogni epoca, stile e nazione. Nelle partiture, gli echi di antiche radici risuonano in nuove dimore.
Le melodie popolari sono l’incarnazione di una perfezione artistica di primissimo ordine. In realtà, sono modelli del modo in cui un’idea musicale può essere espressa con la massima perfezione in termini di brevità della forma e semplicità di mezzi. [Béla Bartok]
MUSICA IN VILLA - I CONCERTI D’AUTUNNO
VILLA PIGNATELLI
Domenica 21 settembre, ore 11.00
Maggio del Pianoforte: il contest
Luca Celegato, pianista
Johann Sebastian Bach: Suite francese in Sol minore, BWV. 816
Robert Schumann: Davidsbündlertänze, op. 6 (I-II libro)
Franz Liszt: Scherzo e Marcia, S. 177
Domenica 28 settembre, ore 11.00
Maggio del Pianoforte: il contest
Paolo Ehrenheim, pianista
Ludwig Van Beethoven: Sonata n.28 in La Maggiore, op. 101
Robert Schumann: dai Bunte Blätter, op. 99
Sergej Prokof’ev: Sonata n.3 in La minore, op. 28
Domenica 5 ottobre, ore 11.00
CONCERTINO RICORDI
Belle Époque Ensemble
Il caffè-concerto italiano tra Otto e Novecento
Intermezzi, preludi, valzer, canzoni, opera e altro di e da Verdi, Ponchielli, Catalani, Monti, Puccini, Brogi, Billi, Pick Mangiagalli…
Belle Époque Ensemble è un gruppo cameristico nato nel 1993 con l'intento di valorizzare il repertorio “da salotto” e d'intrattenimento di fine Ottocento e inizio Novecento, ricreando l'atmosfera spensierata di quel periodo storico. L'Ensemble vanta una rarissima collezione di brani d'epoca per orchestrina da caffè concerto: oltre un migliaio di partiture, comprendenti valzer, operette, arie e romanze da camera, pezzi d'opera, preludi, intermezzi, ballabili, canzoni classiche napoletane e musiche originali per il cinema muto.
Diretto dal suo fondatore, il pianista Paolo Scibilia, l'ensemble è costituito da un organico di tre strumenti principali, ampliabile a seconda dei casi
Domenica 12 ottobre, ore 11.00
Maggio del Pianoforte: il contest
Yura Okawa, pianista
Franz Liszt: “Venezia e Napoli”. Supplément aux Années de pèlérinage, vol. II, S. 162
Maurice Ravel: Noctuelles - Une barque sur l’océan - Alborada del gracioso (da Miroirs)
Fryderyk Chopin: Scherzo n. 3 in Do diesis minore, op. 39
Manuel de Falla: Danza ritual del fuego (da “El amor brujo”)
Richard Strauss - Sergio Fiorentino: Parafrasi di Valzer dall’opera “Der Rosenkavalier”
Domenica 19 ottobre, ore 11.00
Maggio del Pianoforte: il contest
Simone Librale, pianista
György Ligeti: Cordes à vide (Études pour piano, I livre)
Claude Debussy: Les collines d’Anacapri (Préludes, I livre); Feux d’ artifice (Préludes, II livre)
Franz Liszt: Funérailles (Harmonies poétiques et religieuses)
Pierre Boulez: Première sonate
Fryderyk Chopin: Études op. 25, nn. 1, 5, 11; Polacca in La bemolle Maggiore, op. 53
György Ligeti: Automne à Varsovie (Études pour piano, I livre)
Domenica 26 ottobre
Maratona Ciccolini – IL PESO DELLA LEGGEREZZA
ore 17.30 - Genny Basso, pianista
Domenico Scarlatti: Sonata in Mi Maggiore, K. 380; Sonata in Re minore K. 32; Sonata in Re Maggiore, K. 33
Pietro Mascagni: Sulle rive di Chiaja
Genny Basso: Elaborazioni pianistiche dalle canzoni Scalinatella, Core ‘ngrato, Era de maggio
Franz Liszt: Tarantella, da “Venezia e Napoli” (Années de pèlérinage, vol. II, S. 162)
Claude Debussy: Rêverie; Suite bergamasque; L’isle joyeuse
ore 19.30 - Marco Scolastra, pianista
Gioachino Rossini: “Péchés de vieillesse”
Barcarole - Mon prélude hygiènique du matin - Une caresse à ma femme - Première communion - Riens n. 5 - Memento homo - Assez de memento: dansons
Erik Satie: Trois Gymnopédies; Sports et divertissements; Trois Gnossiennes; Embryons desséchés; Je te veux (da Chansons de café-concert); La Diva de l’Empire (da Chansons de café-concert)
Il “Maggio della Musica” rende omaggio ad Aldo Ciccolini, tra i massimi pianisti del secolo scorso, nel centenario della nascita. Lo fa allestendo, per la prima volta, una piccola ma significativa maratona pianistica alla quale daranno forma due musicisti che a Ciccolini sono stati legati per motivi di studio, conservandone un ricordo grato e affettuoso. In programma tutte e solo pagine amate dal grande pianista scomparso dieci anni fa, la cui vita fu sospesa tra Napoli e Parigi.
Aldo Ciccolini è stato un Maestro di stile, di umiltà, di assoluta dedizione verso la Musica. [Marco Scolastra]
Venerdì 31 ottobre, ore 20.00
Racconti di Musica #2
SE SPARTAK PIANGE…
ovvero Il calcio secondo Shostakovich
di Stefano Valanzuolo
Quintetto di fiati dell’Orchestra Sinfonica Rossini
Giuseppe Esposto, recitante
Trascrizioni e musiche originali tratte da
Dmitrij D. Shostakovich
Suite da “L’età dell’oro”, Polka; Jazz Suite n. 1; Danza satirica da “Il bullone”; Jazz Suite n. 2; Ouverture festiva
Charles Gounod: Marcia funebre di una marionetta
Aleksandr Aleksandrov: Inno dell’Unione Sovietica
Pierre de Geyter: Internazionale
Shostakovich non è stato solo uno dei massimi musicisti del Novecento, ma anche un appassionato competente di calcio, Attraverso i suoi commenti ed i suoi ricordi sportivi, “Se Spartak piange” vuole ricostruire un pezzo di storia sovietica popolato da personaggi, spesso, ingombranti. Le vicende di Nikolaij Starostin e Lev Jashin, due calciatori cui non arrise uguale fortuna, s’intrecciano, in questo racconto basato su dati reali e riflessioni immaginarie, con quella di Shostakovich, compositore in perenne conflitto pubblico e privato con il potere politico. Una storia condita di musica, calcio e politica. Una storia, poco ordinaria, di vita sovietica.
Venerdì 7 novembre, ore 20.00
FRAMMENTI D’AUTORE
GAMO Ensemble
Francesco Gesualdi, fisarmonica
Alberto Bologni e Marco Facchini, violini; Carmelo Giallombardo, viola; Lucio Labella Danzi, violoncello
Sofia Gubaidulina: In croce, per violoncello e fisarmonica (1979-1992)
Wolfgang Amadeus Mozart: Quartetto per archi n.19 in Do Maggiore, “Delle dissonanze”, KV. 465
Wolfgang Rihm: Fetzen, per fisarmonica e quartetto d’archi (nn. 3, 4, 5, 6, 8)
Antico e moderno si fondono in un concerto carico di suggestione, illuminato dalla presenza di cinque specialisti. «Frammenti (Fetzen), ossia brandelli. Anche parti, scarti, ritagli di carta, pezzi piccoli, cenciosi ed incompleti (sia incompiuti che strappati)». Così il grande compositore tedesco Wolfgang Rihm introduceva il suo ciclo di otto lavori, tutti racchiusi sotto lo stesso titolo di Fetzen, per fisarmonica e quartetto d'archi, da me eseguito in prima italiana, nel 2015. Il programma prevede altri due titoli geniali e significativi: una celebre pagina di Sofia Gubaidulina, "In croce" (1979), di ispirazione mistica in cui appare evidente la simbologia della croce; e poi, il celeberrimo visionario quartetto detto "Delle dissonanze" di Mozart, l'ultimo dei sei lavori dedicati al maestro Haydn. [Francesco Gesualdi]
Venerdì 14 novembre, ore 20.00
PAOLO CONTE, QUELLA MUSICA UN PO’ COSI
Sparring Partners in concerto
Parole e musica di Paolo Conte
Lo sparring partner è colui che allena il pugile al combattimento, quello che prende le botte sul ring durante l’allenamento: pur non godendo della celebrità, dunque, ha il grande privilegio di conoscere pregi e qualità del campione come nessun altro. Gli Sparring Partners sono profondi conoscitori della musica di Paolo Conte, appunto, e affrontano ogni arrangiamento con sensibilità e rispetto. Lo spettacolo ripercorre il repertorio del cantautore astigiano, muovendosi tra brani che ne identificano lo swing e la “ruvida dolcezza”.
Domenica 16 novembre, ore 11.00
INVOCATION
Ciro Longobardi, pianista
Olivier Messiaen: Regard du Père*
Franz Liszt: Bénédiction de Dieu dans la solitude**
O. Messiaen: Première communion de la Vierge*
F. Liszt: Ave Maria**; Invocation**
O. Messiaen: Le baiser de l’Enfant-Jésus*
F. Liszt: Hymne de l’enfant à son réveil** ; Cantique d’amour**
O. Messiaen: Regard de l'Esprit de joie*
(*da Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus - 1944)
(**da Harmonies poétiques et religieuses - 1845/52)
Quasi cent'anni separano le opere di Liszt da quelle di Messiaen, eppure numerosi sono i motivi di affinità tra i due autori. In entrambi si nota una scrittura pianistica che fa risuonare il pianoforte in maniera orchestrale, una predilezione per gli aspetti sensuali dell'armonia e, animata dall'intensa fede, un'ispirazione religiosa costantemente all’origine del fare artistico. Un programma mistico e visionario, affidato a uno specialista acclamato di Messiaen; una proposta molto speciale come preludio alle festività natalizie.
I CONCERTI DELL’ACQUARIO
Museo Darwin – Dohrn, ore 20.00
Venerdì 21 novembre
Racconti di Musica #3
ANNIVERSAIRES (PER NON PRENDERSI SUL SERIO)
Ensemble Cecile
Selene Pedicini, violino; Chiara Antico, viola; Giovanna D’Amato, violoncello; Giuseppe Scigliano, fisarmonica
Stefano Valanzuolo, il bravo presentatore
Musiche di A. Scarlatti, Mozart, J. Strauss figlio, Bizet, Ravel, P. Daniele
Cosa tiene insieme le raffinate melodie barocche di Scarlatti con le suadenti atmosfere gitane evocate da Bizet? E il colore luttuoso del Requiem di Mozart (scambiato per Salieri) coi bagliori di un valzer di Strauss? E il ritmo del Bolero con quello delle canzoni di Pino Daniele? Niente, appunto, se non una serie di coincidenze da calendario. Inventarsi un filo rosso colto, coerente e storico, allora, sarebbe impresa poco credibile. Anniversaires non è il solito concerto, ma un divertissement cameristico, reso surreale dalle incursioni di un presentatore molto sopra le righe.
Venerdì 28 novembre
INVITO ALLA D A N Z A
Alessandro Simoni, pianista
Aleksandr Skrjabin: Valse in La bemolle Maggiore , op . 38
Franz L i s z t : M e p h i s t o w a l z e r n . 1 , S . 5 1 4
Alberto Ginastera: Danza Argentinas, op.2
Pëtr Il 'i
ajkovskij - Mikhail Pletnev: Suitte da Lo schiaccianoci
I g o r S t r avinskij: Trois Mouvements de Petrouchka
A passo di danza, Simoni, valentissimo giovane pianista molto attivo non solo in ambito classico (compare, per esempio, tra gli esecutori principali delle musiche di “Mare fuori”), conduce il pubblico attraverso pagine affascinanti, scandite da melodie sinuose e ritmi avvincenti e caratterizzate, soprattutto, da virtuosismo irresistibile. Un programma di impatto immediato, per interpreti brillanti e audaci.
Venerdì 5 dicembre
CHOPINEIDE
Giancarlo Grande, pianista
Vincitore del “Maggio del Pianoforte” 2024
Fryderyk Chopin
Fantasia in Fa minore, op. 49; Scherzo n. 3 in Do diesis minore, op. 39; Ballata in La bemolle Maggiore n. 3, op. 47; Polacca in La bemolle Maggiore, op. 53; Trois valses, op. 34; Notturno in Mi bemolle Maggiore, op. 9 n. 2
Johann Strauss Sohn - Adolf Schultz Evler: Arabesco su “An der schönen blauen Donau”
Il 2024 è stato un anno d’oro per il diciottenne pianista calabrese Giancarlo Grande, coronato dalla vittoria in vari concorsi importanti e dal Primo premio ottenuto, a furor di pubblico, nel contest promosso dal Maggio della Musica. Grande torna a Napoli con un programma monografico, consacrato a Chopin, che è un po’ come un esame di maturità. E si concede infine un piccolo omaggio a Strauss, in anno di bicentenario.
Venerdì 12 dicembre
UNA NOTTE ALL’OPERA
Loredana Brigandì, pianista
Georg Friedrich Händel: Sarabanda e Ciaccona dall’opera “Almira”
Gioachino Rossini: Cujus Animam dallo “Stabat Mater”
Charles Gounod: Valse dall’opera “Faust”
Pët r Il ' iajkovskij: Polonaise dall'opera Evgenij Onegin
Richard Wagner: Rienzi , fantasia sul tema Santo Spirito Cavaliere; Lohengrin,
Il corteo nuziale di Elsa alla cattedrale; Tannhäuser, Entrata degli ospiti al castello di Wartburg
Di Loredana Brigandì, la rivista Suono ha scritto: “Dimostra una sapienza ineguagliabile in gesti lucidi e controllati, privi di atletismo”. “Suona con estro e stile”, ancora, secondo Gramophone, mettendo in mostra “…un pianismo coinvolgente e affascinante”, volendo citare un articolo di Amadeus. Il suo recital ha le sembianze di un irrinunciabile invito all’opera, in un trionfo di cantabilità, gusto teatrale e tecnica cameristica.
Venerdì 19 dicembre
Racconti di Musica #4
MAESTRO SARÀ LEI!
Fiorenzo Pascalucci, pianista
Enzo Salomone, recitante
Trascrizioni e musiche originali tratte da
George Gershwin: Songs; Piano-Rag-Music; An American in Paris; Rhapsody in blue
Claude Debussy: Golliwogg's cake-walk (da Children’s Corner)
Maurice Ravel: Pavane pour une infante défunte; Jeux d’eau
Arnold Schoenberg: Mässige Viertel” (da Tre pezzi op. 11)
Il confronto con la musica e i musicisti di area “colta” rimase, per Gershwin, una sorta di ossessione per tutta la vita. Irrisolta, a onta del successo planetario. E mentre Ravel cominciava a mietere successi alla Carnegie Hall, l’autore della “Rhapsody” volava a Parigi, alla ricerca di Debussy, di Stravinskij, e poi a Beverly Hills, sulle orme di Schoenberg e di chiunque potesse farlo sentire appagato. Di chiunque potesse concedergli, insomma, la sospirata patente di “maestro”. Testo di Stefano Valanzuolo.