Cultura & Gossip
A SCAMPIA - "Dove comincia la città", in mostra l’opera District IV di Christian Leperino, in contemporanea al via i laboratori per la creazione di un’opera d’arte collettiva
30.09.2025 12:20 di Napoli Magazine
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Venerdì 3 ottobre ore 17.00 sarà inaugurata presso il centro Chikù a Scampia, in Largo della Cittadinanza Attiva, l’esposizione dell’opera di Christian Leperino dal titolo District IV. L’artista dialogherà con il pubblico insieme a Daniela Savy, Docente di diritto europeo dei beni culturali Università Federico II e Coordinatrice de progetto Obvia_extramann. Interverrà anche Nicola Nardella, Presidente VIII Municipalità.  

Durante l’evento sarà presentato il progetto dal titolo “Dove comincia la città”, che si sviluppa negli spazi del MOSS Ecomuseo di Scampia e dell’Auditorium Fabrizio De André, e sarà promosso un evento artistico unico nel suo genere: Christian Leperino, insieme con gli artisti Trisha Palma e Stefano Cammarota, guiderà un gruppo di giovani della città tra i 16 e i 30 anni nella creazione di un’opera d’arte collettiva, dall’alto contenuto simbolico e partecipativo, dal titolo Costellazioni – Piatti di Comunità. Dalle mani della comunità nascono stelle di condivisione, creatività e nutrimento”. Il progetto è promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell'ambito della programmazione di arte contemporanea 2025.

“Questo intervento, parte integrante del programma di arte contemporanea “Visioni contemporanee”, non si limita a collocarsi all’interno di una programmazione culturale – dichiara Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli – ma si inserisce in un disegno politico più ampio: quello di una città che ridefinisce sé stessa attraverso la cultura come infrastruttura critica, civile e territoriale. L’Amministrazione comunale sta componendo un nuovo paesaggio urbano e simbolico, in cui le periferie non sono più pensate come margini da colmare, ma come luoghi capaci di generare visione, linguaggi e pratiche. In questa prospettiva, la cultura non è decoro né compensazione, ma dispositivo trasformativo che agisce sulle forme dell’abitare, sulle relazioni sociali, sul diritto alla città. Attraverso una rete di poli culturali distribuiti e interconnessi prende forma un’idea di Napoli fondata su una pluralità di centri attivi, dove l’arte contemporanea si fa strumento di interrogazione del presente e di costruzione collettiva del futuro. È una sfida che riguarda la politica, l’estetica e l’etica dello spazio urbano. In questo processo Scampia, con il centro Chikù ospitato nei locali del MOSS, rappresenta molto più di un nodo progettuale: è un luogo di sperimentazione permanente, dove si articolano nuove alleanze tra arte e comunità, memoria e progetto, linguaggi espressivi e bisogni reali.

L’OPERA DI LEPERINO - La prima tappa del progetto “Dove comincia la città” è l’allestimento di un’opera di Christian Leperino, dal titolo District IV, posta come fulcro visivo e simbolico dell’esposizione nei locali del MOSS - Ecomuseo Diffuso di Scampia: un paesaggio onirico che evoca le stratificazioni della memoria urbana a partire da uno sguardo inedito sulle periferie urbane. District IV è il punto di partenza per una reinterpretazione concettuale e artistica che dà l’avvio ai dialoghi con l’artista con i cittadini e, in particolare, gli abitanti del territorio, e successivamente a un ciclo di laboratori artistici coordinati dallo stesso Leperino, con la collaborazione di Trisha Palma e Stefano Cammarota per la realizzazione di un’opera collettiva. “Le periferie sono paesaggi che respirano, laboratori a cielo aperto dove la città rivela la sua anima più autentica. Attraverso le mie opere – dice Christian Leperinoinvito a guardarle come presidi culturali, luoghi di creatività e di pensiero politico, capaci di trasformare i margini in centri di un nuovo immaginario collettivo”.

L’OPERA COLLETTIVA - Il percorso laboratoriale, della durata di due mesi, vedrà il coinvolgimento di giovani e adulti del territorio, abitanti, studenti, visitatori abituali, e sarà realizzato negli spazi dell’Auditorium Fabrizio De André e del MOSS, portando alla realizzazione partecipata di un’installazione immersiva che diventa memoria viva, presente e futura: un’opera collettiva dal titolo “Costellazioni – Piatti di Comunità. Dalle mani della comunità nascono stelle di condivisione, creatività e nutrimento”.

Napoli viene raccontata a partire dall’area nord, da Scampia, luogo in cui a partire dalla creazione di relazioni, è possibile riscrivere l’immaginario urbano, restituendo un punto di vista inedito e partecipato della città e del senso di comunità che altrove è perduto. Il processo artistico punta a restituire una visione della città nella cornice innovativa del MOSS, presidio culturale permanente, dinamico e trasversale. Un dispositivo che rende accessibile e diffusa l’offerta culturale, valorizzando anche gli spazi dell’Auditorium. “La possibilità di esporre negli spazi del Moss Ecomuseo opere dal rilievo internazionale e con la presenza di un artista del calibro di Leperino, contribuisce al consolidamento della reputazione di un luogo che ha l’ambizione di avvicinare il più possibile diverse forme artistiche al territorio e ai suoi abitanti che in questo processo diventano protagonisti e co-creatori di un’opera collettiva, Scampia spazio laboratoriale ed esperienziale permanente di fruizione locale e internazionale”, dicono dall’associazione chi rom e…chi no.

 

La mostra "District IV" sarà fruibile gratuitamente dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 15:00, fino al 28 dicembre 2025 (visite pomeridiane e festivi su prenotazione). 

Christian Leperino

Christian Leperino (Napoli 1979), pittore e scultore, nella sua ricerca intreccia al tema del paesaggio urbano la riflessione sul tempo, la memoria, le trasformazioni dei luoghi e i destini degli individui che li abitano. Nelle sue più recenti sculture alterna al modellato il calco in gesso, traccia di un corpo vivente, di un oggetto, di un frammento d’arte del passato. Materia che assorbe, custodisce e restituisce – nel candore del bianco - storie, forme, umori, in un dialogo tra presenza e assenza, miraggi di bellezza e macerie della storia. Sue opere sono presenti in collezioni museali e spazi pubblici: MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli; Museo MADRE Napoli; MMOMA-Moscow Museum of Modern Art di Mosca; IICT di Tokyo; Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Suzzara; Stazione Ferroviaria di Mergellina, Napoli. Tra le più rilevanti esposizioni nazionali e internazionali: Il Sogno dell’eroe, scultura in bronzo, Museo Archeologico di Napoli (2021); Dodici volti nel volto, cripta di San Gennaro, Duomo di Napoli (2021-2022); Abisso, site specific installation, Castello Aragonese di Ischia (2019); Teratopolis, solo exhibition, Vetrya Corporate Campus, Orvieto (2018-2019); Babel, solo exhibition, Other size Gallery, Milano (2018); The Silk Road. Arte contemporanea tra Oriente e Occidente, Castel dell’Ovo, Napoli (2016), City Layers, Palais Palffy, Vienna (2015); Linee di Confine. La natura, il corpo, le città, Museo Carlo Bilotti, Roma (2015); Writings, IICT-Istituto Italiano di Cultura, Tokyo (2014); Chiaroscuro, solo exhibition, Accademia delle Arti di Mosca e Accademia di San Pietroburgo (2013); Landscapes of Memory, solo exhibition, MuseoArcheologico Nazionale di Napoli (2012); 54a Biennale di Venezia, Padiglione Italia (2011); Human Escape, solo exhibition, MAC-Museu de Arte Contemporânea de Niterói, Rio de Janeiro (2010). Insegna scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2015 fonda SMMAVE - centro per l'arte contemporanea, di cui è Presidente, con sede a Napoli, nella chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini (XVI-XVIII sec.), a lungo abbandonata all’incuria e al degrado. Grazie ad un grande lavoro volontario di recupero e valorizzazione, tuttora in corso, questo antico edificio di culto è oggi diventato un centro di attività dedicate alle arti visive e alle discipline storico- artistiche con collegamenti trasversali alle aree della musica, del teatro e delle scienze. Collaborano con SMMAVE storici dell'arte, architetti, artisti, fotografi, restauratori, esperti di cinema e di teatro.

 

Trisha Palma

Trisha Palma (Napoli 1995), street artist, pittrice e scenografa, manifesta la sua spinta verso la pittura fin da piccolissima; Ha partecipato a varie esposizioni tra cui quella al PAN con Napoli Art Expo ed al Madre. Negli ultimi anni è stata impegnata in progetti artistici per bambini insieme ad alcune associazioni napoletane, ma le esperienze più formative umanamente sono state quelle dei campus d'arte in Palestina. Negli ultimi nove anni ha abbracciato il mondo dei murales trasponendo su dimensioni più ampie la concezione artistica maturata sulle tele.

 

Stefano Cammarota

Stefano Cammarota (Napoli 1993), street artist, pittore e muralista, originario della zona flegrea, inizia sin da piccolo a esprimere le sue sensazioni attraverso la pittura. Molto attivo anche a Scampia come muralista (conosciuto anche con lo pseudonimo di Nino Come), è autore di diversi murales come quello in piazza Ciro Esposito e al Lido Pola. Negli ultimi anni è impegnato in diversi laboratori artistici con i giovani e con le associazioni del territorio.  

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A SCAMPIA - "Dove comincia la città", in mostra l’opera District IV di Christian Leperino, in contemporanea al via i laboratori per la creazione di un’opera d’arte collettiva

di Napoli Magazine

30/09/2025 - 12:20

Venerdì 3 ottobre ore 17.00 sarà inaugurata presso il centro Chikù a Scampia, in Largo della Cittadinanza Attiva, l’esposizione dell’opera di Christian Leperino dal titolo District IV. L’artista dialogherà con il pubblico insieme a Daniela Savy, Docente di diritto europeo dei beni culturali Università Federico II e Coordinatrice de progetto Obvia_extramann. Interverrà anche Nicola Nardella, Presidente VIII Municipalità.  

Durante l’evento sarà presentato il progetto dal titolo “Dove comincia la città”, che si sviluppa negli spazi del MOSS Ecomuseo di Scampia e dell’Auditorium Fabrizio De André, e sarà promosso un evento artistico unico nel suo genere: Christian Leperino, insieme con gli artisti Trisha Palma e Stefano Cammarota, guiderà un gruppo di giovani della città tra i 16 e i 30 anni nella creazione di un’opera d’arte collettiva, dall’alto contenuto simbolico e partecipativo, dal titolo Costellazioni – Piatti di Comunità. Dalle mani della comunità nascono stelle di condivisione, creatività e nutrimento”. Il progetto è promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell'ambito della programmazione di arte contemporanea 2025.

“Questo intervento, parte integrante del programma di arte contemporanea “Visioni contemporanee”, non si limita a collocarsi all’interno di una programmazione culturale – dichiara Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli – ma si inserisce in un disegno politico più ampio: quello di una città che ridefinisce sé stessa attraverso la cultura come infrastruttura critica, civile e territoriale. L’Amministrazione comunale sta componendo un nuovo paesaggio urbano e simbolico, in cui le periferie non sono più pensate come margini da colmare, ma come luoghi capaci di generare visione, linguaggi e pratiche. In questa prospettiva, la cultura non è decoro né compensazione, ma dispositivo trasformativo che agisce sulle forme dell’abitare, sulle relazioni sociali, sul diritto alla città. Attraverso una rete di poli culturali distribuiti e interconnessi prende forma un’idea di Napoli fondata su una pluralità di centri attivi, dove l’arte contemporanea si fa strumento di interrogazione del presente e di costruzione collettiva del futuro. È una sfida che riguarda la politica, l’estetica e l’etica dello spazio urbano. In questo processo Scampia, con il centro Chikù ospitato nei locali del MOSS, rappresenta molto più di un nodo progettuale: è un luogo di sperimentazione permanente, dove si articolano nuove alleanze tra arte e comunità, memoria e progetto, linguaggi espressivi e bisogni reali.

L’OPERA DI LEPERINO - La prima tappa del progetto “Dove comincia la città” è l’allestimento di un’opera di Christian Leperino, dal titolo District IV, posta come fulcro visivo e simbolico dell’esposizione nei locali del MOSS - Ecomuseo Diffuso di Scampia: un paesaggio onirico che evoca le stratificazioni della memoria urbana a partire da uno sguardo inedito sulle periferie urbane. District IV è il punto di partenza per una reinterpretazione concettuale e artistica che dà l’avvio ai dialoghi con l’artista con i cittadini e, in particolare, gli abitanti del territorio, e successivamente a un ciclo di laboratori artistici coordinati dallo stesso Leperino, con la collaborazione di Trisha Palma e Stefano Cammarota per la realizzazione di un’opera collettiva. “Le periferie sono paesaggi che respirano, laboratori a cielo aperto dove la città rivela la sua anima più autentica. Attraverso le mie opere – dice Christian Leperinoinvito a guardarle come presidi culturali, luoghi di creatività e di pensiero politico, capaci di trasformare i margini in centri di un nuovo immaginario collettivo”.

L’OPERA COLLETTIVA - Il percorso laboratoriale, della durata di due mesi, vedrà il coinvolgimento di giovani e adulti del territorio, abitanti, studenti, visitatori abituali, e sarà realizzato negli spazi dell’Auditorium Fabrizio De André e del MOSS, portando alla realizzazione partecipata di un’installazione immersiva che diventa memoria viva, presente e futura: un’opera collettiva dal titolo “Costellazioni – Piatti di Comunità. Dalle mani della comunità nascono stelle di condivisione, creatività e nutrimento”.

Napoli viene raccontata a partire dall’area nord, da Scampia, luogo in cui a partire dalla creazione di relazioni, è possibile riscrivere l’immaginario urbano, restituendo un punto di vista inedito e partecipato della città e del senso di comunità che altrove è perduto. Il processo artistico punta a restituire una visione della città nella cornice innovativa del MOSS, presidio culturale permanente, dinamico e trasversale. Un dispositivo che rende accessibile e diffusa l’offerta culturale, valorizzando anche gli spazi dell’Auditorium. “La possibilità di esporre negli spazi del Moss Ecomuseo opere dal rilievo internazionale e con la presenza di un artista del calibro di Leperino, contribuisce al consolidamento della reputazione di un luogo che ha l’ambizione di avvicinare il più possibile diverse forme artistiche al territorio e ai suoi abitanti che in questo processo diventano protagonisti e co-creatori di un’opera collettiva, Scampia spazio laboratoriale ed esperienziale permanente di fruizione locale e internazionale”, dicono dall’associazione chi rom e…chi no.

 

La mostra "District IV" sarà fruibile gratuitamente dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 15:00, fino al 28 dicembre 2025 (visite pomeridiane e festivi su prenotazione). 

Christian Leperino

Christian Leperino (Napoli 1979), pittore e scultore, nella sua ricerca intreccia al tema del paesaggio urbano la riflessione sul tempo, la memoria, le trasformazioni dei luoghi e i destini degli individui che li abitano. Nelle sue più recenti sculture alterna al modellato il calco in gesso, traccia di un corpo vivente, di un oggetto, di un frammento d’arte del passato. Materia che assorbe, custodisce e restituisce – nel candore del bianco - storie, forme, umori, in un dialogo tra presenza e assenza, miraggi di bellezza e macerie della storia. Sue opere sono presenti in collezioni museali e spazi pubblici: MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli; Museo MADRE Napoli; MMOMA-Moscow Museum of Modern Art di Mosca; IICT di Tokyo; Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Suzzara; Stazione Ferroviaria di Mergellina, Napoli. Tra le più rilevanti esposizioni nazionali e internazionali: Il Sogno dell’eroe, scultura in bronzo, Museo Archeologico di Napoli (2021); Dodici volti nel volto, cripta di San Gennaro, Duomo di Napoli (2021-2022); Abisso, site specific installation, Castello Aragonese di Ischia (2019); Teratopolis, solo exhibition, Vetrya Corporate Campus, Orvieto (2018-2019); Babel, solo exhibition, Other size Gallery, Milano (2018); The Silk Road. Arte contemporanea tra Oriente e Occidente, Castel dell’Ovo, Napoli (2016), City Layers, Palais Palffy, Vienna (2015); Linee di Confine. La natura, il corpo, le città, Museo Carlo Bilotti, Roma (2015); Writings, IICT-Istituto Italiano di Cultura, Tokyo (2014); Chiaroscuro, solo exhibition, Accademia delle Arti di Mosca e Accademia di San Pietroburgo (2013); Landscapes of Memory, solo exhibition, MuseoArcheologico Nazionale di Napoli (2012); 54a Biennale di Venezia, Padiglione Italia (2011); Human Escape, solo exhibition, MAC-Museu de Arte Contemporânea de Niterói, Rio de Janeiro (2010). Insegna scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2015 fonda SMMAVE - centro per l'arte contemporanea, di cui è Presidente, con sede a Napoli, nella chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini (XVI-XVIII sec.), a lungo abbandonata all’incuria e al degrado. Grazie ad un grande lavoro volontario di recupero e valorizzazione, tuttora in corso, questo antico edificio di culto è oggi diventato un centro di attività dedicate alle arti visive e alle discipline storico- artistiche con collegamenti trasversali alle aree della musica, del teatro e delle scienze. Collaborano con SMMAVE storici dell'arte, architetti, artisti, fotografi, restauratori, esperti di cinema e di teatro.

 

Trisha Palma

Trisha Palma (Napoli 1995), street artist, pittrice e scenografa, manifesta la sua spinta verso la pittura fin da piccolissima; Ha partecipato a varie esposizioni tra cui quella al PAN con Napoli Art Expo ed al Madre. Negli ultimi anni è stata impegnata in progetti artistici per bambini insieme ad alcune associazioni napoletane, ma le esperienze più formative umanamente sono state quelle dei campus d'arte in Palestina. Negli ultimi nove anni ha abbracciato il mondo dei murales trasponendo su dimensioni più ampie la concezione artistica maturata sulle tele.

 

Stefano Cammarota

Stefano Cammarota (Napoli 1993), street artist, pittore e muralista, originario della zona flegrea, inizia sin da piccolo a esprimere le sue sensazioni attraverso la pittura. Molto attivo anche a Scampia come muralista (conosciuto anche con lo pseudonimo di Nino Come), è autore di diversi murales come quello in piazza Ciro Esposito e al Lido Pola. Negli ultimi anni è impegnato in diversi laboratori artistici con i giovani e con le associazioni del territorio.