Un programma coinvolgente attende gli spettatori del quindicesimo giorno del Campania Teatro Festival. Si parte da una storia, ispirata a una vicenda reale, di violenza tra donne, solidarietà mancata e amore difficile e nascosto. È “Hijos de Buddha” di Nicolò Sordo, regia di Alessandro Rossetto, il lavoro teatrale ospitato in Sala Assoli il 27 giugno alle ore 21. Maria Sanchez Misericordia è una badante buddista, cleptomane e quasi alcolizzata, che cerca disperatamente l’amore in chiunque sia disposto a darglielo. È spagnola, approdata a Roma, sfrutta la bellezza di GiraGira, una ragazza arrivata dall’Africa con un figlio, facendola prostituire per un permesso di soggiorno che non è in grado di farle avere. Quando GiraGira estinguerà il suo debito e otterrà i documenti, Maria Sanchez pagherà la propria infelicità a prezzo intero. Intanto, Maria parla con Buddha…che le risponde. Un racconto working class, senza work e senza class, dove uscire dalla miseria non è solo una questione di soldi. Con Marina Romondia e, in presenza sonora, Fatou Malsert, Alejandro Bruni e Giorgio Squilloni. Durata 50 minuti.
Al Trianon Viviani venerdì alle ore 21 va in scena “70”, uno spettacolo sul Tempo, il racconto di una vita, un viaggio all’interno di un decennio mirabolante, fatto di utopie e rivoluzioni, esplosioni creative e conflitti sociali, in cui un’intera generazione ha cercato di riscrivere il futuro. Ettore De Lorenzo e Raffaele Parisi, che lo hanno scritto e ne sono anche interpreti, ci riportano in un’epoca psichedelica e tumultuosa, vista attraverso gli occhi di un uomo che torna a confrontarsi con sé stesso giovane, con i suoi sogni, le sue lotte e le sue speranze. Sul palco, due personaggi convivono in una narrazione che fonde passato e presente: l’Adulto, uomo ormai disilluso e forse troppo riflessivo, e il Giovane, idealista e appassionato, protagonisti di un dialogo in cui si intrecciano ricordi, note e immagini, creando così il racconto di una vita, rivissuta da due punti di vista temporalmente differenti. Una riflessione su quanto il passato continui a dialogare con il presente, dove le analogie con il nostro tempo non mancano: l’emergere di nuovi diritti, la forte frattura generazionale, il bisogno di pace in un tempo che era di guerra allora (Vietnam) ed è pericolosamente di guerra ora (Iran, Ucraina, Gaza). Le rivoluzioni degli anni ’70, dal pacifismo alle richieste di libertà, dalla sperimentazione artistica ai diritti civili, trovano eco in un presente altrettanto inquieto, diviso tra nuove speranze e vecchi conflitti. Il luogo che un tempo era simbolo di connessione, creatività e libertà diventa ora il simbolo di un passato che rischia di essere dimenticato. Ma è proprio in questo spazio che passato e presente si incontrano, dimostrando che i sogni non muoiono mai davvero: possono risvegliarsi, come una radio che si riaccende per un’ultima, indimenticabile trasmissione. La colonna sonora, eseguita dal vivo dalla band The Bank-American and West Coast Music (Marco Francini, Massimo Curcio, Marco Pierno, Roberto Trenca, Dario Franco, Carlo Di Gennaro e Rick Deckard), è un viaggio nella musica degli anni ’70 e rappresenta un frammento di quel tempo. Durata 1 ora e 15 minuti.
Alle ore 21, il palcoscenico del teatro Politeama ospiterà lo spettacolo “So Pep… in ultima analisi”, una garanzia di divertimento con Peppe Iodice, che lo ha scritto insieme a Marco Critelli e Francesco Burzo. Una forma di auto-analisi con risata incorporata, condividendo, liberamente e senza filtri, segreti e piccole manie. Quelle che sono comuni a tutti, ma che ci appaiono in tutta la loro evidenza attraverso l’ironia e l’umorismo sapiente di un beniamino del pubblico come Iodice. In questa “seduta” collettiva, che solo il teatro può ancora garantire, confluiscono i pensieri, i dubbi e le esperienze di una vis comica irriverente e sincera. Per dirsi, in “ultima analisi”, “tutto, ma proprio tutto, tanto alla fine resta tra di noi”, promessa di Francesco Mastandrea regista e terapista. Durata 1 ora e 40 minuti.
Al Teder alle ore 22 ci attende “Generazione Pasolini”, scritto e diretto da Marta Bulgherini, che ne è anche attrice insieme a Nicolas Zappa. “Lo spettacolo su Pasolini, che su Pasolini non è”, ci conduce in un percorso teatrale di ignota destinazione, accompagnati da domande spinose che non hanno risposte, ma che, comunque, è giusto farsi. Durata 1 ora.
Venerdì riflettori puntati anche sul teatro Mulino Pacifico di Benevento, dove, alle ore 21, andrà in scena “Frida-sulle mie rovine”, drammaturgia di Riccardo Festa, regia Noemi Francesca che ne è anche l’interprete. Un originale lavoro teatrale, dove l’evocazione sulla scena di Frida Khalo dischiude il tema dell’autoritratto come atto di memoria e di resistenza, alternando intervalli di discussione filosofica, a partire dalle tesi di Jacques Derrida. Durata 1 ora.
Una generosa dose di irrazionalità, follia e divertimento da oltre vent'anni spinge il gruppo vocale a cappella Anonima Armonisti sui palchi, gli schermi e le frequenze di tutta Italia. Il pop, l'elettronica, il rock and roll, il country e l'improvvisazione sono gli ingredienti con cui vengono smontati e rimontati i brani in arrangiamenti originali per sette voci e senza l'ausilio di alcuno strumento musicale, effetto, campionatura, basi o alterazioni da autotune. Armonia, arditi solismi, battute a raffica e un viaggio nella musica di tutto il mondo, con un irriverente coinvolgimento del pubblico, fanno di questo concerto, atteso alla rassegna “Forestate” di Tora e Picilli (Ce) il 27 giugno alle ore 21,30, uno spericolato spettacolo per voci e divertimento. Con Lorenzo Arduini, Daniele D’Alberti, Andrea (Dap) D’Apolito, Davide Di Paola (aka Alien Dee), Davide (Daev) Fusaro, Alessandro Gnolfo, Sergio Lo Gatto, Claudio Mirone, Davide Paciolla, Alessandro Rigotti, Fernando Tofani, Ludovico (Dodo) Versino. Durata 1 ora e 30 minuti.
Per chi avesse perso l’appuntamento con “La storia”, può recuperarlo alle 19 al teatro Sannazaro. La regia è di Fausto Cabra.
La sezione Cinema ospiterà, alle ore 21 al Teatro di Corte di Palazzo Reale, la proiezione del film “Il ragazzo dai Pantaloni Rosa” con Samuele Carrino, Claudia Pandolfi, Andrea Arru, Sara Ciocca. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Roberto Proia, la regia di Margherita Ferri che interverrà durante la serata. Una storia drammatica e commovente che racconta la vita di Andrea Spezzacatena, un quindicenne vittima di bullismo, che si tolse la vita il 20 novembre 2012. Durata 90 minuti.
Torna l’appuntamento con il Dopofestival nel Giardino Romantico di Palazzo Reale a partire dalle ore 19, con il Dj set di Zona di Frontera. A cura di Drop Eventi. A seguire, alle 22,30, un’ondata di suoni caldi e vibranti, pronta a diffondersi ovunque, senza frontiere. È quella dei The Funkin Machine con la voce di Andres Balbucea, il trait d’union dell’opera, supportata e accompagnata dalle performance di Alessio Pignorio alla chitarra, Vincenzo Lamagna al basso, Andrea De Fazio alla batteria, e Paolo Bianconcini alle percussioni.
Il Campania Teatro Festival, realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania e un contributo annuo del Ministero della Cultura, è organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.
I biglietti per assistere agli spettacoli costano da 5 a 8 euro, con ingresso gratuito per i diversamente abili con un accompagnatore e i pensionati titolari di assegno sociale. Le modalità della richiesta e della successiva conferma sono consultabili su campaniateatrofestival.it.