Cultura & Gossip
CAMPANIA TEATRO FESTIVAL - Tre eventi giovedì 26 settembre, il programma
24.09.2024 13:57 di Napoli Magazine
È un menu ricco, come da tradizione, quello del 26 settembre al Campania Teatro Festival. Sono ben tre, infatti, gli eventi in cartellone: due a Napoli, uno nel suggestivo scenario della Reggia di Portici.
 
Alle ore 19 al teatro Mercadante va in scena “Il medico dei maiali”, testo e regia di Davide Sacco, con Luca Bizzarri, Francesco Montanari, David Sebasti e Mauro Marino. Un intelligente gioco teatrale sulla monarchia, dove la raffinata strategia di un veterinario, coinvolto per caso nella constatazione del decesso regale, diventa il pretesto per indagare sulle trasformazioni che genera il potere e sulla natura ferina dell’uomo. “Quando le certezze cadono, quando muoiono i padri e crollano le torri, l’essere umano si mostra sempre per quello che è: una bestia, una bestia pronta a essere un uomo”, scrive Sacco nelle note di regia. Il testo, vincitore del Premio Nuove Sensibilità 2022, è il terzo capitolo della trilogia “La ballata degli uomini bestia” di Davide Sacco (Caracò Editore), che comprende “L'uomo più crudele del mondo” e “Sesto potere”. La durata dello spettacolo, prodotto da Ente Teatro Cronaca e da LVF- Teatro Manini di Narni, è di 80 minuti.
 
Tratta un diverso argomento, ma non desta minore interesse, lo spettacolo che si potrà vedere alle 21 al teatro Sannazaro. “La denuncia”, scritto e diretto da Ivan Cotroneo, è la storia di una ragazza diciassettenne e della sua professoressa di italiano. Il plot si fonda su due versioni contrastanti, quasi un giallo, nel quale ogni dettaglio può essere essenziale, e affronta i temi del consenso, del rispetto e del ricatto emotivo, in un rapporto che contiene naturalmente in sé gli elementi della seduzione intellettuale. Una sfida dialettica e di visioni del mondo tra due donne in due età diverse della vita, che si rivelano, solo alla fine, più vicine di quanto si potrebbe immaginare.  Le due protagoniste sono Marta Pizzigallo ed Elisabetta Mirra. Produzione Diana Oris. Durata 60 minuti.
“Sette arti per la libertà”, con l’allestimento di altrettante microdrammaturgie affidate a venti attori under 28, è invece la proposta del Campania Teatro Festival negli appartamenti reali del sito borbonico di Portici. Performance a vario titolo su architettura, cinema. danza, letteratura, musica, pittura e scultura che andranno a concludere un percorso di due settimane di prove libere. Spettacoli tratti da Fernando Arrabal, Alessandro Baricco, Truman Capote, Ruggero Cappuccio, Aldo Masullo, Fabio Pisano e Alexander Puskin. “Se la parola libertà-scrive Claudio Di Palma, curatore e regista del progetto- allude in senso letterario al concetto di piacere, le sette arti concorrono a strutturare una grammatica articolata e raffinata attraverso la quale il piacere cerca le sue forme. Le dinamiche controverse con le quali l’arte prova a riconoscersi e a manifestarsi saranno l’oggetto di studio delle prove-laboratorio. Sette testi, tra teatro e narrazione, proporranno alle attrici e agli attori parole che indagano e vivono il faticoso, a volte doloroso, piacere della creazione artistica”. Spettacoli, a cadenza di un’ora, dalle 16 alle 22. Dal 26 settembre fino al 2 ottobre.
 
I biglietti, che costano da 8 a 5 euro, sono acquistabili sul sito ufficiale e, se ancora disponibili, presso il luogo dell’evento a partire da un’ora prima dello spettacolo. Ticket ridotto per gli under 30, gli over 65 e i possessori della Card Feltrinelli (massimo 2 biglietti per evento). L’ingresso gratuito è riservato ai diversamente abili con accompagnatore e ai pensionati titolari di assegno sociale.
 
Realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania, diretto da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Alessandro Barbano, il Campania Teatro Festival, che è parte rilevante della rete Italia Festival e dell’EFA (European Festival Association), si avvale del contributo che il Ministero della Cultura destina al rilievo multidisciplinare e alla qualità della programmazione.
ULTIMISSIME CULTURA & GOSSIP
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
CAMPANIA TEATRO FESTIVAL - Tre eventi giovedì 26 settembre, il programma

di Napoli Magazine

24/09/2024 - 13:57

È un menu ricco, come da tradizione, quello del 26 settembre al Campania Teatro Festival. Sono ben tre, infatti, gli eventi in cartellone: due a Napoli, uno nel suggestivo scenario della Reggia di Portici.
 
Alle ore 19 al teatro Mercadante va in scena “Il medico dei maiali”, testo e regia di Davide Sacco, con Luca Bizzarri, Francesco Montanari, David Sebasti e Mauro Marino. Un intelligente gioco teatrale sulla monarchia, dove la raffinata strategia di un veterinario, coinvolto per caso nella constatazione del decesso regale, diventa il pretesto per indagare sulle trasformazioni che genera il potere e sulla natura ferina dell’uomo. “Quando le certezze cadono, quando muoiono i padri e crollano le torri, l’essere umano si mostra sempre per quello che è: una bestia, una bestia pronta a essere un uomo”, scrive Sacco nelle note di regia. Il testo, vincitore del Premio Nuove Sensibilità 2022, è il terzo capitolo della trilogia “La ballata degli uomini bestia” di Davide Sacco (Caracò Editore), che comprende “L'uomo più crudele del mondo” e “Sesto potere”. La durata dello spettacolo, prodotto da Ente Teatro Cronaca e da LVF- Teatro Manini di Narni, è di 80 minuti.
 
Tratta un diverso argomento, ma non desta minore interesse, lo spettacolo che si potrà vedere alle 21 al teatro Sannazaro. “La denuncia”, scritto e diretto da Ivan Cotroneo, è la storia di una ragazza diciassettenne e della sua professoressa di italiano. Il plot si fonda su due versioni contrastanti, quasi un giallo, nel quale ogni dettaglio può essere essenziale, e affronta i temi del consenso, del rispetto e del ricatto emotivo, in un rapporto che contiene naturalmente in sé gli elementi della seduzione intellettuale. Una sfida dialettica e di visioni del mondo tra due donne in due età diverse della vita, che si rivelano, solo alla fine, più vicine di quanto si potrebbe immaginare.  Le due protagoniste sono Marta Pizzigallo ed Elisabetta Mirra. Produzione Diana Oris. Durata 60 minuti.
“Sette arti per la libertà”, con l’allestimento di altrettante microdrammaturgie affidate a venti attori under 28, è invece la proposta del Campania Teatro Festival negli appartamenti reali del sito borbonico di Portici. Performance a vario titolo su architettura, cinema. danza, letteratura, musica, pittura e scultura che andranno a concludere un percorso di due settimane di prove libere. Spettacoli tratti da Fernando Arrabal, Alessandro Baricco, Truman Capote, Ruggero Cappuccio, Aldo Masullo, Fabio Pisano e Alexander Puskin. “Se la parola libertà-scrive Claudio Di Palma, curatore e regista del progetto- allude in senso letterario al concetto di piacere, le sette arti concorrono a strutturare una grammatica articolata e raffinata attraverso la quale il piacere cerca le sue forme. Le dinamiche controverse con le quali l’arte prova a riconoscersi e a manifestarsi saranno l’oggetto di studio delle prove-laboratorio. Sette testi, tra teatro e narrazione, proporranno alle attrici e agli attori parole che indagano e vivono il faticoso, a volte doloroso, piacere della creazione artistica”. Spettacoli, a cadenza di un’ora, dalle 16 alle 22. Dal 26 settembre fino al 2 ottobre.
 
I biglietti, che costano da 8 a 5 euro, sono acquistabili sul sito ufficiale e, se ancora disponibili, presso il luogo dell’evento a partire da un’ora prima dello spettacolo. Ticket ridotto per gli under 30, gli over 65 e i possessori della Card Feltrinelli (massimo 2 biglietti per evento). L’ingresso gratuito è riservato ai diversamente abili con accompagnatore e ai pensionati titolari di assegno sociale.
 
Realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania, diretto da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Alessandro Barbano, il Campania Teatro Festival, che è parte rilevante della rete Italia Festival e dell’EFA (European Festival Association), si avvale del contributo che il Ministero della Cultura destina al rilievo multidisciplinare e alla qualità della programmazione.