“Il bilancio dei botti di Capodanno, che hanno ferito 309 persone tra cui decine di minorenni, mette in evidenza anche il problema della circolazione di veri e propri ordigni esplosivi e di armi tra i più giovani, resi irresponsabilmente protagonisti di tanti “spari” della mezzanotte”. Lo afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, Noi moderati, presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, che in proposito ricorda l’allarme lanciato nel documento conclusivo dell’indagine sul degrado nella condizione dei minori, approvato in novembre.
“La legge - sottolinea la presidente - vieta di consegnare armi ai minorenni e impone di custodirle in maniera tale che le persone di minore età non possano accedervi. I filmati che circolano su internet, e altri episodi registrati dalle cronache, mostrano che queste regole sono infrante non solo sistematicamente dalla criminalità organizzata, ma anche da cittadini, e a volte da genitori, irresponsabili. Sono dunque necessari, come richiesto dalla commissione, un attento monitoraggio e una severa repressione della circolazione illegale di armi, bianche e da fuoco, tra i giovanissimi, a cominciare dalle aree più a rischio”.
di Napoli Magazine
02/01/2025 - 10:33
“Il bilancio dei botti di Capodanno, che hanno ferito 309 persone tra cui decine di minorenni, mette in evidenza anche il problema della circolazione di veri e propri ordigni esplosivi e di armi tra i più giovani, resi irresponsabilmente protagonisti di tanti “spari” della mezzanotte”. Lo afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, Noi moderati, presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, che in proposito ricorda l’allarme lanciato nel documento conclusivo dell’indagine sul degrado nella condizione dei minori, approvato in novembre.
“La legge - sottolinea la presidente - vieta di consegnare armi ai minorenni e impone di custodirle in maniera tale che le persone di minore età non possano accedervi. I filmati che circolano su internet, e altri episodi registrati dalle cronache, mostrano che queste regole sono infrante non solo sistematicamente dalla criminalità organizzata, ma anche da cittadini, e a volte da genitori, irresponsabili. Sono dunque necessari, come richiesto dalla commissione, un attento monitoraggio e una severa repressione della circolazione illegale di armi, bianche e da fuoco, tra i giovanissimi, a cominciare dalle aree più a rischio”.