IL QUADRO RUBATO, l’intrigante e seducente ultimo lavoro del regista e sceneggiatore francese Pascal Bonitzer, da GIOVEDI 15 MAGGIO sarà finalmente in programmazione a NAPOLI in esclusiva al CINEMA VITTORIA via Maurizio De Vito Piscicelli 8/12.
Ispirato a una storia vera, il film conduce il pubblico all’interno di un mondo tanto affascinante quanto poco conosciuto: quello delle case d’asta e del mercato internazionale delle opere d’arte. Al centro della vicenda, il sorprendente ritrovamento de “I GIRASOLI”, un dipinto di Egon Schiele disperso nel 1939 nel caos delle spoliazioni naziste e delle distruzioni della cosiddetta “arte degenerata” e riscoperto miracolosamente anni dopo a Mulhouse, nella provincia francese, a casa di un giovane operaio.
L’opera diventa il fulcro di una trama che intreccia passato e presente, sollevando interrogativi fondamentali sul valore dell’arte, ma anche sul cinismo speculativo e sulla moralità accompagna la transazione delle opere, fino a toccare temi legati alla memoria collettiva, all’identità culturale e alle ripercussioni della storia sul presente. Interrogandosi sul rapporto tra cultura e profitto, IL QUADRO RUBATO analizza con sensibilità il modo in cui le dinamiche storiche, sociali ed economiche possano dividere o unire gli individui attraverso l’eredità dell’arte.
Grazie anche a un cast di grande talento, tra cui i magistrali Alex Lutz, Léa Drucker e Arcadi Radeff, che contribuiscono a conferire autenticità a una narrazione arricchita da dialoghi taglienti e da un tono incalzante e misterioso, Pascal Bonitzer riesce a calibrare con maestria leggerezza e gravità, alternando suspense e humour a momenti drammatici di tragiche rivelazioni storiche e di intima introspezione psicologica.
La storia si snoda intorno alla figura di André Masson, banditore ed esperto presso la rinomata casa d’aste Scottie’s il quale, un giorno, riceve una misteriosa lettera: un presunto dipinto di Egon Schiele è stato ritrovato a Mulhouse, nella casa di un giovane operaio. Per quanto scettico, André decide comunque di recarsi sul posto. Quella che sembrava una mera illusione si rivela una scoperta straordinaria: un’opera autentica, creduta scomparsa dal 1939, tra quelle trafugate dai nazisti durante le spoliazioni.
Il ritrovamento potrebbe rappresentare l’apice della sua carriera, ma presto emergono dubbi, pressioni e pericoli legati alla provenienza del quadro. Con l’aiuto della collega ed ex moglie Bertina e della stravagante stagista Aurore, André si troverà a lottare non soltanto per restituire all’opera il valore che merita, ma anche per dare un nuovo senso alla propria esistenza.
di Napoli Magazine
14/05/2025 - 17:00
IL QUADRO RUBATO, l’intrigante e seducente ultimo lavoro del regista e sceneggiatore francese Pascal Bonitzer, da GIOVEDI 15 MAGGIO sarà finalmente in programmazione a NAPOLI in esclusiva al CINEMA VITTORIA via Maurizio De Vito Piscicelli 8/12.
Ispirato a una storia vera, il film conduce il pubblico all’interno di un mondo tanto affascinante quanto poco conosciuto: quello delle case d’asta e del mercato internazionale delle opere d’arte. Al centro della vicenda, il sorprendente ritrovamento de “I GIRASOLI”, un dipinto di Egon Schiele disperso nel 1939 nel caos delle spoliazioni naziste e delle distruzioni della cosiddetta “arte degenerata” e riscoperto miracolosamente anni dopo a Mulhouse, nella provincia francese, a casa di un giovane operaio.
L’opera diventa il fulcro di una trama che intreccia passato e presente, sollevando interrogativi fondamentali sul valore dell’arte, ma anche sul cinismo speculativo e sulla moralità accompagna la transazione delle opere, fino a toccare temi legati alla memoria collettiva, all’identità culturale e alle ripercussioni della storia sul presente. Interrogandosi sul rapporto tra cultura e profitto, IL QUADRO RUBATO analizza con sensibilità il modo in cui le dinamiche storiche, sociali ed economiche possano dividere o unire gli individui attraverso l’eredità dell’arte.
Grazie anche a un cast di grande talento, tra cui i magistrali Alex Lutz, Léa Drucker e Arcadi Radeff, che contribuiscono a conferire autenticità a una narrazione arricchita da dialoghi taglienti e da un tono incalzante e misterioso, Pascal Bonitzer riesce a calibrare con maestria leggerezza e gravità, alternando suspense e humour a momenti drammatici di tragiche rivelazioni storiche e di intima introspezione psicologica.
La storia si snoda intorno alla figura di André Masson, banditore ed esperto presso la rinomata casa d’aste Scottie’s il quale, un giorno, riceve una misteriosa lettera: un presunto dipinto di Egon Schiele è stato ritrovato a Mulhouse, nella casa di un giovane operaio. Per quanto scettico, André decide comunque di recarsi sul posto. Quella che sembrava una mera illusione si rivela una scoperta straordinaria: un’opera autentica, creduta scomparsa dal 1939, tra quelle trafugate dai nazisti durante le spoliazioni.
Il ritrovamento potrebbe rappresentare l’apice della sua carriera, ma presto emergono dubbi, pressioni e pericoli legati alla provenienza del quadro. Con l’aiuto della collega ed ex moglie Bertina e della stravagante stagista Aurore, André si troverà a lottare non soltanto per restituire all’opera il valore che merita, ma anche per dare un nuovo senso alla propria esistenza.