Ha fatto oggi a tappa Napoli alla Fondazione Idis - Città della Scienza, la presentazione del XIV Rapporto Civita “Lungo le vie della conoscenza. Sfide e strumenti per comprendere cultura e scienza” pubblicato da Marsilio Editori e realizzato dall’Associazione Civita che si occupa da 35 anni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Il rapporto è stato prodotto grazie al contributo di oltre trenta tra esperti, operatori e massimi rappresentanti delle istituzioni pubbliche con l’obiettivo di facilitare la comprensione e stimolare la divulgazione dei contenuti culturali e scientifici fra il grande pubblico. Il rapporto inoltre contiene i risultati di un’indagine demoscopica tra 1500 giovani italiani per capire come sentono e vivono scienza e cultura. La ricerca rivela che, per facilitare la comprensione e stimolare la divulgazione dei contenuti culturali e scientifici fra il grande pubblico, sono necessari un’analisi attenta dei destinatari, la scelta degli strumenti più adeguati, linguaggi accattivanti, oltre a professionalità specializzate nell’educazione, nella mediazione e nella comunicazione.
“La presenza nell’evento di oggi di rappresentanti del mondo istituzionale, accademico, aziendale ci rende particolarmente soddisfatti perché uno dei messaggi più importanti che il XIV Rapporto Civita mette in evidenza è proprio la necessità di costruire, attraverso sinergia e impegno comuni, modalità e strumenti innovativi per rafforzare il rapporto tra cultura e scienza – ha affermato Simonetta Giordani, Segretario Generale dell’Associazione Civita – Si tratta di una missione complessa ma essenziale per consentire agli individui e alle comunità di imparare a fronteggiare le sfide poste dal mondo contemporaneo. Una città come Napoli, da sempre teatro delle imprese di grandi uomini di scienza e di cultura, è il luogo ideale per ribadire questo messaggio”
“È un onore partecipare a Civita - Lungo le vie della conoscenza. Sfide e Strumenti per comprendere cultura e scienza, un evento che evidenzia quanto sia importante per il nostro Paese tenere insieme la cultura e la diffusione scientifica. Le tecnologie permeano ogni aspetto della nostra vita, ed è quindi fondamentale non solo preservare il nostro patrimonio culturale, ma anche integrarlo con i progressi scientifici, favorendo un dialogo in cui le discipline umanistiche e scientifiche si arricchiscono a vicenda. Questo approccio sottolinea l'importanza di vedere la scienza non come un campo isolato o distante, ma come parte integrante della cultura e della società, in grado di ampliare la comprensione del mondo, ispirare innovazione e affrontare sfide globali con una visione più completa e inclusiva. Un esempio virtuoso di questa contaminazione lo troviamo oggi nell’Hackathon Women Shape the Future, un’iniziativa che mette al centro il talento delle giovani donne del Sud Italia per promuovere le carriere STEM tra le ragazze, colmando un divario di genere che purtroppo, a livello europeo, persiste immutato dal 2013. La partecipazione attiva delle donne nel settore scientifico e tecnologico non è solo una questione di equità, ma una risorsa fondamentale per l’innovazione e per una crescita economica e culturale realmente inclusiva. Così nel corso dell’evento Valeria Fascione, Assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup della Campania.
Nel corso del suo intervento Chiara Marciani, Assessore alle Politiche Giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli ha affermato: "La rapida evoluzione degli strumenti di comunicazione deve spingere anche il mondo della cultura e della scienza ad andare incontro ai giovani senza il timore di raggiungere tutti quei luoghi, fisici e virtuali, che frequentano le nuove generazioni. Per farlo occorre utilizzare i linguaggi che sono propri di ciascun mezzo, quelli che i ragazzi stessi utilizzano. Non bisogna avere il timore di svilire il valore del messaggio per il solo fatto di usare una comunicazione diretta e immediata. Al contrario, è proprio questo ciò che il mondo della conoscenza deve fare: condividere il suo patrimonio. È un discorso che vale anche per le istituzioni e su questo stiamo da tempo lavorando, creando ad esempio dei format specifici per superare la barriera di diffidenza che separa i giovani dalle istituzioni. Tutto questo è possibile coinvolgendo i ragazzi stessi perché se è vero che occorrono professionalità specializzate nell’educazione e nella comunicazione, come evidenzia il Rapporto Civita, è altrettanto vero che c’è bisogno di una conoscenza diretta del mondo dei giovani che sono i diretti interessati possono fornirci".
"Lì dove persiste ancora il divario tra cultura umanistica e cultura scientifica occorre formare generazioni future che superino questo gap. Città della Scienza, tra l'altro, ribadendo il ruolo di protagonista della divulgazione scientifica, ha sposato l'avveniristico progetto sull’informazione quantistica “Quantum Nexus” che rappresenta il futuro della fisica e della scienza". Così Riccardo Villari, Presidente Fondazione Idis - Città della Scienza.
Durante il convegno si è svolta la Premiazione delle studentesse vincitrici della seconda edizione dell’ Hackathon “Women Shape the Future”, promosso da Philip Morris in collaborazione con Codemotion e MedITech, rivolto alle studentesse universitarie di discipline STEM delle regioni Campania, Puglia Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Il Progetto si inserisce nell’ambito delle iniziative del Philip Morris Institute for Manufacturing Competences (IMC), il centro del gruppo Philip Morris International per l’alta formazione e lo sviluppo delle competenze legate a Industria 4.0.
Ad aggiudicarsi il primo premio il team composto da Daniela Grassi, Nunzia Lomonte e Sara Tibidò del Dipartimento di Informatica dell’Università di Bari, che hanno presentato il progetto GOCC-I.A.
Nell’ambito della challenge sulla gestione responsabile delle risorse idriche, hanno proposto di sviluppare una piattaforma IoT integrata, che sfrutti sensori avanzati e intelligenza artificiale per ottimizzare l'uso dell'acqua in agricoltura e che, grazie a dati raccolti in tempo reale e previsioni future, consenta di gestire l'irrigazione in modo efficiente.
"Women Shape the Future ha due finalità: promuovere una cultura e trovare idee innovative nel campo della sostenibilità ambientale. Le studentesse vincitrici hanno dimostrato un'eccezionale creatività e dedizione nel risolvere le sfide proposte. Premiarle è un riconoscimento al loro impegno e un investimento sul futuro del nostro Paese. L’auspicio è che sempre più ragazze e ragazzi si affaccino con curiosità al mondo delle discipline STEM " ha commentato Michele Samoggia, Direttore Relazioni Esterne di Philip Morris Italia.
Dopo i saluti di Riccardo Villari, Presidente Fondazione Idis - Città della Scienza, l’evento ha visto gli interventi di Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita, Annarita Patriarca, Membro della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana, Valeria Fascione, Assessore alla Ricerca, Innovazione e Start up della Regione Campania, Chiara Marciani, Assessore alle Politiche Giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli, Giorgio Ventre, Professore ordinario di Reti di Calcolatori presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, Gianluca Tittarelli, Director People & Culture Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, Guido Damini, Divulgatore culturale e autore per OnePodcast di “Cenni storici per fare lo splendido” e “Le Caporetto degli altri”.
Ha moderato l’evento Ludovico Solima, Professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese, Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli".
Edito da Marsilio Editori il XIV Rapporto Civita è stato realizzato grazie al sostegno di IGT e Philip Morris Italia ed è disponibile anche in versione digitale nel formato epub reflowable, acquistabile tramite i principali store online in Italia: Feltrinelli/Ibs, Mondadori, Amazon, Apple ibooks, BookRepublic.
di Napoli Magazine
04/11/2024 - 18:43
Ha fatto oggi a tappa Napoli alla Fondazione Idis - Città della Scienza, la presentazione del XIV Rapporto Civita “Lungo le vie della conoscenza. Sfide e strumenti per comprendere cultura e scienza” pubblicato da Marsilio Editori e realizzato dall’Associazione Civita che si occupa da 35 anni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Il rapporto è stato prodotto grazie al contributo di oltre trenta tra esperti, operatori e massimi rappresentanti delle istituzioni pubbliche con l’obiettivo di facilitare la comprensione e stimolare la divulgazione dei contenuti culturali e scientifici fra il grande pubblico. Il rapporto inoltre contiene i risultati di un’indagine demoscopica tra 1500 giovani italiani per capire come sentono e vivono scienza e cultura. La ricerca rivela che, per facilitare la comprensione e stimolare la divulgazione dei contenuti culturali e scientifici fra il grande pubblico, sono necessari un’analisi attenta dei destinatari, la scelta degli strumenti più adeguati, linguaggi accattivanti, oltre a professionalità specializzate nell’educazione, nella mediazione e nella comunicazione.
“La presenza nell’evento di oggi di rappresentanti del mondo istituzionale, accademico, aziendale ci rende particolarmente soddisfatti perché uno dei messaggi più importanti che il XIV Rapporto Civita mette in evidenza è proprio la necessità di costruire, attraverso sinergia e impegno comuni, modalità e strumenti innovativi per rafforzare il rapporto tra cultura e scienza – ha affermato Simonetta Giordani, Segretario Generale dell’Associazione Civita – Si tratta di una missione complessa ma essenziale per consentire agli individui e alle comunità di imparare a fronteggiare le sfide poste dal mondo contemporaneo. Una città come Napoli, da sempre teatro delle imprese di grandi uomini di scienza e di cultura, è il luogo ideale per ribadire questo messaggio”
“È un onore partecipare a Civita - Lungo le vie della conoscenza. Sfide e Strumenti per comprendere cultura e scienza, un evento che evidenzia quanto sia importante per il nostro Paese tenere insieme la cultura e la diffusione scientifica. Le tecnologie permeano ogni aspetto della nostra vita, ed è quindi fondamentale non solo preservare il nostro patrimonio culturale, ma anche integrarlo con i progressi scientifici, favorendo un dialogo in cui le discipline umanistiche e scientifiche si arricchiscono a vicenda. Questo approccio sottolinea l'importanza di vedere la scienza non come un campo isolato o distante, ma come parte integrante della cultura e della società, in grado di ampliare la comprensione del mondo, ispirare innovazione e affrontare sfide globali con una visione più completa e inclusiva. Un esempio virtuoso di questa contaminazione lo troviamo oggi nell’Hackathon Women Shape the Future, un’iniziativa che mette al centro il talento delle giovani donne del Sud Italia per promuovere le carriere STEM tra le ragazze, colmando un divario di genere che purtroppo, a livello europeo, persiste immutato dal 2013. La partecipazione attiva delle donne nel settore scientifico e tecnologico non è solo una questione di equità, ma una risorsa fondamentale per l’innovazione e per una crescita economica e culturale realmente inclusiva. Così nel corso dell’evento Valeria Fascione, Assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup della Campania.
Nel corso del suo intervento Chiara Marciani, Assessore alle Politiche Giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli ha affermato: "La rapida evoluzione degli strumenti di comunicazione deve spingere anche il mondo della cultura e della scienza ad andare incontro ai giovani senza il timore di raggiungere tutti quei luoghi, fisici e virtuali, che frequentano le nuove generazioni. Per farlo occorre utilizzare i linguaggi che sono propri di ciascun mezzo, quelli che i ragazzi stessi utilizzano. Non bisogna avere il timore di svilire il valore del messaggio per il solo fatto di usare una comunicazione diretta e immediata. Al contrario, è proprio questo ciò che il mondo della conoscenza deve fare: condividere il suo patrimonio. È un discorso che vale anche per le istituzioni e su questo stiamo da tempo lavorando, creando ad esempio dei format specifici per superare la barriera di diffidenza che separa i giovani dalle istituzioni. Tutto questo è possibile coinvolgendo i ragazzi stessi perché se è vero che occorrono professionalità specializzate nell’educazione e nella comunicazione, come evidenzia il Rapporto Civita, è altrettanto vero che c’è bisogno di una conoscenza diretta del mondo dei giovani che sono i diretti interessati possono fornirci".
"Lì dove persiste ancora il divario tra cultura umanistica e cultura scientifica occorre formare generazioni future che superino questo gap. Città della Scienza, tra l'altro, ribadendo il ruolo di protagonista della divulgazione scientifica, ha sposato l'avveniristico progetto sull’informazione quantistica “Quantum Nexus” che rappresenta il futuro della fisica e della scienza". Così Riccardo Villari, Presidente Fondazione Idis - Città della Scienza.
Durante il convegno si è svolta la Premiazione delle studentesse vincitrici della seconda edizione dell’ Hackathon “Women Shape the Future”, promosso da Philip Morris in collaborazione con Codemotion e MedITech, rivolto alle studentesse universitarie di discipline STEM delle regioni Campania, Puglia Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Il Progetto si inserisce nell’ambito delle iniziative del Philip Morris Institute for Manufacturing Competences (IMC), il centro del gruppo Philip Morris International per l’alta formazione e lo sviluppo delle competenze legate a Industria 4.0.
Ad aggiudicarsi il primo premio il team composto da Daniela Grassi, Nunzia Lomonte e Sara Tibidò del Dipartimento di Informatica dell’Università di Bari, che hanno presentato il progetto GOCC-I.A.
Nell’ambito della challenge sulla gestione responsabile delle risorse idriche, hanno proposto di sviluppare una piattaforma IoT integrata, che sfrutti sensori avanzati e intelligenza artificiale per ottimizzare l'uso dell'acqua in agricoltura e che, grazie a dati raccolti in tempo reale e previsioni future, consenta di gestire l'irrigazione in modo efficiente.
"Women Shape the Future ha due finalità: promuovere una cultura e trovare idee innovative nel campo della sostenibilità ambientale. Le studentesse vincitrici hanno dimostrato un'eccezionale creatività e dedizione nel risolvere le sfide proposte. Premiarle è un riconoscimento al loro impegno e un investimento sul futuro del nostro Paese. L’auspicio è che sempre più ragazze e ragazzi si affaccino con curiosità al mondo delle discipline STEM " ha commentato Michele Samoggia, Direttore Relazioni Esterne di Philip Morris Italia.
Dopo i saluti di Riccardo Villari, Presidente Fondazione Idis - Città della Scienza, l’evento ha visto gli interventi di Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita, Annarita Patriarca, Membro della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana, Valeria Fascione, Assessore alla Ricerca, Innovazione e Start up della Regione Campania, Chiara Marciani, Assessore alle Politiche Giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli, Giorgio Ventre, Professore ordinario di Reti di Calcolatori presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, Gianluca Tittarelli, Director People & Culture Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, Guido Damini, Divulgatore culturale e autore per OnePodcast di “Cenni storici per fare lo splendido” e “Le Caporetto degli altri”.
Ha moderato l’evento Ludovico Solima, Professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese, Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli".
Edito da Marsilio Editori il XIV Rapporto Civita è stato realizzato grazie al sostegno di IGT e Philip Morris Italia ed è disponibile anche in versione digitale nel formato epub reflowable, acquistabile tramite i principali store online in Italia: Feltrinelli/Ibs, Mondadori, Amazon, Apple ibooks, BookRepublic.