Cultura & Gossip
EVENTO - Sicut Sagittae, torna nel cuore di Napoli la rassegna di musica antica
29.09.2025 14:15 di Napoli Magazine
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Si apre domenica 5 ottobre 2025 la decima edizione di Sicut Sagittae, la rassegna di musica antica che ha ritrovato la sua casa nel cuore del centro storico di Napoli, alla Domus Ars in via Santa Chiara. Un traguardo importante per l’iniziativa, prodotta e organizzata dalla Fondazione Il Canto di Virgilio con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Campania, che in un decennio si è affermata come uno degli appuntamenti più attesi e qualificati del panorama nazionale dedicato al repertorio antico.
Nata da un’idea del maestro Antonio Florio, Sicut Sagittae ha costruito la sua identità su una programmazione colta e raffinata, affidata a interpreti specializzati di primo piano, con l’obiettivo di restituire vita e modernità a pagine musicali a volte dimenticate. L’edizione del decennale propone un percorso in tre tappe, dal Seicento al Cinquecento, che intreccia voci e strumenti, mostrando la varietà e la sorprendente attualità di questo repertorio.
Ad aprire la rassegna, domenica 5 ottobre (ore 18 - ingresso euro 10), sarà il concerto “Maestro e Vice Maestro”, con il mezzosoprano Marta Fumagalli e il clavicembalista Angelo Trancone. Il programma è un viaggio nella Napoli barocca attraverso le arie e le cantate di due protagonisti: Alessandro Scarlatti, figura capitale del periodo, e Francesco Mancini, suo allievo e successore alla guida del Conservatorio di Santa Maria di Loreto.
Venerdì 31 ottobre (ore 20.30 - ingresso euro 10) sarà la volta del fascino popolareggiante e cortese della villanella napoletana del Cinquecento. Due artisti di eccezione, la voce narrante e potente di Pino De Vittorio e la viola da mano di Bor Zuljan, daranno vita a un repertorio che spazia da Giacomo Gorzanis a Joan Maria da Crema, svelando le radici di una tradizione musicale che ha reso Napoli famosa in tutta Europa.
Il concerto di chiusura, venerdì 28 novembre (ore 20.30 - ingresso euro 10), rappresenta il punto più alto della rassegna. A salire sul palco sarà infatti Concerto Italiano, ensemble tra i più acclamati a livello internazionale, diretto dal suo fondatore Rinaldo Alessandrini, massimo interprete della musica antica in Italia. Il programma, intitolato “Come veggiamo usarsi ne' madrigali moderni”, è un’antologia di madrigali di Claudio Monteverdi, il compositore che ha rivoluzionato il genere, portandolo dalle raffinatezze polifoniche del Rinascimento agli ardori drammatici del primo Barocco. L’esecuzione di Alessandrini, nota per la sua profondità filologica e l’intensità espressiva, promette di essere un evento indimenticabile, capace di mostrare tutta la forza emotiva e la modernità di Monteverdi.
 
“Con Sicut Sagittae – dichiara Carlo Maria Faiello, presidente della Fondazione Il Canto di Virgilio – vogliamo offrire al pubblico non solo la possibilità di ascoltare esecuzioni di altissimo livello, ma anche di comprendere quanto la musica antica sia ancora oggi una chiave di lettura attuale per conoscere la storia, la cultura e l’identità del nostro Paese. La rassegna si propone infatti come un ponte tra passato e presente, un’occasione di divulgazione e valorizzazione del nostro straordinario patrimonio musicale.”
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EVENTO - Sicut Sagittae, torna nel cuore di Napoli la rassegna di musica antica

di Napoli Magazine

29/09/2025 - 14:15

Si apre domenica 5 ottobre 2025 la decima edizione di Sicut Sagittae, la rassegna di musica antica che ha ritrovato la sua casa nel cuore del centro storico di Napoli, alla Domus Ars in via Santa Chiara. Un traguardo importante per l’iniziativa, prodotta e organizzata dalla Fondazione Il Canto di Virgilio con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Campania, che in un decennio si è affermata come uno degli appuntamenti più attesi e qualificati del panorama nazionale dedicato al repertorio antico.
Nata da un’idea del maestro Antonio Florio, Sicut Sagittae ha costruito la sua identità su una programmazione colta e raffinata, affidata a interpreti specializzati di primo piano, con l’obiettivo di restituire vita e modernità a pagine musicali a volte dimenticate. L’edizione del decennale propone un percorso in tre tappe, dal Seicento al Cinquecento, che intreccia voci e strumenti, mostrando la varietà e la sorprendente attualità di questo repertorio.
Ad aprire la rassegna, domenica 5 ottobre (ore 18 - ingresso euro 10), sarà il concerto “Maestro e Vice Maestro”, con il mezzosoprano Marta Fumagalli e il clavicembalista Angelo Trancone. Il programma è un viaggio nella Napoli barocca attraverso le arie e le cantate di due protagonisti: Alessandro Scarlatti, figura capitale del periodo, e Francesco Mancini, suo allievo e successore alla guida del Conservatorio di Santa Maria di Loreto.
Venerdì 31 ottobre (ore 20.30 - ingresso euro 10) sarà la volta del fascino popolareggiante e cortese della villanella napoletana del Cinquecento. Due artisti di eccezione, la voce narrante e potente di Pino De Vittorio e la viola da mano di Bor Zuljan, daranno vita a un repertorio che spazia da Giacomo Gorzanis a Joan Maria da Crema, svelando le radici di una tradizione musicale che ha reso Napoli famosa in tutta Europa.
Il concerto di chiusura, venerdì 28 novembre (ore 20.30 - ingresso euro 10), rappresenta il punto più alto della rassegna. A salire sul palco sarà infatti Concerto Italiano, ensemble tra i più acclamati a livello internazionale, diretto dal suo fondatore Rinaldo Alessandrini, massimo interprete della musica antica in Italia. Il programma, intitolato “Come veggiamo usarsi ne' madrigali moderni”, è un’antologia di madrigali di Claudio Monteverdi, il compositore che ha rivoluzionato il genere, portandolo dalle raffinatezze polifoniche del Rinascimento agli ardori drammatici del primo Barocco. L’esecuzione di Alessandrini, nota per la sua profondità filologica e l’intensità espressiva, promette di essere un evento indimenticabile, capace di mostrare tutta la forza emotiva e la modernità di Monteverdi.
 
“Con Sicut Sagittae – dichiara Carlo Maria Faiello, presidente della Fondazione Il Canto di Virgilio – vogliamo offrire al pubblico non solo la possibilità di ascoltare esecuzioni di altissimo livello, ma anche di comprendere quanto la musica antica sia ancora oggi una chiave di lettura attuale per conoscere la storia, la cultura e l’identità del nostro Paese. La rassegna si propone infatti come un ponte tra passato e presente, un’occasione di divulgazione e valorizzazione del nostro straordinario patrimonio musicale.”