Seconda Mano, 2024 opera collocata sui parapetti della nuova piazza in Via Mare, recentemente aperta al pubblico e che è subito diventata un punto di aggregazione per la città, grazie anche a diverse iniziative già realizzate come la Festa della Musica del 21 giugno. Sei lastre in marmo Raffaello incise con disegni ispirati alle fotografie scattate durante gli incontri tra la comunità e Bianco-Valente: un grande nodo in un gesto di cooperazione e connessione. L'ispirazione per l'opera proviene dalla visita all'UCO Madonna dell’Arco di Ercolano, dove una delle immagini della Madonna era circondata da nodi, simbolo ricorrente nella cultura locale. Il nodo rappresenta anche la tradizione marittima del territorio: molti abitanti lavorano in mare per lunghi periodi, mantenendo però un legame profondo con la loro città, ai piedi del Vesuvio.
Questo insieme, 2024 ancora un nodo, in mosaico, formato da più corde ancora simbolo di connessioni e relazioni. L’opera è stata realizzata, in parte, con frammenti di ceramiche donate dalla comunità, ogni pezzo di ceramica, trasformato e ricomposto, racconta la storia degli abitanti e porta con sé il loro vissuto. L'intervento nella I Traversa Mercato rappresenta un ponte tra passato e presente, trasformando oggetti in disuso in un'opera che racconta la memoria collettiva della città. Ciò che rende questa opera unica non è solo il suo materiale, ceramiche d’uso quotidiano, ma l’essere riusciti a vedere le cose da punti di vista diversi, l’essere riusciti a sovrapporre piani apparentemente distanti in un tutto unico che non fa differenze tra il noi – comunità e il resto – archeologia.
Con Tatto, 2024 è parte dell’opera diffusa: posizionato nel cuore del mercato vintage di Resina in via Panto, come mosaico di tessere in bianco e nero, è anche legato a ciascuna delle altre due installazioni. Questo codice rimanda ad una fotografia iconica realizzata all’interno del Warehouse Vintage Store che ritrae il movimento di selezione e controllo degli abiti e che trae ispirazione dalla tradizione locale tipica del mestiere di vendita, tramandato oramai da generazioni.
di Napoli Magazine
20/09/2024 - 16:01
Seconda Mano, 2024 opera collocata sui parapetti della nuova piazza in Via Mare, recentemente aperta al pubblico e che è subito diventata un punto di aggregazione per la città, grazie anche a diverse iniziative già realizzate come la Festa della Musica del 21 giugno. Sei lastre in marmo Raffaello incise con disegni ispirati alle fotografie scattate durante gli incontri tra la comunità e Bianco-Valente: un grande nodo in un gesto di cooperazione e connessione. L'ispirazione per l'opera proviene dalla visita all'UCO Madonna dell’Arco di Ercolano, dove una delle immagini della Madonna era circondata da nodi, simbolo ricorrente nella cultura locale. Il nodo rappresenta anche la tradizione marittima del territorio: molti abitanti lavorano in mare per lunghi periodi, mantenendo però un legame profondo con la loro città, ai piedi del Vesuvio.
Questo insieme, 2024 ancora un nodo, in mosaico, formato da più corde ancora simbolo di connessioni e relazioni. L’opera è stata realizzata, in parte, con frammenti di ceramiche donate dalla comunità, ogni pezzo di ceramica, trasformato e ricomposto, racconta la storia degli abitanti e porta con sé il loro vissuto. L'intervento nella I Traversa Mercato rappresenta un ponte tra passato e presente, trasformando oggetti in disuso in un'opera che racconta la memoria collettiva della città. Ciò che rende questa opera unica non è solo il suo materiale, ceramiche d’uso quotidiano, ma l’essere riusciti a vedere le cose da punti di vista diversi, l’essere riusciti a sovrapporre piani apparentemente distanti in un tutto unico che non fa differenze tra il noi – comunità e il resto – archeologia.
Con Tatto, 2024 è parte dell’opera diffusa: posizionato nel cuore del mercato vintage di Resina in via Panto, come mosaico di tessere in bianco e nero, è anche legato a ciascuna delle altre due installazioni. Questo codice rimanda ad una fotografia iconica realizzata all’interno del Warehouse Vintage Store che ritrae il movimento di selezione e controllo degli abiti e che trae ispirazione dalla tradizione locale tipica del mestiere di vendita, tramandato oramai da generazioni.