Dal 29 novembre al 1° dicembre, Mediterraneo Contemporaneo arriva a Napoli con Palestin.arte. Nella tappa salernitana (23-27 novembre), la rassegna ha offerto momenti di profonda riflessione, preparando il terreno per la tappa napoletana che ne sviluppa e approfondisce il racconto.
Mediterraneo Contemporaneo, che in passato ha esplorato le culture di Libano, Turchia e Tunisia, quest’anno si concentra sulla Palestina, un popolo che, nonostante l’oppressione, continua a resistere attraverso la sua cultura e identità. Il programma di Palestin.arte, che attraversa giornalismo, cinema, poesia, cucina, arte e teatro, a Napoli, si svolgerà tra Palazzo Giusso e Sala Assoli, invitando il pubblico ad esplorare le tensioni sociali e culturali di un territorio complesso.
Mediterraneo Contemporaneo, Femminile Palestinese e Casa del Contemporaneo promuovono il progetto curato da Maria Rosaria Greco, che da sempre considera fondamentale la diffusione di arte e cultura come forme di resistenza. «A partire dalla metà degli anni ’60 Pier Paolo Pasolini rivolge lo sguardo alla cultura araba, poiché essa rappresenta un "Altro" assoluto, una straordinaria roccaforte etica ed estetica di oppressi intorno al Mediterraneo. La Palestina è oppressa dalla fine dell’800, colonizzata e sottoposta allo smantellamento dell’identità culturale collettiva, ma continua a resistere», spiega la curatrice del progetto.
Come sottolinea Igina Di Napoli, direttore artistico di Casa del Contemporaneo, «Mediterraneo Contemporaneo si inserisce nel solco di una ricerca artistica che guarda alle differenze come a una ricchezza. La cultura come impegno civile, oggi più che mai, è urgente e vitale. Questo progetto è un atto di vicinanza alla Palestina e al diritto di ogni popolo a vivere in libertà e dignità».
L’iniziativa si avvale di importanti partenariati istituzionali e accademici, tra cui l’Università degli studi di Salerno, l’Università di Napoli l’Orientale, la Fondazione Carisal. Inoltre, quest’anno, si strutturano nuove collaborazioni locali, con iMorticelli, il collettivo Lisistrata e altre.
A Napoli, Palestin.arte parte il 29 novembre con un doppio appuntamento. Alle 14.30, presso l’Aula 3.5 di Palazzo Giusso, esperti quali Iain Chambers, Ruba Salih, Chiara Cruciati, Miguel Mellino e Maria Rosaria Greco esplorano le radici storiche del conflitto nella conferenza Le coordinate coloniali del genocidio palestinese. La giornata si conclude alle ore 20.30, con un reading di poesia in Sala Assoli, dove Jumana Mustafa, dalla poesia profondamente libera, sarà in dialogo con Omar Suleiman e Maria Rosaria Greco, accompagnata dalla musica di Tarek Salameh (oud).
Il 30 novembre, alle 20.30 in Sala Assoli, Ruba Salih racconta Salwa Salem, scrittrice femminista e attivista palestinese, accompagnata dalle letture di Dalal Suleiman, tratte dal libro Col vento nei capelli. Una palestinese racconta della Salem, dal live DJ-set di Kandiraki, e dall’esibizione di Sergio Di Leo, in un’atmosfera che unisce musica e letteratura.
Gran finale il 1° dicembre, in sala Assoli, alle ore 18.00, con un doppio appuntamento che celebra cinema e cucina. Dopo la proiezione introdotta da Angelo Curti del film Gaza mon amour dei fratelli Nasser; Omar Suleiman, chef e ambasciatore della cucina palestinese, guiderà una serata gastronomica accompagnata dalla musica di Tarek Salameh (oud).
Il ricavato delle serate andrà a sostegno di Life for Gaza, per l’acquisto di un’ambulanza.
di Napoli Magazine
27/11/2024 - 11:02
Dal 29 novembre al 1° dicembre, Mediterraneo Contemporaneo arriva a Napoli con Palestin.arte. Nella tappa salernitana (23-27 novembre), la rassegna ha offerto momenti di profonda riflessione, preparando il terreno per la tappa napoletana che ne sviluppa e approfondisce il racconto.
Mediterraneo Contemporaneo, che in passato ha esplorato le culture di Libano, Turchia e Tunisia, quest’anno si concentra sulla Palestina, un popolo che, nonostante l’oppressione, continua a resistere attraverso la sua cultura e identità. Il programma di Palestin.arte, che attraversa giornalismo, cinema, poesia, cucina, arte e teatro, a Napoli, si svolgerà tra Palazzo Giusso e Sala Assoli, invitando il pubblico ad esplorare le tensioni sociali e culturali di un territorio complesso.
Mediterraneo Contemporaneo, Femminile Palestinese e Casa del Contemporaneo promuovono il progetto curato da Maria Rosaria Greco, che da sempre considera fondamentale la diffusione di arte e cultura come forme di resistenza. «A partire dalla metà degli anni ’60 Pier Paolo Pasolini rivolge lo sguardo alla cultura araba, poiché essa rappresenta un "Altro" assoluto, una straordinaria roccaforte etica ed estetica di oppressi intorno al Mediterraneo. La Palestina è oppressa dalla fine dell’800, colonizzata e sottoposta allo smantellamento dell’identità culturale collettiva, ma continua a resistere», spiega la curatrice del progetto.
Come sottolinea Igina Di Napoli, direttore artistico di Casa del Contemporaneo, «Mediterraneo Contemporaneo si inserisce nel solco di una ricerca artistica che guarda alle differenze come a una ricchezza. La cultura come impegno civile, oggi più che mai, è urgente e vitale. Questo progetto è un atto di vicinanza alla Palestina e al diritto di ogni popolo a vivere in libertà e dignità».
L’iniziativa si avvale di importanti partenariati istituzionali e accademici, tra cui l’Università degli studi di Salerno, l’Università di Napoli l’Orientale, la Fondazione Carisal. Inoltre, quest’anno, si strutturano nuove collaborazioni locali, con iMorticelli, il collettivo Lisistrata e altre.
A Napoli, Palestin.arte parte il 29 novembre con un doppio appuntamento. Alle 14.30, presso l’Aula 3.5 di Palazzo Giusso, esperti quali Iain Chambers, Ruba Salih, Chiara Cruciati, Miguel Mellino e Maria Rosaria Greco esplorano le radici storiche del conflitto nella conferenza Le coordinate coloniali del genocidio palestinese. La giornata si conclude alle ore 20.30, con un reading di poesia in Sala Assoli, dove Jumana Mustafa, dalla poesia profondamente libera, sarà in dialogo con Omar Suleiman e Maria Rosaria Greco, accompagnata dalla musica di Tarek Salameh (oud).
Il 30 novembre, alle 20.30 in Sala Assoli, Ruba Salih racconta Salwa Salem, scrittrice femminista e attivista palestinese, accompagnata dalle letture di Dalal Suleiman, tratte dal libro Col vento nei capelli. Una palestinese racconta della Salem, dal live DJ-set di Kandiraki, e dall’esibizione di Sergio Di Leo, in un’atmosfera che unisce musica e letteratura.
Gran finale il 1° dicembre, in sala Assoli, alle ore 18.00, con un doppio appuntamento che celebra cinema e cucina. Dopo la proiezione introdotta da Angelo Curti del film Gaza mon amour dei fratelli Nasser; Omar Suleiman, chef e ambasciatore della cucina palestinese, guiderà una serata gastronomica accompagnata dalla musica di Tarek Salameh (oud).
Il ricavato delle serate andrà a sostegno di Life for Gaza, per l’acquisto di un’ambulanza.