Cultura & Gossip
LIBRI - "35 Borghi imperdibili della Campania" di Cristina Celli, presentazione alla Feltrinelli a Napoli
30.04.2025 12:32 di Napoli Magazine

Sono i “35 Borghi imperdibili della Campania” quelli raccontati dalla giornalista Cristina Celli nella nuova guida per un’esperienza di viaggio lontana dall’overtourism, che sarà presentata in anteprima nazionale il prossimo martedì 6 maggio, alle ore 18.00, presso la Libreria Feltrinelli di piazza dei Martiri a Napoli.

A dialogare con l’autrice ci saranno Teresa Armato, Assessora al Turismo del Comune di Napoli, Vincenzo Cirillo, Consigliere Delegato alla Promozione del Territorio della Città Metropolitana di Napoli, Alessandro Fimiani, Commissario Straordinario dell’Agenzia Campania Turismo, Antonio Vella, Sindaco di Monteverde, il borgo più accessibile d’Europa, e Rosario Carione, Sindaco di Trentinara, simbolo di turismo sostenibile e rigenerazione sociale.

Il volume - parte di una collana nazionale che la casa editrice torinese, Capricorno Edizioni, ha dedicato ai borghi più belli d’Italia - accompagna i lettori alla scoperta dei luoghi più autentici, suggestivi e spesso poco noti della Campania, da Napoli ai Campi Flegrei, dall’Irpinia al Sannio, attraversando le terre vulcaniche della provincia di Caserta fino ai panorami mozzafiato della Costiera e del Cilento. L’itinerario è delineato con lo sguardo di chi unisce racconto e ricerca territoriale: centri che testimoniano una bellezza diffusa e una nuova idea di turismo di qualità, lontano dai grandi flussi e incentrato su identità e sostenibilità.

Viaggiare lento, vivere i luoghi: come cambia la community che viaggia

Il bagliore del fuoco delle lucerne che riscalda le pietre antiche dei palazzi del Casamale, nelle notti di agosto. L’enigma iconografico del Paradiso terrestre sul pavimento maiolicato della Chiesa di San Michele Arcangelo ad Anacapri. L’incanto marino di Atrani e la fierezza della fortezza di Gesualdo. Le antiche tradizioni di Guardia Sanframondi, i profumi artigiani di San Lorenzello, le castagne essiccate di Roccamonfina. Le onde che si adagiano sulle sponde di Marechiaro, col loro andirivieni eterno. Le meraviglie sommerse di Baia, simbolo di quei Campi Flegrei sospesi tra bradisismo e un patrimonio storico e naturale di straordinaria bellezza. Una vita autentica, a motore spento, la vita dei borghi, o meglio, dei 35 borghi imperdibili della Campania.

“Rallentare, incontrare, riscoprire: il trend globale dei viaggi esperienziali, delle fughe dall’overtourism e della riscoperta dei luoghi minori ha investito la Campania con un’energia nuova. In particolare, il modo di viaggiare, abitare e vivere il territorio sta diventando terreno di innovazione culturale e sociale. Si trasforma il concetto stesso di turismo: non più solo spostamento, ma relazione, appartenenza, identità”, afferma l’autrice.

I piccoli borghi, le aree interne tornano al centro grazie a modelli di turismo rigenerativo e di comunità, dove il paesaggio incontra il progetto, la storia incontra la contemporaneità, e l’ospitalità si fa racconto e cura. La filosofia del nuovo vivere locale interessa sempre più viaggiatori consapevoli, famiglie, lavoratori in mobilità, studenti.

Anche in Campania stanno cambiando i servizi e le narrazioni: eventi diffusi, esperienze partecipate, reti di relazioni che danno valore a ogni visita. I borghi diventano hub relazionali: spazi di co-abitazione temporanea, scambio intergenerazionale, progetti europei di sviluppo sostenibile, turismo accessibile, distante dai percorsi mainstream. L’efficienza della visita “mordi e fuggi” lascia spazio al desiderio di radicamento, di scambio, di immersione. Chi sceglie questi modelli decide di aderire a un nuovo stile di viaggio e di vita.

35 Borghi imperdibili della Campania, disponibile nelle librerie da metà maggio, nasce da un approccio partecipativo: istituzioni locali, Pro Loco, fotografi e abitanti sono stati coinvolti in ogni tappa del lavoro. Una scelta che riflette la volontà di superare la classica promozione turistica per aprire un confronto concreto sul turismo responsabile, sostenibile e territoriale.

ULTIMISSIME CULTURA & GOSSIP
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
LIBRI - "35 Borghi imperdibili della Campania" di Cristina Celli, presentazione alla Feltrinelli a Napoli

di Napoli Magazine

30/04/2025 - 12:32

Sono i “35 Borghi imperdibili della Campania” quelli raccontati dalla giornalista Cristina Celli nella nuova guida per un’esperienza di viaggio lontana dall’overtourism, che sarà presentata in anteprima nazionale il prossimo martedì 6 maggio, alle ore 18.00, presso la Libreria Feltrinelli di piazza dei Martiri a Napoli.

A dialogare con l’autrice ci saranno Teresa Armato, Assessora al Turismo del Comune di Napoli, Vincenzo Cirillo, Consigliere Delegato alla Promozione del Territorio della Città Metropolitana di Napoli, Alessandro Fimiani, Commissario Straordinario dell’Agenzia Campania Turismo, Antonio Vella, Sindaco di Monteverde, il borgo più accessibile d’Europa, e Rosario Carione, Sindaco di Trentinara, simbolo di turismo sostenibile e rigenerazione sociale.

Il volume - parte di una collana nazionale che la casa editrice torinese, Capricorno Edizioni, ha dedicato ai borghi più belli d’Italia - accompagna i lettori alla scoperta dei luoghi più autentici, suggestivi e spesso poco noti della Campania, da Napoli ai Campi Flegrei, dall’Irpinia al Sannio, attraversando le terre vulcaniche della provincia di Caserta fino ai panorami mozzafiato della Costiera e del Cilento. L’itinerario è delineato con lo sguardo di chi unisce racconto e ricerca territoriale: centri che testimoniano una bellezza diffusa e una nuova idea di turismo di qualità, lontano dai grandi flussi e incentrato su identità e sostenibilità.

Viaggiare lento, vivere i luoghi: come cambia la community che viaggia

Il bagliore del fuoco delle lucerne che riscalda le pietre antiche dei palazzi del Casamale, nelle notti di agosto. L’enigma iconografico del Paradiso terrestre sul pavimento maiolicato della Chiesa di San Michele Arcangelo ad Anacapri. L’incanto marino di Atrani e la fierezza della fortezza di Gesualdo. Le antiche tradizioni di Guardia Sanframondi, i profumi artigiani di San Lorenzello, le castagne essiccate di Roccamonfina. Le onde che si adagiano sulle sponde di Marechiaro, col loro andirivieni eterno. Le meraviglie sommerse di Baia, simbolo di quei Campi Flegrei sospesi tra bradisismo e un patrimonio storico e naturale di straordinaria bellezza. Una vita autentica, a motore spento, la vita dei borghi, o meglio, dei 35 borghi imperdibili della Campania.

“Rallentare, incontrare, riscoprire: il trend globale dei viaggi esperienziali, delle fughe dall’overtourism e della riscoperta dei luoghi minori ha investito la Campania con un’energia nuova. In particolare, il modo di viaggiare, abitare e vivere il territorio sta diventando terreno di innovazione culturale e sociale. Si trasforma il concetto stesso di turismo: non più solo spostamento, ma relazione, appartenenza, identità”, afferma l’autrice.

I piccoli borghi, le aree interne tornano al centro grazie a modelli di turismo rigenerativo e di comunità, dove il paesaggio incontra il progetto, la storia incontra la contemporaneità, e l’ospitalità si fa racconto e cura. La filosofia del nuovo vivere locale interessa sempre più viaggiatori consapevoli, famiglie, lavoratori in mobilità, studenti.

Anche in Campania stanno cambiando i servizi e le narrazioni: eventi diffusi, esperienze partecipate, reti di relazioni che danno valore a ogni visita. I borghi diventano hub relazionali: spazi di co-abitazione temporanea, scambio intergenerazionale, progetti europei di sviluppo sostenibile, turismo accessibile, distante dai percorsi mainstream. L’efficienza della visita “mordi e fuggi” lascia spazio al desiderio di radicamento, di scambio, di immersione. Chi sceglie questi modelli decide di aderire a un nuovo stile di viaggio e di vita.

35 Borghi imperdibili della Campania, disponibile nelle librerie da metà maggio, nasce da un approccio partecipativo: istituzioni locali, Pro Loco, fotografi e abitanti sono stati coinvolti in ogni tappa del lavoro. Una scelta che riflette la volontà di superare la classica promozione turistica per aprire un confronto concreto sul turismo responsabile, sostenibile e territoriale.