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LIBRI - "Il piacere di essere un altro" di Roberto Andò con Salvatore Ferlita, la presentazione al Teatro Mercadante
21.03.2023 15:40 di Napoli Magazine

Mercoledì 22 marzo alle 18.30 al Teatro Mercadante

 

presentazione del libro di Roberto Andò con Salvatore Ferlita

 

Il piacere di essere un altro

 

edito da La nave di Teseo

 

fotografie di Lia Pasqualino

 

interverranno

 

Roberto Andò, Salvatore Ferlita

 

Giulio Baffi, Gennaro Carillo

 

Il regista e scrittore Roberto Andò, direttore del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, si racconta per la prima volta in pagine che fotografano il viaggio di una vita, nella scrittura e nel cinema. A partire dall’incontro fatale, a quindici anni sul set di Vittorio De Sica, con la vocazione naturale a raccontare storie, nasce una passione alimentata dall’amicizia con i grandi scrittori Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Daniele Del Giudice e dall’influenza dei grandi registi italiani, Federico Fellini e Francesco Rosi su tutti, e dei maestri di Hollywood.

 

Una storia che parte dalla Sicilia e all’isola sempre, inevitabilmente, ritorna, in una ricerca senza confini, inesausta, sul senso della verità e della bellezza che attraversano il cinema, il teatro, la letteratura, la vita stessa.

 

Con Roberto Andò interverranno il Prof. Salvatore Ferlita dell’Università degli Studi di Enna “Kore”, il critico di teatro Giulio Baffi, il Prof. Gennaro Carillo dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Le foto che illustrano il libro sono di Lia Pasqualino. La presentazione del libro è in collaborazione con la casa editrice La nave di Teseo.

 

“Nello stesso periodo, setacciando i libri che erano in casa, mi sono imbattuto nelle opere di Elio Vittorini e di Leonardo Sciascia, tra cui Conversazione in Sicilia, Le parrocchie di Regalpetra e i racconti contenuti nella raccolta Gli zii di Sicilia, libri che mi hanno trasmesso l’urgenza della scrittura. Era la prima volta che mi capitava di leggere qualcosa che aveva a che fare col mistero del luogo in cui vivevo. Una sorta di resa dei conti con la Sicilia. La scrittura di Sciascia mi ha dato la certezza che prima o poi avrei scritto anch’io, così come, più tardi, la visione di certi film mi ha spinto a diventare regista. Uno tra tutti, Salvatore Giuliano di Francesco Rosi. Siamo noi, con la nostra immaginazione, a creare le condizioni che siglano gli incontri che saranno decisivi nella nostra vita.” Roberto Andò si racconta per la prima volta in un libro che è il viaggio di una vita nella scrittura e nel cinema. A partire dall’incontro fatale, a quindici anni sul set di Vittorio DeSica, con la vocazione naturale a raccontare storie, una passione alimentata dall’amicizia con i grandi scrittori – Sciascia, Consolo, Del Giudice –, dall’influenza dei grandi registi italiani (Fellini e Rosi su tutti) e dei maestri di Hollywood. Una storia che parte dalla Sicilia e all’isola sempre, inevitabilmente, ritorna, in una ricerca senza confini, inesausta, sul senso della verità e della bellezza che attraversano il cinema, il teatro, la letteratura, la vita stessa.


Roberto Andò è nato a Palermo nel 1959. Regista di prosa, lirica e cinema, tra i suoi film, premiati con importanti riconoscimenti, Sotto falso nome con Daniel Auteuil, Le confessioni con Toni Servillo, Una storia senza nome con Micaela Ramazzotti e Laura Morante. Dal suo romanzo Il trono vuoto, vincitore del premio Campiello Opera prima 2012, ha tratto il film Viva la libertà con Toni Servillo e Valerio Mastandrea. Presso La nave di Teseo ha pubblicato il romanzo Il bambino nascosto (2020), da cui ha tratto l’omonimo film presentato nella Selezione Ufficiale della 78esima Mostra del cinema di Venezia.


Salvatore Ferlita (Palermo 1974) è professore associato di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli studi di Enna “Kore”. Critico letterario e saggista, è responsabile di diverse collane editoriali e da anni collabora con “la Repubblica”.


Lia Pasqualino è nata a Palermo e si è formata con Letizia Battaglia. Dal 1983 si è dedicata esclusivamente al ritratto, al reportage e alla fotografia di scena, esponendo il suo lavoro in varie mostre personali. Ha pubblicato i volumi Il manoscritto del principe (2000), Intorno a Viaggio segreto (2006), Il tempo dell’attesa (2021).

 

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di Napoli Magazine

21/03/2024 - 15:40

Mercoledì 22 marzo alle 18.30 al Teatro Mercadante

 

presentazione del libro di Roberto Andò con Salvatore Ferlita

 

Il piacere di essere un altro

 

edito da La nave di Teseo

 

fotografie di Lia Pasqualino

 

interverranno

 

Roberto Andò, Salvatore Ferlita

 

Giulio Baffi, Gennaro Carillo

 

Il regista e scrittore Roberto Andò, direttore del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, si racconta per la prima volta in pagine che fotografano il viaggio di una vita, nella scrittura e nel cinema. A partire dall’incontro fatale, a quindici anni sul set di Vittorio De Sica, con la vocazione naturale a raccontare storie, nasce una passione alimentata dall’amicizia con i grandi scrittori Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Daniele Del Giudice e dall’influenza dei grandi registi italiani, Federico Fellini e Francesco Rosi su tutti, e dei maestri di Hollywood.

 

Una storia che parte dalla Sicilia e all’isola sempre, inevitabilmente, ritorna, in una ricerca senza confini, inesausta, sul senso della verità e della bellezza che attraversano il cinema, il teatro, la letteratura, la vita stessa.

 

Con Roberto Andò interverranno il Prof. Salvatore Ferlita dell’Università degli Studi di Enna “Kore”, il critico di teatro Giulio Baffi, il Prof. Gennaro Carillo dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Le foto che illustrano il libro sono di Lia Pasqualino. La presentazione del libro è in collaborazione con la casa editrice La nave di Teseo.

 

“Nello stesso periodo, setacciando i libri che erano in casa, mi sono imbattuto nelle opere di Elio Vittorini e di Leonardo Sciascia, tra cui Conversazione in Sicilia, Le parrocchie di Regalpetra e i racconti contenuti nella raccolta Gli zii di Sicilia, libri che mi hanno trasmesso l’urgenza della scrittura. Era la prima volta che mi capitava di leggere qualcosa che aveva a che fare col mistero del luogo in cui vivevo. Una sorta di resa dei conti con la Sicilia. La scrittura di Sciascia mi ha dato la certezza che prima o poi avrei scritto anch’io, così come, più tardi, la visione di certi film mi ha spinto a diventare regista. Uno tra tutti, Salvatore Giuliano di Francesco Rosi. Siamo noi, con la nostra immaginazione, a creare le condizioni che siglano gli incontri che saranno decisivi nella nostra vita.” Roberto Andò si racconta per la prima volta in un libro che è il viaggio di una vita nella scrittura e nel cinema. A partire dall’incontro fatale, a quindici anni sul set di Vittorio DeSica, con la vocazione naturale a raccontare storie, una passione alimentata dall’amicizia con i grandi scrittori – Sciascia, Consolo, Del Giudice –, dall’influenza dei grandi registi italiani (Fellini e Rosi su tutti) e dei maestri di Hollywood. Una storia che parte dalla Sicilia e all’isola sempre, inevitabilmente, ritorna, in una ricerca senza confini, inesausta, sul senso della verità e della bellezza che attraversano il cinema, il teatro, la letteratura, la vita stessa.


Roberto Andò è nato a Palermo nel 1959. Regista di prosa, lirica e cinema, tra i suoi film, premiati con importanti riconoscimenti, Sotto falso nome con Daniel Auteuil, Le confessioni con Toni Servillo, Una storia senza nome con Micaela Ramazzotti e Laura Morante. Dal suo romanzo Il trono vuoto, vincitore del premio Campiello Opera prima 2012, ha tratto il film Viva la libertà con Toni Servillo e Valerio Mastandrea. Presso La nave di Teseo ha pubblicato il romanzo Il bambino nascosto (2020), da cui ha tratto l’omonimo film presentato nella Selezione Ufficiale della 78esima Mostra del cinema di Venezia.


Salvatore Ferlita (Palermo 1974) è professore associato di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli studi di Enna “Kore”. Critico letterario e saggista, è responsabile di diverse collane editoriali e da anni collabora con “la Repubblica”.


Lia Pasqualino è nata a Palermo e si è formata con Letizia Battaglia. Dal 1983 si è dedicata esclusivamente al ritratto, al reportage e alla fotografia di scena, esponendo il suo lavoro in varie mostre personali. Ha pubblicato i volumi Il manoscritto del principe (2000), Intorno a Viaggio segreto (2006), Il tempo dell’attesa (2021).