Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli sono in proroga, sino al 31 marzo 2025, due allestimenti temporanei.
La mostra "Documentare gli Scavi: Pompei nelle imprese editoriali del Regno 1740–1850", nella Sala del Plastico di Pompei, analizza il processo di documentazione delle scoperte archeologiche nelle città vesuviane. Questa ampia attività è cristallizzata nelle numerose pubblicazioni ufficiali commissionate da diversi regnanti di Napoli, da Carlo di Borbone a Ferdinando II, passando per Gioacchino e Carolina Murat.
L'esposizione "Da Pietro Fabris a Vincenzo Gemito. Nuove acquisizioni del MANN", nella sala 95, presenta cento tra le nuove acquisizioni del Museo. Le opere, che sono entrate a far parte del patrimonio dell'Istituto negli ultimi due anni, per acquisti o donazioni, testimoniano l'immensa fortuna che il Museo ha riscosso nel corso della sua storia (saranno 250 anni nel 2027).
di Napoli Magazine
27/02/2025 - 11:30
Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli sono in proroga, sino al 31 marzo 2025, due allestimenti temporanei.
La mostra "Documentare gli Scavi: Pompei nelle imprese editoriali del Regno 1740–1850", nella Sala del Plastico di Pompei, analizza il processo di documentazione delle scoperte archeologiche nelle città vesuviane. Questa ampia attività è cristallizzata nelle numerose pubblicazioni ufficiali commissionate da diversi regnanti di Napoli, da Carlo di Borbone a Ferdinando II, passando per Gioacchino e Carolina Murat.
L'esposizione "Da Pietro Fabris a Vincenzo Gemito. Nuove acquisizioni del MANN", nella sala 95, presenta cento tra le nuove acquisizioni del Museo. Le opere, che sono entrate a far parte del patrimonio dell'Istituto negli ultimi due anni, per acquisti o donazioni, testimoniano l'immensa fortuna che il Museo ha riscosso nel corso della sua storia (saranno 250 anni nel 2027).