Inaugura venerdì 11 aprile alle ore 18:00, da Guidi&Schoen Arte Contemporanea a Genova la personale di Ilaria Feoli (Avellino, 1995), dal titolo Un giardino di poesie fiorite e a cura di Livia Savorelli. Una ricerca quella della Feoli basata sulla fotografia analogica e l’autoritratto, che si ispira alla Natura, simbolo di fragilità ma anche di forza, e che si fonde con l’intenso legame intessuto con la poesia (quella di grandi autori da Giacomo Leopardi a Emily Dickinson ma anche versi dalla stessa composti) che rende ciascun titolo delle sue opere dichiarazione poetica ma anche chiave di lettura per interpretare i suoi lavori: «Le fotografie devono essere lette e non soltanto guardate. Questi mondi paralleli in cui la mia presenza abita sono come dei fogli in cui scriverci sopra e proprio per questa concezione la fotografia che più utilizzo è quella analogica, perché vedo in lei una parte più veritiera, un’essenza e una vera e propria vita che si crea nei vari passaggi della camera oscura ». Molto spesso la fotografia viene accompagnata da oggetti e ricami che creano una sorta di ready-made che proietta l’osservatore in una surreale dimensione, facendolo immergere in paradossi e in oniriche stanze/istanze. Al visitatore che si addentra in Un giardino di poesie fiorite, verrà chiesto di immaginarsi in un luogo ideale – quale per l’artista un giardino sa essere – aprendosi all’ascolto e alla lettura delle fotografie che scorrono davanti ai suoi occhi come fossero “poesie fiorite”, un costante omaggio dell’artista al mondo naturale. La mostra, organizzata dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina (SV) nell’ambito del progetto Monteforte Irpino Next Generation Dream On!, presenta una selezione di opere recenti dell’artista, come Dall’alveare dell’erbario d’un pettirosso (2024) e rosso cremisi; clorofilla per le tue radici (2025), oltre ad alcune opere iconiche della sua ricerca e ai libri d’artista.
di Napoli Magazine
01/04/2025 - 22:34
Inaugura venerdì 11 aprile alle ore 18:00, da Guidi&Schoen Arte Contemporanea a Genova la personale di Ilaria Feoli (Avellino, 1995), dal titolo Un giardino di poesie fiorite e a cura di Livia Savorelli. Una ricerca quella della Feoli basata sulla fotografia analogica e l’autoritratto, che si ispira alla Natura, simbolo di fragilità ma anche di forza, e che si fonde con l’intenso legame intessuto con la poesia (quella di grandi autori da Giacomo Leopardi a Emily Dickinson ma anche versi dalla stessa composti) che rende ciascun titolo delle sue opere dichiarazione poetica ma anche chiave di lettura per interpretare i suoi lavori: «Le fotografie devono essere lette e non soltanto guardate. Questi mondi paralleli in cui la mia presenza abita sono come dei fogli in cui scriverci sopra e proprio per questa concezione la fotografia che più utilizzo è quella analogica, perché vedo in lei una parte più veritiera, un’essenza e una vera e propria vita che si crea nei vari passaggi della camera oscura ». Molto spesso la fotografia viene accompagnata da oggetti e ricami che creano una sorta di ready-made che proietta l’osservatore in una surreale dimensione, facendolo immergere in paradossi e in oniriche stanze/istanze. Al visitatore che si addentra in Un giardino di poesie fiorite, verrà chiesto di immaginarsi in un luogo ideale – quale per l’artista un giardino sa essere – aprendosi all’ascolto e alla lettura delle fotografie che scorrono davanti ai suoi occhi come fossero “poesie fiorite”, un costante omaggio dell’artista al mondo naturale. La mostra, organizzata dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina (SV) nell’ambito del progetto Monteforte Irpino Next Generation Dream On!, presenta una selezione di opere recenti dell’artista, come Dall’alveare dell’erbario d’un pettirosso (2024) e rosso cremisi; clorofilla per le tue radici (2025), oltre ad alcune opere iconiche della sua ricerca e ai libri d’artista.