Come annunciato mercoledì 29 ottobre alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in occasione dei 50 anni del FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, tornano nella settimana dal 24 al 29 novembre le “Giornate FAI per le scuole”, manifestazione interamente dedicata alle scuole che da quattordici anni la Fondazione organizza in tutta Italia su modello delle Giornate FAI di Primavera e d’Autunno. La manifestazione fa parte del programma nazionale “FAI per la Scuola”, un piano ricco e articolato che ben esprime la vocazione del FAI all’educazione della collettività alla conoscenza, al rispetto e alla cura del patrimonio culturale italiano, proprio a partire dalle giovani generazioni.
Per la realizzazione di questo programma, il FAI opera in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito in virtù di un protocollo d’intesa, che si fonda sui principi costituzionali incarnati dagli articoli 9 e 118, secondo i quali il singolo cittadino può e deve fare la sua parte anche nella tutela e nella cura dell’ambiente che ci circonda. Il FAI opera da cinquant’anni per costruire e diffondere questa cultura nella società civile e, in nome della sua missione educativa e dello spirito sussidiario che lo anima, con sempre maggiore impegno intende collaborare con il mondo della Scuola, offrendo i suoi luoghi, le sue conoscenze e la sua esperienza per integrare e arricchire l’offerta formativa secondo le direttive delle nuove linee guida ministeriali.
Protagonisti delle Giornate saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati dai volontari del FAI in collaborazione con i docenti, che accompagneranno altri studenti in visita nei Beni e nei luoghi da loro selezionati e aperti grazie al FAI, vivendo un coinvolgimento diretto nella valorizzazione del proprio territorio come parte attiva della comunità, e assurgendo a esempio per molti giovani in uno scambio educativo tra pari. Le Delegazioni di migliaia di volontari della Fondazione, diffusi e attivi in tutte le regioni, apriranno infatti oltre duecento luoghi speciali che saranno visitati da studenti iscritti al FAI con la propria classe. Le classi “Amiche FAI” saranno accolte da migliaia di ragazzi e condotte alla scoperta di chiese, palazzi, parchi e giardini storici, monumenti e istituzioni del loro territorio, che ne racconteranno la storia, ne sveleranno i capolavori e i particolari curiosi, proponendo ai loro pari un’esperienza memorabile, che li motiverà a farsi cittadini più consapevoli e attivi, primi difensori e promotori del patrimonio culturale dell’Italia.
Anche quest’anno i beni aperti in tutta Italia sono di diverse tipologie e offrono ricchi spunti didattici per le scuole di ogni ordine e grado. Rientrano nelle attività di scoperta del territorio e del patrimonio locale la visita al Castello di Arco (TN), gioiello medievale che svelerà agli studenti ambienti solitamente chiusi, ai Sassi di Matera, dove gli studenti approfondiranno in un percorso tematico l’antica economia della cera, fino al quartiere Maria Ausiliatrice di Alcamo (TP), protagonista di un progetto di rigenerazione urbana attraverso la street art. Altri beni sono legati all’educazione civica e alla memoria, come il Museo Falcone-Borsellino di Palermo, il percorso nella Forlì colpita nel 1944, o il Palazzo Vivante di Trieste, testimone della storia asburgica e del primo dopoguerra. Alcuni luoghi offrono, poi, spunti di educazione ambientale e scientifica, come la scuola di Balmuccia, presidio contro lo spopolamento ed esempio di sostenibilità in alta Valsesia, l’Istituto Zooprofilattico di Portici, impegnato nella tutela ambientale e animale, e il Museo della Scuola di Bolzano, che racconta l’evoluzione dell’istruzione nelle diverse culture locali.
Le Giornate FAI per le scuole si confermano un’esperienza formativa di grande efficacia e soddisfazione per tutti: un progetto che trasforma, ispira per il futuro, rende protagonisti e diffonde passione per la conoscenza, da cui scaturisce il desiderio di proteggere il patrimonio di storia, arte e natura italiano per sempre e per tutti, come è descritto nella missione del FAI.
L’adesione al progetto “Apprendisti Ciceroni” e la partecipazione alle Giornate FAI per le scuole sono alcune delle opportunità legate all’Iscrizione Classe Amica FAI, che quest’anno si arricchisce anche di un contenuto in più: una speciale piattaforma e-learning con video esclusivi che approfondisce le professioni dei Beni Culturali, nell’ottica delle attività di orientamento in linea con le recenti indicazioni ministeriali.
“In tanti anni di esperienza sussidiaria a quella del mondo della scuola il FAI ha imparato che l’oggetto della sua missione non è affatto estraneo al mondo dei giovani e che, anzi!, se coinvolti con la chiave giusta essi si appassionano alla realtà della storia, dell’arte e del paesaggio storico e naturale con una facilità e un vigore sorprendenti, scoprendo quanto sia più gratificante ed emozionante l’esperienza concreta rispetto a quella virtuale.” ha dichiarato Marco Magnifico – Presidente FAI
La quattordicesima edizione delle Giornate FAI per le scuole si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero della Cultura, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.
Si ringraziano, inoltre, Regione Campania, Provincia autonoma di Trento e Fondazione CARICAL per i contributi concessi. RAI è Main Media Partner dell’iniziativa.
Il progetto sarà sostenuto anche quest'anno da AGN ENERGIA, da dieci edizioni sponsor principale dell’evento, sempre sensibile al rispetto per l'ambiente e alle iniziative che coinvolgono la scuola. Novità per l’anno scolastico 2025-26 è la creazione del percorso didattico ‘I Detective dell’Energia’, per approfondire in classe il tema del consumo e del risparmio energetico attraverso video e attività coinvolgenti differenziate per fasce d’età. Al termine della formazione, sarà possibile partecipare alla nuova edizione del contest online “#LATUAIDEAGREEN”, che invita gli studenti a scegliere quale, tra tre opere di street art dedicate al tema e finalizzate a sensibilizzare la cittadinanza, vorrebbero vedere realizzata in una città italiana. AGN ENERGIA, inoltre, destinerà un contributo alla manutenzione annuale del Monastero di Torba, Bene FAI a pochi chilometri da Varese, un complesso monumentale longobardo, oggi parte di un parco archeologico dichiarato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Questo sostegno sarà dedicato alla scuola del vincitore del contest.
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TRA I BENI APERTI IN CAMPANIA
NAPOLI
Officine del San Carlo
La nuova struttura del Teatro San Carlo nasce dalla riconversione degli stabilimenti ex Cirio di Vigliena nella zona industriale di Napoli Est (Stradone Vigliena, Circoscrizione di San Giovanni a Teduccio). La riorganizzazione ha dato vita a una struttura ideale, con laboratori e officine di ampie dimensioni per la costruzione, il montaggio e la conservazione degli allestimenti degli spettacoli, per incrementarne la produzione e la progettazione. Un progetto frutto dell'accordo del 2007 tra Autorità Portuale, Demanio, Comune di Napoli e Regione Campania, che ha conferito la gestione dell'opificio al Teatro San Carlo per destinarvi un luogo più idoneo ad accogliere i laboratori degli allestimenti scenici. Si tratta in definitiva dell'ultimo tassello del restauro del San Carlo avviato nel 2008, con il dislocamento dall'edificio storico delle sale per il montaggio delle scene, della falegnameria e dei magazzini. Il percorso iniziato oggi è propedeutico al progetto di domani, dal momento che il Teatro San Carlo desidera promuovere, in tempi brevi, la realizzazione di un polo formativo della città, dove possano le scuole per i settori tecnico, amministrativo, marketing, comunicazione, produzione, canto; la segreteria artistica, l’orchestra giovanile, oltre ad attività di spettacolo ed espositive. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Linguistico Don Lorenzo Milani di Napoli
BACOLI (NA)
Castello Aragonese di Baia
Il Castello Aragonese sorge nel golfo di Baia, un antico cratere vulcanico, racchiuso tra Punta Lanterna e Punta Epitaffio. Intorno a esso si estende l'area dei Campi Flegrei, che comprende la stessa Baia, frazione della città di Bacoli, l'antica Misenum e Pozzuoli. La sua posizione dominante sul Golfo di Pozzuoli fino a Procida, Ischia e Cuma ha consentito, nel corso dei secoli, un controllo molto ampio della zona. Oggi ospita il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, in cui sono esposti reperti archeologici unici e di straordinario valore provenienti dall’area. Il Castello venne costruito nel 1490 sotto il regno di Alfonso d'Aragona, sui resti dell'antica villa romana dei Cesari, di epoca tardo-repubblicana, con lo scopo di difendere il golfo dalle invasioni saracene. Nel 1538 l'eruzione che originò il Monte Nuovo provocò effetti devastanti per i Campi Flegrei, causando lo sprofondamento della fascia costiera. L'arrivo del viceré don Pedro Alvarez de Toledo determinò la ricostruzione e l'ampliamento del castello, che acquisì l'aspetto attuale. Tra Settecento e Ottocento l’edificio fu interessato da numerosi eventi che contribuirono a danneggiarlo. Dopo l'annessione allo Stato Sabaudo subentrò un lento periodo di declino e abbandono, e nel 1926 fu adibito a Orfanotrofio militare, per essere quindi nel 1984 assegnato alla Sovrintendenza. Il Castello attualmente ospita il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, realizzato negli ultimi decenni del secolo scorso e aperto nel 2010. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto di Istruzione secondaria di secondo grado Liceo Seneca di Bacoli (NA)
PORTICI (NA)
Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno
Da sempre impegnato nel settore della ricerca, l’Istituto Zooprofilattico promuove iniziative scientifiche col fine di rispondere alle esigenze del territorio, in armonia con le superiori direttrici ministeriali e regionali. Lavorando in stretta sinergia con la Regione Campania, la Regione Calabria e altre istituzioni del settore (Università, Istituto Superiore di Sanità, Istituti di Ricerca nazionali e internazionali, Enti Parco e altri Istituti Zooprofilattici), ha dato origine a un’ampia produzione scientifica nei settori della sanità animale, sicurezza alimentare e tutela ambiente e salute dell’uomo. In occasione delle Giornate FAI per le Scuole, gli studenti, oltre ad ammirare alcuni reperti del Museo Storico, avranno l’opportunità di approfondire svariate tematiche: dai problemi suscitati dalla pandemia di Covid 19, all’alimentazione fino alle diossine, che rappresentano una parte delle varie attività di ricerca in cui l’Istituto è coinvolto. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Piero Calamandrei di Napoli
CASTELLAMARE DI STABIA (NA)
Depositi del Museo “Libero D’Orsi”
La Reggia di Quisisana di Castellammare di Stabia, costruita nel XIII secolo dai sovrani angioini come residenza di villeggiatura e cura, assunse l'aspetto attuale grazie ai lavori voluti da Carlo III di Borbone tra il 1765 e il 1790. Il palazzo, a forma di L, domina il Golfo di Napoli ed è circondato da un parco all'inglese con viali, fontane e giochi d'acqua. Dopo un lungo periodo di abbandono, è stato restaurato tra il 2000 e il 2009, per recuperare il suo antico splendore. Oggi ospita il Museo Archeologico di Stabia Libero D'Orsi, con oltre 500 reperti provenienti dalle ville romane dell'area, tra affreschi, arredi e suppellettili. Il percorso museale integra tecnologie multimediali e spazi espositivi innovativi, rendendo i depositi accessibili anche al pubblico per attività di ricerca e valorizzazione. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del dell'Istituto Severi di Castellamare di Stabia (NA)
SALERNO
Museo Diocesano “San Matteo”
Il Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno trova sede nell’ex seminario arcivescovile, a pochi passi dal Duomo di Salerno, un edificio la cui struttura neoclassica risale al 1832 grazie all’intervento dell’arcivescovo Lupoli. All’interno è ospitato un patrimonio di opere d’arte sacra che spazia dal Medioevo fino al XX secolo e che offre una testimonianza significativa della storia artistica e culturale della Campania. Tra i capolavori più straordinari si annoverano gli “avori salernitani”, una raccolta di tavolette eburnee del XII secolo decorate con scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, e l’illustre rotolo miniato dell’Exultet del XIII secolo, annunci pasquali illustrati su pergamena. Il percorso espositivo si articola in sale tematiche – tra cui la sala degli avori, la sala del Quattrocento, la sala dell’Exultet, la sala del Cinquecento, del Seicento, del Settecento e una sezione “Arte e Fede” – permettendo ai visitatori di cogliere l’evoluzione artistica e spirituale della zona. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni I.I.S Genovesi - da Vinci di Salerno
MOIANO (BN)
Ponte Nuovo detto Carlo III
Il Ponte Nuovo, anche detto Ponte Carlo III, è il primo dei ponti che l'architetto Luigi Vanvitelli realizzò lungo il corso dell'Acquedotto Carolino, il quale costituisce una delle più importanti opere realizzate dai Borbone per alimentare le fontane e i giochi d'acqua della Reggia di Caserta. Insieme alle Sorgenti del Fizzo da cui trae alimento, è stato votato come “Luogo del Cuore” del FAI nei censimenti del 2018 e del 2022. Moiano è uno dei comuni che fanno parte della “Città Caudina”, che ha proposto per il 2028 la propria candidatura a Capitale Italiana della Cultura cui anche il FAI Campania ha dato il proprio sostegno, unitamente a numerosi enti e associazioni del territorio e alla Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni della scuola primaria dell'I.C.S. Padre Pio di Airola (BN)
AIROLA (BN)
Il cantico della Bellezza
L'edificio religioso sorse tra il XIV e il XV secolo come una piccola chiesetta affidata alla cura di confraternite laicali. Nel 1572 divenne patronato pubblico e, grazie alla generosità dei cittadini, fu ampliato fino ad assumere le forme imponenti e armoniose che ancora oggi si possono ammirare. La chiesa, costruita a croce latina e articolata in tre navate, ospita quindici altari e misura circa 42 metri e mezzo di lunghezza per 15 di larghezza. È considerata una delle architetture più eleganti e suggestive della provincia di Benevento. Nel 1622 la sua navata centrale fu impreziosita da un grandioso soffitto a cassettoni in legno, decorato con finiture in oro zecchino: un capolavoro di artigianato che cattura lo sguardo di chi vi entra. Tra le decorazioni spiccano tre splendide tele di Paolo Finoglia raffiguranti l'Annunciazione, l'Immacolata e la Sposa dei Santi. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell'I.I.S. A. Lombardi di Airola (BN)
SANT’AGATA DEI GOTI (BN)
MILA-Museo Itinerante Luoghi Alfonsiani
Le Giornate per le Scuole a Sant’Agata dei Goti propongono un cammino di contemplazione attraverso i luoghi in cui ha vissuto e operato Sant'Alfonso Maria de' Liguori, tra meraviglie architettoniche e opere d'arte. Il borgo è uno dei 10 comuni che fanno parte della “Città Caudina” (vedi descrizione di Airola). Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell'I.I.S.S. Alfonso Maria de' Liguori di Sant’Agata de' Goti (BN)
AVERSA (CE)
Palazzo Vitale
Palazzo Moles Giuliano Vitale sorge nel cuore di Aversa, nell'antica piazza del Mercato e nelle immediate vicinanze del Duomo. L'edificio di origini cinquecentesche ha subito interventi nel Settecento e Novecento. Nel 1748 il parroco Giuliano lo acquistò per circa 4000 ducati da Carlo Francesco Moles Trivulzio Duca di Parete; donato nel 1756 dal parroco al nipote Vincenzo, nel 1816 passò nelle mani di Ferdinando Giuliano, e infine nel 1837 a Giovanni Maria Romano. Oggi è sede di una galleria d'arte moderna che si è imposta come punto di riferimento per l'arte contemporanea in Campania, e che propone mostre collettive e personali di artisti affermati e emergenti. Il palazzo conserva ancora oggi alcune tracce dell’antico edificio signorile, come una grande fontana in stile rococò e una facciata sobria ma elegante. L’esterno, articolato su più livelli, presenta al piano terra un rivestimento decorativo in stucco a rilievo (detto “bugnato”), mentre al primo piano si trovano balconi con lastre di piperno, ringhiere in ferro e semplici cornici orizzontali. Il granaio è illuminato da una serie di piccole finestre ad arco, disposte in modo regolare, probabilmente aggiunte o modificate dopo la Seconda guerra mondiale. La facciata ovest mostra anch’essa una lavorazione a bugnato. Dell’intervento dei primi del Novecento fanno parte l’ampio ingresso con pareti bugnate, la volta a botte ribassata decorata con cornici in stucco, la scala e una particolare loggia che si apre verso il giardino al primo piano, coperta da un curioso padiglione con lunetta. L’edificio è valorizzato dalla presenza di un grande giardino interno, intorno al quale si affacciano, sul lato sud e sud-ovest, eleganti logge sorrette da archi e pilastri. Nel 1998 è stata restaurata anche l’esedra situata sul terrazzo settentrionale. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’IIS Liceo artistico Leonardo da Vinci di Aversa (CE)
SANT’A ARPINO (CE)
Palazzo Lettera
Palazzo storico originario della fine del Settecento, è da sempre un punto di riferimento dei santarpinesi che qui lavorarono nel secolo scorso. Acquistato dai coniugi Antonio Lettera e Olimpia Banco agli inizi del Novecento - capostitipiti con i tre figli Salvatore, Angelo e Umberto di una società imprenditoriale dedita alla lavorazione di canapa, alla produzione e vendita di vino e alla produzione di imballaggi industriali in legno - per anni ha versato in stato di abbandono ed è stato restaurato di recente. Al suo interno, oltre all'imponente corte, a un ampio giardino di forma rettangolare e a una grotta unica nel suo genere, si possono apprezzare due meravigliosi affreschi: uno raffigurante “Sant'Elpidio”, vescovo di Atella, e l'altro che ha come soggetto “L'Annunciazione”. Queste opere furono realizzate dall'artista Cesare Cini agli inizi del Novecento e furono commissionate dai coniugi Antonio Lettera e Banco Olimpia, quest'ultima particolarmente devota alla Madonna dell'Annunziata. Di grande interesse è il recupero avvenuto nel 2019 della grotta interamente incavata nel banco tufaceo flegreo. La grotta si estende per tutta la sua lunghezza nel sottosuolo di Palazzo Lettera e del suo giardino. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’IC Cinquegrana di S. Arpino (CE)
TRENTOLA DUCENTA (CE)
Pontificio Istituto Missioni Estere
L'attuale sede del PIME, conosciuta anche come Seminario Sacro Cuore, è ospitata nel magnifico Palazzo Marchesale Folgori, antica residenza nobiliare di origine settecentesca che fu la residenza della nobile famiglia Folgori prima di diventare seminario missionario nel 1921. In passato, la proprietà includeva un vasto giardino noto come la "Fruttiera", abbellito da vasche e statue di marmo, a testimonianza della sua passata grandezza aristocratica. L'edificio, adattato per ospitare il seminario, ha mantenuto l'impianto del palazzo seppur riorganizzando gli spazi per le esigenze formative e comunitarie dei missionari. Una delle cappelle annesse alla costruzione è stata destinata a cappella cimiteriale e custodisce le spoglie del Beato Paolo Manna. L'esterno dell’edificio, lungo circa 60 metri, è caratterizzato da un imponente portale in piperno (una roccia vulcanica scura, tipica della zona campana) e da decorazioni che richiamano l'architettura civile del Settecento. All'interno, il palazzo presenta tre cortili attorno ai quali si distribuiscono le varie dipendenze. Vi si trovano vari ambienti di pregio, come il refettorio, sostenuto da cinque grandi archi a tutto sesto, con un pulpito in legno intarsiato del '700. Vi si ammirano inoltre cappelle minori con arredi e tele d'epoca, tra le quali una in stile orientale voluta dal vescovo Giovanni Gazza. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni Scuola Secondaria di San Giovanni Bosco.
MERCOGLIANO (AV)
Palazzo Abbaziale di Loreto
Il Palazzo, ricostruito sui resti dell’antico edificio medievale tra 1733 e 1749, serviva come residenza dell’Abate e dei Padri Benedettini di Montevergine. Il progetto originario a pianta ottagonale, elaborato da Domenico Antonio Vaccaro, venne portato a termine in versione più sobria da Michelangelo De Blasio. Tra i locali più interessanti, degni di menzione sono la Clausura monastica con la Sala del Capitolo e il Refettorio, la Farmacia, con la collezione di “albarelli” (i vasi in maiolica decorata per la conservazione delle erbe medicinali), un ricco archivio con circa 7000 pergamene databili a partire dal X secolo d.C., la biblioteca con più di 200.000 volumi, un aggiornato e funzionale istituto di cultura aperto al pubblico, la “Premiata Fabbrica di Liquori” dei Padri Benedettini di Montevergine, la cantina e un laboratorio di apicultura per la produzione del miele. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Statale P. E. Imbriani di Avellino
di Napoli Magazine
21/11/2025 - 11:19
Come annunciato mercoledì 29 ottobre alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in occasione dei 50 anni del FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, tornano nella settimana dal 24 al 29 novembre le “Giornate FAI per le scuole”, manifestazione interamente dedicata alle scuole che da quattordici anni la Fondazione organizza in tutta Italia su modello delle Giornate FAI di Primavera e d’Autunno. La manifestazione fa parte del programma nazionale “FAI per la Scuola”, un piano ricco e articolato che ben esprime la vocazione del FAI all’educazione della collettività alla conoscenza, al rispetto e alla cura del patrimonio culturale italiano, proprio a partire dalle giovani generazioni.
Per la realizzazione di questo programma, il FAI opera in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito in virtù di un protocollo d’intesa, che si fonda sui principi costituzionali incarnati dagli articoli 9 e 118, secondo i quali il singolo cittadino può e deve fare la sua parte anche nella tutela e nella cura dell’ambiente che ci circonda. Il FAI opera da cinquant’anni per costruire e diffondere questa cultura nella società civile e, in nome della sua missione educativa e dello spirito sussidiario che lo anima, con sempre maggiore impegno intende collaborare con il mondo della Scuola, offrendo i suoi luoghi, le sue conoscenze e la sua esperienza per integrare e arricchire l’offerta formativa secondo le direttive delle nuove linee guida ministeriali.
Protagonisti delle Giornate saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati dai volontari del FAI in collaborazione con i docenti, che accompagneranno altri studenti in visita nei Beni e nei luoghi da loro selezionati e aperti grazie al FAI, vivendo un coinvolgimento diretto nella valorizzazione del proprio territorio come parte attiva della comunità, e assurgendo a esempio per molti giovani in uno scambio educativo tra pari. Le Delegazioni di migliaia di volontari della Fondazione, diffusi e attivi in tutte le regioni, apriranno infatti oltre duecento luoghi speciali che saranno visitati da studenti iscritti al FAI con la propria classe. Le classi “Amiche FAI” saranno accolte da migliaia di ragazzi e condotte alla scoperta di chiese, palazzi, parchi e giardini storici, monumenti e istituzioni del loro territorio, che ne racconteranno la storia, ne sveleranno i capolavori e i particolari curiosi, proponendo ai loro pari un’esperienza memorabile, che li motiverà a farsi cittadini più consapevoli e attivi, primi difensori e promotori del patrimonio culturale dell’Italia.
Anche quest’anno i beni aperti in tutta Italia sono di diverse tipologie e offrono ricchi spunti didattici per le scuole di ogni ordine e grado. Rientrano nelle attività di scoperta del territorio e del patrimonio locale la visita al Castello di Arco (TN), gioiello medievale che svelerà agli studenti ambienti solitamente chiusi, ai Sassi di Matera, dove gli studenti approfondiranno in un percorso tematico l’antica economia della cera, fino al quartiere Maria Ausiliatrice di Alcamo (TP), protagonista di un progetto di rigenerazione urbana attraverso la street art. Altri beni sono legati all’educazione civica e alla memoria, come il Museo Falcone-Borsellino di Palermo, il percorso nella Forlì colpita nel 1944, o il Palazzo Vivante di Trieste, testimone della storia asburgica e del primo dopoguerra. Alcuni luoghi offrono, poi, spunti di educazione ambientale e scientifica, come la scuola di Balmuccia, presidio contro lo spopolamento ed esempio di sostenibilità in alta Valsesia, l’Istituto Zooprofilattico di Portici, impegnato nella tutela ambientale e animale, e il Museo della Scuola di Bolzano, che racconta l’evoluzione dell’istruzione nelle diverse culture locali.
Le Giornate FAI per le scuole si confermano un’esperienza formativa di grande efficacia e soddisfazione per tutti: un progetto che trasforma, ispira per il futuro, rende protagonisti e diffonde passione per la conoscenza, da cui scaturisce il desiderio di proteggere il patrimonio di storia, arte e natura italiano per sempre e per tutti, come è descritto nella missione del FAI.
L’adesione al progetto “Apprendisti Ciceroni” e la partecipazione alle Giornate FAI per le scuole sono alcune delle opportunità legate all’Iscrizione Classe Amica FAI, che quest’anno si arricchisce anche di un contenuto in più: una speciale piattaforma e-learning con video esclusivi che approfondisce le professioni dei Beni Culturali, nell’ottica delle attività di orientamento in linea con le recenti indicazioni ministeriali.
“In tanti anni di esperienza sussidiaria a quella del mondo della scuola il FAI ha imparato che l’oggetto della sua missione non è affatto estraneo al mondo dei giovani e che, anzi!, se coinvolti con la chiave giusta essi si appassionano alla realtà della storia, dell’arte e del paesaggio storico e naturale con una facilità e un vigore sorprendenti, scoprendo quanto sia più gratificante ed emozionante l’esperienza concreta rispetto a quella virtuale.” ha dichiarato Marco Magnifico – Presidente FAI
La quattordicesima edizione delle Giornate FAI per le scuole si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero della Cultura, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.
Si ringraziano, inoltre, Regione Campania, Provincia autonoma di Trento e Fondazione CARICAL per i contributi concessi. RAI è Main Media Partner dell’iniziativa.
Il progetto sarà sostenuto anche quest'anno da AGN ENERGIA, da dieci edizioni sponsor principale dell’evento, sempre sensibile al rispetto per l'ambiente e alle iniziative che coinvolgono la scuola. Novità per l’anno scolastico 2025-26 è la creazione del percorso didattico ‘I Detective dell’Energia’, per approfondire in classe il tema del consumo e del risparmio energetico attraverso video e attività coinvolgenti differenziate per fasce d’età. Al termine della formazione, sarà possibile partecipare alla nuova edizione del contest online “#LATUAIDEAGREEN”, che invita gli studenti a scegliere quale, tra tre opere di street art dedicate al tema e finalizzate a sensibilizzare la cittadinanza, vorrebbero vedere realizzata in una città italiana. AGN ENERGIA, inoltre, destinerà un contributo alla manutenzione annuale del Monastero di Torba, Bene FAI a pochi chilometri da Varese, un complesso monumentale longobardo, oggi parte di un parco archeologico dichiarato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Questo sostegno sarà dedicato alla scuola del vincitore del contest.
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TRA I BENI APERTI IN CAMPANIA
NAPOLI
Officine del San Carlo
La nuova struttura del Teatro San Carlo nasce dalla riconversione degli stabilimenti ex Cirio di Vigliena nella zona industriale di Napoli Est (Stradone Vigliena, Circoscrizione di San Giovanni a Teduccio). La riorganizzazione ha dato vita a una struttura ideale, con laboratori e officine di ampie dimensioni per la costruzione, il montaggio e la conservazione degli allestimenti degli spettacoli, per incrementarne la produzione e la progettazione. Un progetto frutto dell'accordo del 2007 tra Autorità Portuale, Demanio, Comune di Napoli e Regione Campania, che ha conferito la gestione dell'opificio al Teatro San Carlo per destinarvi un luogo più idoneo ad accogliere i laboratori degli allestimenti scenici. Si tratta in definitiva dell'ultimo tassello del restauro del San Carlo avviato nel 2008, con il dislocamento dall'edificio storico delle sale per il montaggio delle scene, della falegnameria e dei magazzini. Il percorso iniziato oggi è propedeutico al progetto di domani, dal momento che il Teatro San Carlo desidera promuovere, in tempi brevi, la realizzazione di un polo formativo della città, dove possano le scuole per i settori tecnico, amministrativo, marketing, comunicazione, produzione, canto; la segreteria artistica, l’orchestra giovanile, oltre ad attività di spettacolo ed espositive. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Linguistico Don Lorenzo Milani di Napoli
BACOLI (NA)
Castello Aragonese di Baia
Il Castello Aragonese sorge nel golfo di Baia, un antico cratere vulcanico, racchiuso tra Punta Lanterna e Punta Epitaffio. Intorno a esso si estende l'area dei Campi Flegrei, che comprende la stessa Baia, frazione della città di Bacoli, l'antica Misenum e Pozzuoli. La sua posizione dominante sul Golfo di Pozzuoli fino a Procida, Ischia e Cuma ha consentito, nel corso dei secoli, un controllo molto ampio della zona. Oggi ospita il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, in cui sono esposti reperti archeologici unici e di straordinario valore provenienti dall’area. Il Castello venne costruito nel 1490 sotto il regno di Alfonso d'Aragona, sui resti dell'antica villa romana dei Cesari, di epoca tardo-repubblicana, con lo scopo di difendere il golfo dalle invasioni saracene. Nel 1538 l'eruzione che originò il Monte Nuovo provocò effetti devastanti per i Campi Flegrei, causando lo sprofondamento della fascia costiera. L'arrivo del viceré don Pedro Alvarez de Toledo determinò la ricostruzione e l'ampliamento del castello, che acquisì l'aspetto attuale. Tra Settecento e Ottocento l’edificio fu interessato da numerosi eventi che contribuirono a danneggiarlo. Dopo l'annessione allo Stato Sabaudo subentrò un lento periodo di declino e abbandono, e nel 1926 fu adibito a Orfanotrofio militare, per essere quindi nel 1984 assegnato alla Sovrintendenza. Il Castello attualmente ospita il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, realizzato negli ultimi decenni del secolo scorso e aperto nel 2010. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto di Istruzione secondaria di secondo grado Liceo Seneca di Bacoli (NA)
PORTICI (NA)
Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno
Da sempre impegnato nel settore della ricerca, l’Istituto Zooprofilattico promuove iniziative scientifiche col fine di rispondere alle esigenze del territorio, in armonia con le superiori direttrici ministeriali e regionali. Lavorando in stretta sinergia con la Regione Campania, la Regione Calabria e altre istituzioni del settore (Università, Istituto Superiore di Sanità, Istituti di Ricerca nazionali e internazionali, Enti Parco e altri Istituti Zooprofilattici), ha dato origine a un’ampia produzione scientifica nei settori della sanità animale, sicurezza alimentare e tutela ambiente e salute dell’uomo. In occasione delle Giornate FAI per le Scuole, gli studenti, oltre ad ammirare alcuni reperti del Museo Storico, avranno l’opportunità di approfondire svariate tematiche: dai problemi suscitati dalla pandemia di Covid 19, all’alimentazione fino alle diossine, che rappresentano una parte delle varie attività di ricerca in cui l’Istituto è coinvolto. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Piero Calamandrei di Napoli
CASTELLAMARE DI STABIA (NA)
Depositi del Museo “Libero D’Orsi”
La Reggia di Quisisana di Castellammare di Stabia, costruita nel XIII secolo dai sovrani angioini come residenza di villeggiatura e cura, assunse l'aspetto attuale grazie ai lavori voluti da Carlo III di Borbone tra il 1765 e il 1790. Il palazzo, a forma di L, domina il Golfo di Napoli ed è circondato da un parco all'inglese con viali, fontane e giochi d'acqua. Dopo un lungo periodo di abbandono, è stato restaurato tra il 2000 e il 2009, per recuperare il suo antico splendore. Oggi ospita il Museo Archeologico di Stabia Libero D'Orsi, con oltre 500 reperti provenienti dalle ville romane dell'area, tra affreschi, arredi e suppellettili. Il percorso museale integra tecnologie multimediali e spazi espositivi innovativi, rendendo i depositi accessibili anche al pubblico per attività di ricerca e valorizzazione. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del dell'Istituto Severi di Castellamare di Stabia (NA)
SALERNO
Museo Diocesano “San Matteo”
Il Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno trova sede nell’ex seminario arcivescovile, a pochi passi dal Duomo di Salerno, un edificio la cui struttura neoclassica risale al 1832 grazie all’intervento dell’arcivescovo Lupoli. All’interno è ospitato un patrimonio di opere d’arte sacra che spazia dal Medioevo fino al XX secolo e che offre una testimonianza significativa della storia artistica e culturale della Campania. Tra i capolavori più straordinari si annoverano gli “avori salernitani”, una raccolta di tavolette eburnee del XII secolo decorate con scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, e l’illustre rotolo miniato dell’Exultet del XIII secolo, annunci pasquali illustrati su pergamena. Il percorso espositivo si articola in sale tematiche – tra cui la sala degli avori, la sala del Quattrocento, la sala dell’Exultet, la sala del Cinquecento, del Seicento, del Settecento e una sezione “Arte e Fede” – permettendo ai visitatori di cogliere l’evoluzione artistica e spirituale della zona. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni I.I.S Genovesi - da Vinci di Salerno
MOIANO (BN)
Ponte Nuovo detto Carlo III
Il Ponte Nuovo, anche detto Ponte Carlo III, è il primo dei ponti che l'architetto Luigi Vanvitelli realizzò lungo il corso dell'Acquedotto Carolino, il quale costituisce una delle più importanti opere realizzate dai Borbone per alimentare le fontane e i giochi d'acqua della Reggia di Caserta. Insieme alle Sorgenti del Fizzo da cui trae alimento, è stato votato come “Luogo del Cuore” del FAI nei censimenti del 2018 e del 2022. Moiano è uno dei comuni che fanno parte della “Città Caudina”, che ha proposto per il 2028 la propria candidatura a Capitale Italiana della Cultura cui anche il FAI Campania ha dato il proprio sostegno, unitamente a numerosi enti e associazioni del territorio e alla Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni della scuola primaria dell'I.C.S. Padre Pio di Airola (BN)
AIROLA (BN)
Il cantico della Bellezza
L'edificio religioso sorse tra il XIV e il XV secolo come una piccola chiesetta affidata alla cura di confraternite laicali. Nel 1572 divenne patronato pubblico e, grazie alla generosità dei cittadini, fu ampliato fino ad assumere le forme imponenti e armoniose che ancora oggi si possono ammirare. La chiesa, costruita a croce latina e articolata in tre navate, ospita quindici altari e misura circa 42 metri e mezzo di lunghezza per 15 di larghezza. È considerata una delle architetture più eleganti e suggestive della provincia di Benevento. Nel 1622 la sua navata centrale fu impreziosita da un grandioso soffitto a cassettoni in legno, decorato con finiture in oro zecchino: un capolavoro di artigianato che cattura lo sguardo di chi vi entra. Tra le decorazioni spiccano tre splendide tele di Paolo Finoglia raffiguranti l'Annunciazione, l'Immacolata e la Sposa dei Santi. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell'I.I.S. A. Lombardi di Airola (BN)
SANT’AGATA DEI GOTI (BN)
MILA-Museo Itinerante Luoghi Alfonsiani
Le Giornate per le Scuole a Sant’Agata dei Goti propongono un cammino di contemplazione attraverso i luoghi in cui ha vissuto e operato Sant'Alfonso Maria de' Liguori, tra meraviglie architettoniche e opere d'arte. Il borgo è uno dei 10 comuni che fanno parte della “Città Caudina” (vedi descrizione di Airola). Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell'I.I.S.S. Alfonso Maria de' Liguori di Sant’Agata de' Goti (BN)
AVERSA (CE)
Palazzo Vitale
Palazzo Moles Giuliano Vitale sorge nel cuore di Aversa, nell'antica piazza del Mercato e nelle immediate vicinanze del Duomo. L'edificio di origini cinquecentesche ha subito interventi nel Settecento e Novecento. Nel 1748 il parroco Giuliano lo acquistò per circa 4000 ducati da Carlo Francesco Moles Trivulzio Duca di Parete; donato nel 1756 dal parroco al nipote Vincenzo, nel 1816 passò nelle mani di Ferdinando Giuliano, e infine nel 1837 a Giovanni Maria Romano. Oggi è sede di una galleria d'arte moderna che si è imposta come punto di riferimento per l'arte contemporanea in Campania, e che propone mostre collettive e personali di artisti affermati e emergenti. Il palazzo conserva ancora oggi alcune tracce dell’antico edificio signorile, come una grande fontana in stile rococò e una facciata sobria ma elegante. L’esterno, articolato su più livelli, presenta al piano terra un rivestimento decorativo in stucco a rilievo (detto “bugnato”), mentre al primo piano si trovano balconi con lastre di piperno, ringhiere in ferro e semplici cornici orizzontali. Il granaio è illuminato da una serie di piccole finestre ad arco, disposte in modo regolare, probabilmente aggiunte o modificate dopo la Seconda guerra mondiale. La facciata ovest mostra anch’essa una lavorazione a bugnato. Dell’intervento dei primi del Novecento fanno parte l’ampio ingresso con pareti bugnate, la volta a botte ribassata decorata con cornici in stucco, la scala e una particolare loggia che si apre verso il giardino al primo piano, coperta da un curioso padiglione con lunetta. L’edificio è valorizzato dalla presenza di un grande giardino interno, intorno al quale si affacciano, sul lato sud e sud-ovest, eleganti logge sorrette da archi e pilastri. Nel 1998 è stata restaurata anche l’esedra situata sul terrazzo settentrionale. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’IIS Liceo artistico Leonardo da Vinci di Aversa (CE)
SANT’A ARPINO (CE)
Palazzo Lettera
Palazzo storico originario della fine del Settecento, è da sempre un punto di riferimento dei santarpinesi che qui lavorarono nel secolo scorso. Acquistato dai coniugi Antonio Lettera e Olimpia Banco agli inizi del Novecento - capostitipiti con i tre figli Salvatore, Angelo e Umberto di una società imprenditoriale dedita alla lavorazione di canapa, alla produzione e vendita di vino e alla produzione di imballaggi industriali in legno - per anni ha versato in stato di abbandono ed è stato restaurato di recente. Al suo interno, oltre all'imponente corte, a un ampio giardino di forma rettangolare e a una grotta unica nel suo genere, si possono apprezzare due meravigliosi affreschi: uno raffigurante “Sant'Elpidio”, vescovo di Atella, e l'altro che ha come soggetto “L'Annunciazione”. Queste opere furono realizzate dall'artista Cesare Cini agli inizi del Novecento e furono commissionate dai coniugi Antonio Lettera e Banco Olimpia, quest'ultima particolarmente devota alla Madonna dell'Annunziata. Di grande interesse è il recupero avvenuto nel 2019 della grotta interamente incavata nel banco tufaceo flegreo. La grotta si estende per tutta la sua lunghezza nel sottosuolo di Palazzo Lettera e del suo giardino. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’IC Cinquegrana di S. Arpino (CE)
TRENTOLA DUCENTA (CE)
Pontificio Istituto Missioni Estere
L'attuale sede del PIME, conosciuta anche come Seminario Sacro Cuore, è ospitata nel magnifico Palazzo Marchesale Folgori, antica residenza nobiliare di origine settecentesca che fu la residenza della nobile famiglia Folgori prima di diventare seminario missionario nel 1921. In passato, la proprietà includeva un vasto giardino noto come la "Fruttiera", abbellito da vasche e statue di marmo, a testimonianza della sua passata grandezza aristocratica. L'edificio, adattato per ospitare il seminario, ha mantenuto l'impianto del palazzo seppur riorganizzando gli spazi per le esigenze formative e comunitarie dei missionari. Una delle cappelle annesse alla costruzione è stata destinata a cappella cimiteriale e custodisce le spoglie del Beato Paolo Manna. L'esterno dell’edificio, lungo circa 60 metri, è caratterizzato da un imponente portale in piperno (una roccia vulcanica scura, tipica della zona campana) e da decorazioni che richiamano l'architettura civile del Settecento. All'interno, il palazzo presenta tre cortili attorno ai quali si distribuiscono le varie dipendenze. Vi si trovano vari ambienti di pregio, come il refettorio, sostenuto da cinque grandi archi a tutto sesto, con un pulpito in legno intarsiato del '700. Vi si ammirano inoltre cappelle minori con arredi e tele d'epoca, tra le quali una in stile orientale voluta dal vescovo Giovanni Gazza. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni Scuola Secondaria di San Giovanni Bosco.
MERCOGLIANO (AV)
Palazzo Abbaziale di Loreto
Il Palazzo, ricostruito sui resti dell’antico edificio medievale tra 1733 e 1749, serviva come residenza dell’Abate e dei Padri Benedettini di Montevergine. Il progetto originario a pianta ottagonale, elaborato da Domenico Antonio Vaccaro, venne portato a termine in versione più sobria da Michelangelo De Blasio. Tra i locali più interessanti, degni di menzione sono la Clausura monastica con la Sala del Capitolo e il Refettorio, la Farmacia, con la collezione di “albarelli” (i vasi in maiolica decorata per la conservazione delle erbe medicinali), un ricco archivio con circa 7000 pergamene databili a partire dal X secolo d.C., la biblioteca con più di 200.000 volumi, un aggiornato e funzionale istituto di cultura aperto al pubblico, la “Premiata Fabbrica di Liquori” dei Padri Benedettini di Montevergine, la cantina e un laboratorio di apicultura per la produzione del miele. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Statale P. E. Imbriani di Avellino