Continuano a viaggiare nel mondo i tesori del Parco Archeologico di Ercolano, custodi di una storia unica e ambasciatori dell’eccellenza culturale italiana. In occasione della mostra internazionale “Romains_Arts_Patrimoine”, in svolgimento al Museo Lugdunum di Lione (Francia), fino al 7 giugno 2026, il Parco ha concesso in prestito tre significativi reperti che arricchiscono il prestigioso percorso espositivo.
Messaggeri del Parco sono:
la Statuetta di Venere, raffinata opera scultorea che incarna l’eleganza e la grazia dell’arte antica;
la Testa policroma di Amazzone, straordinario esempio di resa espressiva e cromatica, testimonianza del livello artistico raggiunto dall’arte romana e dell’uso originario del colore nella scultura;
il Dipinto con cornice in legno carbonizzato raffigurante amorini alati, scena ispirata al culto di Apollo che apporta al percorso della mostra un tocco di poesia figurativa e di colta eleganza dell’antica Ercolano. L’opera è stato oggetto di un accurato restauro finanziato dal Museo Lugdunum di Lione.
Questi reperti, scelti per il loro valore storico, artistico e simbolico, rappresentano un ulteriore capitolo del viaggio internazionale delle opere ercolanesi, da tempo protagoniste di collaborazioni con istituzioni culturali estere. La loro presenza a Lione contribuisce a diffondere la conoscenza del patrimonio ercolanese oltre i confini nazionali, confermando il ruolo del Parco come polo di ricerca, tutela e divulgazione culturale.
di Napoli Magazine
16/12/2025 - 14:27
Continuano a viaggiare nel mondo i tesori del Parco Archeologico di Ercolano, custodi di una storia unica e ambasciatori dell’eccellenza culturale italiana. In occasione della mostra internazionale “Romains_Arts_Patrimoine”, in svolgimento al Museo Lugdunum di Lione (Francia), fino al 7 giugno 2026, il Parco ha concesso in prestito tre significativi reperti che arricchiscono il prestigioso percorso espositivo.
Messaggeri del Parco sono:
la Statuetta di Venere, raffinata opera scultorea che incarna l’eleganza e la grazia dell’arte antica;
la Testa policroma di Amazzone, straordinario esempio di resa espressiva e cromatica, testimonianza del livello artistico raggiunto dall’arte romana e dell’uso originario del colore nella scultura;
il Dipinto con cornice in legno carbonizzato raffigurante amorini alati, scena ispirata al culto di Apollo che apporta al percorso della mostra un tocco di poesia figurativa e di colta eleganza dell’antica Ercolano. L’opera è stato oggetto di un accurato restauro finanziato dal Museo Lugdunum di Lione.
Questi reperti, scelti per il loro valore storico, artistico e simbolico, rappresentano un ulteriore capitolo del viaggio internazionale delle opere ercolanesi, da tempo protagoniste di collaborazioni con istituzioni culturali estere. La loro presenza a Lione contribuisce a diffondere la conoscenza del patrimonio ercolanese oltre i confini nazionali, confermando il ruolo del Parco come polo di ricerca, tutela e divulgazione culturale.