Cultura & Gossip
SPETTACOLI - "Boston marriage", al Teatro Mercadante da mercoledì 26 a domenica 30 marzo
22.03.2025 10:00 di Napoli Magazine

«Un piccolo capolavoro teatrale»: così è stato definito Boston marriage di David Mamet, in scena al Teatro Mercadante da mercoledì 26 a domenica 30 marzo. Voce tra le più rappresentative della scena americana, premio Pulitzer 1984 e più volte nominato agli Oscar, Mamet ci consegna un’opera che strizza l’occhio agli
esperimenti brillanti di Oscar Wilde e Tennessee Williams.

Un cast d’eccezione capitanato da una delle più sensibili e raffinate attrici italiane, ferrarese d’adozione, Maria Paiato nel ruolo di Anna, Valentina Cardinali (*che per momentanea indisposizione sostituisce l’attrice Mariangela Granelli) in quello di Claire e Ludovica d’Auria in quello della Cameriera.

Le scene sono di Alberto Nonnato, le luci di Cesare Agoni, i costumi di Gianluca Sbicca, le musiche di Giovanni Frison, la produzione del Centro Teatrale Bresciano e Teatro Biondo Palermo. In accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di A3 Artists Agency

«Stati Uniti, fine Ottocento, un salotto, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una trama convenzionale, un incontro tra amiche un po’ affettate, ma alla forma non corrisponde la sostanza: nella conversazione dal vocabolario ricercato fioccano volgarità e veniamo a sapere che le due sono state un tempo una coppia molto affiatata. L’espressione «Boston Marriage», infatti, era in uso nel New England a cavallo tra il XIX e il XX secolo per alludere a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini. Dopo la separazione, Anna, la padrona di casa, ha trovato un uomo ricco che la mantiene e vorrebbe ora approfittare della protezione di lui per riprendere con sé Claire, appena arrivata in visita. Ma Claire non è lì per quello; è tornata per ben altri motivi e la riconquista si rivelerà molto più complicata del previsto, con colpi di scena rocamboleschi che coinvolgeranno anche la giovane cameriera, in un crescendo ritmico esilarante, quasi da farsa.

È un Mamet diverso dal solito, che si prende una vacanza dalla gravità e gioca per il gusto di giocare, strizza l’occhio agli esperimenti brillanti di Tennessee Williams, ma, soprattutto, all’Importanza di essere Franco di Oscar Wilde. Protagonista assoluto, infatti, insieme alle interpreti, è il linguaggio e, di contro, il non-detto, l’allusione, la stravaganza, il paradosso. Mamet si diverte a parodiare la prosa ampollosa dell’epoca, ma dietro l’apparente assurdità della superficie si nasconde l’intento ambizioso di rovesciare la realtà attraverso uno scherzo che mira a creare anche un po’ di raffinatissimo scandalo. Qui sta il senso anche “politico” di un testo che divertiva e stupiva insieme il pubblico americano del 1999 così come oggi può sorprendere quello italiano. Il continuo gioco di facciate diventa la chiave di questa messa in scena che cerca di amplificare la funzione di prestidigitazione dell’opera, che nasconde da un lato per rivelare dall’altro: un set di un film o di una serie dove la finzione sembra essere l’unico modo per dire la verità. È una prova per grandissime attrici come Maria Paiato e Mariangela Granelli, vere e proprie funambole della parola e dell’emozione che giocheranno insieme a Ludovica d’Auria questa bizzarra partita all’ultimo sangue per smascherare ogni convenzione riguardo l’Amore».

Giorgio Sangati

BOSTON MARRIAGE
di David Mamet
traduzione Masolino D’Amico
 

regia Giorgio Sangati
con Maria Paiato (Anna), Valentina Cardinali (Claire),

Ludovica D’Auria (Cameriera)
 

scene Alberto Nonnato
luci Cesare Agoni
costumi Gianluca Sbicca
musiche Giovanni Frison
assistente alla regia Michele Tonicello

produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro Biondo Palermo

in accordo con Arcadia & Ricono Ltd
per gentile concessione di A3 Artists Agency

 

durata spettacolo 1h e 30’

 

calendario rappresentazioni

26/03 ore 21:00, 27/03 ore 17:00

28/03 ore 21:00, 29/03 ore 19:00, 30/03 ore 18:00

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SPETTACOLI - "Boston marriage", al Teatro Mercadante da mercoledì 26 a domenica 30 marzo

di Napoli Magazine

22/03/2025 - 10:00

«Un piccolo capolavoro teatrale»: così è stato definito Boston marriage di David Mamet, in scena al Teatro Mercadante da mercoledì 26 a domenica 30 marzo. Voce tra le più rappresentative della scena americana, premio Pulitzer 1984 e più volte nominato agli Oscar, Mamet ci consegna un’opera che strizza l’occhio agli
esperimenti brillanti di Oscar Wilde e Tennessee Williams.

Un cast d’eccezione capitanato da una delle più sensibili e raffinate attrici italiane, ferrarese d’adozione, Maria Paiato nel ruolo di Anna, Valentina Cardinali (*che per momentanea indisposizione sostituisce l’attrice Mariangela Granelli) in quello di Claire e Ludovica d’Auria in quello della Cameriera.

Le scene sono di Alberto Nonnato, le luci di Cesare Agoni, i costumi di Gianluca Sbicca, le musiche di Giovanni Frison, la produzione del Centro Teatrale Bresciano e Teatro Biondo Palermo. In accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di A3 Artists Agency

«Stati Uniti, fine Ottocento, un salotto, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una trama convenzionale, un incontro tra amiche un po’ affettate, ma alla forma non corrisponde la sostanza: nella conversazione dal vocabolario ricercato fioccano volgarità e veniamo a sapere che le due sono state un tempo una coppia molto affiatata. L’espressione «Boston Marriage», infatti, era in uso nel New England a cavallo tra il XIX e il XX secolo per alludere a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini. Dopo la separazione, Anna, la padrona di casa, ha trovato un uomo ricco che la mantiene e vorrebbe ora approfittare della protezione di lui per riprendere con sé Claire, appena arrivata in visita. Ma Claire non è lì per quello; è tornata per ben altri motivi e la riconquista si rivelerà molto più complicata del previsto, con colpi di scena rocamboleschi che coinvolgeranno anche la giovane cameriera, in un crescendo ritmico esilarante, quasi da farsa.

È un Mamet diverso dal solito, che si prende una vacanza dalla gravità e gioca per il gusto di giocare, strizza l’occhio agli esperimenti brillanti di Tennessee Williams, ma, soprattutto, all’Importanza di essere Franco di Oscar Wilde. Protagonista assoluto, infatti, insieme alle interpreti, è il linguaggio e, di contro, il non-detto, l’allusione, la stravaganza, il paradosso. Mamet si diverte a parodiare la prosa ampollosa dell’epoca, ma dietro l’apparente assurdità della superficie si nasconde l’intento ambizioso di rovesciare la realtà attraverso uno scherzo che mira a creare anche un po’ di raffinatissimo scandalo. Qui sta il senso anche “politico” di un testo che divertiva e stupiva insieme il pubblico americano del 1999 così come oggi può sorprendere quello italiano. Il continuo gioco di facciate diventa la chiave di questa messa in scena che cerca di amplificare la funzione di prestidigitazione dell’opera, che nasconde da un lato per rivelare dall’altro: un set di un film o di una serie dove la finzione sembra essere l’unico modo per dire la verità. È una prova per grandissime attrici come Maria Paiato e Mariangela Granelli, vere e proprie funambole della parola e dell’emozione che giocheranno insieme a Ludovica d’Auria questa bizzarra partita all’ultimo sangue per smascherare ogni convenzione riguardo l’Amore».

Giorgio Sangati

BOSTON MARRIAGE
di David Mamet
traduzione Masolino D’Amico
 

regia Giorgio Sangati
con Maria Paiato (Anna), Valentina Cardinali (Claire),

Ludovica D’Auria (Cameriera)
 

scene Alberto Nonnato
luci Cesare Agoni
costumi Gianluca Sbicca
musiche Giovanni Frison
assistente alla regia Michele Tonicello

produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro Biondo Palermo

in accordo con Arcadia & Ricono Ltd
per gentile concessione di A3 Artists Agency

 

durata spettacolo 1h e 30’

 

calendario rappresentazioni

26/03 ore 21:00, 27/03 ore 17:00

28/03 ore 21:00, 29/03 ore 19:00, 30/03 ore 18:00