Cultura & Gossip
ALTRI NATALI - "Le Voci - Storie di guerra, di amori e rinascite" a Ponticelli
03.12.2024 11:20 di Napoli Magazine

Per la rassegna “Altri Natali” del Comune di Napoli

Associazione Naturarte presenta

“Le Voci. Storie di guerra, di amori e rinascite”

Giovedì 12 dicembre, ore 19.30

Cattedrale di Santa Maria della Neve (Ponticelli)

 

Raccontare il Natale attraverso le voci del passato, la memoria, le storie di gente comune, che difficilmente si lasciano dimenticare. Giovedì 12 dicembre, alle ore 19.30, nella Cattedrale di Santa Maria la Neve a Ponticelli l’associazione Naturarte mette in scena “Le Voci. Storie di guerra, di amori e rinascite”, uno spettacolo della Compagnia Le Muse con la Valigia, promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito della rassegna “Altri Natali”. Drammaturgia e regia di Daniela Mancini, interpreti Ciro Raciti, Daniela Mancini, Lucio Maglio e Maria Strazzullo. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con l’Accademia di Cinema Arena, che porta in scena Angelo Zingarini, Sara Giordano, Susanna Urru, Giuliana Goglia e Francesca La Marca.

Siamo nella Napoli del 1943, tra sirene di guerra e speranze che non vogliono morire. La fede diventa una necessità troppo umana di sopravvivenza. I protagonisti di questo lavoro teatrale sono i senza nome della storia, la gente comune, ignorata e dimenticata nella vita e nella morte. Alcune sono storie nate da azioni così disumane quanto umane. Sono vite bruciate capaci di rinascere dalle loro ceneri, tramutando il tragico in luce. Espressività corporea, emozioni crude e veraci, canti e musica, metafore di scena e confessioni sono il filo che unisce le parti dello spettacolo. Si tratta di storie cantate o raccontate, apparentemente distinte tra loro, ma inanellate da una strana appartenenza. “Le Voci. Storie di guerra, di amori e rinascite” vuole essere soprattutto un urlo poetico che, attraverso un’insolita narrazione, generi “rinascita” nello spettatore.

"Questo spettacolo – afferma Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli – rientra nella rassegna “Altri Natali”, che prosegue la politica del policentrismo culturale, su cui punta l’Amministrazione Manfredi. E lo fa grazie alla diffusione dei singoli eventi sull’intero territorio urbano, ospitandoli in una delle 30 chiese rese disponibili dalla Convenzione stipulata lo scorso aprile tra il Comune e l’Arcidiocesi di Napoli, contribuendo così alla rigenerazione dei luoghi e favorendo la partecipazione attiva dei cittadini".

"I miei lavori nascono da una visione creativa – racconta la regista e drammaturga Daniela Mancini – ma sono profondamente radicati in un percorso di ricerca personale e in innumerevoli letture. Mi sono dedicata con passione allo studio del periodo storico della Scuola napoletana, che si estende dal ‘700 alla prima metà del ‘900. Ho scelto di focalizzarmi sul tema della guerra, una realtà che ancora oggi ci segna con il peso dei suoi postumi. Con “Le Voci” ho voluto dare spazio alle storie del popolo: amo raccontare quelle che rischiano di essere risucchiate nelle pieghe del passato, fino a essere dimenticate. In questo spettacolo ogni storia si intreccia con le altre per creare un racconto corale, dove ciascun personaggio diventa una voce universale che incarna le contraddizioni della storia: il sacro e il profano, l’amore e la guerra, i grandi opposti, che si fondono in un unico tessuto narrativo".

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ALTRI NATALI - "Le Voci - Storie di guerra, di amori e rinascite" a Ponticelli

di Napoli Magazine

03/12/2024 - 11:20

Per la rassegna “Altri Natali” del Comune di Napoli

Associazione Naturarte presenta

“Le Voci. Storie di guerra, di amori e rinascite”

Giovedì 12 dicembre, ore 19.30

Cattedrale di Santa Maria della Neve (Ponticelli)

 

Raccontare il Natale attraverso le voci del passato, la memoria, le storie di gente comune, che difficilmente si lasciano dimenticare. Giovedì 12 dicembre, alle ore 19.30, nella Cattedrale di Santa Maria la Neve a Ponticelli l’associazione Naturarte mette in scena “Le Voci. Storie di guerra, di amori e rinascite”, uno spettacolo della Compagnia Le Muse con la Valigia, promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito della rassegna “Altri Natali”. Drammaturgia e regia di Daniela Mancini, interpreti Ciro Raciti, Daniela Mancini, Lucio Maglio e Maria Strazzullo. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con l’Accademia di Cinema Arena, che porta in scena Angelo Zingarini, Sara Giordano, Susanna Urru, Giuliana Goglia e Francesca La Marca.

Siamo nella Napoli del 1943, tra sirene di guerra e speranze che non vogliono morire. La fede diventa una necessità troppo umana di sopravvivenza. I protagonisti di questo lavoro teatrale sono i senza nome della storia, la gente comune, ignorata e dimenticata nella vita e nella morte. Alcune sono storie nate da azioni così disumane quanto umane. Sono vite bruciate capaci di rinascere dalle loro ceneri, tramutando il tragico in luce. Espressività corporea, emozioni crude e veraci, canti e musica, metafore di scena e confessioni sono il filo che unisce le parti dello spettacolo. Si tratta di storie cantate o raccontate, apparentemente distinte tra loro, ma inanellate da una strana appartenenza. “Le Voci. Storie di guerra, di amori e rinascite” vuole essere soprattutto un urlo poetico che, attraverso un’insolita narrazione, generi “rinascita” nello spettatore.

"Questo spettacolo – afferma Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli – rientra nella rassegna “Altri Natali”, che prosegue la politica del policentrismo culturale, su cui punta l’Amministrazione Manfredi. E lo fa grazie alla diffusione dei singoli eventi sull’intero territorio urbano, ospitandoli in una delle 30 chiese rese disponibili dalla Convenzione stipulata lo scorso aprile tra il Comune e l’Arcidiocesi di Napoli, contribuendo così alla rigenerazione dei luoghi e favorendo la partecipazione attiva dei cittadini".

"I miei lavori nascono da una visione creativa – racconta la regista e drammaturga Daniela Mancini – ma sono profondamente radicati in un percorso di ricerca personale e in innumerevoli letture. Mi sono dedicata con passione allo studio del periodo storico della Scuola napoletana, che si estende dal ‘700 alla prima metà del ‘900. Ho scelto di focalizzarmi sul tema della guerra, una realtà che ancora oggi ci segna con il peso dei suoi postumi. Con “Le Voci” ho voluto dare spazio alle storie del popolo: amo raccontare quelle che rischiano di essere risucchiate nelle pieghe del passato, fino a essere dimenticate. In questo spettacolo ogni storia si intreccia con le altre per creare un racconto corale, dove ciascun personaggio diventa una voce universale che incarna le contraddizioni della storia: il sacro e il profano, l’amore e la guerra, i grandi opposti, che si fondono in un unico tessuto narrativo".